Ecco il settore degli Ultras ingauni, valutate voi...
Ma è un male comune: qui a lato la sconfortante "cornice" di pubblico nella quale si è giocato, sabato scorso, al "Comunale", Sanremese-Casale. I matuziani, ricordiamolo, sono arrivati secondi negli ultimi due campionati di serie, un risultato che avrebbe del clamoroso qui da noi...
Proseguendo questo deprimente viaggio attraverso le piazze storiche del ponente ligure, non poteva mancare il Savona che, infognato nel campionato di Prima Categoria, non gioca neanche più nello storico "Valerio Bacigalupo", teatro di epiche sfide anche in serie B e di tantissime partite di serie C.Come siamo ridotti noi lo sappiamo benissimo, l'infernale "Nino Ciccione" degli anni '70 e '80 e un lontano ricordo, ma anche il pubblico della fine degli anni '90 e inizio ventunesimo secolo non si è più visto.
Come se ne esce? Non lo so, probabilmente. come detto, sarà impossibile rivedere questi che erano dei "catini ribollenti di tifo e passione" ed è un peccato perchè chi, come il sottoscritto, li ha visti, non potrà mai dimenticarseli...
6 commenti:
Sanremo ha una media annuale di 150 spettatori compresi parenti, allenatori, bambini settore giovanile ed accrediti. Gli Ultras sono in aperta polemica con Masu, quest' ultimo ed alcuni suoi stretti collaboratori si stanno rivelando tutt'altro di quanto vorrebbero far credere. Le pagliacciate sono all' ordine del giorno .... che pubblico vorranno mai pretendere !!!
Da questo post interessante, da sportivo neutrale ricordo che la tanto aspirata D costa tantissimo e ha 3-4-5 partite interessanti poi tante sfide coi "Pont Donnaz" "Carugatese" "Borgo a Buggiano".. che se c'é una seconda categoria Dolcedo Pontedassio fai più spettatori perché li conosci tutti e vai a farti due risate.
I campionati come la D con insensate partite infrasettimanali, inizio campionati ad Agosto ecc.. torturano economicamente le società per un ritorno inesistente.
Partite di altissimo livello a tutte le ore in TV. Già se ti fai gli occhi da Champions vedere una B italiana ti paiono scarsi figurati una D fatta di 11 sconosciuti e quasi tutti da fuori regione.
Durissima sopravvivere per il calcio dilettantistico.
Non ho soluzioni da proporre se non di fare una squadra di Imperiesi valorizzando il s.g. e allora si che riempi lo stadio con parenti e amici. Dura? Bisogna lavorare bene sotto.
Uno sportivo.
Oltre al disamore nato negli anni 90 per colpa dello spezzatino in TV della serie A, bisogna anche dire che, a mio modo di vedere, le colpe di questi scempi sono principalmente dovute a regole tecniche ed economiche assurde. Si parla di costi di gestione prossimi al milione di euro per un campionato di serie D. Quante persone oggi come oggi sono disposte ad "investire" un patrimonio del genere praticamente a fondo perduto? Gli introiti dei botteghini sono ormai irrisori e gli sponsor solo in parte, a questi livelli, possono coprire le spese. Dal punto di vista tecnico si fa prevalere la volontà di non punire troppo chi scende e non premiare chi sale. Da anni sostengo che i playoff della serie D sono un'autentica PRESA PER IL CULO o se preferite UNA CAGATA PAZZESCA. Come si è potuto partorire una regola che ti fa proseguire la stagione per settimane dopo la chiusura del campionato per stabilire che, se arrivi alla fine e vinci, FORSE potrai essere premiato se si liberano posti nella categoria superiore? Nella stessa Eccellenza invece di creare un playoff a quattro (dalla seconda alla quinta) e premiare la vincente con il salto in D (aumentando le retrocessioni dalla categoria superiore) se non erro si premiano alla fine solo 3 o 4 squadre fra le migliori seconde in tutta Italia. Vorrei inoltre sapere se è previsto o meno un premio economico per chi sale dall'Eccellenza alla D o dalla D alla Lega Pro perché è piuttosto evidente che molte società, seppure non ufficialmente, rinunciano a salire per la paura dei costi da affrontare. Tutto questo bel teatrino, secondo voi, può attrarre pubblico sui campi di provincia? E per pietà non aggiungo altro sulla gestione dei settori giovanili su cui, qui da noi, si potrebbe scrivere un libro. Dieci anni in Eccellenza e abbiamo Giglio e Fatnassi (quest'ultimo neppure titolare) in prima squadra. Io non ci credo che in una città di 45.000 abitanti nascano solo dei pipponi. Che non sia magari la gestione o la scelta dei tecnici che non fanno crescere i nostri ragazzi? Chiedo per un amico.
Da non trascurare le così dette academy con squadre tipo sassuolo con la dianese, o il genoa e la samp per altre piccole realtà della provincia, che con la scusa di mandare saltuariamente i loro tecnici e osservatori a livello giovanile, si accaparrano quei ragazzi che si dimostrano sopra la media, privando quindi le società locali dei loro (già pochi) migliori giocatori...
Mi sembra piuttosto fisiologico che i migliori giocatori siano selezionati dalle squadre professionistiche! Accade da sempre, anche quando le reti di scouting non erano così capillari!
Poi stiamo parlando di neanche 1 giocatore per leva, in media...
Il settore giovanile e scolastico dell'Imperia, se funzionasse, dovrebbe attirare i migliori giocatori del comprensorio...
Da un presidente che impone l'anticipo al sabato della partita con il Casale solo per avere la domenica libera da passare con la figlia cosa ti vuoi aspettare ?? Ma neanche al torneo dell' oratorio ahahahah
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