Sul Secolo XIX di giovedì si parlava ancora di quest'ennesima imbrazzante ipotesi dell'affitto "
chiavi in mano" della società nerazzurra, dell'arrivo di una specie di Armata Brancaleone, nel senso di una banda di disperati o mercenari, che potrebbero giocare le prossime partite al prezzo di 2.000 euro ad incontro. A capo di quest'Armata, sicuramente non Invincibile, tal Gaetano Battiloro.
Ma chi è Gaetano Battiloro? Ho cercato qua e là su internet ed ho scoperto cose tanto interessanti, quanto inquietanti.
Gaetano Battiloro è nativo di Torre del Greco, ma é nella società del Savoia, della città limitrofa, Torre Annunziata, che ha mosso i primi passi nel mondo del calcio, negli anni '80, come dirigente. Al tempo, insieme a tal Peppe Sasso, pescava diversi giovani giocatori in Sicilia e li piazzava al miglior offerente. Nella stagione 1985/1986 assume anche la carica pro tempore di Presidente della Turris, a seguito di una terribile crisi societaria che aveva portato alle dimissioni del massimo dirigente campano Savastano... ma dopo qualche settimana preferisce, per così dire, defilarsi... lo cacciano, in pratica.
Il suo nome é spesso stato affiancato, in questi anni, a "trionfi" memorabili: in pratica, ogni qualvolta c'è stata una società nella merda, lui é presente...
Nel 1995/1996 torna alla Turris in C1, compravende decina di giocatori e, dopo due anni e la retrocessione in C2, è obbligato a portare via le tende per fuggire alla contestazione dei tifosi inviperiti.
E' a Mestre, nel 2003, quando la società arancione, retrocessa in serie D, non riesce a prendere parte al campionato a causa di problemi finanziari.
Nel 2005/2006, compone insieme a tali Michele Ciccone e Paolo Anastasio, una "triade" (e già questo é tutto un programma), che sbarca a Termoli, in Molise, campionato di Eccellenza, occupandosi della gestione e dell’organizzazione tecnica della squadra: i tre procuratori portano in riva all’Adriatico una lunga lista di giocatori di categoria superiore, pronti a puntare sul successo, ma, dopo un inizio promettente, escono repentinamente di scena. Una crisi economica, puntualmente, fa saltare il banco, i “finanziatori”, che avevano promesso di gestire economicamente la squadra, si confermano degli ennesimi avventurieri venuti a vendere fumo e vengono messi alla porta dal Presidente Antonio Di Bona.
Nel febbraio 2006 Battiloro viene rinviato a giudizio dal Tribunale di Mestre per il fallimento fraudolento del Mestre, e dietro di lui ci sono ancora Anastasio e Ciccone.
Fine 2006 inizio 2007, il nome di Gaetano Battiloro é affiancato a quello di Luigi Migliorini (che quest'estate era interessato ad acquistare la Carrarese), nella scalata alla Viterbese (C1, girone B), società in grave crisi finanziaria: il Presidente Lamberto Maggini, annuncia che il 16 febbraio 2007, presso uno studio notarile, la cordata provvederà a dar seguito ad un patto parasociale stipulato un mese prima, il quale prevede che la suddetta cordata diventi proprietaria del club corrispondendo entro il 18 febbraio 365 mila euro a Maggini e 300 mila nei conti della Viterbese sottoforma di ricapitalizzazione societaria. Con l’arrivo dei nuovi soci, sulla panchina gialloblù é previsto l'arrivo di una vecchia conoscenza, Salvatore Di Somma. Ma poi non se ne fa nulla.
Altro giro, altro regalo ennesimo ritorno alla Turris ed ora Battiloro è d.s. della Viribus Unitibus, squadra di serie D campana di Somma Campana.
Questo quello che ho trovato qua e là in rete che non sarà oro (anzi Battiloro) colato, ma qualche fondamento di verità ce l'ha.
Pare, poi, che si siano "tracce" di Gaetano Battiloro, anche nel Como e nel Barletta, società, guarda caso, alle prese, negli ultimi anni, con gravi crisi societarie.
Se qualcuno ha delle cose da aggiungere, degli errori da segnalare o delle chicche da ggiungere, fatelo. Se avete lo stomaco di farlo...