lunedì 30 settembre 2013

La scelta di Giotto e la vittoria più bella

C'è una scelta fatta dalla Dirigenza e dallo Staff tecnico dell'Imperia 1923 che pare aver messo
d'accordo tutti, compresi i sostenitori neroazzurri: quella del Mister, quella di Andrea Caverzan.
Lo si legge nelle dichiarazioni degli addetti ai lavori, nei discorsi in città e nei commenti sul blog, lo si vede, soprattutto, sul lavoro fatto sul terreno di gioco, che poi è il Tribunale che dà le sentenze.

La scorsa stagione non era certo stato così, in quanto Alessandro Lupo non aveva convinto: indubbiamente lo scenario era differente, ma Andrea Caverzan si è fatto subito preferire per la pacatezza nelle dichiarazioni sui giornali e nei comportamenti in panchina e perchè, suppure siamo ancora all'inizio del Torneo, la squadra pare già avere una sua identità.
C'è però una scelta del Mister neroazzurro che ha fatto discutere, quella di aver schierato, nelle prime gare del Torneo, più dei due Under previsti dal regolamento. Ricordiamo che, secondo quanto, testualmente, recita il Comunicato Ufficiale della L.N.D. "le Società dovranno obbligatoriamente schierare un giocatore nato nel 1994 ed uno nato nel 1995".
Andrea Caverzan si è spinto oltre: ha schierato, dal primo minuto di gioco, Giuseppe Giglio ('94), Stefano Faedo ('94) e Lorenzo Casassa Vigna ('96) nell'esordio interno contro il Rivasamba, Matteo Geraci ('96), Stefano  Faedo ('94), Giuseppe Giglio ('94) e Luca Garibbo ('94) nella trasferta di Finale, lasciando a turno in panchina i più esperti Mattia De Simeis, Alessio Cuneo, Armando Carattini ecc. ecc.
Ieri pomeriggio, invece, Andrea Caverzan ha schierato solo due Under ad inizio gara, cioè Giuseppe Giglio ('94) e Lorenzo Casassa Vigna ('96), facendo poi scendere, nel corso della prima frazione di gioco, Denis Falzone ('96).
Sono scelte forse coraggiose quelle operate dal Mister e, come in tutte le scelte, ci sono i pro ed i contro.
I pro sono che, solo in questo modo, i nostri ragazzi possono maturare e fare esperienza. Avanti, quindi, con i nostri giovani e se, per una volta, riusciremo a non smantellare totalmente una squadra da un anno all'altro, può anche darsi che alcuni di questi ragazzi siano pronti, fra due o tre d'anni, a provare il salto in Serie D e, probabilmente, senza chiedere cifre abnormi qualora dovessero arrivarci, come invece è accaduto nelle passate stagioni, con fenomeni paranormali provenienti da ogni parte d'Italia.
Si dice, poi, che, in rampa di lancio, ci siano anche altri ragazzi degli Allievi che sarebbero quasi pronti ad assaggiare la Prima squadra, il che vuol dire che dietro il materiale su cui lavorare c'è e, per una volta, tecnici pronti a plasmarli.
I contro sono che, affidandosi troppo a giovani privi di esperienza, alcuni dei quali, forse, non pronto per la Prima squadra, si può correre il rischio di bruciarli e di indebolire la squadra. Se, in Coppa Italia, si poteva giustificare la scelta di schierare più Under del richiesto col fatto che, in questa manifestazione ed in quella fase della Stagione, era necessario fare esperimenti, adesso, in Campionato, c'è un disperato bisogno di risultati, per un sacco di motivi. Per raggiungere il più sollecitamente possibile la salvezza, perchè (non dimentichiamolo) sulla nostra testa c'è sempre la spada di Damocle di eventuali punti di penalizzazione (ricordate questa mail dei calciatori della scorsa stagione?), per riconquistare da fiducia dei sostenitori.
Evidentemente, si possono prendere due piccioni con una fava, conquistare la salvezza schierando quanto più Under possibile ed allora "Giotto" avrà realizzato il suo capolavoro di inestimabile valore.
Voi che ne pensate?
Ma la vera notizia della domenica, a mio avviso, è stato il ritrovato feeling tra la tifoseria imperiese e la squadra della sua città: è stato bellissimo sentire al "Nino Ciccione" il tifo incessante, i cori, i fumogeni ed i "bomboni", il boato al gol di Cuneo.
Questa è, a mio avviso, la vittoria di più bella di questo inizio di stagione, la soddisfazione più grande per lo Staff tecnico capitanato da Alfredo Bencardino, ieri raggiante al fischio finale.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Trovo le scelte di Caverzan coraggiose e penso che sia riuscito a creare un bel gruppo.Sicuramente ci sarà chi si lamenta però guardando la partita ho visto che molte volte erano i giocatori in campo a non dare troppa fiducia ai giovani...e questo non è bello. Il mister mette in campo chi secondo lui è pronto e sicuramente ne capisce più lui di tutti quanti noi.Spero che la squadra continui il suo cammino con questi risultati e che il pubblico sia come ieri..anzi sarebbe bello che tutti gridassero insieme agli ultras FORZA IMPERIA.

Anonimo ha detto...

Magari prima di guardare nella categoria Allievi sarebbe giusto guardare anche negli Juniores...anche li ci sono ragazzi in gamba....altrimenti se iniziano a mettere in campo i 97 allora c'è da chiedersi qualcosa..

Anonimo ha detto...

Sono del parere che le scelte non vadano fatto in base all'età ma bensì in base alle qualità...meglio un '97 di talento che un '94 o un '95 che starebbe meglio sul campo di atletica...e qst tanti genitori purtroppo non riescono a comprenderlo!

Basta figurine! ha detto...

L'importante è che la guida tecnica della squadra, e non parlo solo del Mister, facciano capire ai tifosi e ai ragazzi stessi che deve finire una volta per tutte l'era del "deve giocare il figlio di....". Questo è l'unico modo per uscire dall'impasse di questi anni e per riavvicinare il pubblico e soprattutto i tifosi più caldi alla squadra. Gioca chi è bravo, non chi ha i soldi per giocare....

Anonimo ha detto...

È giusto dare spazio ai giovani