lunedì 30 giugno 2008

Ricominciamo


"Abbiamo voluto regalare ai tifosi un titolo sportivo nel quale si possa riconoscere l’ intera città. Cercheremo, con l’aiuto di chi vorrà collaborare, di riportare l'Imperia Calcio ai livelli che la città dimostrerà di meritare.
Punteremo decisamente alla vittoria del campionato e cercheremo di vincere più campionati possibile per arrivare nel più breve tempo in Eccellenza".

Quelle pronunciate dal nuovo Presidente dell'ASD Imperia, Antonio Gagliano, sono le parole che volevamo sentire pronunciare, le parole che bisognava dire... le stesse parole che non ha pronunciato chi, con molta reticenza e molti dubbi, pareva essere l'erede designato della rinascita del calcio Imperiese.
E' chiaro, come sempre, che alle parole dovranno seguire i fatti, ma l'inizio è quello auspicato.
Di lavoro da fare ce ne sarà moltissimo, bisognerà rifondare tutto, ogni aspetto, visto che il master non ha lasciato neanche le macerie.
Bisognerà ricominciare dal fondo che più fondo non si può, senza commettere gli errori fatti dagli scellerati (per usare un termine civile) che negli ultimi anni si sono succeduti in Piazza d'armi.
Bisognerà riconquistare la fiducia e l'entusiasmo degli imperiesi, coinvolgerli dimostrando serietà, idee, lavoro, passione e comunione di intenti. In quest'ultima ottica, io credo che, a livello di settore giovanile, sia necessaria una collaborazione con quello della Riviera Pontedassio: perché farsi la guerra su questo terreno, credo nuocerà a tutti. Certo,
mettere d'accordo tante teste, sarebbe un'impresa titanica, ci vorrebbe un persona di carisma e spicco a capo di tutti, e questa dovrebbe indicarla chi comanda in città. Vedremo.
Nei prossimi giorni un amico del blog, dall'alto (o dal basso, a seconda dei punti di vista) della sua esperienza, suggerirà alcune cose che potrebbero essere utili alla causa. Leggetele, sarà interessante leggerle e, possibilmente, applicarle.
Sarà dura per tutti, soprattutto per noi tifosi, abituati a giocare al “Moccagatta” di Alessandria, dover giocare all' “Airenti” di Dolcedo: ma chi ama i colori nerazzurri veramente, non ci farà caso più di tanto. Io, 21 anni fa, la Terza categoria l'ho vissuta e digerita malvolentieri, ma da lì era ricominciata la scalata culminata con la promozione in serie C2.
Ricominciamo, tutti insieme, con un unico obbiettivo: tornare laddove meritiamo di stare.

domenica 29 giugno 2008

Saluti nerazzurri da...


E' tempo di vacanze... e come in tutte le vacanze che si rispettino, si scattano centinaia di foto.
Visto che in questi giorni c'è ben poco da dire, vi lancio una proposta: mi inviate le foto delle vostre vacanze?
D'obbligo, però, il nerazzurro: una sciarpa, una maglietta, un costume... tutto quello che volete, basta che siano presenti i nostri colori sociali.
Appena ricevute le pubblicherò sul blog...
Allora prendete macchine fotografiche o cellulari e scattate.
Poi inviatele al solito indirizzo email: im1923@libero.it.
Mi raccomando!

Le ultime


Copio/incollo da "La Riviera" a firma Diego David
Il futuro ha un cuore (nerazzurro) antico. Carlo Levi ci perdonerà se abbiamo scomodato la sua nota massima per introdurre il discorso sulla nascita dell’Asd Imperia. Le similitudini con quanto avvenuto ventuno anni fa quando prese corpo l’Imperia ’87 sono troppe per non ripercorrere col pensiero il tempo e per non far sognare i tifosi.
Quell’Imperia trasformatasi fino a diventare una Spa, partì dalla Terza categoria, raggiungendo in undici anni l’obiettivo della C2.
Certo i protagonisti della "rinascita" sono cambiati, ma le condizioni di partenza non sono, poi, molto diverse.
L’unico anello di congiunzione tra le due esperienze può essere considerato Michele Sinagra, già tecnico, oggi manager, tra i fondatori del Progetto Olimpia, i cui promotori hanno dato vita all’Asd Imperia.
Imperiesità, colori nerazzurri, proprio come volevano i tifosi che hanno avversato fin dall’inizio la nascita della P.R.O. Imperia voluta da Marco Alberti, considerato il grande sconfitto, anche se il progetto della comprensorialità non è, poi, da buttar via. Ad Alberti è mancato un po’ di coraggio. Finirà, si auspica, con un avvicinamento tra i due club.
Al vertice della nuova Imperia c’è Antonio Gagliano, capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale. Gagliano sotto la maglia nerazzurra ha la camicia verde, ma giura che la politica non c’entra niente.
Il punto di partenza è la Seconda categoria, ma gli obiettivi sono di ritornare nel calcio che conta. In panchina è stato chiamato Sauro Marinelli, vecchia gloria nerazzurra che nella sua carriera campionati ne ha vinti non pochi. Trovare i giocatori che vorranno partecipare a questo "sogno" non sarà difficile. Nei giorni scorsi si è parlato, infatti, addirittura, dell’ex capitano "Giambo" Bocchi tra i possibili futuri protagonisti in campo della rinascita nerazzurra.

sabato 28 giugno 2008

Sondaggio:


Chiudo il sondaggio “Come finirà?”, che ha visto la vittoria dell'opzione “Nuova società” con il 45% dei voti, seguita a ruota da “Fusione con la Riviera” con il 43% ed il restante 12% che ha votato “Nessun squadra”.

Il nuovo sondaggio è il seguente: tra quanti anni credete che potremo ritrovarsi in "Eccellenza", l'obbiettivo minimo dichiarato dalla nuova dirigenza? Queste le opzioni: "3 anni", "4 anni", "5 anni", "6 anni", "Mai".
Votate!

Chi l'ha visto: Giovanni Ottonello


Questa volta ricordiamo un grande centrocampista, Giovanni Ottonello.
Innanzitutto la scheda (stagione, squadra, serie, presenze e gol) a cura di Massimo di Finale Ligure:
72/73 Imperia D. 1.0
73/74 Imperia D. 12.0
74/75 Imperia D. 27.6
75/76 Pistoiese C. 7.0
76/77 Pistoiese C. 5.1
77/78 Imperia D. 15.2
78/79 Imperia C2. 26.6
79/80 Imperia C2. 30.4
80/81 Carrarese C2. 28.4
81/82 Carrarese C2. 25.3
82/83 Andora Prom.17
83/84 Andora Int. 30.15
84/85 Cairese Int. 28.8
85/86 Vado Prom. 29.11
86/87 Vado Int. 27.6
87/88 Vado Int. 30.4
88/89 Vado Int. 29.13
89/90 Vado Int. 33.4
Giovanni Ottonello fa il suo esordio con la casacca nerazzurra a 17 anni, subentrando nella ripresa all'attaccante Gazzano, nel corso di un vittorioso Imperia-Biellese. Sarà l'unica presenza in quella stagione di serie D; l'anno successivo sarà Gigi Bodi, subentrato a mister Duzioni, a credere nelle qualità del piccolo centrocampista che disputa 12 presenze con la prima squadra e con la formazione “Berretti” vince il titolo di Campioni d'Italia, nella finale disputata a Massa Carrara contro la Romulea di Roma, sconfitta 5-4 dopo i tempi supplementari.
La stagione 1974/1975 è quella della sua consacrazione in nerazzurro, con presenze 27 e 6 gol, il primo dei quali nell'esordio stagionale contro a Borgosesia.
Dopo una non fortunata parentesi di due stagioni a Pistoia, in serie C, torna in nerazzurro dal 1977 al 1980: sono gli anni di Bruno Baveni, della vittoria del Campionato di serie D, dei mega spareggi e della successiva retrocessione in D.
111 presenze con la casacca nerazzurra e 18 reti realizzate; due piedi d'oro, una visione di gioco eccezionale e la sua specialità, le punizioni calciate (come si diceva a quei tempi) a “foglia morta” (quelle che ora vengono chiamate a giro): un numero 10 difficile da dimenticare.
Come sempre, chiunque abbia ricordi di questo calciatore, li condivida con noi e se ha la possibilità di contattarlo, lo faccia.

venerdì 27 giugno 2008

Scherzi di Carnevale?


La notizia che circola nelle ultime ore sarebbe clamorosa: il master parrebbe intenzionato a non mollare la presa e, con l'aiuto di fantomatici finanziatori, vorrebbe mantenere in vita il titolo dell'U.S. Imperia 1923, saldare tutti i debiti con la Federazione e ripresentarsi al prossimo Campionato di Eccellenza Ligure...
amaretto o scherzetto?

Maschere di Carnevale

PieRrOt... al palo...
grazie a linkinfrank™ da Giovinazzo (BA), un nuovo amico del blog.

giovedì 26 giugno 2008

Finalmente l'Imperia


A questo punto mi auguro che, una volta per tutte, finisca questa assurda pantomima che non può fare altro che nuocere e che Alberti si ritiri in buon ordine rinunciando ad un proposito che, a questo punto, avrebbe solo del ridicolo (una squadra in prima e una in seconda categoria sarebbero da "Oggi le comiche").
Non solo, se avesse un briciolo di buon senso, dal momento che, a quanto pare la posizione della neonata ASD Imperia sarebbe già regolarizzata a livello di federazione, dovrebbe, secondo me, rinunciare a presentare una prima squadra occupandosi SOLO ed ESCLUSIVAMENTE del settore giovanile. Ritengo che, in questo caso, potrebbe esistere la possibilità di scalare subito uno scalino e presentare l'ASD Imperia ai nastri di partenza del campionato di Prima Categoria potendo puntare, finalmente, su molti elementi locali per tentare nel giro di due o tre anni di tornare almeno in Eccellenza se, come sembra dalle dichiarazioni dei nuovi dirigenti, questo è l'obiettivo primario a livello di prima squadra per poter poi verificare se esistano le condizioni, in città, per poter puntare più in alto.
Quantomeno un anno di Prima Categoria (categoria infima, ma almeno un pò meno amatoriale della seconda) si potrebbe sopportare, seppur turandosi il naso.

I titoli dei giornali

La Stampa


Il Secolo XIX




mercoledì 25 giugno 2008

Dario con noi



Sono tornato oggi dalle vacanze ed ho appena visto lo schifo che stanno facendo ad Imperia!
Sono rimasto veramente senza parole: ma come fa una città capoluogo di provincia a non avere una "SQUADRA" seria che non partecipi come minimo al campionato di Eccellenza?
E' brutto e soprattutto triste vedere squadrette come Rodengosaiano o Canavese fare la C2 ed una città come Imperia che rischia di non avere nemmeno una squadra!!!!
Tutto questo è per colpa del master, personaggio che ha fatto scomparire il calcio da Imperia!

Habemus A.S.D. Imperia



L’A.S. Olimpia Imperia ha confermato di aver cambiato, il 15 giugno scorso, la propria denominazione in 'A.S.D. Imperia Calcio', con i colori sociali neroazzurri.
"Le pratiche relative alle formalità burocratiche - evidenziano i dirigenti dell'A.S. Olimpia - sono state inoltrate tempestivamente agli organismi competenti. Rimaniamo aperti a tutti coloro (singoli, società sportive, istituzioni) che vorranno contribuire al rilancio del calcio nella nostra città".
Presidente della società è Antonio Gagliano; vice presidente esecutivo Roberto Bonavia, cassiere Francesco Diego e team manager Antonio Benedetto.
"Ho agito in veste di appassionato - ha detto il Presidente Gagliano - e non da politico. Abbiamo voluto regalare ai tifosi un titolo sportivo nel quale si possa riconoscere l’ intera città. Cercheremo, con l’aiuto di chi vorrà collaborare, di riportare l'Imperia Calcio ai livelli che la città dimostrerà di meritare. Partiremo dalla Seconda Categoria perché non esistevano alternative. Cercheremo di vincere più campionati possibile per arrivare nel più breve tempo in Eccellenza. Poi, a bocce ferme, esamineremo la situazione e programmeremo il futuro. Cercheremo di avvalerci della migliore competenza tecnica operante in zona".
“La prima squadra - ha detto il vice Presidente Bonavia - sarà allenata da una vecchia gloria neroazzurra come Sauro Marinelli e punteremo decisamente alla vittoria del campionato. Cercheremo di dotare la società di un settore giovanile degno di tal nome, partendo dai tecnici e dai ragazzi che tanto bene hanno operato quest’anno nel 'Progetto Olimpia Imperia'. Responsabile tecnico delle giovanili sarà Fabrizio Piccareta.
Continueremo ad operare nel sociale e nelle scuole.
A giorni comunicheremo l’organigramma societario e tecnico al completo".

martedì 24 giugno 2008

L'incontro con Marco Alberti


Come tutti sapete sono uno degli esponenti del gruppo che si è recato a parlare col lattaio. Visto che molti pensano che vogliamo contestare per il mero gusto di farlo vorrei spiegare come è avvenuto l'incontro e cosa ne è venuto fuori.
Diversi giorni fa, considerata la situazione che si sta profilando in città riguardo all'argomento calcio, Gianluca Bocchi, "Gianbo" per noi tutti, data la sua esperienza nell'ambiente, redige un'ipotesi programmatica sull'eventuale rinascita di una società rappresentativa dlla città e della tifoseria.
Tale documento, articolato in sei fogli, viene sottoposto all'opinione di alcuni di noi, tra cui il sottoscritto e IM1923, e devo dire, almeno per ciò che mi riguarda, che non solo è pienamente condivisibile ma anche attuabile senza grosse difficoltà. Gianbo decide allora di parlarne con Marco Alberti, ossia il più probabile candidato alla presidenza della nuova società. Alberti lo ascolta promettendo di richiamarlo di lì a breve. Dopo circa dieci giorni la telefonata arriva e gli viene chiesto di contattare anche una delegazione della tifoseria per valutarne il pensiero.
Accettiamo l'incontro e, alle 16.25 circa, tre nostri esponenti tra cui lo scrivente, oltre a Gianbo stesso, vengono invitati da Marco Alberti ad entrare in una saletta riunioni della ditta di cui è dirigente. Alberti inizia il discorso mostrandosi cordiale ed aperto al confronto, parlando della disponibilità delle strutture: sostiene che il "Ciccione" deve essere utilizzato solo dalla prima squadra e, al massimo, dalla Juniores in quanto si rovinerebbe ma aggiunge che non esistono altre strutture disponibili in città se non il campo in sintetico di Pontedassio.
Spiega che, avendo inglobato anche l'Onegliese, che di fatto porta circa 130 ragazzini in più, il settore giovanile assume proporzioni considerevoli e ribadisce la necessità di adeguati spazi per fare allenare e giocare tutte le compagini minori e che l'unica base possibile sulla quale rifondare la società sono i giovani per cui è a loro che vanno dedicati i maggiori sforzi economici ed organizzativi. Elenca inoltre le numerose attività svolte dal settore giovanile, le spese sostenute per la formazione degli istruttori, per il rinnovo degli impianti e molte altre cose.
Questa prima parte del discorso dura circa mezz'ora fino a quando uno di noi lo interrompe affermando che fino a quel punto abbiamo sentito parlare solo di ragazzini ma che di prima squadra non s'è ancora fatta menzione. La risposta di Alberti è pronta, dice di non poter garantire niente in quel senso, che la retrocessione del Riviera Pontedassio è derivata da errori del suo gruppo, lui compreso, che la domanda di ripescaggio è stata presentata e che, se non dovesse essere accolta, cercherà di allestire una squadra che punti subito alla risalita in Promozione ma oltre quello ribadisce di non poter offrire alcuna garanzia.
Chiarisce che la scelta dei colori biancoblu deriverebbe dal fatto che non si sente in grado di rappresentare adeguatamente il Nerazzurro con tutti gli oneri derivanti dalla storia e dal blasone dell'appena defunta società. Ci delucida inoltre sulla scelta del nome: PRO sarebbe, in effetti, l'acronimo di Pontedassio Riviera Onegliese. Questo, a suo dire, deriverebbe dal fatto che un consigliere del comune di Pontedassio avrebbe garantito di perorare la sua causa, riguardo all'utilizzo del campo, a patto che "qualcosa di Pontedassio" restasse nel nome della nuova società. L'aggiunta di "Imperia", invece, sarebbe, sempre a suo dire, su esplicita richiesta del Comune.
Esprimiamo i nostri dubbi riguardo a questa creatura e dichiariamo apertamente che non appoggeremo il progetto ma Alberti precisa che sarebbe solo una denominazione temporanea e che l'anno prossimo si passerebbe ad Associazione Sportiva Dilettantistica Imperia.
Gli chiediamo se non sia possibile distinguere le società: nei nostri intenti la PRO Imperia si occuperebbe del solo settore giovanile mentra la prima squadra sarebbe rappresentata dalla nuova ASD Imperia, con colori Nerazzurri, che acquisirebbe il titolo della vecchia Riviera Pontedassio, conquistando così il diritto di partecipare al campionato di Prima Categoria o a quello di Promozione, nel caso fosse accolta la domanda di ripescaggio. Alberti afferma di avere già chiesto in federazione se questo fosse possibile ma che il presidente Sonno gli avrebbe risposto negativamente.
Ci domanda inoltre se l'utilizzo dei colori Nerazzurri da parte della nuova squadra potesse infastidirci e replichiamo che, trattandosi di un sodalizio che non ci rappresenta in alcun modo, la cosa, di fatto, ha poca importanza. Dopo aver ulteriormente puntualizzato che non sosterremo la (quasi) neonata PRO Imperia, salutiamo educatamente, usciamo e facciamo ritorno in città.
Il colloquio è durato circa 80 minuti.
Questo per dovere di cronaca e SIA BEN CHIARO che mi sono limitato ad esporre i fatti nudi e crudi come sono avvenuti, lasciando il giudizio all'opinione di chiunque leggerà.
La mia opinione personale, invece, riflette IN TUTTO E PER TUTTO quanto espresso nel comunicato S.U.I. del 19/06/2008.
In Fede (e chi più di me potrebbe dirlo...) EL LOBO

L'opinione di Giambo


Anch'io condivido la posizione degli Ultras.
Chiedere una squadra che rappresenti la citta' di Imperia in una categoria come la serie D, da raggiungere in un tempo ragionevole, mi sembra sia giusto e corretto.
All'orizzonte si profila uno scenario nuovo per l'Imperia calcistica: una società formata da persone locali; una società FINALMENTE con strutture adeguate; un settore giovanile, almeno nei numeri, di sicura importanza; un rapporto con le istituzioni finalmente disteso; un rapporto con l'imprenditoria da costruire, ma sul quale si puo' lavorare; il fatto di aver toccato il fondo e di non poter altro che fare che risalire.
Tutte queste cose sono fatti tangibili dei quali non voglio attribuire meriti a nessuno. Voglio solo dire che la linea tracciata, in partenza, è quella giusta. Il fatto di avere tutte le cose che ho elencato, OBBLIGANO la nascente società, fregiandosi del nome di IMPERIA, a costruire squadre di vertice fino a quando militera' nei campionati regionali, quindi fino all'Eccellenza.
Io non penso che Alberti, o chi per lui, immettera' ingenti somme di denaro nella nuova società; non vedo nessuno all'orizzonte capace di questo.
Voglio solo sperare che con l'aiuto di tutti, tifosi compresi, riesca a coinvogliare attorno alla società tutte quelle sinergie che occorrono a riportare l'Imperia in serie D in un lasso di tempo ragionevole.
Giambo

Le ultime



Copio/incollo dal Secolo XIX a firma Diego David
La nascita della Pro Imperia annunciata dall'imprenditore lattiero-caseario Marco Alberti (dove Pro sta per Pontedassio, Riviera e Onegliese) destinata a partecipare al campionato di Prima categoria, titolo portato in dote dalla Riviera Pontedassio, ha scatenato la reazione degli Ultras. La frangia più accesa del tifo ritiene, infatti, la nuova creatura non l'erede della società nerazzurra, ma il frutto di un altro progetto, "gemmato" dalla Riviera Pontedassio, appunto, che per lungo tempo è stato alternativo all'Imperia. Per i Samurai, che hanno affidato a un comunicato e a una conferenza stampa l'espressione del loro dissenso, l'operazione non è altro che l'appropriazione indebita dell'Imperia, della sua storia e dei suoi colori. Annunciate, quindi, oltre alla volontà di andare avanti, una serie di iniziative quali cortei e volantinaggi, forse il primo già domani in concomitanza con le festività del santo patrono di Oneglia, «allo scopo - scrivono gli Ultras - di dare una sveglia all'ambiente cittadino», con l'intenzione di «battersi fino all'ultimo respiro per far rinascere una vera Imperia: la squadra del capoluogo». Intanto in casa Pro Imperia il vice-presidente con delega alla prima squadra Fabio Ramoino sta operando per allestire una squadra in grado di puntare, se non all'immediato salto in Promozione, almeno ai play-off di Prima categoria. Per l'incarico di allenatore le possibilità di riconferma di Luca Oddone sarebbero ridotte a non più del 30 per cento. Oddone pagherebbe il disastroso esito della scorsa stagione culminato con la retrocessione del Riviera Pontedassio. Sul taccuino di Ramoino ci sarebbero due nomi di altrettanti tecnici.

lunedì 23 giugno 2008

Riunione Straordinaria "S.U.I. 1982"


E' stata convocata per questa sera alle ore 22,30, nella Sala Biliardi di via Garessio ad Imperia, una riunione straordinaria dei "Samurai Ultras Imperia 1982", per importantissime comunicazioni.
Siete pertanto tutti invitati a partecipare numerosi.

Ovunque, anche alla "Cascione"



Copio/incollo dal Secolo XIX afirma Damiano Di Giuseppe.
Per settimane è stato un sogno. Da ieri, la serie A1 è una realtà. Un vero trionfo quello della squadra femminile della Rari Nantes Carige Imperia che alla Felice Cascione ha consacrato, di fronte a seicento spettatori (tra i quali mezza Giunta ed un manipolo di Ultras dell’Imperia Calcio che sfoggiavano un paio di striscioni in aperta contestazione con gli stessi Amministratori) una stagione di sacrifici e sofferenze, regalandosi la gioia più grande: la promozione alla massima serie. Una gara interminabile quella con la tenace compagine del Livorno, iniziata otto giorni fa in trasferta, con la preziosa vittoria (11-13) e completata con decisiva affermazione (8-7) fatta registrare ieri nella propria vasca (...) l'ultima rete del settebello imperiese è stata realizzata da Martina Bencardino (figlia di "Ruspa)".
Vogliamo risposte: quindi ogni occasione sarà buona per porvi le nostre domande.

Ancora sulla Conferenza stampa S.U.I. 1982


Il Comunicato Ufficiale dei Samurai Ultras Imperia 1982 lo avete già letto.
Ecco, invece, alcuni passaggi della Conferenza stampa di sabato pomeriggio:
“Noi eravamo disposti a dare tutto il nostro supporto ad un club che si chiamasse Imperia, che garantisse continuità a una storia gloriosa, della quale siamo stati protagonisti.
Crediamo sia la volontà della stragrande maggioranza dei tifosi nerazzurri e per questo, prossimamente, ci mobiliteremo per rendere partecipe tutta la città delle nostre idee.
Noi amiamo l'Imperia, ma non siamo ciechi e sordi. Siamo perfettamente consapevoli che sarebbe stato improponibile tentare di salvare dal naufragio l'U.S. Imperia 1923. Troppi debiti, poca credibilità. Ma speravamo e speriamo ancora che qualcuno voglia mantenere quel nome, quella storia, anche ricominciando da capo, dal fondo. Noi saremmo sicuramente al fianco di questo qualcuno.
Negli ultimi anni ci sono stati grandi movimenti economici nella nostra città, con opere che ne cambieranno il volto. Eppure nessuno ha investito nell'Imperia calcio.
Pensavamo che il problema fosse Montali, ma ora che finalmente non c'è più nulla è cambiato. Anche per questo aspettiamo risposte dal Palazzo: per capire il perché di tanto disinteresse.
Non seguiremo la P.R.O. E staremo alla finestra. Certo che pensare alla squadra di un capoluogo di provincia a far basso profilo in Prima Catgeoria è davvero una pena”.


Aggiungo una cosa: in una città come Imperia, priva di passione, nella quale l'interesse principale é coltivare il proprio orticello, in cui a governarci sono i soliti ed incontestati noti, sentire e vedere delle persone fare nomi e cognomi, fare proposte, metterci la faccia, non avere paura di dire la propria opinione, avere una grande passione, è qualcosa di rilevante ed importante.
Grazie Samurai Ultras Imperia 1982.

Le ultime



Copio/incollo dal XIX a firma Diego David
Scadevano ieri i termini per depositare in Federazione italiana gioco calcio eventuali richieste di
cambiamenti di denominazione e fusioni.
Una data molto attesa a Imperia perché destinata a segnare la nascita ufficiale della “cosa” nerazzurra, la “Pro Imperia”, frutto in pratica di una trasformazione del Riviera Pontedassio in, appunto, Pro Imperia con la collaborazione dell’ Onegliese e (novità) del San Bart 80.
IL CAMPIONATO più probabile che la nuova creatura disputerà nella prossima stagione sarà la Prima categoria, in quanto la domanda di ripescaggio in Promozione, pur inoltrata, non dovrebbe essere accolta dalla Figc anche per le forte resistenza della Veloce del presidente Fabrizio Vincenzi tra
l’altro un ex presidente nerazzurro dell’era Piro che ha vinto i playoff di Prima e vuole raggiungere
a tutti i costi la Carcarese promossa al termine della stagione regolare.
LA NOVITÀ è che la Pro Imperia acronimo di Pontedassio, Riviera e Onegliese vestirà i colori nerazzurri invece degli annunciati (forse un po’ troppo frettolosamente) biancoblù. Presidente sarà proprio l’ex numero uno del Riviera Pontedassio, Marco Alberti, mentre Fabio Ramoino, già direttore generale degli iridati, fungerà da vice con delega alla prima squadra. Alberti continuerà, però, a occuparsi in prima persona del fiorente settore giovanile. Per la panchina si pensa a una riconferma di Luca Oddone, ma ci sarebbero anche altre soluzioni.
LA FRANGIA PIÙ ACCESA dei supporter nerazzurri, i Samurai della Curva Nord, però, proprio non ci
stanno e affidano a un comunicato il loro netto dissenso, rimandando a una conferenza stampa l’annuncio della messa in atto di altre iniziative.
«IL PROGETTO Pontedassio Riviera Onegliese – scrivono polemicamente i Samurai – ci sembra sempre di più una appropriazione di comodo dettata da interessi personali, piuttosto che una vera e propria ripartenza».
Anche la scelta di adottare gli storici colori nerazzurri non convince affatto gli Ultras, che affermano trattarsi solo di una mossa di Alberti (che ha incontrato anche una loro delegazione)
avente lo scopo di «placare la protesta sempre più crescente della tifoseria».
Dal canto suo Marco Alberti non vuole scendere in polemica diretta con gli Ultras nerazzurri: «Rispetto le loro posizioni ha tagliato corto e spero di conquistarli con i fatti».
L’ACRONIMO “Pro” in effetti pare più un contentino dato all’amministrazione comunale di Pontedassio (nel cui territorio comunale sorgono gli impianti della Latte Alberti) per ottenere in cambio l’uso del nuovo impianto in erba sintetica che sarà completato a breve e che dovrebbe
ospitare allenamenti e gare del settore giovanile. Secondo quanto si vocifera, la soluzione “Pro Imperia” potrebbe, infatti, essere solo un passaggio quasi obbligato anche per i tempi divenuti
ristrettissimi di un solo anno in vista di una autentica “rinascita” sotto le insegnedi una “Asd Imperia” o magari con il recupero della vecchia e storica denominazione “U.S. Imperia 1924”.

domenica 22 giugno 2008

Ivan con noi



Ciao Samurai... Sto leggendo ogni sera il blog per seguire le vicende del dopo-montali e purtroppo si leggono sempre le stesse cose, le istituzioni che non fanno nulla, personaggi che potrebbero dare una svolta ma che quando c'era il mster si facevano vedere in giro dicendone di ogni facendo credere che se ci fosse stata anche solo una minima possibilita' di fare qualcosa avrebbero dato cuore ed anima per l'imperia ed ora dove sono finiti... dove sono tutti quelli del "se fossi io il presidente dell'Imperia saprei bene cosa fare..." che fine hanno fatto?
Purtroppo trovare un presidente serio onesto con un progetto importante, che soddisfi la voglia di calcio di voi Samurai, è un sogno che vi auguro con tutto il cuore di poter realizzare il prima possibile...
L'Imperia e voi tifosi non meritate quello che state passando... L'emozione che mi avete regalato l'anno scorso quando sono tornato sotto la gradinata nord è un qualcosa che mi porterò per sempre nel cuore e vedere ora cancellare una squadra con tutta la sua storia e con una tifoseria così è da manicomio...
Samurai vi sono vicino, non mollate mai e continuate a lottare per i colori nero-azzurro perchè siete voi la vera forza e l'anima dell'Imperia...
con affetto

Ivan Soldano

Conferenza stampa S.U.I. 1982. Video ed immagini


Grazie a gigheland, cliccando qui potete vedere e sentire parte della conferenza stampa dei Samurai Ultras Imperia, tenutasi sabato pomeriggio, e la lettura del Comunicato Ufficiale.
Cliccando qui, invece, potete vedere la fotocronaca dell'evento.


sabato 21 giugno 2008

Conferenza stampa S.U.I. 1982


Questo pomeriggio, alle ore 16,30, i "Samurai Ultras Imperia 1982" terranno una conferenza stampa presso la sala biliardi "Green Planet" in Via Garessio 38.
Nel corso della conferenza stampa, cui sono tutti invitati a partecipare, esprimeranno la loro posizione in merito al futuro dell' Imperia calcio, sintetizzata nel Comunicato Ufficiale di ieri e che potete rileggere cliccando qui.
E' solo la prima delle manifestazioni ed iniziative organizzate dal gruppo Ultras nerazzurro, per cercare, ancora una volta, di dare la sveglia all’ambiente cittadino e per far rinascere una VERA IMPERIA CALCIO. Il prossimo appuntamento, infatti, è fissato per martedì 24 giugno alle ore 18,00, sempre presso la sala biliardi "Green Planet" in Via Garessio 38.
Non mancate.
E' d'obbligo il nerazzurro.

Master Puffo


Continuano ad arrivare ingiunzioni di pagamenti di ex giocatori nerazzurri, grazie all'oculata gestione dell'ex master president, da alcuni ancora rimpianto... valli a capire...

RICORSO DI Michael MARSIGLIA/U.S.IMPERIA 1923 S.r.l.
Con reclamo, trasmesso tramite Racc.A.R.in data 20/03/2008, il sig.Michael MARSIGLIA, si rivolgeva a questa Commissione esponendo di aver concluso con la Società U.S.IMPERIA 1923 un accordo economico prevedente la corresponsione lorda di €.15.000,00 relativamente alla Stagione Sportiva 2007/2008.
Precisando di non aver percepito alcuna rata, chiedeva la condanna della stessa al pagamento della somma totale di €.15.000,00.
La Società non depositava alcuna memoria né inviava documentazione nei termini.
Rileva la Commissione che la documentazione prodotta in atti – cfr. accordo allegato – offre ampio e decisivo riscontro della pretesa azionata dal ricorrente, risultando provata sia la conclusione dell’ accordo, alla stregua del quale viene richiesto il pagamento, sia l’ ammontare della somma pretesa in forza del compenso ivi indicato.
La Società, alla quale incombeva l’onere di fornire la prova di fatti modificativi e/o estintivi della domanda avanzata dalla controparte, alcun riscontro ha allegato al riguardo.
P.Q.M.
La Commissione Accordi Economici presso la Lega Nazionale Dilettanti,condanna la Società U.S.IMPERIA 1923 al pagamento in favore del sig.Michael MARSIGLIA, della somma di €.15.000,00.
Dispone la restituzione della tassa reclamo versata.


La domada sorge spontanea? "... chissà se pagherà?"... a voi la scontata risposta...

venerdì 20 giugno 2008

Comunicato Ufficiale Samurai Ultras Imperia 1982


A seguito della riunione del direttivo dei SAMURAI ULTRAS IMPERIA 1982, tenutasi il 19/06/2008, è emerso un sentimento ed un orientamento comune a chi veramente stanno a cuore i colori di questa città e la sua storica memoria calcistica.
Non ci sentiamo di appoggiare, quindi tanto meno di sostenere, chi ha deciso di ripartire su basi che non ci appartengono.
Il nome, la storia, la tradizione non sono valori che si cambiano o si modificano per compiacerci; non ci sentiamo pertanto parte integrante di un progetto che al momento non pone Imperia come punto imprescindibile della nostra fede.
Il progetto PONTEDASSIO-RIVIERA-ONEGLIESE IMPERIA illustratoci direttamente dai signori Marco Alberti e Fabio Ramoino ci sembra sempre più una appropriazione di comodo dettata da interessi personali, piuttosto che una vera e propria ripartenza, auspicata da tutto l’ambiente sportivo imperiese.
Questo emerge dopo i comunicati resi pubblici dal Riviera-Pontedassio, e quindi espressione diretta del Sig. Marco Alberti, che in un primo momento si poneva come un’ alternativa all’IMPERIA CALCIO, e successivamente cercava di coinvolgerci con la promessa dell’ utilizzo dei colori neroazzurri, con l’intento di placare la protesta sempre più crescente della tifoseria.
Non può altresì trovare alcun tipo di appoggio la posizione tenuta in questi giorni dai cosiddetti ”dirigenti dissidenti” della Riviera-Pontedassio che nella figura del Sig. Fabio Ramoino, prima condividono nostre perplessità circa il progetto P.R.O. IMPERIA, salvo poi chiederci di rivedere le nostre posizioni, così facendo, abbandonano di fatto l’ultima possibilità di far rinascere il vero calcio cittadino.
In questa vicenda è da sottolineare la gravissima responsabilità delle istituzioni cittadine ed in particolare modo dell’assessore allo sport Marco Scajola, che dopo anni di silenzio pressoché totale riguardo alle vicende dell’ imperia calcio, ora si fa promotore e sponsor istituzionale del progetto P.R.O. IMPERIA.
Noi SAMURAI ULTRAS IMPERIA 1982 ci impegniamo a dare per l’ennesima volta una sveglia all’ambiente cittadino e ci batteremo fino all’ultimo respiro per far rinascere una VERA IMPERIA CALCIO: la squadra del capoluogo.
IMPERIA, SOLO IMPERIA, IMPERIA E BASTA !!!!!

Nasce il P.R.O. Imperia


Manca ormai solo l'ufficialità, ma sta per nascere il P.R.O. Imperia, il "cerbero" formato dall'unione del Pontedassio, della Riviera e dall'Onegliese: oggi, venerdì 20 giugno, è infatti l'ultimo giorno per il deposito di istanze per variazione di denominazione e fusioni.
I colori sociali saranno nerazzurri e giocherà nel campo "Nino Ciccione" di Imperia.
La denominazione dovrebbe cambiare la prossima stagione, passando a A.S.D. (Associazione Sportiva Dilettantistica) Imperia.
La carica di Presidente non è stata ancora assegnata, anche se il più probabile candidato pare essere Marco Alberti... ma non è così certo.
La nuova società disputerà il Campionato di 1° categoria, in quanto pare difficile che venga inoltrata la richiesta di ripescaggio al Campionato di "Promozione" ligure... evidentemente sarebbe un passo troppo "grande", per chi fa del bassissimo profilo e delle zero ambizioni il suo credo.
Se il buon giorno si vede dal mattino, siamo in una botte di ferro...
Questo è quanto, evidentemente, merita e quello cui ambisce la città di Imperia.
E per il momento, in attesa di altre notizie, mi astengo dall'esprimere altri giudizi.

giovedì 19 giugno 2008

La vergogna dell'Italia siamo noi...


103 capoluoghi di provincia italiani esaminati e dall’elenco sono escluse le 4 nuove province sarde (Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Ogliastra, Olbia-Tempio) e altre 3 di recente costituzione (Monza-Brianza, Fermo, Barletta-Andria-Trani).
Eccoli nel dettaglio... una faticata...
Agrigento: ECCELLENZA
Alessandria: C2
Ancona: B
Aosta: D
Arezzo: C1
Ascoli Piceno: B
Asti: ECCELLENZA
Avellino: C1
Bari: B
Barletta: D
Belluno: D
Benevento: C1
Bergamo: A
Biella: D
Bologna: A
Bolzano: D
Brescia: B
Brindisi: D
Cagliari: A
Caltanissetta: D
Campobasso: D
Caserta: ECCELLENZA
Catania: A
Catanzaro: C2
Chieti: D
Como: C2
Cosenza: C2
Cremona: C1
Crotone: C1
Cuneo: D
Enna: ECCELLENZA
Ferrara: C2
Firenze: A
Foggia: C1
Forlì/Cesena: C1
Frosinone: B
Genova: A
Gorizia: PROMOZIONE
Grosseto: B
Isernia: ECCELLENZA
L'Aquila: ECCELLENZA
La Spezia: C1
Latina: ECCELLENZA
Lecce: A
Lecco: C2
Livorno: B
Lodi: D
Lucca: C1
Macerata: D
Mantova: B
Massa: C1
Matera: D
Messina: B
Milano: A
Modena: B
Napoli: A
Novara: C1
Nuoro: C2
Oristano: 1° CATEGORIA
Padova: C1
Palermo: A
Parma: B
Pavia: C2
Perugia: C1
Pesaro/Urbino: ECCELLENZA
Pescara: C1
Piacenza: B
Pisa: B
Pistoia: C1
Pordenone: D
Potenza: C1
Prato: C2
Ragusa: D
Ravenna: C1
Reggio Calabria: A
Reggio Emilia: C1
Rieti: D
Rimini: B
Roma: A
Rovigo: D
Salerno: B
Sassari: C2
Savona: D
Siena: A
Siracusa: D
Sondrio: ECCELLENZA
Taranto: C1
Teramo: C2
Terni: C1
Torino: A
Trapani: D
Trento: ECCELLENZA
Treviso: B
Trieste: B
Udine: A
Varese: C2
Venezia: C1
Verbania: PROMOZIONE
Vercelli: C2
Verona: A
Vibo Valentia: C2
Vicenza: B
Villacidro: D
Viterbo: D

Riassumendo:
SERIE A: 16
SERIE B: 18
SERIE C1: 20
SERIE C2: 14
SERIE D: 21
ECCELLENZA: 10
PROMOZIONE: 2
1° CATEGORIA: 1
Una vergogna tutta imperiese, insomma.
Perchè, ad oggi, Imperia è l'unico capoluogo di provincia italiano a non avere una squadra di calcio che la rappresenti in un Campionato... e, nella "migliore" delle ipotesi, avremo un "cerbero" che disputerà il Campionato di Prima categoria e con nessuna ambizione.
C'è da aggiungere qualcosa? Mentre ci pensate, io vado a vomitare... in questo siamo i Campioni d'Italia!

Riunione "S.U.I. 1982"


Questa sera, alle ore 22,30 consueta riunione del giovedì dei "Samurai Ultras Imperia" in "Sala biliardi". La riunione è assai importante perchè si discuterà del futuro del calcio ad Imperia alla luce dell'incontro di ieri pomeriggio di alcuni esponenti del gruppo con Marco Alberti.
Il tema trattato, quindi, è assai importante, e siete pertanto invitati a partecipare.

mercoledì 18 giugno 2008

Il cerbero


Un mostro a due o a tre teste, questa è la sensazione che provo pensando al Gremlin che sta per nascere.
Una fusione ordinata da qualcuno fra società e soprattutto persone che già si sopportano poco prima di riunirsi e che tutto hanno meno che la fama di imprenditori disposti ad investire per il bene del calcio imperiese. Se questo è il buongiorno è meglio appendere gli striscioni al chiodo........
Il tutto mentre i nomi che contano si sono fatti come sempre da parte. Ti aspetti per una volta quei 7/8 nomi di persone che tutti sappiamo e nei quali speriamo inutilmente da anni e saltano fuori il lattaio e l'altro che neppure sappiamo bene chi sia e in questi signori dovremmo riporre la speranza di ricostruire i fasti del passato? Non sappiamo neppure se, pur potendolo fare, chiederanno il ripescaggio in Promozione, figuriamoci se possiamo attenderci un campionato da protagonisti. Secondo me rischiamo di fare le comparse anche in Prima Categoria.
Basta! Ci avete stufato.
Non è obbligatorio avere una squadra di calcio in città, per partorire una creatura di questo genere è meglio andare a vedere le ragazze della pallanuoto, se non altro ci si rifanno gli occhi.......
Con enorme amarezza.
Giò

Markette... pallanuotistiche


Faccio un'eccezione alla regola, raccogliendo l'invito ricevuto da un amico, per ricordare a tutti che, domenica prossima, con inizio alle ore 17,00, alla Piscina "Felice Cascione" di Porto Maurizio la squadra femminile della Rari Nantes Imperia disputerà la gara di ritorno contro il Livorno (foto tratta dal sito ufficiale della società imperiese).
In considerazione della vittoria col risultato di 13-10 nella prima gara disputata domenica scorsa a Livorno, vincendo, le ragazze imperiesi conquisterebbero la storica promozione in serie A1.
Cosa c'entra con l'U.S. Imperia e questo blog? Beh, in attacco nella squadra giallorossa gioca Martina Bencardino, figlia del mitico "Ruspa".
L'ingresso è gratuito.

martedì 17 giugno 2008

Le ultime


Copio/incollo dal Secolo XIX a firma Diego David
Si chiama Asd Imperia il futuro del calcio nel capoluogo del Ponente? E’ questa, dopo tante illazioni, l’ipotesi più concreta che potrebbe prendere corpo nelle prossime ore per essere
ufficializzata entro questa settimana, termine ultimo fissato dalla Federazione per presentare
eventuali domande di fusione o cambiamenti di denominazione.
Il nuovo sodalizio starebbe per nascere per la volontà di unire le forze da parte dei dirigenti del Riviera Pontedassio e del Progetto Olimpia. La prospettiva è quella di disputare il campionato di Prima categoria (grazie al titolo portato in dote dagli iridati appena retrocessi) o di Promozione in caso di ripescaggio. I colori sociali sarebbero gli storici nero e azzurro. I settori giovanili rimarrebbero, però, distinti: da una parte quello della nascitura Pro Imperia (composta dalla fusione di Riviera Pontedassio e Onegliese) e dall’altra quello del Progetto Olimpia.
L’industriale lattiero caseario Marco Alberti, numero uno del Riviera Pontedassio, e il suo omologo
dell’Olimpia, Antonio Gagliano, capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale, sono i nomi
più accreditati per ricoprire la presidenza del club. Il direttivo sarebbe composto pariteticamente
da rappresentanti delle due società. Fin qui il programma di massima tracciato negli ultimi febbrili incontri, anche se mancano alcuni passaggi decisivi, in primis quello del via libera degli organi federali alla complessa operazione.
Ma all’interno dei due sodalizi, in particolare del Riviera Pontedassio, non mancano voci critiche. C’è, infatti, chi teme di disperdere i titoli finora acquisiti e chi vorrebbe un allargamento della“base sociale” del nuovo club, non limitata a Riviera e Olimpia ma ampliata a tutti coloro che in città hanno a cuore le sorti del calcio imperiese.

lunedì 16 giugno 2008

Meno 5


Mancano 5 giorni al termine ultimo per l'iscrizione di una squadra nerazzurra con il nome Imperia ad un Campionato Dilettantistico ed ancora tutto tace.
Decine di riunioni più meno segrete, fiumi di parole, un mucchio di cazzate sentite, dichiarazioni imbarazzanti e proposte indecenti.
In tutto questo gran casino, il silenzio assordante del Comune di Imperia, dell'Assessore allo Sport e del Sindaco, auto definitosi “padrini morali”, ma che invece non hanno mosso un dito.
Il fatto concreto e drammatico è che in città, al di là, come detto, delle chiacchiere, nessuno si è fatto concretamente avanti ed il rischio di non avere una squadra per la quale tifare è fortissimo.
Una vergogna tutta imperiese, della quale tutti gli imperiesi dovrebbero sentirsi umiliati.
E se mai dovesse esserci una soluzione all'ultimo minuto o una di ripiego, ci sarebbe poco da rallegrarsene: perché chi doveva muoversi, chi doveva far rinascere il calcio ad Imperia, chi doveva far continuare una storia lunga 85 anni, avrebbe dovuto muoversi prima... se si è perso tanto tempo è anche perché, forse, non c'era la necessaria convinzione di farlo.
Nel frattempo, i colpevoli di questa squallida vicenda continuano a non pagare il prezzo delle loro colpe e continuano a girare a piede libero, pronti, probabilmente, a fare danni altrove... un'altra vergogna tutta imperiese e non solo.
Il conto alla rovescia è ormai quasi giunto al termine e tutti si chiedono che succederà e chi erediterà il patrimonio dell'U.S. Imperia 1923, la cui sentenza di morte dovrebbe essere ratificata questa settimana dalla L.N.D.: sarà la P.R.O. Imperia, il cerbero biancoblù, a quasi tutti inviso? Oppure l'A.S.D. Imperia, l'ultima idea nerazzurra? E da dove si ripartirà? Da quale categoria? Con quali ambizioni? Oppure ci dobbiamo preparare ad esaltanti domeniche pomeriggio al Bennet o alla spianata?
Venerdì 20 giugno, all'ultimo minuto, come sempre nella storia nerazzurra, sapremo.

MarcHomer

Non è uguale?
Grazie Dj Metti™ di Messina

Le ultime


Copio/incollo dal Secolo XIX a firma Diego David
E’ tramontata praticamente prima di prendere corpo l’idea di fusione tra la Pro Imperia e il Golfodianese, che avrebbe permesso
al nuovo sodalizio di poter contare su un titolo certo di Promozione.
Motivi di “geopolitica” (la società giallorossoblù rappresenta tre Comuni dai quali riceve aiuti) e i tempi ristretti hanno spinto i dirigenti del Golfo a non proseguire la trattativa con la cordata guidata da Marco Alberti. In futuro, chissà, potrebbe profilarsi
un rapporto di collaborazione per quanto riguarda i settori giovanili.
Mancano ormai soli cinque giorni alla scadenza dei termini fissata per il 19 giugno per depositare la richiesta di cambiamenti di denominazione o fusioni e, per il momento, certezze sul futuro del calcio a Imperia non ce ne sono. L’ultima ipotesi avanzata riguarda la creazione da parte del Riviera Pontedassio e dell’Olimpia della “Asd Imperia”, società che se la Federazione lo permetterà potrebbe ripartire dalla Prima categoria o dalla Promozione in caso di eventuale ripescaggio. Il colori sociali sarebbero quelli nerazzurri e la gestione, condotta da parte di un direttivo formato pariteticamente dai dirigenti di Riviera Pontedassio e Olimpia, riguarderebbe unicamente la prima squadra e la Juniores, mentre i settori giovanili continuerebbero a proseguire l’attività per proprio conto sotto le insegne di Pro Imperia e Progetto Olimpia. In caso di mancato accordo il rischio sarà quello di trovarsi con due squadre una in Prima categoria (la Pro Imperia) e una in Seconda (Progetto Olimpia) nessuna
delle due veramente rappresentative dell’Imperia calcistica.
Una prospettiva per un capoluogo di provincia veramente desolante e che per giunta va nella direzione opposta da quella indicata dall’amministrazione comunale: unire le forze per rilanciare il calcio a Imperia.

domenica 15 giugno 2008

Chi l'ha visto? Tonino Sacco


Questa volta voglio ricordare Salvatore “Tonino” Sacco, il grande bomber nerazzurro, a cavallo tra gli anni '70 e '80. Innanzitutto la scheda, curata, come sempre, da Massimo di Finale Ligure (stagione/squadra/serie/presenze/gol):
70-71 Savona C 2. 0
72-73 Savona C 8. 1
73-74 Sestri Levante D
74-75 Orvietana Dil.
75-76 Sestri Levante D 34. 16
76-77 Sestri Levante D 10
77-78 Imperia D 33. 20
78-79 Imperia C2 31. 11
79-80 Imperia C2 1. 0
Nov 79-80 Casale C1 28. 5
80-81 Imperia D 29. 7
81-82 Cairese Prom. 26. 12
82-83 Sestri Levante Int.
83-84 Cairese Int. 17. 2
84-85 Novese Prom. 28. 8
85-86 Ceriale Prom. 13
86-87 Loanesi 1a Cat. 28. 5
87-88 Loanesi 1a Cat. 27. 7
88-89 Libarna Prom. 6
89-90 Albisola 2a Cat. 33
90-91 San Nazario 2a Cat.
91-92 Villapiana Don Bosco 2a Cat.
92-93 Mallare 2a Cat.
93-94 Veloce Savona 2a Cat.
94-95 Veloce Savona 1a Cat.

Nato a Gioia Tauro (Cz) il 4 marzo 1954 Tonino Sacco arriva ad Imperia nella stagione 1977/1978. Allenatore nerazzurro è il grande Bruno Baveni ed è la squadra di Mariani, Manitto, Landini, Ottonello, Chiarotto, Bencardino e Manfredi.
Proprio con Manitto, Sacco forma la mitica coppia di gemelli del gol “Sacco/Manitto”, due cognomi che si pronunciavano quasi insieme, come in una filastrocca, come i tifosi del Toro facevano per Pulici e Graziani...
All'esordio con la casacca nerazzurra, in casa contro il Busca, bastano 3 minuti per far capire a tutti che si tratta di un bomber di razza, realizzando un gran gol, bissato pochi minuti dopo.
E' una stagione magica per il piccolo attaccante calabrese che in 33 partite realizza la bellezza di 20 reti che, sommate alle 13 di Manitto, fanno dei due la coppia più prolifica del Torneo vinto dopo un testa a testa col Savona: 33 reti in due, sulle 47 realizzate dalla squadra di Baveni.
La più importante, sicuramente, quella realizzata a Sanremo, al 18° della ripresa, che permette ai nerazzurri di vincere il derby... passeranno 30 anni prima della successiva vittoria, quest'anno, con la rete su rigore di Alberto Francesconi.
Dopo 8 anni i nerazzurri tornano in serie C2, nel delirio generale.
La stagione successiva Sacco, in coppia sempre con Manitto, realizza altre 11 reti ed un record difficilmente ripetibile: 5 reti in una sola gara, quella casalinga contro il Montevarchi, gli aretini che alla fine del torneo ci befferanno nello spareggio promozione.
L'anno successivo solo una presenza, a Savona, subentrato a Ottonello, prima di essere ceduto al Casale.
Tonino Sacco torna ad indossare la casacca nerazzurra nella stagione 1980/1981 quando l'Imperia, allenata da Salvatore Sacco, vince il Torneo e torna in serie C2: anche in questa occasione, esordio con il botto dell'attaccante, che realizza la rete del pari contro la Pro Vercelli, poi sconfitto per 1-4.
La squadra, nella quale militavano, tra gli altri, anche Lombardi, Noferi, Schiesaro e Magaraggia, vince il Campionato insieme alla Vogherese, sconfitta per 1-0 nello scontro diretto dispuatato al “Ciccione”, nella penultima giornata: rete della vittoria, al 16° della ripresa, 10 secondi dopo il suo ingresso in campo al posto di Salri, sempre di Tonino Gol.
Sarà la sua ultima rete in nerazzurro, anche se, ad onor del vero, quel giorno l'Imperia giocò con una inedita ed assurda maglia arancio blu.
Come sempre, chiunque abbia ricordi di questo calciatore, li condivida con noi e se ha la possibilità di contattarlo, lo faccia.

sabato 14 giugno 2008

P.R.O.prio una P.R.O.posta imP.R.O.ponibile



Appena è saltata fuori questa pazza idea della P.R.O. Imperia, in molti si sono sbizzarriti a segnalare parole che contenessero le tre fatidiche lettere, a noi tutti indigeste: P.R.O.

Ecco il mio piccolo Vocabolario:
PROblematico... anzi, impossibile da accettare
PROcesso... quello che dovrebbero subire gli ideatori di questa pazza idea
(non sono) PROcione, non mi chiamo fri frì, sono un lattaio e mi faccio un culo così...
PROcrastinare... quello che stanno facendo un po' tutti... ma il 20 giugno sta arrivando...
PROdigio... quello che ci vorrebbe per convincerci della bontà di questa pazza idea
PROfilattico... quello che sarebbe stato necessario avessero usato i genitori degli autori di questa assurda idea
PROfittare... della situazione è quello che vorrebbe fare qualcuno per rubare il nome Imperia
PROfumare... questa idea della nuova società, più che altro puzza
PROgetto... quale? Nessuno!
PROminente... il naso di chi dice bugie grosse così
PROmozione... la massima aspirazione... se li ripescano
PROmiscua... quello che è questa accozzaglia di società
PROpaganda... quella fatta dagli adepti su questo blog per incensare il loro capo
PROpinare... ma a chiiiii?
PROposta... indecente
PROprio... una stronzata questa P.R.O.
PROspettiva... nessuna, quella promessa dal neo presidente
PROstituta... fate un po' voi...
PROtestante... i tifosi nerazzurri, che non accetteranno mai questa “cosa”
PROtetto... dal potere chi ha fatto questa PROposta di sicuro lo è
PROverbio... Squadra e buoi, dei paesi tuoi
PROvincia... Imperia, l'unico Capoluogo d'Italia a non avere una squadra di calcio
PROvocazione... quello che è questa pazza idea
(divina) PROvvidenza... l'unica che potrebbe salvarci dalla morte.

Ora tocca a voi PROporne delle altre.
PROnti? Viaaaaaaaaa!!!!

venerdì 13 giugno 2008

Voglio trovare, un senso a questa storia


I figli so' pezzi 'e core. Per i propri figli ogni bravo genitore vuole il meglio e li circonda di amorose cure, facendo per loro ogni sorta di sacrifico, per non fargli mancare mai nulla.
Lo stesso concetto Deamicisiano è stato più volte affermato dal mulger (dopo il master, quale miglior pseudonimo può essere affibbiato a Marco Alberti?).
Lo ha detto e ribadito più volte: la mission (ligure parla a to lenga, mi verrebbe da dire...) della Riviera Pontedassio è di far crescere i giovani del proprio settore giovanile, per arrivare a livelli di eccellenza qualitativa e , nel giro di qualche anno, di imporsi a livello regionale e non solo.
E' necessario, ha ribadito, raggiungere il benessere psico-fisico del bambino, avvalendosi dei tecnici preparati e qualificati. Ed ecco l'affiliazione alla Soccer School bianconera della Giuventus, unica realtà selezionata nel ponente ligure.
E' necessario, anche, migliorare ed aumentare gli impianti nei quali far allenare i ragazzi.
Un lavoro certosino che, come si legge nei comunicati ufficiali degli adepti, è stato più volte apprezzato dall'Assessore allo Sport imperiese Marco Scajola, che ha avuto parole di elogio per il lavoro che la società biancazzurra sta svolgendo nella preparazione, formazione ed educazione dei giovani che voglio praticare il gioco del calcio.
E così, dopo il latte alta qualità, ecco il settore giovanile di Alta qualità. E le similitudini non finiscono certo qui: sentendo le parole del mulger e dei suoi adepti, pare di leggere quanto riportato sul sito ufficiale del Latte Alberti, dove si dice che l'Azienda occupa una posizione di primo piano in Liguria e basso Piemonte; che è dotata di stabilimenti ed attrezzature modernissime; è in grado di offrire alla clientela un ottimo latte e una gamma completa di prodotti derivati, igienicamente controllata e garantita, d'indiscussa qualità; è tra le prime del proprio settore in Italia a potersi fregiare della Certficazione ISO 9002.
Incredibili le similitudini, vero?
Tralasciata questa curiosità (o verità?), volevo concludere il discorso iniziato ribadendo un concetto già espresso: ma questi fortunatissimi, meravigliosi, amatissimi, viziatissimi, integerrimi figlioli cresciuti nel settore giovanile della Riviera Pontedassio (che pare davvero un'Oasi biologica, come quelle che si vedono nelle pubblicità televisive), quando raggiungeranno l'età in cui non saranno più dei ragazzini, ma dei giovanotti, che fine faranno? Smetteranno di giocare a pallone e si troveranno perduti, in un mondo cattivo, perchè il loro papà non ha pensato al loro futuro?
In parole povere: che senso ha, dopo averli cresciuti con tante amorose cure, farli giocare , se va bene, nei polverosi campetti di periferia e dell'entroterra imperiese?
ma che senso ha non avere una Prima squadra nella quale far giocare i migliori ragazzi del proprio settore giovanile e non farli confrontare con quelli delle città di altre regioni, in Campionati nazionali e professionistici?
Oppure hanno ragione i maligni, i cattivoni, che fanno delle basse insinuazioni, come queste o queste, secondo le quali i ragazzini sono solo delle vacche da mungere?
Non è che i ragazzini possono produrre più Grana (non necessariamente Padano) dei grandicelli?
Non è che così si hanno più consensi ed aiuti dal potere cittadino?
Nooooooooooo, ne sono certo, non è così: queste sono solo cattiverie di persone invidiose ed in malafede... ma allora me lo spiegate qual è il senso di questa rinuncia a creare una Prima squadra ambiziosa? Perchè, come dice Vasco, questa storia un senso non ce l'ha... oppure no?

Vola al cinema





Le ultime


Copio/incollo dal Secolo XIX a firma Diego David
«Per noi esiste ed esisterà sempre solo l’Imperia nerazzurra. Non sosterremo mai una squadra coni colori biancoblu, tanto meno che indossi una maglia biancoazzurra come quella della Sanremese, poi».
Ha sollevato quasi una mezza rivolta popolare, soprattutto attraverso una valanga di post indignati inviati ai blog degli Ultras, la decisione di Marco Alberti di varare la P.r.o. Imperia, frutto della fusione tra Riviera, Pontedassio e Onegliese.
Nulla è ancora stato ufficializzato, ma i tempi stringono.
Sull’Imperia 1923, che in teoria potrebbe iscriversi ancora al campionato di Eccellenza, incombe la mannaia della radiazione, oltre che il rischio del fallimento.
Da dove ripartirà dunque il calcio imperiese? Il progetto di Alberti non è solo avversato dalla frangia più calda dei supporter nerazzurri, ai quali si sono uniti alcuni tifosi “storici” del club di piazza d’Armi, ma certi scricchiolii cominciano ad avvertirsi anche in casa Riviera Pontedassio.
Addirittura un gruppo di dirigenti riuniti intorno al direttore generale Fabio Ramoino e a Fabrizio Gramondo, avrebbero espresso l’intenzione di salire sull’Aventino e di non appoggiare il progetto Alberti. Sempre secondo indiscrezioni, Ramoino e Gramondo vorrebbero addirittura cercare di ottenere in dote una vecchia denominazione per ripartire dalla Seconda categoria.
L’industriale lattiero–caseario, starebbe, dunque, cercando in città altri alleati. Marco Alberti da
quando ha lanciato l’idea ha sempre affermato di essere lui a rinunciare spontaneamente ai colori nerazzurri, non disponendo la nuova “creatura”sportiva delle risorse economiche necessarie per rinverdirne i fasti.
Ma quali sono le radici “storiche” che hanno portato la quadra del capoluogo ad adottare fin dalla fondazione i colori nerazzurri? Lo storico Sergio Baccaglini, autore del volume “La mia passione l’U.S. Imperia” (dal quale è tratta la foto scattata dal padre Angelo), avanza
un’ipotesi suggestiva. «I colori nerazzurri – dice Baccaglini – potrebbero essere stati scelti in omaggio al primo presidente, il ragionier Mario Valentini che era di origini bergamasche.
Correva l’anno 1923 e tre anni prima l’Atalanta aveva adottato, proprio, il nerazzurro. Poi anche
perché, allora la scelta non era molto varia. Di rossoblu, colori che andavano per la maggiore, erano già vestiti giocatori di Genoa e Vado, quindi, potrebbe essere stato anche un vezzo, la volontà di differenziarsi».
A barricarsi letteralmente dietro i colori nerazzurri è il dirigente storico Piero Ferrari, che prende le distanze dal nuovo sodalizio. Tuona Ferrari:«Per me non è l’Imperia. E’ una società diversa che può giocare con le maglie che vuole».
L’indimenticato “bomber” degli anni Sessanta Franco Ranzini, presidente dei “Draghi nerazzurri”, lui che il nerazzurro lo ha indossato centinaia di volte, trattiene a stento le lacrime: «Per me biancoblu sono i colori della Maurina. Deve nascere una società che porti con orgoglio i nostri colori,ma per far questo bisogna remare tutti da una stessa parte».
Caustico anche il commento di un ex presidente, quello della rinascita dell’Imperia ’87, il commercialista Niclo Calcagno che afferma: «Bisognerebbe ricominciare con modestia, facendo bilanci preventivi pessimisti per non avere sorprese. L’idea, di non mettere le maglie nerazzurre, mi spiace dirlo, fuoriesce una mentalità da…Riviera dei Fiori (intesa come sodalizio calcistico
ndr)».
La gloria nerazzurra Alfredo Bencardino, oggi allenatore (confermato) del Golfodianese è stato accostato anche alla panchina della nuova squadra che potrebbe ripartire dalla Prima categoria o in caso di ripescaggio dalla Promozione. Bencardino, quindi, parla da tifoso: «Per me, è ovvio, esiste solo l’Imperia. In questo progetto, nonostante la buona volontà dei creatori, non vedo
“imperiesità”». Bencardino, però, da uomo di sport, apre uno spiraglio all’ipotesi P.r.o. Imperia e aggiunge: «L’invito mio personale è di nutrire verso chi propone la soluzione in questione un atteggiamento positivo e rispettoso. In fondo non è mica colpa loro se la vecchia Imperia ha
fatto la fine che ha fatto. Magari è solo questione di aspettare un po’ di tempo. I colori nerazzurri non moriranno mai>>.

giovedì 12 giugno 2008

La proposta (indecente?) di Giò


Sono piacevolmente sorpreso e un po' stupito dal fatto che il buon Gigheland abbia apprezzato l'articolo del giornalista di Savona (questo), nel quale si fa chiaro riferimento alla necessità improrogabile di unire le forze all'interno della provincia per tornare a respirare aria di buon calcio.
Voi sapete come la penso io e non da oggi. Sinceramente non me ne frega un belino di condividere una curva con i matuziani o con i ventimigliesi o con gli armesi o i dianesi. Sono invece stufo di aspettare il messia che deve venire a salvare l'Imperia calcio promettendo fuoco e fiamme, salvo poi fare la stessa fine degli altri e lasciarci sempre nella merda. Io da tifoso di calcio voglio tornare a vedere del bel calcio e se devo vederlo in una società chiamata Ponente Ligure. Riviera Ligure di Ponente, Imperiese, Provincia di Imperia non me ne frega proprio nulla.
Sono stufo di Imperia-Borgorosso Arenzano. Sono dispostissimo ad andare in un bello stadio nuovo costruito magari ad Arma di Taggia a vedere xxxxxxxxxx contro il Venezia o la Cremonese o il Monza o la Spal o chi per esse e tornare a casa dopo aver visto giocare a calcio e non scapoli e ammogliati perché quello se voglio me lo vado a giocare io alla sera a San Lazzaro.
Questo stramaledetto campanile sta uccidendo il calcio del Ponente Ligure e, al giorno d'oggi, se si vuole puntare in alto, non ci si può più permettere di coltivare ciascuno il proprio orticello.
Facendo un salto indietro nel passato (a proposito di campanilismo che ha fatto il suo tempo), secondo voi quando noi stavamo in D e la Sanremese in C1 ospitava il Bologna al Comunale, i matuziani sentivano la nostra mancanza o non gliene poteva fregare di meno? Io credo che anche i più accaniti curvaioli legati ai derby con Albenga, Sanremese & c. avrebbero alla lunga ben poco da rimpiangere se il menu domenicale fosse quello che ti ho presentato nella mail di prima.
O mi sbaglio?
Scusate lo sfogo, ma non ne posso proprio più.
Giò

mercoledì 11 giugno 2008

Ancora dal Brasile con amore... e rabbia



Roba da matti! Dalla riunione di Comune di Imperia, imprenditori vari, notai, altre societelle calcistiche, onestamente mi aspettavo tutta un'altra cosa!
Ed invece tutto questo minestrone di autoritá é riuscito a partorire una nuova minuscola societá che si chiamerá: PRO IMPERIA ...... e che cos'é?
Come si puó misturare il nome dell'IMPERIA con sobborghi come la Riviera dei Fiori, il paesello di Pontedassio e l'Onegliese che senza Imperia non esisterebbe!!!
L'Imperia calcio ha 85 anni di storia che non si possono cancellare e questi quattro pellegrini che si sono dati appuntamento in comune per rendersi visibili all'opinione pubblica e magari pensare di guadagnarsi attestati di stima, stanno distruggendo quanto fatto di buono da migliaia di atleti, allenatori e dirigenti.
Una vera e propria vergogna! Ma come é possibile che tra COMUNE di IMPERIA, LATTE ALBERTI, NOTAIO AMADEO, OLIO CARLI, PASTA AGNESI e altre imprenditorie varie non si é in grado di tirare fuori CENTOMILA EURO per salvare l'Imperia e la sua storia???
Questo al pari della nuova ipotetica denominazione é una cosa della quale ci sarebbe da NASCONDERSI!
Ma aver vissuto per trent'anni in liguria ed Imperia in particolare mi hanno insegnato che chi ha i soldi é molto difficile che li adoperi per la comunitá o per qualche cosa che possa fare felici altre persone (in questo caso, i veri e propri tifosi dell'Imperia, i Samurai).
Qui da Recife, vivo questa situazione con molta tristezza ed imbarazzo.
É un vero peccato che in una cittá di 40000 abitanti che puó contare su di un personaggio (Claudio Scajola) ai vertici del governo italiano, sia INCAPACE di salvare la propria squadra di calcio dalla radiazione.
Il 2008 potrebbe divenire l'anno da mettere tutti la testa sotto la sabbia come fanno gli struzzi e VERGOGNARSI per ció che si sta per compiere!
Un'idea? Bisognerebbe fare una bella colletta (di 3-4-5 euro ciascuno a seconda della necessitá) con tutti gli imperiesi e salvare voi stessi la squadra e consegnarla poi a personaggi veramente competenti!
Un imperiese, ex giocatore nerazzurro (seppur nelle giovanili) emigrato in Brasile...
Roberto Ferro

martedì 10 giugno 2008

Signor Marco Alberti le scrivo... (la risposta)


Alla mia lettera al signor Marco Alberti ha risposto ancora una volta l'addetto stampa della Riviera Pontedassio Davide Perrera.

Se non richiedessimo noi la denominazione Imperia, la potrebbe chiedere chiunque anche con minori titoli "sportivi" (anche squadre di categorie inferiori alla nostra), anzi lo può già fare! Noi lo facemmo già lo scorso anno senza successo.
Ricordo inoltre che prima della fusione con il Pontedassio la nostra denominazione era Riviera Calcio Imperia (società nata nel 1970). Quindi il nome della città era già presente.
Sappiamo bene che l'Imperia Calcio è un'altra cosa ed è per questo che Marco Alberti nell'articolo di Diego David afferma, in merito alla possibilità futura (sia a breve che a medio termine) di eventuali mutate condizioni (possibili nuovi investitori e/o categorie più consone ai blasoni nerazzurri): "....naturalmente rimaniamo aperti alla collaborazione con coloro che vorranno proseguire il discorso per affrontare insieme il cammino". Quindi massima disponibilità ed apertura come dimostra la nostra recente storia.
Anche noi speriamo con voi che risorga l'Imperia calcio con i colori nerazzurri e con grandi obiettivi e ci metteremo a disposizione con tutte le nostre risorse come abbiamo sempre fatto. Un esempio per tutti: con una squadra del nostro vivaio che però vestiva nerazzurro ed era denominata Imperia, ci siamo piazzati secondi dietro al Lecco (finale persa ai rigori) in un Torneo Internazionale in Spagna a Barcellona; secondi, perdendo solo la finale con la quotata Albinoleffe, al Trofeo Raineri nel dicembre scorso al Ciccione; vittoria del Campionato provinciale Fair Play (solo per citare alcuni risultati di una singola squadra giovanile). Sarebbe stato molto più semplice far vestire ai nostri ragazzi le nostre maglie ma siamo stati orgogliosi di aver portato quei colori e di averli onorati con parecchi successi.
Cordialmente
Perrera Davide
Addetto stampa Riviera Pontedassio

Comunque vada, sarà un successo?


Per i più disattenti volevo segnalare questo commento ad un post di ieri.
Finalmente è stata costituita la PRO LOCO DI IMPERIA.
Nonostante la stagione fallimentare del Riviera retrocessa, qualcuno esce tutti i giorni sui giornali dichiarando di non possedere i mezzi economici per acquistare il grande marchio Imperia 1923.
E' meglio stare zitto. Fa piu' bella figura.
Anzi, già la fusione con il Pontedassio è stata fallimentare prima di farla, perchè lo scopo erano le sponsorizzazzioni che possedeva il Pontedassio.
Esaurite le scorte, ora ci prova con l'Onegliese con grande successo fino a quando non litiga con il Furioso.
Un altro falllimento annunciato.
Come mai il campus del Riviera costa 400,00 euro e quello dell'OLIMPIA solo 250,00, utilizzando la stessa montagna e le medesime attrezzature?Per il Presidente tutto va bene; sono andati via più di 100 bambini e per il presidente è un successo; la Sampdoria chiede 7 o 8 ragazzi per un provino, il presidente e i responsabili decidono di non mandarli perchè poi se li portono via.
Bravi è tutto un successo.

Le ultime


Copio/incollo dal Secolo XIX a firma Diego David
Giancarlo Riolfo è stato l’ultimo allenatore “vincente” a sedersi sulla panchina nerazzurra.
Sfumate le ipotesi di approdare a Savona e Sestri Levante, Riolfo oggi è ancora in attesa di una sistemazione che possa soddisfare la sua voglia come dice lui «di fare calcio in maniera
professionale e seria».
In giro si dice che la sua strada potrebbe presto incrociarsi con quella del Cuneo, appena retrocesso dalla serie D. L’altra sera, in occasione di un memorial ad Arma di Taggia, ha guidato una formazione quasi tutta composta da suoi “allievi”, una sorta di rimpatriata. Legato alle piazze di Sanremo, dove ha militato come giocatore, e Imperia, dove a parte una breve parentesi qualche anno fa sul terreno di gioco è esploso come tecnico, ha assistito da spettatore alle allucinanti
vicende della Sanremese e soprattutto dell’Imperia.
Dopo aver iniziato, infatti, la stagione proprio nella squadra del capoluogo e aver assemblato una formazione che fino a novembre era una delle protagoniste assolute del girone A della serie D, ha dovuto abbandonare la barca in seguito alle vicissitudini societarie, quando ancora il club
di piazza d’Armi era nelle mani di Gianfranco Montali.
Come legge oggi Riolfo quanto successo a Imperia nella stagione appena conclusa? Dice Riolfo: «Non volevo certo scappare prima del naufragio, ma nemmeno essere ostaggio di certe situazioni. Quando le promesse di poter fare un anno sereno sono venute meno, ho preferito farmi da parte per non fare da parafulmine per i giocatori che erano rimasti privi di garanzie. Quello che è avvenuto dopo è solo la conseguenza dell’avvicendarsi di personaggi che hanno determinato
una serie incredibile di fatti che nel calcio sarebbe meglio non vedere mai più. Forse era meglio chiudere tutto a dicembre, sicuramente si sarebbe perso meno tempo».
Alfredo Bencardino ma nelle ultime ore è venuto prepotentemente alla ribalta anche il nome di Pino Alfano sono i tecnici dati per più accreditati per avere in dote la panchina della neonata Pro Imperia annunciata da Marco Alberti (presidente del Riviera Pontedassio, appena retrocesso
in Prima categoria). In città, però,non accenna a placarsi (anzi cresce) la rabbia dei tifosi per la decisione dell’imprenditore lattiero caseario di varare la Pro Imperia, realtà nata
dalla fusione di Pontedassio, Riviera e Onegliese di cui l’acronimo “P.r.o.” costituisce, appunto, l’abbreviazione.
Nomi utili quelli di Bencardino e dell’indimenticato Alfano, chiamato
ancora oggi affettuosamente dai tifosi “Pino Gol”, per rabbonire una piazza sul piede di guerra. La scelta di Marco Alberti,infatti,di ripartire al massimo dalla Promozione in caso di ripescaggio
(altrimenti dalla Prima categoria) e, soprattutto, di non adottare i colori nerazzurri,ma di sostituirli con l’inedito biancoblù, «visto che ha detto Alberti–le risorse economiche per rilanciare come meriterebbero i colori nerazzurri non ci sono», ha messo in subbuglio la tifoseria.
E Riolfo cosa pensa della possibilità per Imperia calcistica di rinunciare ai colori nerazzurri? «Bisognerebbe prosegue il tecnico andorese fare di tutto per salvare il titolo e con esso la
storia dell’Imperia. Le possibilità ci sono. Imperia, poi, è una delle poche piazze rimaste in cui si riesce ancora a fare calcio nella maniera giusta».
Dunque Riolfo potrebbe in qualche modo, se non si concretizzassero altri discorsi, fare ancora parte di un progetto Imperia? «Ripeto, sono disponibile a tutti i progetti che garantiscano
di poter fare calcio seriamente».

lunedì 9 giugno 2008

Nerazzurro vero


Ruspa non ha mancato di rispondere alla proposta indecente riportata sul Secolo XIX di domenica.

Andate su gigheland o cliccate direttamente qui.

Signor Marco Alberti le scrivo...


... le scrivo nella speranza che lei o qualcuno dei suoi adepti, che per sua fortuna, come dice lei, non l'hanno abbandonata, legga queste parole dette col cuore da un tifoso nerazzurro.
Ho letto attentamente le sue parole pronunciate nei giorni scorsi e riportate su quotidiani locali.
Non ho ragione di credere che lei non creda in quello che dice e, su alcuni punti, le dico che ha pure ragione.
Quando dice che “Siamo consci delle nostre possibilità e non vogliamo illudere i tifosi. Non ce la sentiamo di impegnarci nell’impresa di fregiarci dei colori nerazzurri. Quei colori meritano, infatti, certi investimenti che noi non possiamo garantire” voglio credere che questo sia un atto di umiltà ed onestà.
Quando dice “Sarei stato forse l’unico ad avere le possibilità di ricevere in dote il titolo dell'Imperia 1924 , ma rinuncio di proposito, perché mi sembrerebbe quasi di profanarlo”, voglio pensare che lei abbia rispetto nei confronti della storia del calcio ad Imperia.
Allora le faccio una domanda semplice semplice: perché se lei è tanto umile, onesto e rispettoso (e non continuo coi complimenti... gli altri ho visto che glieli fanno i suoi complimenti a mezzo Comunicato Ufficiale... sperando che vengano dal cuore), perché allora si vuole fregiare a tutto costi del nome di Imperia?
Cos'è? Le va stretto o non si riconosce più nel nome di Riviera Pontedassio? Eppure la Riviera Pontedassio, è l'espressione di un gloriosa società imperiese e di un paesino limitrofo, che hanno tutto il mio e sicuramente il suo rispetto... perché vuole cancellare anche questa storia?
E poi la scelta di nuovi colori sociali... chissà come saranno contenti chi ha rappresentato fino ad oggi le due realtà sopra citate (più l'Onegliese), che si ritroveranno ad indossare dei colori differenti... perché, glielo ricordo, i colori sociali sono importanti.
E, poi, crede di rabbonire la piazza offrendo la “prestigiosa” del neonato cerbero P.R.O. ad una vecchia bandiera nerazzurra? Si parla di Bencardino, Alfano o altri che hanno segnato in maniera indelebile la storia del calcio ad Imperia... crede che gli stessi penseranno di allenare l'Imperia o una società senza identità e senza storia?
Quindi le chiedo solo una cosa: continui a fare bene, benissimo, il suo mestiere di Presidente della Riviera Pontedassio, si fonda con chi vuole, ma lasci stare il nome di Imperia ed i colori nerazzurri.
Perché questo cerbero non è l'Imperia calcio! L'Imperia calcio è un'altra cosa...

Le ultime


Copio/incollo da Secolo XIX a firma Diego David
Hanno provocato una ridda di polemiche (ma anche qualche timido consenso) le parole di Marco
Alberti che ha annunciato la nascita dellaPro Imperia, dove“Pro” sono le iniziali di Pontedassio, Riviera e Onegliese, sodalizio sorto dall’unione delle forze delle tre realtà calcistiche cittadine.
A indignare la frangia più calda del tifo cittadino è stata soprattutto la decisione di abbandonare le gloriose casacche nerazzurre.
I colori sociali della nuova società, che chiederà il ripescaggio in Promozione, saranno biancoblù e
non quelli biancazzurri indossati dai “nemici” per eccellenza, i cugini matuziani. Basterà questo
dettaglio cromatico per convincere gli Ultras a un ripensamento?
Difficile pensarlo anche perché i colori, la maglia, nel calcio sono molto di più che un “dettaglio”, anzi sono l’unica icona rimasta in un mondo sempre più orientato al business e sempre meno, salvo rari casi, all’attaccamento ai valori della tradizione e, appunto, della maglia.
Per non parlare di preoccupazioni del tipo: se qualcuno volesse rifondare l’Imperia partendo dal gradino più basso, gli verrebbe concesso di utilizzare la denominazione “Imperia” e i colori nerazzurri o sarebbero definitivamente perduti? C’è addirittura chi parla di autoscioglimento
dei “Samurai” dopo 26 anni di presenza in gradinata Nord e dell’intenzione di andare al "Ciccione” solo per tifare per la squadra avversaria.
Secondo talune fonti, Alberti avrebbe in serbo un asso nella manica, un vero e proprio “colpo di teatro” per cercaredi convincere i tifosi più restii della necessità della sua decisione.
Si tratterebbe dell’ingaggio per la panchina dei biancoblù di un allenatore che da giocatore ha scritto indelebili pagine di storia del club nerazzurro (Bencardino?). La lettura dei concetti espressi da Marco Alberti è, comunque, chiara: non ci sono le risorse economiche in questo
momento per ridare fiato alla leggenda nerazzurra, quindi, per non «profanare» quei colori meglio usarne altri. In altro senso si può interpretare: diamo tutti insieme (soprattutto
gli imprenditori) il nostro contributo e creiamo le premesse di una rinascita seria e solo allora avremo la dignità di indossare quelle maglie. In effetti sui campi di provincia della Promozione o della Prima categoria aspettano la squadra espressione del capoluogo (naturalmente per batterla) e attendono di incontrare undici giocatori che indossino i colori nerazzurri.
In questo quadro il convitato di pietra è il vecchio club sul quale incombe il rischio della radiazione e del fallimento. Saldando il debito con la federazione che ammonta a 85 mila euro si
potrebbe ripartire dall’Eccellenza, ma resterebbero aperti tutti gli altri fronti debitori nei confronti di fornitori e del fisco.
E poi la magistratura si deve ancora esprimere sulla titolarità delle quote e non è nemmeno chiaro chi siano gli amministratori, visto che dalle parti della segreteria di piazza d’Armi non si è più visto nessuno dei protagonisti della telenovela (da Buzzetti, a Zamperlini alla meteora Paparella) che ha caratterizzato la stagione dell’Imperia a partire dal gennaio scorso.