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venerdì 27 giugno 2025

Via Crucis neroazzurra

 

La cessione dell’Imperia Calcio entra in una fase cruciale, e a giocarsi la partita ora sono i consulenti. I documenti decisivi sono approdati ieri mattina sulla scrivania del fiscalista Angelo Musso, figura di riferimento per il club neroazzurro, aprendo ufficialmente la fase operativa della trattativa.

Sull’altro fronte siede Paolo Trucco, stimato commercialista incaricato da Giuseppe Ruggieri, l’imprenditore interessato a rilevare  i cinquanta per cento della società. I due professionisti sono chiamati a districarsi tra aspetti finanziari, fiscali e societari tutt’altro che banali. A testimonianza della delicatezza della situazione, non è escluso nemmeno un coinvolgimento diretto degli avvocati delle parti: i dossier in questione presenterebbero passaggi tecnici che richiederanno un’attenta lettura legale.

La trattativa è avvolta dal massimo riserbo, ma ciò che filtra conferma l'intenzione di entrambe le parti di procedere sì ma con cautela, tanto che prima dell'inizio della prossima settimana, difficilmente, si arriverà alle firme sul preliminare. L’Imperia, però, ha bisogno di certezze per programmare il futuro, dentro e fuori dal campo, viste le scadenze per liberatorie e iscrizione al prossimo campionato di serie D.

Al momento, nessuna dichiarazione ufficiale è arrivata né da parte della dirigenza attuale né dal potenziale acquirente. Tuttavia, i movimenti tra gli studi dei consulenti sembrano delineare un’accelerazione delle operazioni. I giocatori e i tifosi neroazzurri restano alla finestra, in attesa di sviluppi che potrebbero segnare l’inizio di una nuova era per il calcio imperiese, ma anche no

(lavocediimperia.it)

Più che di fase cruciale, bisogna parlare di Via Crucis.

Dopo mesi di parole, decine di rinvii al lunedì successivo, ecco che e' davvero arrivato il lunedì dei lunedì, lunedì 30 giugno, data entro la quale dovranno essere firmate le liberatorie da parte dei calciatori (quattro mensilità non pagate) senza le quali diventerà a dir poco problematico iscriversi al prossimo campionato, la cui richiesta deve essere inoltrata tra il 4 e il 10 luglio.

Non c'è più margine per rimandare la trattativa: pare evidente che i Perino's non siano in grado di garantire la copertura del debito da loro generato e, pertanto, la speranza è completamente rivolta nei confronti di Giuseppe Ruggieri che, non essendo uno sprovveduto, vorrà avere garanzie certe... ma dopo mesi di una trattativa estenuante, troveranno la quadra? Quello che ci sentiamo di dire è che non deve essere un compromesso: o siamo dentro (coi Perino's fuori) o siamo fuori (ringraziando i Perino's).

23 commenti:

Anonimo ha detto...

I perino’s vogliono ancora il dessert per un anno.

Anonimo ha detto...

Grandi Perino's!!
Ce l'avete fatta anche stavolta

Anonimo ha detto...

Grazie perino’s non mollate dopo tutti questi anni di sacrifici e successi.

Edicola Onegliese ha detto...

Sono mesi che sentiamo le stesse parole, settimana prossima, prossimi giorni, in cinque minuti troviamo un accordo etc.
E invece pare ormai chiaro che non se farà niente, se no avrebbero già chiuso, e l'auspicio è che questa volta i 2+1 finalmente raccolgano tutto quello che hanno seminato in questi disgraziati, tragici a tratti comici 12 anni, cioè una marea di m...a.

Edicola Onegliese ha detto...

Non se ne farà nulla, ormai è chiaro, e finirà che si daranno la colpa l'uno con l'altro. Ma Ruggieri non ti preoccupare noi sappiamo e tutti sanno di chi è la colpa

Anonimo ha detto...

Non sappiamo come stiano realmente le cose. Ma se la "trattativa" salta per eventuali pretese dei "soci" sarebbe veramente imperdonabile. Spero che il problema sia che la società è "invendibile" per la situazione debitoria troppo disastrosa.. Se così fosse una parte del buco dovrebbe essere tappato dalla attuale dirigenza, altro che pretese.

Anonimo ha detto...

Ultras dove siete?

Anonimo ha detto...

Scusate la domanda ma sono una Srl cosa volete che rischiano i singoli soci? Nulla direi

Una parte un caxxo ha detto...

Una parte???? Pagassero tutto e fino all'ultimo centesimo.

Anonimo ha detto...

Ma andate via e Basta!!!guardate come avete ridotto la società un disastro in tutti i settori

Anonimo ha detto...

Perino's restateeeee!!!!
Imperia Vi ama

Anonimo ha detto...

In una Società a Responsabilità Limitata (SRL), i soci, in linea generale, rischiano solo il capitale investito e non il loro patrimonio personale, grazie alla responsabilità limitata. Tuttavia, ci sono delle eccezioni, come nel caso di fideiussioni prestate o di mala gestio da parte degli amministratori. 

Ecco un'analisi più dettagliata:

Responsabilità Limitata:

Il principio fondamentale della SRL è che la responsabilità dei soci è limitata al capitale che hanno conferito nella società. 

Ciò significa che i creditori della società possono rifarsi solo sul patrimonio della società stessa e non sul patrimonio personale dei soci. 

Questo vale sia per le SRL con più soci che per le SRL unipersonali. 

Eccezioni alla Responsabilità Limitata:

Fideiussioni:

Se un socio ha prestato fideiussione (garanzia personale) per un debito della società, risponderà personalmente di quel debito insieme alla società. 

Mala gestio:

Se l'amministratore della SRL commette gravi errori di gestione che danneggiano i creditori, questi ultimi potrebbero rivalersi anche sul patrimonio personale dei soci, se riescono a dimostrare che i soci hanno partecipato attivamente alla mala gestio o ne hanno tratto beneficio. 

Liquidazione della società:

In caso di liquidazione della società, se ci sono debiti residui, i soci potrebbero essere chiamati a rispondere con il loro patrimonio, ma solo nei limiti delle somme riscosse come liquidazione. 

Società cancellata:

Se la società viene cancellata dal Registro delle Imprese, i creditori insoddisfatti possono rivalersi sui soci fino alla concorrenza delle somme riscosse in sede di liquidazione. 

Responsabilità degli Amministratori:

Gli amministratori, a differenza dei soci, hanno una responsabilità illimitata per le obbligazioni della società. 

Rispondono con il loro patrimonio personale dei danni causati alla società o ai terzi a causa della loro gestione negligente o fraudolenta. 

Ad esempio, se un amministratore non rispetta i doveri di diligenza e correttezza, i creditori potrebbero agire contro di lui per ottenere il risarcimento dei danni. 

In sintesi:

La SRL offre ai soci una protezione del patrimonio personale, ma è importante essere consapevoli delle eccezioni alla responsabilità limitata e dei rischi legati alla mala gestio degli amministratori o alla presenza di fideiussioni. 


Anonimo ha detto...

"Questo progetto - le parole del sindaco Alessandro Mager - ha rappresentato il primo Pnrr ottenuto dal comune di Sanremo nell'estate 2022 durante quindi la precedente amministrazione. Oggi possiamo vederne i risultati, con un rinnovato campo da calcio a 9, gli spogliatoi a Pian di Poma e l'area destinata a una struttura polivalente. Oggi quindi consegnamo alla città un importante impianto sportivo

Anonimo ha detto...

Quella di Pian di Poma è un’area a cui tutti i sanremesi sono legati per averla frequentata come atleti o spettatori. Oggi l’impianto dedicato al calcio si presenta con una nuova veste, completamente rinnovata. Gli interventi, effettuati secondo i criteri del Coni e delle Federazioni sportive, hanno permesso di avere una struttura funzionale e adeguata. Quando si trattava di scegliere non era facile: nel 2021/22, durante l'amministrazione Biancheri, pensare di poter ottenere 2,5 milioni di finanziamento. Le scelte fatte e il lavoro degli uffici comunali hanno portato buoni frutti”.

Anonimo ha detto...

Andate via che siete la rovina di tutto,!!!

Anonimo ha detto...

Puoi fare una carellata di foto di Pian di Poma, solo per fare vedere come sono stati " usati" i soldi del Pnrr. Grazie

Anonimo ha detto...

Ma non è una SSD o sbaglio

Anonimo ha detto...

n caso di fallimento di una Società Sportiva Dilettantistica (SSD), i soci, generalmente, non sono responsabili personalmente per i debiti della società. La SSD, essendo una società di capitali, gode di autonomia patrimoniale, il che significa che il suo patrimonio è separato da quello dei soci. Tuttavia, è importante analizzare ogni singola situazione, soprattutto se la società svolge attività commerciali che potrebbero generare maggiori rischi, secondo uno studio commercialistico. 

In dettaglio:

Responsabilità limitata:

Una SSD, essendo una società sportiva di capitali, offre ai soci una responsabilità limitata al capitale versato, a differenza delle Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) che potrebbero comportare una maggiore esposizione personale in caso di problemi finanziari. 

Autonomia patrimoniale:

La SSD ha un patrimonio distinto da quello dei suoi soci, il che significa che i creditori della società possono rifarsi solo sul patrimonio della società stessa, e non su quello personale dei soci. 

Eventuale successione dei debiti:

In caso di cancellazione della SSD dal registro delle imprese, la giurisprudenza prevalente in Italia stabilisce che i debiti della società estinta non si estinguono automaticamente, ma possono essere trasferiti ai soci, anche se con una responsabilità limitata al loro apporto. 

Attività commerciale:

Se la SSD svolge anche attività commerciali, i rischi legati al fallimento potrebbero essere maggiori, e la responsabilità dei soci potrebbe essere più complessa da valutare. 

Titolo sportivo:

In caso di fallimento, la società perde il titolo sportivo, che viene riacquisito dalla Federazione, ma può essere attribuito a una nuova società, che subentra solo nei debiti della gestione sportiva, mentre tasse e debiti verso altri creditori seguono il normale iter concorsuale. 

In sintesi, mentre la struttura della SSD offre una certa protezione ai soci in caso di fallimento, è sempre consigliabile valutare attentamente le implicazioni specifiche di ogni situazione, soprattutto in presenza di attività commerciali che potrebbero aumentare i rischi. 


Anonimo ha detto...

Ma, questi sono tutto fuori che stupidi, anche la struttura dei Piani l'hanno intestata alla Onlus , mica scemi !!!!

Anonimo ha detto...

Non ci hanno messo mai un euro e anche in caso di fallimento non gli portono via un euro e rimangono proprietari delle strutture in Regione Perine, un vitalizio per tutta la vita !!!

Anonimo ha detto...

Non vogliono uscire. Le strutture: quali?Sono tutte da ristrutturare con un investimento ingente. Ecco perché tutti i pregressi acquirenti sono scappati. Nessuna dignità neanche x la città, piuttosto falliscono e noi siamo fieri.

Anonimo ha detto...

Averne aree cosi, business facile , difatti l'hanno tolta dai beni della SSD Imperia !!!! Come mai ???? Svegliaaaaaa

Anonimo ha detto...

Esiste in Italia una parte la che si chiama. Dignità