Lo confessiamo: dopo le
frasi pronunciate lunedì dalla consigliera comunale Laura Amoretti si era accesa una luce, una speranza.
Poche ore dopo, questa fiammella é stata spenta con una secchiata di acqua gelida e abbiamo sinceramente pensato di "arrendersi" dinanzi all'evidenza dei fatti. Lo abbiamo confessato ad alcuni dei nostri amici più stretti e collaboratori del blog e, oltre agli inviti a non mollare, a non chiudere questa finestra di neroazzurrità.
Poi, tra gli altri, abbiamo ricevuto questo messaggio
Ti capisco eccome.
Io penso che più di così non si possa fare per smuovere la coscienza delle persone. Siamo circondati da gente che, o è un po' troppo avanti con gli anni e magari non ha modo, e/o non conosce questo blog, per poter esporre il proprio pensiero.
E queste sarebbero le persone la cui maggioranza la pensa come noi, soprattutto perché, avendo una certa età, hanno il ricordo di quello che era l'Imperia Calcio nel passato e la passione che suscitava in tutta la città e non solo.
In più si tratta, per la stragrande maggioranza, di pensionati o, comunque, gente disinteressata da altre situazioni politico/lavorative e, quindi, liberi pensatori.
Al contrario, quelli, a partire dai 60/50 anni a scendere, maggiori fruitori del blog sono, o gente che la pensa come noi, perché abbiamo vissuto un passato più o meno glorioso e non abbiamo motivi politici o di piaggeria per negarlo, o si tratta di ragazzi giovani per i quali vedere già una serie D qui a Imperia è il massimo a cui abbiano mai assistito e chi più e chi meno si considera già apposto così.
Non ne parliamo se poi sono legati a doppio filo con questa dirigenza per conoscenze, frequentazioni familiari o interessi lavorativi.
Si è creato, purtroppo, per questi motivi, un mondo parallelo attorno all'Imperia Calcio, una sorta di clientelismo, per cui chi lo accetta, è complice ma, visto come stanno le cose, tace e, quindi, acconsente. Chi, invece, si ribella a tutto ciò, lo fa semplicemente allontanandosi e disinteressandosi delle vicende neroazzurre (questo è il caso dei più anziani, citati prima) o lo vomita sul blog tra le pernacchie dei Perino's e dei loro cortigiani.
Ecco, poi, che una partita sentita come il derby è l'eccezione che conferma la regola e fa incontrare, una volta all'anno (se va bene), tutte queste persone.
Cosa vuoi che ne sappiano dell'Imperia Calcio alcuni di coloro che lunedì sera hanno difeso l'indifendibile? Mai visti allo stadio, se non, forse, a far passarella nei periodi pre elettorali.
Quando erano all'opposizione erano uguali a coloro che, ora, ricoprono lo stesso ruolo.
Ricordo che non passava un giorno senza leggere online un loro intervento per evidenziare questa o quella magagna in città o in merito a qualche comportamento della maggioranza.
Da sei anni a questa parte, invece, non dicono nulla se non, ovviamente, a difesa dell'operato del Grande capo.
Altri possono essere considerati tifosi o appassionati di calcio, li si vedono spesso in tribuna, ma ricadono nella categoria degli opportunisti o conniventi del "regime".
Tutto questo preambolo per ribadire, una volta per tutte, come la conditio sine qua non sia l'ingresso di una nuova proprietà nell'Imperia Calcio slegata dal mondo politico. Troppe volte, in passato, avremmo voluto il contrario e, cioè, che il Comune mettesse un po' il becco nelle vicende calcistiche della nostra squadra.
Oggi che lo fa ne è complice e, per motivi politici, chiude volutamente gli occhi sul suo vergognoso operato.
Anzi, lo difende, come hanno fatto lunedì alcuni di loro, persone che non hanno una coscienza o un libero pensiero, e mentivano sapendo di mentire.
Se hai un minimo a cuore le vicende del club neroazzurro non puoi che pensarla come Laura Amoretti.
E te lo dice uno che politicamente non la pensa come lei... ma noi non viviamo di e per la politica, al contrario di loro.
Se gioventù sapesse... e vecchiaia potesse...