mercoledì 22 luglio 2020

Il sultano, la cyclette e l'Imperatrice d'Austria

Stagione 1992-1993, Campionato di Promozione, l'A.S. Imperia '87 del Presidente Niclo Calcagno e di mister Alfredo Bencardino ingaggiano il centrocampista marocchino Mounsef El Addoui.


I giornalai locali presero un abbaglio colossale e lo scambiano per un omonimo calciatore della Nazionale del Marocco, basandosi su una fotografia nella quale era ritratta una persona a lui simile al fianco di Arthur Zico che era in sella a una cyclette.



In occasione della gara interna contro l'Albenga, il calciatore marocchino è espulso e fermato dal giudice sportivo sino alla fine di maggio, finendo così la sua avventura con la casacca neroazzurra. I guai, per il calciatore marocchino, non sono finiti, perché il pubblico ministero del tribunale di Imperia, Bruno Novella, gli consegna una richiesta di rinvio a giudizio per una presunta violenza carnale a una turista austriaca, fatto avvenuto poche settimane dopo il suo arrivo nel capoluogo. Il processo si concluderà con la condanna a quattro anni di reclusione per stupro e ratto a scopo di libidine e il risarcimento di trentadue milioni di lire, pena che Mounsif El Haddaoui non sconterà in seguito alla sua fuga dall'Italia.

Come dimenticare, però, il coro della Gradinata Nord (sulla musica di OI OI OI OI)

Oh  Mounsef non c'entri niente
la puttana era consenziente...

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