giovedì 27 luglio 2023

Trova le differenze

 Correva l'anno 1999. 

Al termine di una stagione esaltante e, al culmine di un duello d'altri tempi contro il Sant'Angelo Lodigiano, l'Imperia calcio targata Pino Cipolla, in un rinnovato entusiasmo generale proveniente già dalle stagioni precedenti dopo la rifondazione post 1987, conquistava in quel di Aosta la storica promozione in serie C2, ultima enorme soddisfazione regalataci dal sodalizio neroazzurro e che difficilmente chi, come il sottoscritto, si avvicina ormai agli anta anta anta potrà mai dimenticare. 

Le cronache del campo e dell'euforia presente in


quegli anni (giusto un ventennio dopo l'esperienza precedente) ce le ricordiamo tutti, ma quello che vorrei sottolineare in questo post è una sorta di "trova le differenze" alla quale so già che molti, anzi, i soliti noti, risponderanno con commenti del tipo "bella forza, avete visto poi che fine ha fatto quell'Imperia" e ai quali vorrei subito rispondere che quell'Imperia andò a picco per motivi extra calcistici e che anche i successivi blitz nella sede neroazzurra non fecero che scoprire una situazione debitoria che probabilmente in quel periodo altre società della categoria avrebbero voluto avere...

Ma tralasciando questo argomento vorrei solo ricordare di quel tempo cosa significava essere tifoso dell'Imperia calcio.

Si iniziava con la diffusione a mezzo stampa delle operazioni di mercato mano a mano che queste si realizzavano. 

La squadra veniva presentata tutti gli anni alla stampa e ai tifosi.

 All'inizio della preparazione si andava in montagna per la prima settimana, dieci giorni di allenamenti nei quali spesso si disputavano anche le prime amichevoli, poi si tornava in città dove anche qui si iniziavano a disputare amichevoli anche importanti su un terreno di gioco al limite della perfezione (ricordo ancora oggi la luce dei riflettori sull'erba verdissima del "Ciccione" e il profumo dell'erba tagliata da poco). 

La squadra si presentava con la divisa sociale e, se non ricordo male, fu anche acquistato un pullman per le trasferte.

Vennero addirittura messi in vendita degli orologi con il logo dell'Imperia calcio. 

A questo punto ribaltiamo il tutto ai giorni nostri e di tutto questo elenco cosa troviamo? 

Che quest'anno, forse per la prima volta, sono stati annunciati i nuovi acquisti, punto. 

Di tutto il resto non c'è ovviamente traccia e, volendo seguire la stessa sequenza, diciamo che non è dato sapere se ci sarà una presentazione della squadra, ci si allenerà nel forno di Pontedassio, come al solito si giocheranno amichevoli contro squadre paesane molto spesso senza nemmeno saperlo, e comunque non qui visto che il vecchio e glorioso "Ciccione" è stato sacrificato al padel e alle bocce e lasciato inesorabilmente diventare un campo di patate in attesa (chissà, forse, non ci è dato saperlo, visti i costi) di una eventuale risemina che qualora fosse eseguita comporterebbe sicuramente il mancato utilizzo del campo per tutta la stagione. 

Invece della divisa sociale i giocatori sono presentati con una maglia vecchia oscurando lo sponsor che evidentemente non è più tale e speriamo ci si possa permettere il pullman per andare in trasferta. 

TUTTO QUESTO SCENARIO ESALTANTE E' STATO DECISO DI OFFRIRLO NELL'ANNO DEL CENTENARIO. Dite la vostra, noi non ce la facciamo più...

(Portorino) 

10 commenti:

Anonimo ha detto...

non ce la faccio... troppi ricordi...

Anonimo ha detto...

Che malinconia...😭😭😭

Anonimo ha detto...

Basta piangersi addosso. Bisogna prendere atto una volta per tutte che ad Imperia alla gente con il grano, ( anche sotto forma di sponsorizzazione, quindi con costi deducibili per le aziende) del calcio e dello sport in genere non interessa nulla. L'ultimo impegno serio è stata la sponsorizzazione della squadra femminile di pallanuoto, poi nulla più.....

Anonimo ha detto...

I nostri, a parte non navigare nell'oro, non ci sanno nemmeno fare con i tifosi...arroganti e antipatici, almeno fossero umili e comunicativi...il peggio del peggio...

Anonimo ha detto...

Ma andate a far ridere altrove

Vecchia nord ha detto...

Caro anonimo delle 14:47, posso anche essere d'accordo con te, ma allora chiudiamo tutto e facciamola finita con sto stillicidio di nulla. Di una serie infinita di partite più o meno inutili contro squadre di paesini e cittadine sparsi per la riviera senza nessuno straccio di obiettivo sportivo. Manteniamo i settori giovanili e poi, quando i ragazzi raggiungono l'età giusta, i più bravi li manderemo a Sanremo o in qualsiasi altro posto dove ci sono tutti questi "imprenditori" granosi con la voglia di giocare almeno il mirabolante campionato di serie D e uscire da questi cazzo di confini regionali. Diciamo la verità. In questa città chi ha i soldi pensa solo ed esclusivamente a come fare a farne di più e il calcio è uno sport da popolino che a loro non interessa. A cominciare dall'alto....

E se..... ha detto...

... presto al posto del Ciccione spuntasse un bel palazzo con vista camposanto? Chiedo per un amico....

Luca ha detto...

Eravamo im D ed l'entusiasmo c'era...Hanno voluto di proposito l'allontanamento dei Tifosi!!!cosa si credono ora?cosa si crede Pisano?cosa vi credete?Da sti PAGLIACCI TUTTO E GIÀ SCRITTO...SOCIETÀ DI FENOMENI....

Anonimo ha detto...

Troppi ricordi di quegli anni ❤️
Trasferte bellissime e tanto altro ......
Scusate ma mi scende la lacrimuccia !
Luca

GuidoMB ha detto...

Con un amichevole con la Samp (che si potrebbe fare benissimo anche adesso se lo si vuole...) hai fatto più incasso che in dieci anni di anonimi campionati di eccellenza ..e mi fermo qui..