venerdì 29 dicembre 2023

Imperia città dello sport?

È notizia delle ultime ore che la Rari Nantes Imperia ha rinunciato a iscriversi al prossimo campionato di serie A2 e ha accettato lo scambio dei titoli per la prima squadra femminile col Sori Pool Beach. I vertici del club giallorosso dichiarano di aver "accettato una proposta responsabile".

E così Sori, una cittadina di poco più di quattromila abitanti, è in grado di mantenere una squadra nella seconda categoria nazionale mentre a Imperia, città capoluogo di regione con una popolazione dieci volte superiore, non ci riusciamo.

E non dimentichiamoci che fine aveva fatto lo stesso club, qualche anno fa, dopo essere stato sul tetto d'Italia e d'Europa.

Ma è un po' tutto lo sport cittadino che non riesce a uscire dalla mediocrità di campionati regionali o di bassa fascia.

Limitiamoci agli sport di squadra.

La SSD Imperia calcio, negli ultimi 10 anni, ha militato sempre in Eccellenza (quinta serie nazionale) e è stata in serie D in due sole occasioni, una delle quali con risultati disastrosi.

L' Imperia basket Riviera dei fiori milita nel campionato divisione 2 regionale, corrispondente alla settima serie, dopo essere stato in Promozione e in serie D.

L'Imperia Volley maschile milita in Serie C, corrispondente alla quinta serie nazionale, e quella femminile in serie D, corrispondente alla sesta serie.

L'Imperia rugby opera solo a livello giovanile mentre la formazione seniores dell'Union rugby milita nel campionato di serie C sezione Nord Ovest pari alla sesta serie nazionale.

Detto all'inizio della pallanuoto femminile, la Rari Nantes Imperia maschile gioca in serie B, terza serie nazionale.

Insomma, nonostante gli slogan "Imperia città dello sport", con tutto il rispetto per tutte le società sportive che, con grossi sacrifici, operano in città, non si riesce ad averne una che eccella a livello nazionale.

Ah si! C'è l'Olio Roi Imperiese neo campione d'Italia di pallapugno... peccato che questo sport venga praticato solo in Liguria e Piemonte...

Ma adesso con tutti questi campi di padel e bocce faremo scintille...


14 commenti:

Vecchia Nord ha detto...

Come non essere d'accordo? Quantomeno nella provincia di Savona, se non mi sono perso qualcosa d'altro, lo sport di alto livello è tenuto in alto dalla pallanuoto dove la RN viaggia da decenni ad altissimi livelli in Italia e in Europa. La provincia di Imperia, non solo la città, si distingue per il nulla a livello di sport di squadra. Provincia, lo ricordo, che mette insieme 220.000 persone più o meno. Ma invidie, dominio dell'interesse personale invece di quello della comunità e una mentalità chiusa e provincialotta non permettono alcun tipo di investimento. E non diciamo, per favore, che manca il grano. Certi villoni in giro e macchinoni che girano ci dicono altro, a meno che non si faccia tutto "a credito"....

Anonimo ha detto...

Nello sport bisogna essere seguiti, allenati nel modo giusto, avere gli impianti sportivi, avere dei talent scout che li trovano i veri campioni.
Ci vorrebbe una cultura sportiva, tutta roba che nel ponente ligure manca ed infatti non sboccia quasi mai niente e se nasce qualcosa di buono magari succede perché in qualche famiglia benestante che può permettersi di seguire al top un figlio bravo, riesce a portarlo al successo.
Ma ripeto con pochi impianti, non all'altezza, dove vogliamo andare?

Anonimo ha detto...

Il problema delle infrastrutture esiste ed è grave, ma la spinta viene dai risultati. Se avessimo una squadra che militasse stabilmente in D con qualche puntata in C le cose si smuoverebbero. A Chiavari hanno un impianto omologato x la serie B. A Sestri si stanno attrezzando x la C. A La Spezia uno stadio ormai fatiscente si è dovuto adeguare alla B e poi alla A. Senza risultati tanto il settore pubblico quanto quello privato non investirà mai nelle strutture. Se negli ultimi 10-15 anni avessimo raggiunto i risultati dell'Entella non staremmo ora a parlare di campi di padel al Ciccione.

Anonimo ha detto...

Sono d’accordo con voi,anche a Sanremo pur qualcosa si sta’muovendo

Anonimo ha detto...

Veramente è il contrario. Se si investe in infrastrutture sportive all'altezza si può sperare di richiamare pubblico e qualcuno che abbia voglia di investire nel calcio o in altri settori. Vedi piscina che ci ha portati a diventare campioni d'Italia e d'Europa. Purtroppo come già avvenuto per la pallavolo non si riesce a rimanere a certi livelli e siamo costretti a vendere il titolo sportivo perché siamo diventati una piazza poco "attraente"., marginale, chiusa, senza prospettive di sviluppo Se si preferisce Chiavari o Albenga ad Imperia un motivo ci sarà..Inoltre non si fanno quasi mai le scelte giuste, utili, ma prevalgono altri interessi. Vedi scempio del campo di atletica che poteva diventare un gioiellino e invece è stato sacrificato a orribili condomini in luogo di tribune e strutture complementari. Per non parlare del campo di calcio dove si sta realizzando una bestemmia sportiva che comporterà alla fine spese a carico del Comune. Oltre il danno la beffa. È facile criticare, ma la realtà è sotto gli occhi di tutti. E qualcuno, qualche servo sciocco, da questo blog dà dell'infame a chi osa criticare. È vero, ci sono imbecilli che dopo una sconfitta offendono giocatori, mister, ecc. , ma chissà come mai i servi sciocchi rispondono agli imbecilli come loro e mai alle critiche civili. Si offendono anche gli over 50🙂, dimenticando che in questa fascia ci sono i veri appassionati nerazzurri. Senza di loro a interessarsi dell'Imperia rimangono i familiari dei calciatori, gli amici e 10 ultras. L'attuale dirigenza ha molte colpe, in primis una indisponente mancanza di chiarezza e rispetto verso i tifosi, ma le cause dello sfacelo sono tante e vanno oltre le loro pur gravi responsabilità.

Tribunista ha detto...

"Imbecilli che dopo una sconfitta offendono giocatori e mister..."
Io quì sul blog noto molti "servi sciocchi" che sanno solo leccare i perino's (quando non sono direttamente loro a scrivere messaggi provocatori...), ma di insulti a giocatori e mister non ce ne sono mai, anche perchè verrebbero censurati a priori da chi gestisce il blog...
Riprova, sarai più fortunato...

Anonimo ha detto...

Ti sbagli. Ho letto scarsi, scappati di casa e molti altri epiteti o frasi o congetture insulse e sempre dopo una sconfitta. Da veri imbecilli. Ora meno, penso grazie a una più severa selezione dei commenti stessi. Per servi sciocchi intendo quelli che difendono certi comportamenti della società. Ma forse hai fatto fatica a comprendere il senso del mio commento. Riprova




bastardo nerazzurro ha detto...

anonimo delle 10:52 ti scandalizzi se qualcuno ha definito genericamente alcuni calciatori nientemeno che "scarsi e scappati di casa" e "molti altri epiteti o frasi o congetture insulse" (quali???? documentale!!!) e, poi, con grande coerenza dai loro dei "veri imbecilli".... devo aggiungere altro???? con la stessa "severa selezione" credo che il gestore del blog avrebbe dovuto tagliare il tuo commento, non credi? Riprova tu....

Anonimo ha detto...

Allora uno che insulta un proprio giocatore o il mister mancando di rispetto alla persona perché perdono una partita e non è in grado di fare un ragionamento decente, appartiene per definizione alla categoria degli imbecilli. Non è una offesa personale senza motivo. Riesci scogliere la differenza?

bastardo nerazzurro ha detto...

tic tac tic tac.... siamo sempre in attesa di leggere quali siano "i molti altri epiteti o frasi o congetture insulse".... tic tac tic tac

Anonimo ha detto...

Si vede che sei distratto o hai poca memoria. Non è una polemica con il blog che come noi "vuole bene" all'Imperia. I commenti stupidi, ignoranti, fuori luogo ci sono su qualunque social. Se ti dessi dello scarso, dello scappato di casa, del mercenario (!🙂) ecc. li considereresti dei complimenti? Credo che le critiche serie non abbiano bisogno di offendere gratuitamente, ma ci vuole un po' di cervello.



Anonimo ha detto...

A sanremo si muove solo a parole... stadio da 114 milioni...neanche nel mondo dei sogni

Ex giocatore ha detto...

Caro im1923 con colpevole ritardo noto un errore: la squadra dell'Union Riviera Rugby disputa sì il campionato di Serie C ma questo equivale al 4° livello nazionale, non al 6°. Rimane comunque l'ultimo livello nazionale, ma in Italia i numeri delle società sportive sono pochi e i passaggi da C a B e il mantenimento della categoria risultano molto difficili.
Inoltre e per essere il più completi possibile, la formazione era nata per unire (almeno in via teorica) il rugby giocato nella provincia di Imperia, ovvero unire i giocatori seniores di Imperia Rugby e Sanremo Rugby perché, altrimenti, nessuna delle due squadre riuscirebbe ad avere i numeri adeguati ad una stagione (per chi non lo sapesse, servono almeno 25 giocatori per portare a termine un campionato in Serie C, e tenete conto che i roster delle squadre professionistiche arrivano anche a raggiungere i 40-50 giocatori).

im1923 ha detto...

Ex giocatore, grazie per la precisazione. Non conoscevo bene l'organizzazione dei campionati di rugby e mi sono documentato male. Resta, in ogni caso, atavica impossibilità, anche in questo caso, di costruire un qualcosa che punti in alto, con tutto il rispetto dell'ottimo lavoro che sicuramente faranno, tra mille difficoltà, coloro che si occupano di rugby in questa landa dimenticata dallo sport