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mercoledì 14 maggio 2025

Buttupensiero

 Pietro Buttu intervistato da Diego David su lavocediimperia.it: "Ringrazio il mio staff composto da Viviano Rolando, Giuseppe Marino, Stefano Ancona, il più longevo dei miei collaboratori, il mio secondo Tonino Barone, Davide Carofiglio, preparatore atletico fino a gennaio, il match analyst Alessandro Giunta e Eros Giglio che c’è stato l’anno scorso. 

 con i quali siamo arrivati e, cosa per nulla scontata, nell'anno del centenario abbiamo vinto il campionato e la coppa Liguria.

Finito il campionato c'è stata una pausa di riflessione abbastanza lunga fino ad arrivare, a fine giugno, alla non riconferma da parte del direttore e, il giorno dopo, la riconferma da parte del presidente. Per me non è stato facile perchè già la stagione precedente non ero stato riconfermato dall'Albenga dopo la promozione in serie D ed è stata, a livello psicologico, una mazzata. Ci siamo rimessi in pista perchè la volontà ferrea del sottoscritto era fare la serie D: siamo partiti con molte difficoltà a partire dal non avere un campo dove allenarci e, di questo, devo ringraziare la Gesco di Alassio che ci ha permesso di iniziare una parvenza di preparazione per la serie D che non è certo un campionato di dilettanti in palese ritardo anche nella costruzione della squadra.

Sapevo delle difficoltà di questo torneo, abbiamo ribadito più volte che l'obbiettivo era salvarsi senza neanche tutti i titolari della stagione precedente e con calciatori come Bosetti che è stato con noi pochissimo. Non avendo un campo dove allenarsi i ragazzi di Imperia hanno dovuto tutte le volte venire ad Alassio: siamo riusciti a compattarci nel nome della serie D, col desiderio di giocarla e mantenerla dopo anni di sacrifici. Abbiamo avuto un inizio difficile anche perchè il "Ciccione" disastrato ed è un peccato perchè ho sempre detto che i brividi che dà questo campo non li dà nessuno in zona.

Assieme a tutte queste difficoltà, abbiamo dovuto confrontarci contro società che sono corazzate anche come gruppo societari e organizzate: a Imperia non è così. Io e altri lavoriamo e, per fare questo abbiamo dovuto sacrificare le nostre famiglie e il lavoro per essere sempre presenti, senza dimenticare le difficoltà di giocare spesso di mercoledì.

Siamo stati abbandonati a noi stessi. Per ciò che riguarda i rimborsi ci sono stati e ci sono dei ritardi che ci possono stare, ma quando diventano importanti diventa difficile andare avanti. 

La squadra è stata la vera artefice di questa impresa che definisco titanica, una squadra capitanata da due imperiesi doc come Giglio e Costantini. Quello che hanno fatto è qualcosa di importantissimo: Costantini ha voluto fortissimamente giocare la serie D e mantenere a categoria, con motivazioni fuori da comune, e Giglio rappresenta l'Imperia, è un ragazzo che doti umane e calcistiche importantissime. Sono il vero patrimonio di questa società.

Non ho mai pensato che non ce l'avremmo fatta, perchè la forza di questo gruppo nonostante le mille difficoltà che abbiamo avuto nel corso della stagione: la squadra è rimasta sempre sul pezzo, non ha  mai mollato e ha chiuso il campionato a Cairo Montenotte con una vittoria stratosferica, quando tutti ci davano per morti visto che non vincevamo da due mesi.

Ad aumentare il peso della partita, prima di quella gara la futura ipotetica proprietà aveva dichiarato che non avrebbe preso il club se non si fosse salvata: la squadra è stata, però, più forte di tutto e di tutti e ha fatto una prestazione suntuosa che ha sancito la nostra salvezza. In quel momento mi è crollato tutto addosso il peso di questa stagione, ero devastato e non mi è mai capitato perchè ho sempre cercato di fare, con i miei limiti, da parafulmine a tutta questa situazione in una piazza così importante.

Da questa stagione, a livello umano, mi porto dentro l'attaccamento di questi ragazzi, quello che ci siamo costruiti durante tutto l'anno.

Il capitano, prima della partita contro la Vogherese, regalandomi la maglia delle cento partite con questa squadra, ha letto un biglietto che mi ha fatto commuovere: questo è il frutto di rapporti umani che si sono consolidati già nella scorsa stagione.

Io sono tornato a Imperia, nell'anno del centenario, con una ferocia incredibile perchè avevo qualcosa da chiudere dopo la passata esperienza e tutti lo sapevano. 

La serie D è un grandissimo campionato ma che deve essere fatto nella maniera giusta: però, per fare la serie D, non si devono calpestare i valori umani e, per questo, non posso andare sopra il rispetto delle persone, dei calciatori, degli allenatori e della passione dei tifosi che ci seguono. 

Credo che, anche per questo, si sia chiuso un ciclo e lo dico con dispiacere perchè da qua non sarei mai voluto andare via perchè è una piazza incredibile e ho avuto dei ragazzi che non abbandonerei mai.

Ho avuto una telefonata col presidente Gramondo che mi ha espresso tutte le difficoltà che ci sono e che la società, in questo momento, non può dare delle certezze nè a me nè ai calciatori, difficoltà che spero si possano risolvere perchè la serie D è il minimo sindacabile per questa piazza. Su questo c'è un personaggio sopra di tutti, il sindaco Claudio Scajola che penso sia l'unico in grado di prendere in mano le redini perchè, avendolo sentito il giorno della premiazione, mi ha detto che è sua intenzione fare grande l'Imperia e io sono convinto che quello che dice lo mantiene.

Non mi era mai capitato di avere un’attenzione così da parte di squadre di Serie D. Questo mi fa piacere, devo ringraziare il mio staff e i miei calciatori che mi hanno permesso tutto questo. Io auguro a Pietro Buttu che possa avere una possibilità, ma non dipende solo da me essendoci anche la situazione lavorativa. Spero che la mia azienda possa darmi questa possibilità"


Per commentare questa intervista faccio mio un commento di un lettore blog. Aggiungo il personale sdegno (non è una novità) per i Perino's e la loro sciagurata ultradecennale gestione.

L'intervista che Diego David ha fatto al mister Buttu è molto interessante e, a tratti, è emozionante quanto dice il mister sull'Imperia Calcio.

Un plauso a David, l'unico giornalista che segue con passione ed interesse le vicende dell'Imperia calcistica, tenendoci sempre aggiornati sugli sviluppi della società. Un'informazione, la sua, da apprezzare in quanto dimostra sempre una grande imparzialità nei suoi articoli, elogiando la società per i meriti sportivi che ha raggiunto ma criticandone al contempo gli errori nella gestione della stessa. Un semplice grazie al lavocediimperia.it che, nel suo piccolo, tiene viva la centenaria fiamma calcistica imperiese nel quasi totale disinteresse, sicuramente legittimo, che invece gran parte della città ha verso la vecchia Imperia Calcio


6 commenti:

Driiiiiin ha detto...

Sì, ma ora, sveglia cazzo!!! Chiudete sta cazzo di trattativa senza pensare di spremere tutto lo spremibile da chi dovrà subentrare per parare tutti i buchi e i danni che avete fatto in 12 anni. Dovesse andare male la trattativa, una cosa sola chiedo a Ruggieri. Ci faccia sapere l'offerta che ha fatto e che è stata respinta. Abbiamo il diritto, in caso di rifiuto, di sapere definitivamente con chi abbiamo a che fare.

Anonimo ha detto...

Cari Perino's, mi associo al pensiero del lettore del blog, e vi chiedo anche io semplicemente di non fare scappare anche la cordata Ruggieri con richieste insensate ed illogiche. Trovate un equo accordo per il bene dell'Imperia Calcio.
Non c'è più niente da spremere.

Anonimo ha detto...

Ha ringraziato tutti, fuorché per il presidente. Si sarà dimenticato.

Bancarottieri ha detto...

Certo, avete ammucchiato in 12 anni c'è chi dice 400, ma anche chi dice 600.000 euro di debiti e adesso vorreste che il fesso di turno vi pagasse quella cifra per levarvi dal belino senza rimetterci un euro?. Per me potete anche chiudere e rispondere a chi di dovere al disastro finanziario che avete creato in un società di Eccellenza (10 anni su 12). Il tutto nonostante che i vari polli spennati in questi anni vi abbiano tolto qualche bella castagna dal fuoco. Siete veramente dei geni del male....

Anonimo ha detto...

Ma come fanno a chiedere soldi per la cessione della società!
Hanno un sacco di debite 400/500/600 euro non si sa di preciso!
Trovano uno che la vuole acquistare e si vogliono intascare anche dei soldi!
Ma andate a cagare e tirate lo sciacquone del cesso con dentro le vostre teste!
Siete la rovina dell'Imperia!
#fuoridalbelinoiperino's

Anonimo ha detto...

...mila euro...