sabato 31 maggio 2008

Le ultime


Copio/incollo da Secolo XIX a firma Diego David
Continuano senza sosta a rincorrersi le voci più disparate sul futuro dell’Imperia calcio. Prese di posizione ufficiali, a parte quella di Marco Alberti, finora non ce ne sono, ma è chiaro che diversi personaggi, qualcuno insospettabile, si stanno muovendo lontano dai riflettori per cercare di trovare una soluzione al problema.
L’ultima indiscrezione riguarda un noto professionista (e politico) imperiese che potrebbe essere il rappresentante, nonché il garante, di una cordata di imprenditori della quale farebbero parte primarie realtà economiche cittadine.
I rispettivi entourage aziendali come è logico in certe circostanze – interpellati in merito, però, sono caduti dalle nuvole.
In attesa di schiarite, di concreto c’è il “congelamento” di fatto della posizione dell’Imperia presso la Federazione italiana gioco calcio. Gli atti per la radiazione del club sono stati trasmessi al commissario straordinario del Comitato interregionale che non si è ancora espresso. Secondo
talune fonti la Lega potrebbe concedere all’Imperia attuale di “sopravvivere”, o a qualunque altra società che volesse ereditarne denominazione e colori sociali di proseguire l’attività, solo a fronte del pagamento delle vertenze in corso con giocatori e tecnici. L’ammontare del debito verso
gli ex nerazzurri si aggira sui centomila euro, cifra che gli organi federali accetterebbero di incamerare anche “a rate”, mentre il vecchio sodalizio dal punto di vista civilistico si avvierebbe
all’inevitabile fallimento. Insomma una sorta di “Lodo Petrucci” mascherato i cui contorni sono sia di carattere meramente economico, sia relativi all’individuazione di una rinnovata classe dirigente calcistica locale, che risulti agli occhi della Figc finalmente credibile. L’identikit del professionista
salito alla ribalta calzerebbe a pennello per un ruolo di questo tipo. Solo dopo aver sciolto questi nodi si capirà a quale campionato l’Imperia il prossimo anno potrà iscriversi. Intanto si
registrano i primi movimenti di calciomercato. L’ex tecnico Giancarlo Riolfo è dato come successore di Buffoni sulla panchina del Sestri Levante. Riolfo, che a Sestri ritroverebbe i suoi pupilli Siciliano e Chiarlone, vorrebbe portare con sé anche un altro ex nerazzurro,
il centrale Marco Di Placido. Sul compagno di reparto di Di Placido nella seconda parte della stagione Giacomo Spiaggi, invece, c’è un forte interessamento dell’Andora. Dalla Toscana fa sentire la propria voce anche l’ex tecnico Lorenzo Mazzeo che si offre alla “nuova” Imperia. Ha detto Mazzeo:«Imperia è una piazza con potenzialità eccezionali. Se ci fosse un programma biennale verrei di corsa anche in Promozione».
Intanto domenica 1 giugno (ore 16.30) il “Ciccione” torna ad aprire i battenti per ospitare il triangolare Over40 in memoria di Franco e Mattia Diana. La manifestazione è a scopo benefico.

Vola al cinema


Il ritorno di Dj Metti™ di Messina

Le ultime


Copio/incollo dal XIX a firma Stefano Sciandra
Una vicenda che ha acceso il dibattito in questi giorni. L’esclusione del gruppo che aveva partecipato con la denominazione Imperia al Torneo Fair Play Esordienti 1995 dalla finale interprovinciale in programma domani al Comunale di San Bartolomeo al Mare ha lasciato amarezza.
I genitori dei ragazzi hanno espresso il loro pensiero. «Siamo orgogliosi del fatto che la squadra abbia conquistato con merito una finale attraverso i risultati conseguiti sul campo,ma anche grazie al comportamento in ossequio al codice europeo di etica sportiva, con una partecipazione compatta (sempre 18 elementi in distinta come da Regolamento con la prevista rotazione tra tutti gli effettivi). La partecipazione è avvenuta sotto la denominazione Imperia, anche se come è ben noto agli organi federali, i ragazzi appartengono al vivaio del Riviera Pontedassio (in realtà
si trattava del Green Team formazione che tanti successi ha saputo cogliere in diversi tornei e manifestazioni giovanili n.d.r.). In un primo tempo attraverso il Comunicato federale era stato inserito il Riviera Pontedassio, poi con un errata corrige è stato ricordato che essendo stato disposto lo svincolo di autorità, da parte del Commissario Interregionale Figc di tutti i tesserati dell’Imperia 1923 a seguito delle note vicende, la partecipazione all’evento non fosse più possibile».
Una delusione comprensibile ma che cozza con un effettivo problema federale.
Il presidente Figc ligure Antonio Sonno esprime tutta la sua solidarietà ai ragazzi coinvolti ma spiega la situazione.
«L’ostacolo è facilmente individuabile. Purtroppo questo gruppo di ragazzi ha preso parte al Torneo come Imperia Calcio. Oggi questa Società è stata cancellata dal panorama calcistico e ciò comporta la mancanza della copertura assicurativa e del tesseramento. Se fosse stato possibile trovare una soluzione saremmo stati i primi a esserne contenti,ma purtroppo la realtà è questa».
Grande signorilità da parte del presidente del Riviera Pontedassio Marco Alberti.
«Comprendo l’amarezza dei ragazzi, ma prendo le distanze da ogni tipo di lamentela. Sono uomo di calcio, ci sono dei regolamenti e vanno rispettati. Abbiamo aderito al Fair Play con la denominazione Imperia, con lo spirito di dare una mano a valorizzare i ragazzi del vivaio nerazzurro. Probabilmente abbiamo sottovalutato la situazione che comportava un rischio considerato tutto ciò che è successo intorno al club di Piazza d’Armi. In ogni caso credo che questo sia un gruppo fortunato. Si è divertito, ha vinto in campo locale e brillato a livello internazionale come nei mesi scorsi in terra di Spagna. La vicenda Fair Play è andata in
questo modo, non credo sia il caso di fare drammi».
Ecco l’organico del Green Team 95: Ranise, Pluchino, Costamagna, Kelmet Metalla, Gorlero, Zinghini, Damacco, Schiavon, Baronetti, Damasco, Ravoncoli, Yseni, Ameglio, Stabile, Luis e Nicholas Conti, Ilacqua, Molli e Numeroso. Allenatore: Delfino.

venerdì 30 maggio 2008

Chissà se pagherà...


Copio/incollo da C.U. 173 del 28/05/08 della L.N.D.

RICORSO DEL CALCIATORE Ivan CLERINO/U.S.IMPERIA 1923 S.r.l.
Con reclamo, trasmesso tramite Racc.A.R.in data 19/02/2008, il sig.Ivan CLERINO, si rivolgeva a questa Commissione esponendo di aver concluso con la Società U.S.IMPERIA 1923 un accordo economico prevedente la corresponsione lorda di €.7.500,00 relativamente alla Stagione Sportiva 2006/2007.
Precisando di non aver percepito alcuna rata, chiedeva la condanna della stessa al pagamento della somma totale di €.7.500,00.
La Società non depositava alcuna memoria né inviava documentazione nei termini.
Rileva la Commissione che la documentazione prodotta in atti – cfr. accordo allegato – offre ampio e decisivo riscontro della pretesa azionata dal ricorrente, risultando provata sia la conclusione dell’ accordo, alla stregua del quale viene richiesto il pagamento, sia l’ ammontare della somma pretesa in forza del compenso ivi indicato.
La Società, alla quale incombeva l’onere di fornire la prova di fatti modificativi e/o estintivi della domanda avanzata dalla controparte, alcun riscontro ha allegato al riguardo.
P.Q.M.
La Commissione Accordi Economici presso la Lega Nazionale Dilettanti,condanna la Società U.S.IMPERIA 1923 al pagamento in favore del sig.Ivan CLERINO, della somma di €.7.500,00.
Dispone la restituzione della tassa reclamo versata.
Mi ritornano in mente due cose: questa e questa... chissà se anche Ivan stimerà quella persona? Ivan, se ci sei, batti un colpo... dopo aver battuto cassa... io intanto canto la solita canzoncina (sulle note di "L'esercito del surf") "Sciallalallalà sciallalallalà chissà se pagherà..."... come finisce?

Trentamaggioè

Prima...

Durante...

...e dopo
Non c'è altro da aggiungere e quindi vi invito a non aggiungere altro, ok?

giovedì 29 maggio 2008

Sondaggio: "Chi volete come Presidente?"


Chiudo il sondaggio “Quale futuro?” che si conclude con la netta vittoria dell'opzione “Nuova società”, che ha raccolto il 70% dei voti, seguito da “Con la Riviera” con il 20% dei voti ed il restante 10% che ha scelto “Con il Golfo Dianese”.
Insomma, pare evidente il desiderio di voler vedere rinascere una nuova società, che abbia degli inevitabili e necessari rapporti di collaborazione con le altre realtà locali, ma che sia da esse indipendente.

Continuiamo col giochino chiedendovi, a questo punto, chi, secondo voi dovrebbe essere il prossimo Presidente della nuova Imperia Calcio.
Nell'elenco tutti i candidati che mi avete segnalato negli ultimi giorni ed un paio di sorpresine.
Eccoli, in rigoroso ordine alfabetico:
Marco Alberti, Franco Amadeo, Niclo Calcagno, Gian Franco Carli, Pino Cipolla, Angelo Colussi, Milo Durante, Piero Ferrari, Mario Leone e Gianfranco Montali .
Votate!

Le ultime


Copio/incollo dal Secolo XIX a firma Diego David
Fra i diversi “pretendenti” che trascorrono le giornate in frenetiche riunioni più o meno segrete, è stato Marco Alberti ad uscire per primo allo scoperto annunciando ufficialmente l’intenzione di raccogliere l’eredità morale dell’Imperia 1923.
L’industriale caseario e presidente del Riviera Pontedassio ha, infatti, confermato di stare lavorando al cambiamento di denominazione della sua società, che dovrebbe chiamarsi (federazione permettendo) Riviera Pontedassio–Imperia, anche se sul tavolo ci sono altre opzioni quali “Imperiese” e il recupero di un vecchio e storico “marchio”.
«Il progetto- ha chiarito Alberti- prevede la fusione con l’Onegliese e il miglioramento delle strutture sportive, proseguendo, anzi potenziando, il discorso legato alla formazione dei
giovani calciatori».
La base di ripartenza del calcio imperiese sarebbe dunque la Prima categoria.
I tifosi sono perplessi e si sono scatenati sui loro blog. Uno degli argomenti che la frangia più calda del tifo imperiese rimprovera ad Alberti è proprio il fatto di doversi misurare con squadre espressioni di piccolissime realtà.
In merito Alberti ha contro battuto: «E’ prevista domanda di ripescaggio, così come l’adozione dei colori sociali nerazzurri, ma solo dopo che la federazione ci avrà permesso il cambiamento
di denominazione, altrimenti è inutile». Non è detto, però, che la federazione conceda immediatamente la denominazione “Imperia” senza che prima parte delle pendenze, in particolare quelle con i giocatori, siano state saldate.
Intanto è riapparso nelle cronache il nome di Lamberto Zamperlini. Il mediatore veronese a nome di una nuova cordata ha avanzato una proposta di acquisto della Lucchese (C1).

mercoledì 28 maggio 2008

Don Albertabbondio


Ho rivisto e risentito le dichiarazioni rese da Marco Alberti a “Dilettantissimo” e letto le reazioni dei lettori del blog.
Una levata di scudi pressoché generale, un imbarazzo per certe frasi e per i progetti futuri.
Ora dico la mia. Non conosco personalmente il presidente in pectore dell'Imperia che verrà, ma l'impressione immediata che ne ho tratto è quella di una controfigura di Don Abbondio.
Anche in questo caso si dovrebbe celebrare un matrimonio, quello tra la Riviera Pontedassio e l'Imperia calcio... certo, uno dei due coniugi è deceduto, ma sempre di matrimonio si deve parlare.
Ed il celebrante non mi sembra affatto convinto della scelta.
Anche lui, come il popolare prete dei Promessi sposi, mi pare “come un vaso di terra cotta, costretto a viaggiar in compagnia di molti vasi di ferro”.
La mia impressione è quella del terrore di dover essere a capo della rinascita del calcio imperiese e l'erede dei vari Valentini, Isnardi, Squillario, Musso, Temesio, Duberti, Calcagno e Cipolla.
La risposta da lui pronunciata alla provocazione del giornalista “le auguro di essere il prossimo presidente dell'Imperia”, “questo non è un augurio, ma un malaugurio”, è una battuta fino ad un certo punto. Se gli è imposta dall'alto dei cieli, ma non è convinto della scelta, deve farci la cortesia di non farla: perché questa è una decisione importante, importantissima per tutti noi; perché come scrisse su questo blog l'ex Presidente nerazzurro Pino Cipolla “ricordo la mia esperienza a Piazza D'Armi come una parentesi luminosa e felice della mia vita, una cosa da raccomandare a qualunque imprenditore locale con un po' di coraggio, perché dare onore alla propria città e' un piacere imperdibile”.
Se lui, alle domande dei Bravi giornalisti che lo incalzano “lei sarà il prossimo Presidente dell'Imperia?” risponde come il prete manzoniano con dei “Cioè.. cioè...”, meglio lasciare stare e continuare a fare prediche nella sua chiesetta di Pontedassio.
E, come Don Abbondio, il Signor Marco Alberti quando parla di Don Rodrigo, dichiara di “stimarlo da sempre e di riconoscerli grandi capacità calcistiche, nella scelta degli uomini e nelle motivazioni” ed aggiunge “l'ho sempre aiutato dove ho potuto ma forse non sono abbastanza coraggioso”... come diceva il suo alter ego in tonaca nera? “il coraggio uno non se lo può dare”.
Don Abbondio, poi, parlando del matrimonio di Renzo e Lucia che dice? “Questi fanno i loro pasticci tra loro e poi... vengono da noi. Che c'entro io? Son mica io che voglio maritarmi?”... parimenti, il nostro potrebbe dire “il master ha combinato tutti questi casini, perché ora devo salvare io la baracca?”.
Insomma, se per il Signor Marco Alberti, “questo matrimonio non s'ha da fare”, non lo faccia... ce ne faremo una ragione...
Noi vorremmo vedere una persona che, con orgoglio, con il sorriso sulle labbra, con la voce fiera, dica “Io sarò il prossimo Presidente dell'Imperia calcio”.
Non mezze frasi balbettate e tanti malcelati timori.

Le ultime


Copilo/incollo dal Secolo XIX a firma Diego David
«Si, lo ammetto, qualcosa per l’Imperia vorrei farlo,ma a fari spenti, senza generare aspettative, con l’obiettivo di compattare le forze calcistiche sane della città». Ritorna a parlare l’ex presidente nerazzurro Milo Durante, uscito dalla malattia che l’inverno scorso lo aveva costretto ad abbandonare parte dei suoi impegni.
A poco più di una settimana dal forfeit contro la Novese, al quale sono seguite le decisioni del giudice sportivo (sconfitta tavolino, svincolo di tutti i giocatori e, soprattutto, proposta di
radiazione), a Imperia anche se non mancano personalismi e incomprensioni fra quanti si accreditano a raccogliere l’eredità del club di piazza d’Armi si pensa a costruire il futuro del calcio cittadino.
Un progetto vero e proprio, con tanto di relativo budget, però, sul tavolo, almeno ufficialmente, non c’è ancora. Alcuni appassionati si sono riuniti con l’intento di permettere ai colori nerazzurri di sopravvivere.
Quanto è emerso dal fitto riserbo nel quale questi personaggi hanno esplicitamente chiesto di operare (si sa che tra loro ci sono ex dirigenti) è che starebbero lavorando intorno all’ipotesi
di rilevare dalla federazione il titolo sportivo, lasciando che il destino della vecchia società si compia nelle aule di tribunale.
Sul titolo stesso, però, incombe la mannaia della radiazione e appare eccessiva la condizione che alcuni partecipanti alla cordata avrebbero posto: ripartenza dalla serie D o al massimo dall’Eccellenza, con l’obiettivo di tornare subito nel calcio che conta. Facile prevedere, dopo le
brutte figure collezionate quest’anno dall’Imperia, come una richiesta di questo genere verrebbe accolta dalle altre società. Cosa potrebbero dire, ad esempio, i dirigenti del Vado, retrocesso
senza avere la possibilità di affrontare i playout, mentre l’Imperia che li aveva centrati non si è neppure presentata, dopo aver falsato buona parte del torneo?
Senza contare che, a quanto pare, gli “autoconvocati” non disporrebbero delle risorse finanziarie necessarie per affrontare una avventura di questo genere e che frutto di pura fantasia sembra essere l’ipotesi di coinvolgere prestigiosi club della massima serie.
Al proposito Durante ha detto: «Seguo una mia strada, che è quella di ripartire con molta umiltà, come richiesto anche dalle istituzioni, dal punto più alto che la federazione vorrà o potrà concedere all’Imperia, con una attenzione particolare alle fondamenta del progetto. Alla fine,
credo che unire le forze di tutti quelli che hanno in animo di fare qualcosa si rivelerà un passaggio necessario».
Intanto non c’è tempo da perdere.
Entro la metà del mese prossimo dovrà essersi concretizzato qualcosa per poter far fronte all’iscrizione in un campionato che, secondo buon senso, difficilmente potrà essere superiore
a quello di Promozione.


martedì 27 maggio 2008

Non buona la Prima

Ancora una volta ho avuto modo di vedere domenica sera "Dilettantissimo", la bella trasmissione dedicata al calcio dilettantistico ligure su Tele Genova e, ancora una volta, era ospite il Sig. Marco Alberti che ieri sera, per la prima volta, mi è sembrato fra le righe di sentir parlare come se fosse già il Presidente della nuova Imperia calcio (cliccare qui per le punti salienti del'intervista).
Devo dire che il punto di partenza del discorso non era male, con la volontà di puntare tutto sul settore giovanile in modo da poter, con il tempo, costruire una squadra che possa, stabilmente, con elementi locali, riconquistare un campionato dignitoso come merita la città.
La cosa che invece non mi è piaciuta è che non ha fatto alcun accenno alla possibilità di chiedere il ripescaggio almeno in Promozione dicendo invece chiaro e tondo che la volontà è quella di ricostruire, senza fretta, ripartendo dalla Prima Categoria.
Su questo mi permetto di non essere daccordo perchè, secondo me, la piazza di Imperia non merita una stagione a livello così basso come la Prima categoria.
Il R.P. Imperia (se così si chiamerà la nuova società) ha tutti i numeri per poter chiedere il ripescaggio in Promozione e la piazza e i tifosi penso abbiano il diritto di veder costruire una squadra che punti dritta alla promozione in Eccellenza.
Fatto questo passo sì che secondo me si potrà pianificare con calma il ritorno in serie D con il coinvolgimento il più possibile delle realtà economiche locali, ma per favore non diteci che dovremo sopportare una sola stagione in un campionato che è poco più che scapoli e ammogliati.
Non lo meritiamo!
In giro per le squadre e squadrette della regione e regioni limitrofe ci sono almeno 6/7 giocatori più o meno locali che potendo contare su una società finalmente seria, e non su degli ectoplasmi, e su un progetto di base a lungo termine, probabilmente tornerebbero ad Imperia di corsa.
Però il tutto non può prescindere, caro Sig. Alberti, dai risultati del campo.
La programmazione a lungo termine andrebbe bene se lei, o chi per lei, facesse in modo di ripresentare unasquadra in Eccellenza o ancor meglio in serie D (fantascienza! Visti inostri precedenti ........ penali in LND penso non vedano l'ora di disfarsidi noi altro che ripescaggio!). Però se come da lei affermato volesse presentare davvero una squadra al via del campionato di Prima Categoria non può nemmeno lontanamente pensare che l'obiettivo primario non debba essere l'immediato doppio salto in eccellenza.
Nessun tifoso potrebbe accettare l'idea che, dopo un anno cominciato con una squadra da C2, l'anno seguente ci si debba rassegnare ad una squadra che, in Prima Categoria, non abbia l'obiettivo della Promozione.

Giò

Silenzio, parla Alberti


Lo hanno segnalato in molti, lo segnalo anch'io: è la prima intervista di Marco Alberti prima del suo probabile insediamento in piazza d'armi.
Ecco i pezzi salienti dell'intervista rilasciata domenica 25 maggio a Dilettantissimo e che potete vedere e sentire per intero cliccando qui:

E' una bella responsabilità essere quello che tutti pensano essere nel mio destino, cioè il presidente dell'Imperia.

Io e Montali
Voglio chiarire i rapporti tra me e l'Imperia si fermano col signor Montali con il quale i rapporti personali e calcistici sono sempre stati buoni, al di là quello che c'è scritto negli articoli dei giornali: tant'è vero che noi oggi abbiamo 3 categorie giovanili con il marchio Imperia, per un accordo tra me ed il signor Montali e suo figlio.
L'ho sempre stimato, ho sempre riconosciuto a lui grandi capacità calcistiche, sia nella scelta degli uomini che di motivazioni. Quello che ci ha sempre diviso è la conduzione economica ed amministrativa della società, perchè altrimenti ancora oggi l'Imperia sarebbe in piedi ed io e tutti i miei collaboratori ne saremmo lieti.
Comunque lui per cinque anni ci ha messo del suo, non ce n'ha messo, non sono affari miei, come li ha messi non sono affari miei. Non è stato aiuto dalla gente, tanto meno da me ma lui sa perchè: l'ho aiutato dove ho potuto, probabilmente non sono abbastanza coraggioso e non abbastanza lungimirante, ma mi sono fermato laddove io mi sentivo di fermarmi.
Però io ne parlo bene, calcisticamente.

Il futuro immediato
L'opera che andremo a fare da oggi in poi ritengo non possa essere considerata di sciacallaggio, perchè il rischio nel calcio, in una città non facile come Imperia, soprattutto quando si parla di Imperia calcio che ha una storia da rispettare che mi dà grosse responsabilità, la parola sciacallaggio sorgerebbe spontanea, ma in realtà non è così.
Quello che si potrebbe fare oggi, proprio perchè la scatola è vuota, e quindi come cittadini e l'amministrazione abbiamo voglia di riempirla, è di cambiare la ragione sociale della nostra società, la Riviera Pontedassio, inserendo la parola Imperia in qualche modo, cosa che avevamo provato a fare l'anno scorso, vedendo se la Federazione ce lo permetterà
.

Come intendo organizzare la futura società
Io penso che sia solo un modo per poter far calcio che duri nel tempo ed è quello di fare i passi che puoi fare. Calcio lo puoi fare in sue modi: o investendo tantissimi soldi di una o poche persone però questo sistema alla lunga porta poco lontano statisticamente; oppure, in maniera più lungimirante, partendo da più lontano, dai giovani, per i quali è ovvio che ci voglia più tempo, molta più pazienza, molto meno visibilità immediata.
Nel primo modo leghi meno la città alla squadra e porti meno gente allo stadio.
La mission che noi abbiamo, nel giro di qualche anno, è di imporci a livello regionale: nel momento in cui tu, a livello regionale, misuri il lavoro che hai fatto.

Da dove ricominciare
La nostra categoria è la Prima categoria, dato che noi quest'anno siamo retrocessi: con grande umiltà, con grande lavoro, partendo dalle giovanili, e sperando col nome Imperia di avere sempre maggiori risorse dalla città e dall'amministrazione e così di crescere e di risalire, perchè a tutti fa piacere vincere i Campionati.


lunedì 26 maggio 2008

Fatti, non parole


Ad una settimana dalla mancata disputa dell'incontro dei play out contro la Novese ed in attesa della sentenza di morte definitiva della Federazione, giunge il momento di voltare pagina.
C'è ancora chi crede che i giochi non siano ancora chiusi e su questo ed altri blog gli scambi di accuse tra i partigiani delle due fazioni (i pro ed i contro il master) si sono ormai quasi esauriti... e francamente non interessano più a nessuno.
Quel che è accaduto non potrà e non dovrà mai essere dimenticato da nessuno: i nomi ed i cognomi dei protagonisti di questo schifo sono a tutti noti e dovranno pagare i loro errori, così come chi, in questi anni ha colpevolmente taciuto, ha fatto finta di niente o ha spalleggiato i colpevoli, rendendosi in questo modo parimenti responsabile. Per ora a pagare sono, come sempre, i tifosi nerazzurri che non hanno più una squadra da sostenere e sette dei quali sono stati addirittura diffidati.
Ma da oggi, superato il dramma del “lutto”, bisogna che qualcosa rinasca: il tempo delle lacrime di coccodrillo, delle frasi fatte, dei “l'avevo detto io”, deve lasciare il campo ai fatti.
Non c'è più, per nessuno, l'alibi del master, che era diventato pure un paravento per tutti, una buona, anzi un'ottima ragione per prendere le distanze dall' U.S. Imperia 1923.
Gli steccati posti nei vari orticelli dovranno essere eliminati, nel nome della rinascita del calcio Imperiese e della squadra dello sport più amato e praticato.
E qui mi rivolgo, evidentemente, all'Assessore allo Sport del Comune di Imperia, Marco Scajola che credo debba, per forza di cose, farsi carico di questo onere ed onore.
E' lui che dovrebbe fare da mediatore, è lui che dovrebbe fare incontrare e far discutere le persone per trovare la migliore soluzione possibile, è lui che dovrebbe indicare la persona o le persone che dovranno far rinascere il calcio ad Imperia.
Per il ruolo che ricopre, perché rappresentante del Comune proprietario dello Stadio, per il nome che porta.
Nell'attesa di sentirgli pronunciare qualcosa di nerazzurro e soprattutto di vedere dei fatti, chiedo a voi di indicare il nome o i nomi del possibile candidato Presidente della nuova Imperia che verrà (si spera): i nomi da voi indicati, saranno oggetto del prossimo sondaggio del blog.
I miei nomi? Mario Leone e Niclo Calcagno, cui aggiungo quello di Maurizio Temesio, suggeritomi da un assiduo frequentatore del blog. Ma il mio sogno, l'ho sempre detto, sarebbe il clamoroso ritorno di Pino Cipolla... ma resterà un sogno, lo so.
Tocca a voi, ora, indicare gli altri candidati e da domani via al sondaggio.

Le ultime


Copio/incollo dal Secolo XIX

I cancelli del "Girardengo" di Novi Ligure, che ieri pomeriggio avrebbero dovuto ospitare il ritorno dei play-out tra Novese e Imperia, sono rimasti mestamente chiusi.
La defezione (la quarta) da parte dell'Imperia, in occasione della gara di andata, ha consegnato la salvezza ai biancocelesti e messo l'Imperia sulla strada della radiazione, provvedimento proposto dalla Lega nazionale dilettanti e che ora dovrà essere ratificato dal Commissario straordinario del Comitato interregionale.
In Riviera un gruppo di appassionati guidati da un ex presidente sta cercando in gran segreto di riavviare il calcio a Imperia.
L'obiettivo è quello di tentare la strada del ripescaggio in serie D o di ripartire dall'Eccellenza, allestendo una squadra in grado di risalire immediatamente.
Per il "varo" del nuovo progetto mancherebbe, però, uno sponsor da 150 mila euro.

domenica 25 maggio 2008

Play out


La gara di ritorno tra Casale e Sanremese, valevole per i play out, è terminata 2-2.
Per effetto del risultato della gara di andata (1-3 per i piemontesi) i nerostellati raggiungono in extremis la salvezza e condannano alla seconda retrocessione consecutiva i matuziani... per i quali, però, i guai non dovrebbero essere terminati, in quanto, causa le note vicende societarie, rischiano il fallimento o addirittura la radiazione.
Questi marcatori dell'incontro: Acquaviva (S) al 22', Panzanaro (C) su rigore al 24', Serra (C) al 59', Costa (S) all'84'.

Le ultime

Copio/incollo dal Secolo XIX a firma di Damiamo Di Giuseppe che, evidentemente, non aveva altro da dire ed aveva, riposto in un cassetto, questo inutile articolo, ma buono per tutte le stagioni... così ha tappato un buco nella pagina...

Con il doppio 0-3 a tavolino decretato dalla federazione per la rinuncia a disputare il match di andata dei play-out contro la Novese l'Imperia ha confermato la sua storica idiosincrasia per gli spareggi. La storia più o meno recente è infatti zeppa di inciampi.A partire dalla stagione 1978/79, quando i nerazzurri con Bruno Baveni in panchina e in campo gente come Bencardino, Torchio, Manitto, Guidetti, Sacco, Ottonello e Mariani, finiscono per contendersi con altre quattro formazioni (Carrarese, Cerretese, Montevarchi e Sangiovannese) l'unico posto valido per l'accesso alla C1.Il mini-torneo si trasforma in un gioco al massacro: le cinque contendenti chiudono la prima sessione di gare con gli stessi punti in classifica. Gli spareggi proseguono ad oltranza. Resteranno solo in quattro (causa la defezione della Cerretese). L'Imperia finirà fuori, superata 1-0 dal Montevarchi, poi promosso in C1 dopo il successo ottenuto in finale a spese della Carrarese.Per un nuovo spareggio bisogna andare all'estate dell'88. In campo c'è l'Imperia 87. la società ripartita dalla Terza categoria e destinata a sostituire nel cuore della tifoseria l'Us Imperia che Rivaroli e Biamonti porteranno al capolinea in Promozione. Lo spareggio per salire il primo gradino, sul neutro di Arma, è con la Sanremese. Se lo aggiudicano (1-0 con gol di Di Mari) i matuziani.Si passa al 1994. Questa volta c'è in palio la promozione in serie D (si tratta di spareggi tra seconde). L'avversario è una società di Orzinuovi, si chiama Orceana (oggi Azzurri Brescia). Andata e ritorno si chiudono sull'1-1. Si va ai supplementari e poi ai rigori: dal dischetto i lombardi si rivelano più precisi.Un nuovo spareggio attende l'Imperia al varco nell'estate del 1996. Ancora una volta in palio c'è la promozione in serie D. Sulla strada dei nerazzurri questa volta c'è il Casale, che vince la gara di andata 1-0 e pareggia 0-0 quella di ritorno. L'Imperia verrà ripescata. Nel 2000 il sodalizio nerazzurro, a conclusione di un altalenante campionato di serie C2, è chiamato ad affrontare l'ennesima fatica supplementare: uno spareggio con il Novara per evitare la retrocessione. L'andata al "Ciccione" finisce 1-1, il Novara si aggiudica il ritorno 1-0.L'ultimo spareggio in ordine di tempo, prima di quello non disputato domenica scorsa, è datato maggio 2003. Questa volta è una squadra toscana, il Venturina, a contendere la salvezza in serie D ai nerazzurri che, manco a dirlo, falliscono l'appuntamento: 0-0 in Toscana e 2-3 al "Ciccione".

Delitto perfetto


Mancava la ciliegina sulla torta indigesta di questa terribile stagione. E puntalmente qualcuno ha pensato di esagerare, mettendone sette.

Sette come i tifosi nerazzurri che sono stati diffidati per 3 anni: questo mentre truffatori e delinquenti, che hanno compiuto per anni le peggiori porcherie di questa terra, infrangendo ogni legge e regola, sono a piede libero, pronti a commettere crimini altrove.

Non aggiungo altro se non il mio personale abbraccio a questi ragazzi coi quali ho passato giornate indimenticabili.

Noi non molliamo, non molleremo mai... ora abbiamo sette ragioni in più per farlo.

Le ultime


Copio/incollo da "La Stampa" a firma Luca Amoretti.

Il futuro dell’Imperia è al centro delle discussioni degli sportivi del capoluogo, tra nebbie, tempeste e spiragli di luce.
Il forfeit con la Novese, la cancellazione della squadra dal campionato dopo mesi di lenta agonia, lo svincolo concesso dalla Lnd ai giocatori e la quasi certa revoca del titolo sportivo (salvo colpi di
coda della vecchia guardia) sono le premesse per provare a voltare pagina e a risorgere, anche se non mancano le difficoltà, su vari fronti.
Intanto, una parte della potenziale classe dirigente nerazzurra è stata spazzata via dopo il fallimento della vecchia Imperia, quella dell’era-Cipolla per intendersi, con squalifiche e proposte di radiazione per numerosi dirigenti che oggi potrebbero magari dare almeno un contributo di esperienza e di competenza.
A ciò si aggiunge un certo timore che imprenditori e professionisti imperiesi nutrono nei confronti di un club sportivo che negli ultimi anni ne ha viste di tutti i colori, collezionando una serie incredibile di pessime figure.
Sarebbe una società del tutto nuova, questo è evidente, che non erediterebbe debiti e pendenze delle gestioni Montali e Trade Line, ma la recente storia nerazzurra ha contribuito a disamorare più di uno sportivo e ha forse spaventato anche eventuali interessati, specie quelli più seri,
provenienti da fuori regione.
Eppure qualcosa, in città, si muove e il clima di disperazione dei giorni scorsi lascia balenare qualche spiraglio di speranza, al quale i tifosi più irriducibili si aggrappano. Ci sono contatti, e forse anche alcune trattative, tra i dirigenti delle altre realtà calcistiche locali e limitrofe, per tentare di unire le forze e ripartire. Nel mirino anche la ricerca di un nome (forse un vecchio titolo sportivo non più utilizzato) che consenta di non far sparire per sempre l’Imperia e gli sponsor indispensabili per compiere i rimi passi.
Un’ottima idea, nata forse ancor prima del tracollo nerazzurro, ma difficile da concretizzare in tempi brevi. Non è infatti facile trovare la quadra e una conseguente soluzione che permetta all’Imperia di tornare a calcare l’erba del «Ciccione». Starebbero infatti emergendo dissapori
tra i vari clan e, tanto per cambiare, esisterebbero due «partiti», con obiettivi e progetti diversi... Proprio quello che sarebbe necessario evitare: la situazione appare già abbastanza ingarbugliata
e il rischio che una città capoluogo di provincia rimanga pressoché senza calcio è più che fondato.

sabato 24 maggio 2008

Di Pla nerazzurro dell'anno 2008

Imperiese, 107 presenze in nerazzurro e 2 gol realizzati quest'anno, una stagione ad altissimo livello che lo ha consacrato come leader della difesa nerazzurra: Marco Di Placido è il vincitore del "concorso" "Il nerazzurro dell'anno 2008".
Ma non solo: Di Pla non ha mai abbandonato la barca che affondava ed ha sempre ed ovunque onorato i nostri bistrattati colori, ci ha sempre messo la faccia, il sudore e le sue indiscusse qualità tecniche.
Grazie ai voti (non solo i suoi) ma di tutti i lettori di questo blog, ha vinto, anzi stravinto il piccolo trofeo messo in premio e che gli ho consegnato domenica pomeriggio, prima della non gara contro la Novese... forse una delle sue migliori prestazioni in nerazzurro, per la gioia che ci ha dato.
Per salvaguardare le persone più impressionabili ed evitare ulteriori mal di pancia ai tifosi nerazzurri, che hanno già tanto penato quest'anno, ho coperto la mia faccia...

Le ultime


Copio/incollo dal Secolo XIX a firma Diego David

Messa una pietra tombale sull’Imperia che fu, ora si pensa a ricostruire.
In città e nel circondario fervono i contatti e gli incontri tra le diverse “anime” delle realtà calcistiche esistenti, quelle che fino a domenica scorsa nel linguaggio giornalistico si definivano “minori”.
Vuoi per la complessità di trovare un unico comune denominatore, vuoi per l’affiorare di vecchie e nuove ruggini, un progetto concreto sul tappeto però non c’è ancora, mentre i tempi stringono. Tra le ipotesi si parla in verità da tempo di recuperare una vecchia denominazione, operazione che avrebbe soprattutto un’ importante valore simbolico.
Ma non è l’unica strada percorribile. Fra i tifosi prevale, comunque, il desiderio di ripartire con una società nuova di zecca, come era successo nel 1987.
Dopo i cinque anni dell’ “uomo solo al comando” c’è anche da formare una nuova classe dirigente visto che, tra l’altro, parte di essa è statamessa fuorigioco dalle vicende che sono seguite all’ultimo fallimento nell’estate del 2000.
Due giorni fa la Federazione ha comunicato “lo svincolo di tutti i giocatori per inattività della società”. A beneficiarne sono i ragazzi della Juniores e, tra quelli che erano nel giro della prima squadra,Mattia De Simeis, il “trottolino” del centrocampo nerazzurro, da novembre in forza al Golfodianese.
La determinazione della Comitato interregionale segue quella dimartedì scorso che prendeva
atto della quarta defezione della squadra escludendola dai playout e precede la sentenza
di radiazione. Il provvedimento dovrà essere preso dal Commissario straordinario al quale sono stati trasmessi gli atti.

venerdì 23 maggio 2008

Mi scusi, vorrei sapere...


Domenica sera, al Teatro Cavour di Imperia, é in programma il "Galà dei Campioni", durante il quale verranno premiati ufficialmente i vincitori del concorso "Vota i big dello sport imperiese", promosso dal quotidiano Il Secolo XIX con la collaborazione ed il sostegno della Provincia e del Comune di Imperia... una manifestazione, pertanto, seconda alla Notte degli Oscar.
Come forse molti ricorderanno, due anni fa, tra i premiati ed acclamati dal folto pubblico in sala, c'era anche il master president e l'U.S. Imperia 1923, ora, invece, miseramente spariti dalla scena sportiva nazionale... erano altri tempi: il master reduce dai baci e gli abbracci dell'intera Giunta Comunale (documentata dalla meravigliosa foto perennemente in alto a destra di questo blog), raccoglieva anche la standing ovation del Teatro Cavour ed i complimenti per l'illuminata gestione del club di Piazza d'Armi... che bei momenti, eh?
Siccome tutti noi vorremmo essere presenti (ma, temo, qualcuno ce lo impedirà), avremmo tanta voglia di porre molte domande a chi salirà sul palco, in particolare all'Assessore allo Sport Imperiese ed ai dirigenti sportivi indicati come possibili candidati al ruolo di salvatori della patria calcistica imperiese (in primis Marco Alberti).
Per questo lancio un'idea a tutti voi.
Quali domande vorreste porre loro?
Scrivetele nei commenti a questo post e poi, le più interessanti e significative, le gireremo ai giornalisti che, spero, le porranno ai presenti.
Diamoci dentro.

Saluti da Messina


Ricevo con piacere e riporto una mail ricevuta dal mitico Dj Metti™ di Messina, che in questi mesi ci ha fatto divertire con le suoi esilaranti, provocatorie e beffarde foto.

"Ciao amici dell'Imperia, mi dispiace moltissimo per la radiazione della vostra società.
Oramai mi ero affezionato alle vicende che leggevo sul blog e ho sempre sperato che la situazione societaria potesse migliorare, perchè so cosa significa gioire e soffrire per i colori di una maglia e quanta apprensione c'era dentro di voi.
Non ho le conoscenze per poter esprimere giudizi nel merito, ma la sensazione di comicità che ho sempre avuto leggendo le vicende dell'Imperia Calcio sul blog di im1923 mi fanno pensare che da domenica la vostra squadra del cuore ha recuperato la sua dignità, troppo spesso calpestata da questi avventurieri del calcio che anche qui da noi in Sicilia si trovano dietro ogni angolo di strada. Qui il tifo è molto passionale e molto spesso questi personaggi vengono cacciati via a calci nel sedere.
Vi auguro il meglio per il futuro siete una bellissima tifoseria ho visto dei video su youtube da brividi per una serie d e saro' ben contento di continuare a fare qualche lavoretto per il gestore del blog, che colgo l'occasione per salutare e per fargli i complimenti per il lavoro che fa".
Caro amico messinese, non ti conosco e ne approfitto per ringraziarti per il contributo dato in questi mesi alla causa di questo blog... ed anche se con noi non ci sarà più il tuo mito, il dottor Buzzetti, non pensare di non farci più divertire con le tue invenzioni... ok?

giovedì 22 maggio 2008

Attaccati al ca...villo


Lo sapete che c'è ancora chi crede, a distanza di 1975 anni dall'ultima volta in cui era accaduto, alla resurrezione dei morti?
Allora si trattava di un giovane 33enne di Betlemme, ora si parla di una società imperiese di 85 anni, defunta pochi giorni fa.
Come noto al terzo giorno sarebbe dovuto accadere qualcosa, ma invece c'è stato solo questa Lettera del Vangelo secondo il Commissario Straordinario Mariano Delogu...
Infatti, si parla di un estremo tentativo della dirigenza (quale?) di salvare il salvabile, denunciando alla Lega le forti pressioni subite dai giocatori e chiedendo quindi un intervento straordinario che preveda la retrocessione senza cancellazione.
Come dice una persona di queste persone, ci si attacca a questo cavillo... io direi dovrebbero attaccarsi a qualcos'altro...

Ivan e Giovi con noi

Copio/incollo il saluto di Ivan Soldano e quello di Alessandro Giovinazzo, due tifosi nerazzurri, oltre che ottimi portieri, che già in passato hanno scritto su questo blog.

Non so cosa succederà ora all'Imperia per non essere scesa in campo domenica, ma una cosa è sicura: in tutti questi anni e nell'ultimo soprattutto un brutto personaggio ha fatto quello che ha voluto con manovre sporche, raggiri senza senso e promesse mai mantenute.
Se la radiazione è il prezzo che dovrete pagare per non rivedere piu' il master in tribuna a fare il finto presidente beh ragazzi fossi in voi, con tutto il rammarico possibile ed immaginabile, sarei contento per come sia andata a finire...
L'Imperia, quella vera, quella che rappresentate voi tifosi, quella non verrà radiata, quella non sparirà, non verrà dimenticata e calpestata, quella no.
Ed è da voi che si deve ripartire sperando che arrivi finalmente una persona che, senza raccontare favole, abbia voglia di costruire qualcosa di veramente importante serio ed onesto senza prendere in giro nessuno, Voi, il vostro amore per questi colori ed i giocatori che decideranno di prendere parte a questo progetto...
Ve lo auguro con tutto il cuore, un saluto affettuoso a tutti, a presto
Ivan Soldano.
Ho la morte nel cuore la nostra storia buttata nel cesso!
Pero' i Samurai non MOLLANO MAI!
Sono sempre con voi.
Un abbraccio fraterno
Alessandro Giovinazzo

mercoledì 21 maggio 2008

Liberi tutti


Delibera a carico della Società U.S. Imperia 1923

Comunicato Ufficiale N° 15 del 21/5/2008


Il Comitato Interregionale,

- vista la deliberazione assunta dal Giudice Sportivo riguardante il provvedimento di esclusionedal Campionato della Società Imperia, pubblicato sul C.U. n. 12 del 19/5/2008;- visto l’art. 110 delle N.O.I.F. – comma 1 – che disciplina la materia titolata “Svincolo perinattività della Società”;
- premesso quanto sopra
delibera
tutti i calciatori in atto tesserati per la Società U.S. Imperia 1923 S.r.l. sono svincolati d’autorità a far tempo dalla data di pubblicazione del presente Comunicato Ufficiale.

Marcoccodrillo



“Piangersi addosso non serve a nulla.
La realtà è che da tempo si assisteva a un’agonia terribile, nell’illusione di improbabili miracoli.
Ora è il momento di rimboccarsi le maniche e ricostruire.
Imperia è una città sensibile agli sport, come testimoniano le molte discipline in cui il capoluogo ottiene ottime figure.
Purtroppo il calcio è in difficoltà, ma credo sia possibile risollevarsi anche in questo settore”.

Ai miracoli italiani non ci crede più nessuno... forse neppure qualcuno di Arcore... figuriamoci a quelli imperiesi.

Quanto alle belle figure in campo sportivo, beh, stendiamo un velo pietoso... o forse si fa riferimento al Subutteo?

Ricostruire cosa? Parliamo del nuovo stadio a Baitè, il cui progetto pare pronto da tempo?

Sapete cosa? Mi viene da piangere a me...

p.s. Grillo parlante, questa foto è sempre assai utile...

Le ultime


Copio/incollo dal Secolo XIX a firma Diego David

Quale sarà il futuro del calcio imperiese? La stagione sportiva che si chiude con l’amara sparizione del principale e più antico club cittadino, fondato proprio in concomitanza con la nascita della città nel 1923, coincide con l’ “annus horribilis” del calcio nel capoluogo, che ha visto in un solo colpo la radiazione dei nerazzurri e la retrocessione del Riviera Pontedassio dalla Promozione alla Prima categoria. Con il cadavere dell’Imperia ancora caldo è azzardato avventurarsi in previsioni, ma è lecito fare alcune ipotesi.
Una prima possibilità riguarda una possibile “fusione” con il Riviera Pontedassio, il sodalizio del presidente Marco Alberti che si è “specializzato” nella formazione dei giovani e nell’impiantistica e che ha varato anche un rapporto di collaborazione con la Juventus mirato, soprattutto, al costante aggiornamento dei propri tecnici. Questa soluzione aleggia da tempo. Alberti non l’ha mai esclusa a priori, ma la delusione per la recente retrocessione e altri motivazioni di carattere “ambientale” inducono a scartare, almeno immediatamente, la percorribilità di questa soluzione.
C’è chi ha anche ipotizzato la nascita di un rapporto di collaborazione con il Golfodianese, allenato dalla ex gloria nerazzurra Alfredo Bencardino rimasto sempre nel cuore dei tifosi.
Il “Golfo”milita da parecchi anni in Promozione, è una società che ha varato un programma serio e concreto e che dispone anche di strutture adeguate, che unite a quelle del capoluogo darebbero vita a un polo calcistico “imperiese” di rilievo. La stessa cosa che potrebbe accadere anche a
Sanremo con un avvicinamento dato nelle ultime ore per possibile tra la società biancazzurra e l’Ospedaletti.
Certamente bisognerà, però, che per quanto riguarda l’Imperia qualcuno si faccia carico di raccogliere i “cocci”, almeno dal punto di vista morale, delle migliori tradizioni della storia del club, che visto come è andata a finire non sono quelle degli ultimi anni. In città esistono anche altri sodalizi come l’Onegliese (calcio giovanile) che conta 150 iscritti e l’Olimpia, che quest’anno a livello di prima squadra ha partecipato al campionato di Seconda categoria. Fondata l’anno
scorso, l’Olimpia aveva chiesto l’affiliazione come“Nuova Imperia 2007”, ipotesi respinta però dalla federazione per l’affinità con l’Imperia, allora ma oggi non più esistente
.

Le ultime


Copio/incollo dal Secolo XIX a firma Diego David

“L’incubo è finito, ma il nostro sogno continua”. E’ questo, in estrema sintesi, il pensiero che attraversa il cuore dei più accesi tifosi nerazzurri il giorno dopo quello che doveva essere dedicato al match di andata dei playout contro la Novese, ma che si è tristemente trasformato nella domenica dell’ultimo respiro del club di piazza d’Armi.
Dispiacere e vergogna sono i sentimenti che si colgono maggiormente. In città sono pochi quelli che hanno voglia di parlare in questo momento, quasi come se queste ore fossero da dedicare a un dolore da vivere privatamente e alla riflessione dopo la troppa rabbia accumulata in questi
mesi. Un modo di ricaricarsi dopo una stagione a dir poco allucinante.
C’è anche chi,tra i tifosi più anziani, prevedendo la fine alla quale l’Imperia stava andando mestamente incontro, non se l’è neppure sentita di recarsi fino al “Ciccione”, per non essere
costretto ad assistere alla morte annunciata dei colori tanto amati.
Molte le telefonate giunte alla redazione del Secolo XIX da tutta Italia.
Uno dei primi a mettersi in contatto dalla Toscana è stato l’ex tecnico Lorenzo Mazzeo:
«Non è possibile. Leggendo sul televideo che l’Imperia non si era presentata quasi non volevo
crederci. Sono rimasto a Imperia solo poche interminabili settimane. La società praticamente non esisteva, ma ho potuto conoscere tante splendide persone, tifosi e amministratori con i
quali sono rimasto in contatto. Non è detto che le nostre strade in un futuro non debbano nuovamente incontrarsi».
Se non altro Mazzeo sarà ricordato come l’ultimo allenatore che seduto sulla panchina dell’Imperia è riuscito a vincere un derby di campionato a Sanremo e come quello il cui esonero comunicato via sms ha avuto l’“onore” di essere citato da Piero Chiambretti sul palco dell’Ariston durante l’ultimo Festival.
Due le telefonate giunte da Genova.
Una è quella di un altro ex allenatore, Sergio Ghilino, rimasto alla guida dei nerazzurri solo quattro partite durante la prima stagione del “master president” Gianfranco Montali.
Ha detto Ghilino: «Mi dispiace di non essere riuscito a dimostrare nulla a Imperia, una piazza alla quale ho sempre guardato con molta simpatia.
Dopo quattro giornate Montali, infatti, mi mandò via. Auguro all’Imperia di risollevarsi».
Franco Rocco, amministratore delegato dell’Imperia dell’era Cipolla, è attonito: «Avessero giocato, almeno si poteva ripartire dall’Eccellenza.
Ma se così non è stato evidentemente le condizioni per proseguire non c’erano più».
Sfogliando l’album dei ricordi,il volume scritto dallo storico dell’Imperia Sergio Baccaglini, uscito nel 1992, “La mia passione. L’U.S. Imperia, sessantacinque anni di storia nerazzurra”,
si apprende che la vita del club è sempre stata caratterizzata da alti e bassi,ma mai nemmeno all’epoca del primo fallimento con Werner Rivaroli (1988) e poi al termine della stagione
1999/2000 nel crepuscolo dell’era Cipolla si era toccato il fondo in questo modo.
Quelle squadre, infatti, si erano regolarmente presentate in campo fino all’ultima giornata, soffrendo e facendo trepidare i tifosi fino all’ultimo minuto, come l’Imperia che affrontò
lo spareggio con il Novara per restare in serie C2. Curiosità: chi sarà ricordato come l’ultimo presidente dell’Imperia? Il medico milanese
Mirco Buzzetti, il suo “erede” Bruno Paparella, la cui nomina è contestata, oppure l’uomo (GianfrancoMontali) che per cinque tormentati anni è stato di fatto il numero uno del club
pur senza mai essere stato ufficialmente tale?

martedì 20 maggio 2008

Ragazzini con le palle


Vorrei fare una riflessione: i giovani hanno avuto le "palle" che giocatori piu' esperti non hanno avuto negli ultimi 15 mesi.
Faccio riferimento a tutti quei calciatori piu' volte gabbati dal master che, per paura di rimetterci dei soldi, si facevano gabbare ulteriormente e piu' volte...
Loro, i giovani, invece hanno compiuto un gesto senza secondi fini, dettato dal buon senso e che va rimarcato piu' volte.
Ora si apre una nuova era che, lo ripeto per l'ennesima volta, non deve essere all'insegna del "torneremo subito al posto che ci compete".
Sara' importante capire, da parte di tutti (nuovi dirigenti, tifosi, nuovi giocatori) che bisognera' lavorare sulla ricostruzione graduale, partendo dalle fondamenta; solo in questo modo tra 4/5 stagioni potremo avere una societa' solida economicamente, con un settore giovanile degno della citta', con delle strutture finalmente all'altezza di un capoluogo di provincia e con prospettive a lungo termine.
Dimenticavo: il vero patrimonio della futura' societa' sono i tifosi, quelli veri, quelli che in questi ultimi tempi non hanno mollato mai, usando sempre il buon senso anche di fronte a situazioni al limite della cognizione umana.
FORZA IMPERIA...SEMPRE!!!

Giambo

Da Roma con orgoglio


Invito tutti a leggere questo post scritto dai ragazzi della sezione Roma.

Se qualcuno avesse ancora dei dubbi...


GARA DEL 18/05/2008 IMPERIA 1923 - NOVESE

Il Giudice Sportivo,

- rilevato dagli atti ufficiali che la gara non è stata disputata per la mancata presentazione sul terreno di gioco della società Imperia entro il tempo regolamentare di attesa;

- considerato che la predetta società non ha fatto pervenire al riguardo giustificazione alcuna;

- rilevato che la società Imperia risulta essere rinunziataria già in tre precedenti occasioni (riferimento CU n°57 del 12/12/07, CU n°60 del 19/12/07 e CU n°62 del 28/12/07)

- rilevato, altresì, che alla quarta rinunzia consegue, quale sanzione, l'esclusione dal campionato o dalla manifestazione ufficiale così come previsto dal comma 5 dell'art. 53 delle NOIF e, a titolo di sanzione pecuniaria, quella di cui al comma 9 del citato art.53 NOIF;

- considerato altresì che dall’esclusione ne consegue che, così come previsto dal comma 4 dell'art.53 NOIF, le gare ancora da disputare saranno considerate perdute col punteggio di 0-3 in favore dell'altra società con la quale la società Imperia avrebbe dovuto disputare le gare previste in calendario;

- visti gli art. 17 CGS e 53 NOIFP.Q.M.

delibera:

1) di comminare alla società Imperia la punizione sportiva della perdita della gara col punteggio di 0-3;

2) di escludere la società Imperia dai Play-Out Serie D;

3) di comminare alla società Imperia la punizione sportiva della perdita della gara con il punteggio di 0-3 in favore della società con la quale avrebbe dovuto disputare la successiva gara fissata in calendario;

4) di comminare alla società Imperia la sanzione pecuniaria di E.10.000,00;

5) di trasmettere gli atti, per quanto di competenza, al Commissario Straordinario del Comitato Interregionale.

Le ultime


Copio/incollo dal Secolo XIX a firma Diego David

Come ormai era nell'aria da almeno ventiquattrore, l'Imperia ieri pomeriggio non è scesa in campo nella gara di andata dei play- out contro la Novese: 0-3 a tavolino dunque per gli alessandrini, che rimangono in serie D senza - salvo sorprese clamorose (ma con il governo del calcio italiano non si sa mai) - che si debba disputare la gara di ritorno domenica prossima al "Girardengo" di Novi Ligure.
Attesi i canonici quarantacinque minuti, il direttore di gara, il trentino di origini brindisine Giuseppe Cibaria, ha simbolicamente emesso il triplice fischio che per l'Imperia, alla quarta defezione in questo campionato, significa radiazione dai ranghi della Federazione italiana gioco calcio.
Sabato pomeriggio, infatti, era naufragato il tentativo del plenipotenziario della cordata bresciana Lamberto Zamperlini volto a ricompattare il gruppo dei giocatori che alla vigilia della partita interna con il Ciriè avevano abbandonato la città.
I vari Chiaverini, Moretto, Egnakou, Piscitelli e Francesconi, solo per citarne alcuni, hanno atteso invano che il mediatore veronese arrivasse a Imperia con le garanzie (leggi soldi) pattuite e hanno fatto perdere le loro tracce.
A questo punto rimaneva solo la soluzione di far scendere in campo la Juniores, che su "consiglio" del "governo-ombra" di una società ormai liquefatta, si era allenata quasi in segreto agli ordini di Everest Brilla.
Ma all'ultimo momento i ragazzini (sette-otto) non se la sono sentita di andare incontro a una brutta figura e, tra gli applausi del tifo organizzato nerazzurro, hanno gettato la spugna.
A spiegare quello che è successo è lo stesso tecnico Everest Brilla, che non risparmia di lanciare qualche frecciata avvelenata: «Si è trattato di una decisione estranea allo spogliatoio. Prima della partita c'è stata una riunione e si è deciso di non scendere in campo».
Ma riunione tra chi, tra quali dirigenti, visto che era presente solo il team manager Antonio Benedetto? Brilla ha risposto con una discreta dose di cinismo: «Ormai dirigenti lo erano in tanti. I tifosi, il custode dello stadio, i giornalisti?. Insomma - ha corretto al volo il tiro polemico Brilla - tutti coloro che a vario titolo avevano a cuore i colori nerazzurri».
Per il gruppo dei giocatori "imperiesi" ha parlato il capitano Giacomo Spiaggi: «Non c'erano i presupposti per giocare, perché avremmo dovuto farlo? Per far avere i soldi delle vertenze a quelli che se ne sono andati? Li perderemo tutti. A me, fra l'altro, sono sparite le scarpette dallo spogliatoio?».
Attoniti giocatori, dirigenti e tifosi della Novese. Per tutti ha parlato il dirigente accompagnatore biancoceleste Elio Zuccotti: «Al di là di tutto, è un momento triste. Questo è il peggiore dei modi di ottenere la salvezza. Dispiace più che altro per la città. Pensavamo che la partita si sarebbe giocata comunque, tanto che per due settimane ci siamo allenati seriamente. Non è stato così, peccato».
Zuccotti svela anche un piccolo ma significativo retroscena dell'umiliante gorgo in cui era precipiatata l'Imperia. Racconta il dirigente alessandrino: «Avevamo anche offerto all'Imperia le spese per il viaggio e l'ospitalità di un ristorante a Novi, se avessero avuto difficoltà ad affrontare la trasferta di domenica prossima. Purtroppo non servirà...».
Dispiaciuto anche l'ex nerazzurro Andrea Benassi, oggi in maglia biancoceleste: «Mi dispiace. A Imperia ci sono rimasto tre anni e sono affezionato a questa piazza. Se avessero giocato, almeno potevano ripartire dall'Eccellenza. Auguro, soprattutto ai tifosi, di risorgere presto».
E adesso che cosa accadrà? Facile prevedere che i protagonisti di questa vicenda - l'ex patron Montali, il presidente Mirco Buzzetti, Scarlata e altri - continueranno a scannarsi fra loro.
Ma chi fra gli imperiesi ha veramente a cuore le sorti del calcio non avrà più alibi per non uscire allo scoperto e con grande umiltà ridare ai colori sbiaditi della maglia nerazzurra la dignità e lo smalto di un tempo. I
n attesa che Federazione e magistratura emettano il loro verdetto nei confronti di una società che da ieri pomeriggio non esiste più.

lunedì 19 maggio 2008

Sondaggio: "Quale futuro?"


Chiudo il sondaggio "Come preferite che finisca la stagione" che ha visto la vittoria dell'opzione "Radiazione aubito" con il 60% dei voti, seguita da "Coi play out" con il 40% dei consensi: insomma, il desiderio della maggioranza dei lettori del blog si è avverato.

A questo punto sorge spontanea una domanda: "Quale futuro per l'U.S. Imperia 1923?".
Cosa vorreste? Queste le ipotesi: "Nuova Società dalla 2° categoria","Ripartire con la Riviera" o "Ripartire con il Golfo Dianese".
Votate!

A testa alta


L'U.S. Imperia 1923 è morta, viva l'U.S. Imperia 1923!
Siamo stati radiati: Gianfranco Montali (è la prima ed ultima volta che pronuncio, forse, il suo nome su questo blog) ha finito di infangare i nostri colori, la città di Imperia che dovrebbe contare e decidere non ha mosso un dito.
Se è questo il prezzo che dovevamo pagare, io lo pago volentieri.
Domani non avrò più una squadra da tifare, per la quale soffrire e gioire: non me ne frega nulla!
Perchè oggi, più che mai, sono un tifoso dell'U.S. Imperia 1923: perchè oggi ho avuto il coraggio di staccare la spina, perchè oggi quei ragazzi che avrebbero potuto indossare i nostri colori e continuare questo scempio hanno avuto il coraggio di non farlo, perchè oggi ero circondato dagli amici di una vita che anche in questa occasione hanno voluto essere presenti.
E basta! Non mi viene da aggiungere altro, ora.
Una sola cosa mi viene da aggiungere: ora più che mai dimostriamo tutti cosa sia essere tifosi nerazzurri. Non sono le vittorie (quali?) che in questi anni ci hanno uniti, non sono le gioie (quali?)che hanno fatto da collante alle nostre domeniche, non sarà una trasferta a Dolcedo piuttosto che a Tortona che dovrà fare la differenza. Noi dovremmo comunque esserci: per non dargliela vinta a tutti i colpevoli di questo crimine.
Perchè l'Imperia siamo noi, solo noi!
Non dimentichiamocelo!

domenica 18 maggio 2008

I soliti giornalai


Copio/incollo quanto scritto su Riviera24 a firma Fabrizio Tenerelli, nuovo candidato al "Premio Pulitzer".


L'Imperia Calcio salta la quarta partita: rischio radiazione.
Calciatori minacciati da Ultrà?
A causa dei persistenti problemi societari e del mancato percepimento dello stipendio, si sono presentati solo 5-6 giocatori e la partita è saltata.
Secondo alcuni non si sarebbero presentati per via delle minacce degli Ultrà.
Per l'Imperia Calcio è stata una domenica difficile. L'Imperia Calcio, militante nel Campionato nazionale dilettanti di serie D e' a rischio di radiazione. Oggi, infatti, la prima squadra avrebbe dovuto disputare l'incontro, in casa, con la Novese, ma essendosi presentati soltanto 5-6 giocatori, quasi tutti juniores, la partita e' saltata. Si tratta della quarta partita (non consecutiva) di Campionato che l'Imperia diserta, in segno di protesta contro il mancato percepimento dello stipendio e la difficile, quanto confusa situazione societaria, per la quale c'e' in corso un'inchiesta della magistratura.
In giornata era anche girata la voce che i giocatori non si fossero presentati in campo perche' minacciati dagli ultra' che avrebbero promesso di creare scompiglio in citta', se la squadra avesse disputato la partita.
Secondo alcuni, tuttavia, si tratterebbe di una semplice manovra per evitare la radiazione che scatterebbe, dopo la quarta partita saltata, senza un'adeguata giustificazione.


Un commento? Tenerelli, ma dove eri? Prima di azionare le dita sulla tastiera, accertati che il cervello sia collegato.

Bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa


Ha vinto il master, una vittoria di Pirro, una sconfitta per tutta la città e per vuole bene ai colori nerazzurri.
Questo pomeriggio, con inizio alle ore 16.00, l'U.S. Imperia 1923 affronterà la Novese schierando la formazione Juniores... facile immaginare come andrà a finire, ma non è certo questo il primo dei nostri problemi.
E' l'ennesima umiliazione, non gradita, ai colori nerazzurri, un'umiliazione anche per questi ragazzini cui va il mio invito a non scendere in campo.
Basta! Non fate il suo gioco, non scendete in campo e fate radiare la società nerazzurra e facciamola finita una volta per tutta.
La vostra e la nostra dignità non deve essere più calpestata da quest'uomo che ci ha portato solo vergogna ed umiliazioni.
In questo momento non mi viene da esprimere altro se non il mio disgusto per questa vergogna infinita.
E se da un lato la mia indignazione va verso il responsabile numero uno di questo scempio, il master, dall'altro non dimentico chi ha permesso che questo avvenisse senza mai muovere un dito: l'Amministrazione Comunale di Imperia, proprietaria dello stadio "Ciccione", che domani farebbe un gran gesto nel non far aprire i cancelli del proprio impianto, rimediando in questo modo ad anni di immobilismo; gli imprenditori locali che sono sempre stati indifferenti al prestigio di essere dirigenti della societa sportiva cittadina più antica e gloriosa (ultimamente si fa per dire) e risollevarla da anni di sofferenze.
Discorsi fatti e rifatti in ultimi 8 anni, acuiti dalla scellerata gestione del master.
Lo ripeto: basta! basta! bastaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!
Non si deve giocare! Voglio la radiazione... e basta!!!!
Stacchiamo la spina!

Vergogna


Ora più che mai è il momento di rileggersi quanto scritto ad inzio anno dal Senatore Nedo Canetti

La vergogna dell'Imperia calcio.Vergogna! Una vera vergogna.
L'Imperia calcio muore nella generale indifferenza.
Sta forse per scomparire dalle scene sportive e da quelle cittadine, uno dei più gloriosi sodalizi di casa nostra e pare che nessuno, proprio nessuno, sia disponibile a muovere un passo per salvare il vessillo nero-azzurro.
La storia dell'Imperia è un filo rosso che attraversa tutta la storia della città per il secolo scorso e per lo scorcio di quello attuale, ma tutto sembra ora congiurare a rimuoverla quella storia, per lasciarla nell'angolo del dimenticatoio.
Potremmo scrivere interi capitoli sulle vicende della squadra di calcio cittadina e d'altronde già libri sono stati scritti, ma la drammaticità dell'oggi ci impone di lasciare alle spalle tutti i nostri amarcord, per calarsi nella cruda realtà di queste ore, di questi giorni.
Non ci sono soldi, scappa l'allenatore e scappano i giocatori non pagati.
La squadra, che stava conducendo un egregio campionato, é ridotta al lumicino, con le finanze esangui, i debiti straripanti, l'avvenire incerto, il pericolo della sua cancellazione, la scomparsa addirittura del titolo sportivo.
Sono deceduti, negli scorsi mesi, due bandiere della grande Imperia, Piero Ranzini e Sergio Bistolfi. Quasi un presagio. Triste.
I tifosi, che erano tornati speranzosi al “Ciccione”, cominciano a riavvolgere le bandiere e a disertare tribune e gradinate, come nei momenti peggiori.
Forse qualcuno degli “amici del cemento” comincia a fare qualche pensierino su quella bella area. E da chi potrebbe fare qualcosa, che sentiamo? Un silenzio assordante.
Sono passati i tempi delle belle, pavoneggianti passerelle in tribuna d'onore, le foto ricordo, il combinato disposto politica-calcio.
E gli industriali locali che fanno? Non fanno, ecco tutto.
Passata la sbornia Cipolla, ci si è dimenticati che lì c'era un patrimonio di valori e si é lasciato che altri, magari di altre città, assumessero la guida della società, preferendo che i capitali, con relativi rischi, uscissero da altre tasche.
Qualche volenteroso ci aveva rimesso le penne, è vero, ed era difficile pensare che potesse bruciarsi ancora, ma -badate- quel qualcuno non era certo tra quanti avrebbero potuto intervenire con ben altra forza finanziaria.
Ci voleva una cordata, allora, ma doveva essere ispirata, guidata, indirizzata, coordinata da qualcuno che ne prendesse le redini, qualcuno che avesse autorità per farlo. Un'autorità pubblica, per dirlo fuori dai denti.
Per no, il Comune? Non certo intervenendo finanziariamente, con soldi pubblici. Non é il caso e non é il tempo, ma con la forza morale necessaria. Fu fatto in altri tempi, con notevole forza ed sostegno dei cittadini, e i motivi erano meno drammatici di quelli odierni. Non é stato fatto, a suo tempo, lasciando che le cose rotolassero malamente.
Perché non farlo ora? Pensiamo ne valga ancora la pena, per tentare, in extremis, di non far morire squadra e società, tradizione e passione, storia e cronaca.
Anche così si dimostra l'amore per la città. Non solo occupandosi di investimenti redditizzi.
“La meta é partire” chiosava Giuseppe Ungaretti.
Si potrebbe tentare. O no?"

Non è stato tentato. Io non dimenticherò mai nessuno di voi: e me lo ricorderò ancor di più quando, tra un giorno, un mese, un anno, verrete a cercarti spiegandoci i perchè ed i percome diu quanto accaduto e vorrete, magari, propinarci un surrogato dell'U.S. Imperia 1923.
Vergognatevi tutti!!!

sabato 17 maggio 2008

Tutto in 24 ore


Come anticipato, Loris Boni non si è presentato neanche all'allenamento di venderdì (foto gigheland: per vedere la rassegna completa cliccate qui) che si è tenuto ancora agli ordini di Gianni Minori: presenti i portieri Chiaverini e Loiacono, i difensori Giusti, Ricotta e Vona, i centrocampisti Gamba, Moretto e Piscitelli e gli attaccanti Francesconi ed Egnakou.
La squadra Juniores, invece, si dovrebbe essere allenata a Cervo, sempre agli ordini del fido masteriano Brilla.
Sabato il giorno della resa dei conti: se non arriveranno i rimborsi, i giocatori lasceranno Imperia.
Due, in questo caso, sono le ipotesi: o scenderà in campo la Juniores, per onore di firma e per salvare l'unica cosa rimasta, cioè il titolo sportivo (dell'onore ormai ne abbiamo perso da anni le tracce) o nessuno e così la radiazione sarà una cosa fatta.
Poche ore, quindi, e sapremo se l'agonia sarà terminata o si prolungherà ancora per qualche giorno.

La terna arbitrale


Arbitro dell'incontro di domani sarà Giuseppe Cisaria della sezione di Trento, coadiuvato dai guardialinee Luca Emiliano Albani della sezione di Rimini e Christian Ricci della sezione di Ravenna.
L'arbitro Giuseppe Cisaria è al quarto anno di appartenenza alla C.A.N. della serie D.
Quest'anno Giuseppe Cisaria ha arbitrato 16 incontri del Campionato di serie D (più 8 tra Coppa Italia e Primavera), terminati con 6 vittorie delle squadre di casa, 4 pareggi ed 6 vittorie delle squadre in trasferta. Ha comminato 69 ammonizioni (una media di oltre 4 a partita), 3 espulsioni e decretato 4 calcio di rigore.
Nelle gare da lui arbitrate sono state realizzate 36 reti (oltre 2 di media ad incontro).

venerdì 16 maggio 2008

Tutti contro tutti


Non ha fatto in tempo a tornare ad Imperia (ieri sera non ha potuto dirigere l'allenamento poichè bloccato in autostrada) che avrebbe lasciato la compagnia.
Loris Boni, infatti, si dice abbia fatto ritorno a casa sua e, a questo punto, saremmo di nuovo senza Mister.
Ormai siamo alla resa dei conti: tutti contro tutti... e mancano ancora 2 giorni e mezzo allo spareggio...

Eppur si muove...


Dopo una decina di giorni di nulla, qualcosa si è mosso: risolti i prblemi fisici, è giunto ad Imperia Lamberto Zamperlini e con lui il neo presidente (o presunto tale) Paparella.
Assente mister Loris Boni, pare bloccato in autostrada, agli ordini del redivivo Gianni Minori si sono allenati Francesconi, Vona, Scaturro, Gamba, Giusti e Piscitelli.
Dati in arrivo anche Egnakou e Moretto, ai quali si dovrebbero aggiungere all'ultimo minuto Di Placido e forse Spiaggi, oltre ad alcuni dei ragazzini della Juniores che, come detto, ieri, pare si stiano allenando a Cervo agli ordini di Brilla.
I giocatori saranno ospitati fino alla mattina di domenica 25 maggio, presso l'Albergo Italia di Imperia.
Quindi pare scongiurata l'ipotesi di non vedere scendere in campo l'U.S. Imperia 1923 domenica prossima nell'andata dei play out, contro la Novese. Ma con i nerazzurri non si mai... ricordiamoci sempre che c'è sempre il master che potrebbe studiare qualche colpo di scena dei suoi...