giovedì 13 marzo 2025

Cosa pretendiamo?

 "Una società centenaria che sarà stata max in serie c 10 volte ma cosa pretendete".

Questo commento di un anonimo lettore del blog di quealche giorno fa ha bisogno di una risposta, perchè mi ha dato enormemente fastidio.

Caro anonimo, innanzitutto facciamo un piccolo ripasso di storia... neroazzurra.

L'Imperia Calcio, dal 1926 (anno in cui ha disputato la sua prima gara ufficiale, tre anni dopo la sua fondazione), ha giocato 14 Campionati di terzo livello (prima denominata Prima Divisione, Seconda Divisione Nord e, infine, Serie C). Ha poi disputato 7 Campionati di Serie C2.

Un tempo la Serie D era il quarto livello della piramide calcistica italiana: ebbene, l'Imperia Calcio ha giocato in questa categoria (con le varie denominazioni di Terza Divisione, Seconda Divisione Nord, Prima Divisione Liguria, Promozione Interregionale, Campionato Interregionale, Campionato Nazionale Dilettanti e, infine, Serie D, 59 Campionati.

Questo per dirti che non siamo certamente il Real Madrid, ma neanche la Pizzaefichese F.C.

Ciò premesso, ti ribadisco un concetto, già espresso in passato: chi gestisce queto blog e la maggior parte dei tifosi neroazzurri, non è la mancanza di risultati sportivi  (per carità, quelli ben vengano...) che rimprovera ai Perino's, ma tre concetti per noi fondamentali: chiarezza, empatia e trasparenza, tre termini che sono un ossimoro di "gestione Perino's".

La maggior parte di coloro che, in passato, hanno indossato la nostra casacca, hanno nel cuore un ottimo ricordo degli anni in cui hanno giocato o allenato a Imperia, alcuni di loro sono rimasti a vivere a Imperia, altri hanno trovato moglie nella nostra città o i loro figli ancora ci abitano.

Vatti a leggere il libro "100 facce neroazzurre" scritto da Pierantonio Ghiglione nel quale ha intervistato 100 tra i calciatori e gli allenatori più rappresentativi dell’Imperia, tra il 1960 e il 2022. 

Quello che più salta agli occhi, le parole-chiave, sono "famiglia", "passione", "calore", "rapporto umano"...

In questi ultimi anni tutto ciò si è perso e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: queste sarebbero le basi sulle quali far rinascere il calcio a Imperia, dopo anni di silenzi, disamore, mancanza di empatia e distacco tra il pubblico, dirigenza e città.

Non è un mistero che a noi i cosiddetti "Perino's" , non piacciono, ma quello che alcuni non vogliono comprendere (noi pensiamo, invece, che facciano finta di non capire) è che quello che rimproveriamo loro è principalmente la loro mancanza di empatia con l'ambiente esterno, la città e la tifoseria, che poi sono (anzi sarebbero) coloro per cui sono lì, i loro "clienti" (termine odioso, lo sappiamo), coloro che li dovrebbero supportare e che, invece, non li sopportano. 

I "Perino's" hanno (anzi avrebbero) la responsabilità di non deludere le persone e la storica squadra che hanno l'onore e l'onere di rappresentare. 

Ci sono club che non hanno mai vinto, ma sono grandi dal punto di vista sociale, affettivo e nel senso di appartenenza. Lo stesso che puo esserci in un grande club può essere presente in un piccola squadra di periferia di quarta o quinta divisione, in cui i bambini prendono la maglia del club della loro squadra che perde sempre, ma è il loro club. 

L'Imperia calcio, per i tifosi, deve (o dovrebbe) essere qualcosa di più di una squadra di calcio: dal punto di vista sociale la gente ha bisogno di un riferimento. Questa empatia, senso di appartenenza e un po’ come nelle famiglie. Se c’è qualcosa da festeggiare siamo molto felici, se c’è qualcosa per cui piangere lo facciamo insieme.

La nostra storia calcistica è spesso stata contrassegnata da fallimenti sul campo, ma anche di momenti grande aggregazione: riunioni pubbliche al teatro "Rossini", assemblee di centinaia di tifosi/soci, "Serate neroazzurre" durante il periodo estivo, presentazioni della squadra alla presenza dei tifosi, feste e bagni collettivi in piazza Dante, alla spianata o al porto di Oneglia, raccolte di firme per salvare il club nei momenti di difficoltà o di fondi per aiutare persone in difficoltà, ecc. ecc. 

In dodici anni (mai nessuna dirigenza è stata al vertice societario per così tanto tempo) nulla di tutto questo o altro è stato fatto dai Perino's, arroccati nelle loro posizioni, assurdamente sempre chiusi all'ambiente esterno, silenti e allergici alle critiche.

Se fossero stati empatici, aperti e comunicativi sono certo che la città li avrebbe aiutati e sostenuti... del resto coloro che seguono il calcio non sono definiti "sostenitori"? 

Non pretendiamo la Serie C: fortunato chi, come chi gestisce questo blog, l'ha vista a più riprese e, probabilmente sarà un bellissimo ricordo che si porterà nella tomba. 

Ma tutto il resto si, perdonaci caro anonimo.

14 commenti:

Veritas(amarissima) ha detto...

Negli ultimi 25 anni (un quarto di secolo) 1 anno in C 8 anni in serie d con 4 retrocessioni ed il resto tra eccellenza e II categoria, 2000 cambi di denominazione tra progetto olimpia, riviera dei fiori e pro Imperia,una media spettatori inferiore ai 250 spettatori...e siamo capoluogo di provincia...Ma cosa pretendiamo? Di quale tradizione parliamo...

Povera Imperia ha detto...

Caro Im1923, da quel commento che citi emerge, abbastanza evidente, un olezzo di Perino's o suddito "riconoscente"... Sennò non te lo spieghi. Ormai non se li caga più nessuno e la loro presenza risulta sempre più ingombrante e fastidiosa. Il problema è che la prima delle due settimane di stop se ne è quasi andata e qui non si sblocca niente e più passano i giorni e più mi fa paura persino la trasferta di Chieri che, in quei tempi che citi, avrebbe avuto come unico interesse quanti gol gli avremmo rifilato. Ad oggi non abbiamo neppure la certezza di giocarla quella partita... Ora, scusa, ma vado a vomitare!!!

Anonimo ha detto...

La sai lunga perino's...

Anonimo ha detto...

Ma come fa ad allenarsi la squadra al Ciccione se piove praticamente tutti i giorni e il campo è ridotto ad un acquitrino? Qualcuno ci illumini...

im1923 ha detto...

Delle due l'una: o non mi sono spiegato bene o fai finta di non capire. Rileggiti bene il post...

Anonimo ha detto...

Veritas...non sai nemmeno leggere o non capisci proprio...un classico per un perino's...

Anonimo ha detto...

Bhe c e il Campo in Regione Perine..del Tronde e dei Perino's

Anonimo ha detto...

Ahh beh...c'era anche nei mesi scorsi...ma la squadra non si è mai allenata li. Anche perchè ci sono già tutte le giovanili che lo fanno...immagino..

Anonimo ha detto...

Sono due giorni che si allenano fanno calcio tennis.
Almeno qualcuno utilizza il campo da padel ,con la pioggia di questi giorni meglio non rischiare di rovinare il manto erboso

Anonimo ha detto...

E no se si allenava ai piani poi aumentavano le spese utenza,meglio qualche puff ad Andora

Luca ha detto...

See, vabbè....Anche il Genoa ha vinto lo scudetto .....Cosa vuol dire se nel 1940 eravamo in prima divisione.....Contava nulla..
Insomma da quando ci sono i gironi B,Ce D l'Imperia poteva contare sul pubblico e niente più.Poi tanta storia.....Dal 1970 ad oggi niente di straordinario.
Ripeto Sanremese e Savona hanno avuto molte più soddisfazioni,giocando Oltre che delle coppe Italia campionati di Serie B.Il Varese stato in A,noi????
Poche presenze in C2 il resto nulla...Bei tempi in interregionale e le salvezza in C2,poi il nulla .E parla la storia.

Luca ha detto...

Nessuno pretende nulla.Ci salveremo x non fare figure di merda.Poi la squadra verrà smantellata e Senza interventi da fuori staremo a vivacchiare in eccellenza.....
Ma nessuno pretende il nulla

Luca ha detto...

Poi meglio ubriacarsi e drogarsi tutte le domeniche che dare euro a questa società di incompetenti

Anonimo ha detto...

Non abbiamo neanche più un campo dove fare allenare la squadra, senza contare i vari debiti, puffi ecc?
A questo punto pretendo solo che i perino's si dissolvano nell"aria, rendendola finalmente respirabile.
Ma basta con queste continue meschinate per lucrare il più possibile e fino all'ultimo sulla vecchia Imperia.