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lunedì 28 aprile 2025

Due o tre cosette...

Ieri pomeriggio, contravvenendo a quello che, negli ultimi 8/10 anni è stato un mio punto fermo, ho voluto assistere di persona alla partita e mi sentirei di fare alcune considerazioni:

Prima di tutto un grazie doveroso alla squadra e al mister perché non so quanti, nelle condizioni nelle quali hanno dovuto lavorare tutta la stagione, avrebbero avuto la forza e la volontà di farlo come hanno fatto loro.

Seconda cosa, passata la sbornia dell'ovvia e giusta esultanza per l'obiettivo raggiunto, mi auguro che, di chiunque siano le competenze, si metta mano da subito al terreno di gioco perché veramente mi sono vergognato io, da imperiese, per aver presentato alla squadra ospite un campo in queste condizioni. Praticamente impossibile qualsiasi giocata palla a terra perché; e lo si è visto bene durante il riscaldamento dei ragazzi nell'intervallo, ogni venti metri di passaggio rasoterra il pallone saltava almeno 6 o 7 volte e così è impossibile giocare a calcio.

Al mio fianco era seduto un ex giocatore che ad un certo punto ha detto testualmente "non si vede giocare così nemmeno in Prima Categoria" dopo una fase in cui i giocatori sembravano non volerne sapere di mettere il pallone a terra, ma credo che quanto detto sopra ne spieghi il motivo.

Una considerazione va fatta per il pubblico del "Ciccione". Oggi il colpo d'occhio era veramente ottimo considerata la media della presenze stagionali, eppure si giocava una partita per salvarsi in serie D con la quasi certezza di assistere a una sorta di "volemose bene", come in effetti è stato. Un plauso in particolare a una curva davvero spettacolare per l'incitamento costante e ad alto volume nonostante lo spettacolo non esattamente esaltante. 

Questo per dire, per l'ennesima volta, che, se sollecitato a dovere, il pubblico imperiese risponderebbe eccome all'appello.

Per concludere, io non lo so cosa succederà ora, forse lo sanno già solo i diretti interessati, ma la mia preghiera, a chiunque dovesse farsi carico di riportare in linea di galleggiamento la bagnarola nerazzurra, è solo quella (oltre alla priorità di restituirci un campo da calcio) di comporre una squadra che faccia di nuovo divertire, completa in ogni reparto e che, senza nessun volo pindarico, sia competitiva almeno al punto da regalarci e regalarsi qualche soddisfazione nelle partite ritenute "impossibili" e che mai, nel corso della stagione, sia costretta a guardarsi alle spalle. Sinceramente non ci sembra di chiedere troppo.

GRAZIE RAGAZZI, GRAZIE MISTER.

Vecchia Nord

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