mercoledì 15 aprile 2009

Le ultime


Copio/incollo dal Secolo XIX a firma Paolo Isaia
«Chiediamo scusa a tutti coloro che si sono sentiti offesi eferiti nell’orgoglio sportivo e a tutti coloro che hanno dovuto assistere a determinate scene sugli spalti».
Con queste parole il direttore generale del Taggia, Massimo Giuffra, vuole chiudere una volta per tutte le polemiche seguite ai disordini avvenuti durante il recupero dell’incontro di seconda categoria tra Taggia e Imperia, mercoledì sera.
Inizialmente, alcuni presenti avevano sostenuto che a scatenare i tafferugli erano stati i tifosi dell’Imperia, quindi, alcuni giocatori nerazzurri e gli ultras stessi, dal loro blog(
http://www.im1923.blogspot.com/), hanno respinto le accuse, sostenendo che proprio i supporter ospiti, in minoranza, erano stati assaliti.
E un’ultima nota ufficiale, diffusa dai “Samurai Ultras Imperia 1982”, viene stigmatizzato proprio il comportamento del Taggia, che non aveva preso le distanze da quelli che vengonodefiniti “pseudo tifosi”, peraltro “accorsi appositamente per la partita con l’Imperia Calcio, ma latitanti in tutti gli altri incontri della squadra della loro città».
Giuffra getta acqua sul fuoco e parla di quanto accaduto mercoledì.
«Dopo tutte le parole fatte, gli articoli e gli interventi sui blog, direi sia giunto il momento di scrivere la parola “fine” su questa vicenda».
«Dispiace al Taggia- prosegue il direttore generale- ma penso a tutti gli appassionati di questo sport, che in un momento così triste per l’Italia, si continui a parlare di un episodio isolato,accaduto durante l’incontro di seconda categoria tra noi e l’Imperia Calcio. Incontro dove per altro in palio c’era ben poco da vincere, visto che l’Imperia si è aggiudicata meritatamenteil campionato, mentre per noi, forse, il risultato serviva per poter disputare i playoff».
Giuffra invita a evitare determinati comportamenti, da chiunque provengano.
«Sicuramente chi ha perso mercoledì sera, come tante altre volte, è tutto il “calcio”. Certe scene, oltre tutto strumentalizzate da più parte, a cui abbiamo assistito sulle gradinate non sono educative per i tanti bambini che si avvicinano a questo sport, che rimane uno dei più bellial mondo. Da parte di tutta la società, dei nostri sostenitori e non, porgiamo le nostre scuse a tutti coloro che si sentono offesi e feriti per quanto accaduto».
Gli scontri di mercoledì hanno comunque lasciato sulle gradinate diverse “tracce”, in particolare una catena, con moschettone al fondo, e tre aste staccate da altrettante bandiere.

1 commento:

Anonimo ha detto...

IL FINALE DI ISAIA SECONDO ME E' ALQUANTO PROVOCATORIO IN QUANTO PARLA DI ASTE DI BANDIERE TROVATE SULLE TRIBUNE....CHIARO INTENTO DI FAR CAPIRE A CHI APPARTENEVANO "LE ARMI" UTILIZZATE PER LA "BATTAGLIA"!!

PIU' SCRIVE E PI' SPARA CAZZATE.