Insieme alla signora Mery, moglie di Natta, ai figli Marco e Giorgio ed ai nipoti, è attesa una delegazione dell’ Imperia Calcio, insieme a tanti ex compagni del mediano con i quali conquistò la grande promozione in Serie C nella stagione 1969-70. Natta, scomparso nel 2015, era cresciuto al Genoa ed in carriera ha calcato i campi di Serie B con la casacca del Savona (venne anche ritratto nelle leggendarie figurine Panini, come si vede nella foto), insieme ad Orazio Gittone (che, dopo qualche anno, diverrà suo cognato) col quale condivise il centro del campo, ‘portandolo’ poi all’Imperia tra il ’74 ed il ’76.
Nato a Chiusavecchia il 15 gennaio 1940, ha indossato la maglia numero 4, della quale verrà omaggiata la moglie, per tante stagioni e che usualmente - quando la muta andava dall’ 1 all’ 11, senza tanti fronzoli - identificava il mediano. Di rottura e ripartenza, come racconta chi lo aveva accanto in campo. E sabato sono attesi tanti coi quali ha condiviso lo spogliatoio: da Antonio Benedetto a Gigi Bosca, passando per Milli Giordano (col quale si somigliava parecchio), De Maria, Chiari, Cicognini, Iannicelli tanto per dirne qualcuno. Seguirà una partita amichevole delle nuove leve neroazzurre.
L’Amministrazione di Chiusavecchia ribadirà così la forte impronta sportiva, impressa nel proprio corso. Se lunedì scorso si sono riaccesi i riflettori dello sferisterio, dopo quasi 50 anni; sabato sarà il momento per ricordare uno dei campioni più nominati del comune della Valle Impero.
(tratto da imperianews.it)
Un'iniziatissima bellissima in ricordo di Piero Natta, una delle leggende del calcio imperiese.
7 stagioni in nerazzurro, 203 presenze complessive e 6 gol realizzati, 3 dei quali soltanto nella stagione 1973/1974, spiegano fino ad un certo punto quello che ha rappresentato per il calcio imperiese.
Come scritto qualche tempo fa, "Una vita da mediano", la celebre canzone di Ligabue dedicata ad Oriali, potrebbe essere stata scritta per lui.
Giocatore di forza e qualità al tempo stesso, a Natta venivano assegnati in marcatura i numeri 10 avversari: lui li marcava e li attaccava, era bravissimo in quelle che ora sono chiamate "ripartenze".
Ha militato anche nel Genoa e nel Savona, ma il suo indissolubile legame con la sua terra, lo ha sempre riportato ad Imperia, precludendogli sicuramente una migliore carriera.
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