Sulla pagina facebook dell'Imperia 1923 è rilanciata la proposta del "Club dei 100" di cui aveva parlato, qualche giorno fa, Eugenio Minasso.
Scopriamo che l'ideona non è stata partorita dal Patron, ma da Maurizio Mattioli e Marco Galeotti, i cronisti delle dirette facebook di Radio Grock, e consiste nella donazione liberale di 1000,00 euro, che potranno essere dedotte fiscalmente, grazie alle quale, oltre a sostenere l'Imperia 1923, si avrà un abbonamento con posto dedicato e nientemeno che una piastrella neroazzurra con Nome e Cognome nel muro di accesso alla Tribuna.
Sarebbe interessante che la dirigenza ci aggiornasse periodicamente sugli sviluppi di questa iniziativa... ci informasse !?! ho fatto la battuta !!!
8 commenti:
L'unica società al mondo dove la gestione finanziaria è demandata ai cronisti...che poi forse viste le competenze e le disponibilità economiche della dirigenza non è neanche un male...
...ma donando 1000,00 euro, l'abbonamento dovrebbe essere concesso per almeno 3 o 4 anni...altro che 1...
Se io dono 1000 euro voglio avere la certezza che vengano usati bene, non certo per pagarvi i puffi delle stagioni passate. fate un programma dettagliato e magari qualcuno aderisce, altrimenti smettetela di fare queste sparate, non vi crede più nessuno
Chiedo per un amico: ma se poi non aderiscono 100 persone, non avendo raggiunto l'obbiettivo, agli eventuali 50 che ci sono cascati restituite i 1000 euri o gli date 2 piastrelle?
Banda di ciucchi andatevene!!!! Chiudere baracca subito. Meglio ripartire dalla seconda categoria senza vedere mai più nemmeno le vostre ombre sui gradoni del Ciccione.
😅
Scusate, ma a me sembra quasi un elemosinare soldi alla gente, per di più per interposte persone (dei telecronisti??) Mi chiedo, questo è il modo migliore per portare avanti una società di calcio? Non credo, ho si hanno i mezzi economici per mandare avanti una squadra come l'Imperia, oppure le strade sono due, cedere la società oppure scendere subito di categoria in un campionato che a livello di soldi si è un grado di affrontare decentemente
Concordo in pieno
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