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mercoledì 11 settembre 2024

Aspettando Imperia-Sanremese. Il 26° derby

Stagione 2002-2003. Serie D girone E

Come triste consuetudine delle ultime stagioni, l’estate del 2002, per i colori neroazzurri, è assai tormentata.

L’U.S. Imperia 1923 attende immobile una svolta capace di rivitalizzare l’intero ambiente: raggiunta la salvezza, peraltro con buon anticipo, nel club neroazzurro continua a regnare l’incertezza, sia tecnica che dirigenziale.

Tutti o quasi i problemi sono politici, dovuti all’incrinarsi dei rapporti tra il presidente Fabrizio Vincenzi e il comune di Imperia: questione di contributi, di incomprensioni, forse un


po’ di diffidenza per un gruppo dirigente estraneo alla realtà imperiese. Qualunque sia l’intoppo, resta il fatto che nulla si muove in piazza d’armi, né sul fronte societario, dove Fabrizio Vincenzi sembra sempre più solo, né sul mercato. L’appello lanciato dal massimo dirigente neroazzurro alle forze economiche locali, al termine dell’ultima sfida del campionato scorso, cade nel vuoto, mentre tornano ad addensarsi nubi preoccupanti sul futuro del club. Non pare, infatti,
impossibile l’ipotesi di un ridimensionamento delle ambizioni dell’U.S. Imperia 1923 e nel capoluogo tutti sanno, purtroppo per diretta esperienza, che i ridimensionamenti, l’affidarsi solo ai giovani, le formazioni varate nell’emergenza e nella penuria di quattrini, portano a tracolli le cui ripercussioni si sentono poi per anni.

Fabrizio Vincenzi stringe contatti con un gruppo imprenditoriale di Albenga, disposto a investire nel ponente: la trattativa sembra a buon punto, è stilato un programma di massima, ma poi, all’improvviso, l’accordo è congelato. Nei giorni successivi

trapela l’ipotesi di una cordata imperiese decisa a entrare in società senza tuttavia scalzare l’attuale presidente. Il gruppo locale avrebbe proposto un supporto economico e di immagine e uno sponsor di prestigio, con la possibilità di un maggior impegno futuro, ma la trattativa naufraga su un ostacolo imprevisto: sembra, infatti, che la contropartita richiesta, una conduzione tecnica di piena fiducia degli imperiesi, con un allenatore locale, non sia stata ritenuta
accettabile dal gruppo savonese, Bettino Piro in testa.

Il 15 luglio 2002 il presidente Fabrizio Vincenzi, assieme al direttore sportivo Salvatore Sassu, rassegna le dimissioni cedendo le sue quote al presidente del Savona 1907 F.B.C. Bettino Piro, ormai da un anno eminenza grigia del club di piazza d’armi.


Tre giorni dopo, Bettino Piro prende in mano, in prima persona, le redini del club neroazzurro e si presenta dichiarando chiaramente che l’U.S. Imperia 1923 è la società satellite del Savona 1907 F.B.C.

Come collaboratori nomina Angelo Moroni, in qualità di direttore generale, e Tommaso Lupi come segretario, mentre Pino Cavallaro è confermato allenatore.

(...)

Il derby


Il derby è durato 45 minuti. Quelli del primo tempo. Poi, nella ripresa, è stato un monologo a senso unico della Sanremese. E il 4-1 finale per i biancazzurri - risultato clamoroso in un derby dalla tradizione solitamente equilibrata - non fa una grinza. 

Tanto netta è stata la superiorità della Sanremese nella ripresa. Una Sanremese che esce dalla sfida con una certezza e un rimpianto: la certezza di aver imboccato la strada giusta (sono dieci i risultati utili consecutivi) dopo le sbandate iniziali;

il rimpianto dei punti sprecati nella prima parte del torneo, quelli che mancano per agguantare una Massese che sta diventando imprendibile. 

L'Imperia? Meglio dimenticare quella di ieri e voltare pagina. Non poteva essere vera, specie quella del secondo tempo, incapace di organizzare la benché minima reazione alle folate biancazzurre. Il «Ciccione» si era presentalo con l'abito della festa (quasi un migliaio di spettatori) all'appuntamento del derby, con le due squadre a pari punti. Assenze importanti nell'Imperia senza Minori tra i pali e Baldisserri in difesa («Baldo», acciaccato, è rimasto in panchina); un'assenza importante, nella Sanremese, quella di Alfieri.


Il copione del primo tempo è stato tutt'altro che scontato. La Sanremese, una volta messe a punto le cose in campo (soprattutto quando Benincasa ha trovato la posizione giusta), ha cominciato a macinare gioco. Sono stati i biancazzurri a condurre la danza. 

Ma hanno punto pochissimo in fase offensiva: solo un debole tiro di Cocconi al 3' parato da Beltramo e l'occasione migliore al 25' quando

Cocconi, dà sinistra, ha messo un bel pallone al centro per Liperoti che non è riuscito a coordinarsi per la deviazione vincente. L'Imperia ha replicato, soprattutto, in contropiede creando parecchi grattacapi alla difesa biancazzurra con i velocissimi Lupo e lannolo assai più efficaci in fase offensiva, nel primo tempo, dei loro colleghi in maglia biancazzurra. 

Pirotecnico il finale del tempo: al 32' la Sanremese va in gol con Galoppo (uno dei migliori) ma l'arbitro annulla per un fallo di mano dello stesso argentino. 

E, al 39', l'Imperia passa in vantaggio. Punizione di lannolo, la palla si infrange sulla barriera dove, però, Calabria tocca con un braccio: per l'arbitro è rigore e, dal dischetto, lannolo, da buon «ex», trasforma in modo esemplare. 

Nel secondo tempo quello che non ti aspetti. Prima ancora che la Sanremese organizzi l'attesa reazione, l'Imperia fa «harakiri»: al 48', infatti, Cocito interviene su una punizione di Liperoti e manda, con grande precisione, nell'angolino della sua porta. Un pizzico di fortuna che la Sanremese capitalizza, poi, con una grande prestazione di fronte ad un'Imperia che sembra sotto choc. 

Da quel momento in campo c'è solo una squadra: al 62' su un cross da sinistra Liperoti spunta, indisturbato, dietro a tutta la difesa e, di testa, mette dentro il gol del vantaggio sanremese; al 76' pezzo di bravura di Calabria che, sulla trequarti, scodella di piatto un pallone a Cocconi che crossa in area, teso e basso, dove lo stesso Calabria si tuffa di testa segnando il gol dell'ex» più atteso (il bomber aveva iniziato la stagione in maglia neroazzurra prima di tornare a Sanremo); al 55' il quarto gol con un tiro di Papa da fuori area infila a rete. Una superiorità nettissima. 

A dieci minuti dalla fine Silipo, allenatore sanremese, aveva mandato in campo l'argentino Naveda, l'ultimo arrivato in casa biancazzurra: suo un bel tiro all'89' che ha sfiorato la porta neroazzurra. 

L'ultimo episodio di rilievo di un derby senza storia. 

22-12-2002. U.S. IMPERIA 1923-U.S. SANREMESE CALCIO: 1-4

RETI 39’ rig. Iannolo, 46’ aut. Cocito, 62’ Liperoti, 76’ Calabria, 85’ Papa

U.S. IMPERIA 1923: Beltramo, Piccolo, Bianchi, Tamborino (75’ Alessi), Cocito, Panucci, Ghini (67’ Rossi), Notari, Lupo, Iannolo, Moraglia (53’ Cairo). All. Cavallaro

U.S. SANREMESE CALCIO: Pellegrino, Nardecchia (46’ Papa), Cassaro, Giuntoli, Galoppo, Cocconi, Benincasa, Gambardella, Calabria (88’ Floris), Liperoti (80’ Naveda), Covelli. All. Soda

ARBITRO: Vaccaro di Milano

Tutti questi dati sono tratti da "Imperia calcio, storia di un amore", il sito della storia neroazzurra  e dal libro "Il sottile filo neroazzurro. 100 di Imperia e Imperia calcio".

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