Non c'è proprio verso.
Questa società non ne vuole proprio sapere di regalare qualche soddisfazione con continuità ai suoi tifosi. Tutti quanti non perdono occasione per elogiare i tifosi che "li seguono ovunque" e poi non corrispondono sul campo questo affetto che viene loro riservato.
Neanche il tempo di poter pensare di tirarsi fuori dalla zona playout ed eccoci di nuovo precipitati all'ultimo posto in classifica, seppure in coabitazione con altri. Una partita persa ancora una volta per non saper sfruttare le occasioni presentatesi in avanti sul piede del giocatore sbagliato, ma che poteva anche andare peggio se la Lavagnese non avesse fallito un calcio di rigore. Aggiungiamoci l'errore del nostro portiere sul goal del raddoppio dei genovesi ed ecco il quadretto dell'ennesima domenica bestiale con in più alle porte la non semplice (per vari motivi) trasferta di Biella.
Ormai non è nemmeno più il caso di ricordare quanto sosteniamo da mesi riguardo alla cronica mancanza di un attaccante che possa aiutare Busato che fa il suo dovere, ma che non può essere lasciato solo a cercare di mantenere la scialuppa in linea di galleggiamento. Abbiamo poi assistito questa settimana alla scenetta del portiere preso e non preso a causa di un'influenza (!?!?) con l'inserimento fra i convocati di Alessandro Trucco, preparatore dei portieri ed inattivo da quasi cinque anni, segno evidente della fiducia che si ha nei ragazzi della juniores (del resto certificata da risultati non esattamente esaltanti) al punto da non considerarli arruolabili nemmeno per la panchina e di una cronica approssimazione societaria alla quale il povero Riolfo da solo non può riuscire a porre rimedio.
Aspettiamo inutilmente l'ennesima settimana per attendere quei cambiamenti che tutti auspicano, ma che tutti sappiamo che non avverranno mai finché avremo a che fare con i personaggi che sappiamo.
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