mercoledì 2 settembre 2009

Le ultime


Copio/incollo dal Secolo XIX a firma Loredana Gritta e Damiano Di Giuseppe, 3 articoli nel quale si sentono le opinioni segretario provinciale della Lega Nord, Mariano Porro, del master Gianfranco Montali, di Fiorenzo Frascheri e di Marco Alberti.

Le sponsorizzazioni delle squadre cittadine di calcio irrompono sulla scena politica e surriscaldano il clima, peraltro già arroventato dalla calura d’agosto.
L’intervento del segretario provinciale della Lega Nord, Mariano Porro, successivo a quello del sindaco Paolo Strescino, anziché spegnere l’incendio, getta benzina sul fuoco innescato dal presidente dell’Imperia Calcio che ha cercato nell’azienda casearia savonese Frascheri lo sponsor per una delle due squadre del capoluogo (l’altra, la Pro Imperia, è sponsorizzata dalla “Latte Alberti”).
«Non posso che esprimere il mio personale rammarico- dice Porro- sul fatto che una semplice e legittima sponsorizzazione di una squadra di calcio debba indurre il sindaco di Imperia ad assumere posizioni quali che esse siano».
Porro fa riferimento alle dichiarazioni rilasciate al Decimonono dal sindaco Strescino che sul giornale di ieri aveva tifato per l’industria casearia di casa e si erapertantoespressoa favore della ditta Alberti («Un caseificio che si è fatto spesso interprete della promozione di eventi sportivi e sociali».
Il sindaco aveva anche invitato i dirigenti dell’Imperia calcio, (il presidente del sodalizio sportivo è l’assessore leghista Antonio Gagliano) a ragionare attentamente prima di assumere decisioni che «potrebbero svilire l’azienda imperiese».
Oggi sulle stesse colonne il leader provinciale della Lega Nord lascia intendere che dovrebbero essere altri i pensieri del sindaco di Imperia. «Ritengo che la pubblica amministrazione - afferma Porro- abbia altre priorità. Tuttavia poiché la vicenda
coinvolge direttamente Gagliano ho raccomandato a quest’ultimo di tenere ben distinti i due ruoli di assessore della lega Nord e di presidente dell’Imperia calcio, evitando in ogni modo coinvolgimenti di carattere politico e amministrativo. Non compete a questa segreteria - aggiunge Porro- esprimere giudizi su scelte che spettano esclusivamente alle società calcistiche, nel rispetto assoluto della distinzione dei ruoli».
Porro non lo dice apertamente, ma lascia comunque intendere che il sindaco in questa
circostanza avrebbe fatto meglio a tacere.
«Quello che invece ci preme sottolineare è lalinea del Movimento Lega Nord, contraria da sempre ai monopoli».
Una sottolineatura sibillina che precede un tentativo di riportare “la guerra del latte” su un pianomeno scivoloso.
«E’ bene -conclude il segretario della Lega Nord -è qui condivido le parole del sindaco, che non se ne faccia un caso politico, affinché questa coalizione, uscita con ampio consenso dalla
consultazioni elettorali, possa operare al meglio ed in assoluta armonia, lasciando ad occuparsi della vicenda le pagine sportive e non già quelle dedicate all’amministrazione della città».

Chiede chiarezza dopo i riferimenti fatti alla sua persona in questi giorni, Gianfranco Montali chiamato in causa e additato come l’uomo da cui sarebbe dipeso il fallimento del vecchio Imperia. «Meglio sgombrare subito il campo dagli equivoci: col fallimento dell’Imperia io non c’entro niente. Quando i giudici hanno emesso l’istanza non ero più proprietario della società avendola ceduta a gennaio – fa fede un atto notarile stipulato presso uno studio professionale di Albenga. Quanto accadde dopo è da imputare esclusivamente ad altre persone. Sono stufo –completa Montali– di vedere il mio nome associato esclusivamente alle disgrazie della squadra di calcio che ho cercato, esclusivamente con lemie forze, di tenere a galla il più a lungo possibile. Ho preso giocatori che ora fanno grandi altre squadre».

«In questo momento ho altre priorità cui pensare».
Risponde un tantino infastidito, anche se cortesemente, Fiorenzo Frascheri a chi gli chiede, 48 ore dopo l’esplosione del caso,se avràsviluppi la vicenda della sponsorizzazione della sua azienda all’Imperia calcio. «E’ un argomento che sinceramente viene dopo tanti altri. E poi l’ho già detto. Della questione se n’è interessato il nostro ufficio marketing che è poi quello delegato a risolvere la querelle: lo faremo probabilmente nelle prossime 24/48 ore. Tuttavia – prosegue Frascheri– non nego di essere rimasto disorientato di fronte al bailamme che ne è derivato. In tanti anni di attività è la prima volta che mi trovo di fronte ad una situazione simile dalla quale intendo comunque uscirne nel migliore dei modi,nel rispetto del buon nome della mia azienda, ma anche e soprattutto dei rapporti che mi legano ad altre aziendedel settore, del Caseificio Alberti in modo particolare».
«Faccio solo un appello alla razionalità e alla calma», conclude Frascheri.
Acque ancora agitate invece in casa Alberti. «L’ho già detto e mi ripeto: ritengo l’operazione messa in atto dall’Imperia ordita solo ed esclusivamente nei confronti della mia persona. Colpendo me stanno colpendo anche lamia famiglia che per fortuna ha in città un’infinita serie di estimatori - dice Marco Alberti- colgo l’occasione
anziper ringraziare quanti, sindaco Strescino in testa, hanno avuto parole di sostegno nei miei confronti e della nostra azienda. La vicenda mi sembra abbia preso in queste ore anche una piega politica e quando la politica incrocia lo sport e viceversa è sempre una brutta storia».

1 commento:

Anonimo ha detto...

Luca da Genova: non so se ridere o incazzarmi come una iena. L'ex master president che, dopo aver fatto strazio della società, averla imbottita di debiti, averne causato il fallimento (un milione e trecentomila euro di "rosso" chi li ha lasciati, la mutua?) ancora ha il coraggio di parlare. Ed ora il master mungitor che, dopo aver visto che i suoi avversari diretti osavano avere uno sponsor per proseguire la strada intrapresa, DISTINTA E SEPARATA DALLA LORO, monta un caso inesistente con l'aiuto compiacente del suo più grande amico. Ma che è, ci prendono per il culo? Signori, ricordatevi che non tutti hanno la memoria corta...