martedì 18 settembre 2007

Quel Milo sul lago di Como...


Abbiamo creato un mostro! Prendiamoci le nostre colpe, senza nasconderci.

L'antefatto: primavera del 2000, U.S. Imperia nella merda più totale, il Presidente sparito nel nulla e tutti che se ne sbattono. Dal nulla arriva lui, Super Milo da Genova, con al fianco il fido Franco Costa (per tutti il broker col palmo della mano devastante) e lo scozzese Mackenzie, con il quale é a capo di una società che assiste le aziende (cito testualmente) “nella progettazione e nel mantenimento di sistemi di gestione della qualità”... le fantomatiche ISO, per intenderci (si fa per dire).
Traghetta i nerazzurri alla retrocessione in serie D e dopo il fallimento ne rileva la proprietà. E' Presidente per una sola, disastrosa stagione, quella dei record: 6 punti racimolati ed oltre 100 gol subiti, ma la salva dalla cancellazione, smenandoci un bel po' di quattrini (ringraziando sanguisughe come Gigibodibuuuuu e il nanetto malefico coi riccioli Salsano).
In fin di vita per un malore, e non sto scherzando, si risveglia al grido “Fidejussione, fidejussione”, l'ultimo atto concreto d'amore per i colori nerazzurri. Dopodichè entra in una spiarale senza fine: presidente del Golfo Dianese con il quale vince un campionato di Promozione, Presidente della squadra di Pallapugno della San Leonardo che vince una Coppa Italia, Co-residente del Chieti Calcio col quale vince un Campionato di Promozione (eccolo qui mentre fa festa)... e poi la Presidenza della Canottieri Tanaro di Alessandria della quale mi ero già occupato qui, la Presidenza di una società che si occupa di spettacolo, l'“Acqua che scorre”, la candidatura nelle liste cittadine dell'UDC, la sponsorizzazione dell'U.C. Sampdoria... me ne sarò dimenticate una decina.. il tutto, tra un tentativo e l'altro di tornare al vertice della società nerazzurra.
Ogni volta con il suo straripante entusiasmo, la sua folle euforia, i suoi fantasmagorici proclami e progetti.

Il fatto: il “Milo tour”, ora, fa tappa in riva al lago tanto caro al Manzoni. E' di questi giorni, infatti, la notizia del suo ingresso nella compagine societaria del Como Calcio, raccomando dall'ex tecnico nerazzurro Carletto Soldo. Nella foto in alto, lo vedete allo stadio “Sinigaglia”, con Antonio Di Bari ed Enzo Angiuoni, massimi dirigenti lariani.
Durante si è presentato ed ai giornalisti presenti ha spiegato che è già stato incaricato di seguire il settore giovanile e che presto, i soci si recheranno dal notaio per formalizzare l'acquisto del 20% del pacchetto di maggioranza del Como. «Vorrei investire in un calcio pulito, che sappia portare gente allo stadio, dove non ci sia sperpero di denaro, ma una programmazione seria. Mi sono già innamorato di questa città, del club e della squadra ed intendo portare avanti questo progetto. Qui c'è tutto per fare bene. Ho già stretto accordi con società liguri e toscane per avere scambi di giocatori del settore giovanile. Siccome mi occupo anche di musica, farò comporre l'inno del Como». Il solito fiume in piena, insomma, il solito Super Milo.
Dai Milo, ti seguiremo con affetto anche in questa tua nuova avventura!

1 commento:

Anonimo ha detto...

ma col pallone elastico c'ha mollato?