sabato 19 luglio 2008

Una Coppa Italia alla portata di tutti!


Ho ricevuto questa interessante mail un gruppo di appassionati di calcio, frequentatori del forum di Informacalcio, dedicato ai campionati dilettantistici di tutta Italia.
In Italia, chissà perchè, capita sempre. Lo spunto per questo articolo nasce dall'ennesimo stravolgimento della Coppa Italia che, a partire da questa stagione, offrirà a nove squadre di Serie D la possibilità di misurarsi con le prime fasi della manifestazione per le squadre di Serie A, seppure contro formazioni al massimo di Serie C1, poichè le "big" entreranno a manifestazione già iniziata. Sembra un grosso dono per le formazioni dilettantistiche, ma guardando all'estero si scopre che la situazione è ben diversa: l'esempio più lampante è quello della Francia. La Coppa di Francia della stagione 2007/2008 ha avuto quasi 7000 squadre iscritte su 20000 effettivamente affiliate alla federcalcio francese: i requisiti per partecipare sono l'affiliazione stessa ed il possesso di un campo omologato per poter ospitare eventuali incontri di cartello: proprio questo impedisce alle restanti 13000 società di prendere parte ad una manifestazione altrimenti accessibilissima. E' come se in Italia la Coppa fosse a disposizione anche delle squadre di Terza Categoria, a patto che giochino su un campo di Eccellenza o Serie D. Nulla di impossibile, insomma. Nella Coppa di Francia le squadre di Serie A entrano nella manifestazione intorno a dicembre, dopo circa sette-otto turni eliminatori, ma il bello è che il sorteggio non prevede teste di serie e quindi le squadre più deboli possono continuamente incontrarsi fra di loro, stesso discorso vale per le formazioni di Serie A. L'esempio più indicativo per il prestigio di tale coppa, è il raggiungimento della finale da parte del Nimes (Serie C1) nel 1996, ma soprattutto del Calais (Serie C2, ma in Francia il professionismo parte dalla Serie B) nel 2000. Il pubblico? Le partite, giocandosi quasi sempre in casa della formazione più debole, vedono spesso e volentieri il tutto esaurito. Esempi minori vengono dalla Scozia e dall'Inghilterra dove vengono ammesse diverse formazioni dilettantistiche, anche se solo fino a categorie equivalenti alla nostra Eccellenza o Promozione. L'idea di fondo è: perchè non può nascere anche in Italia un'iniziativa simile per il nostro trofeo nazionale? Sarebbe interessante conoscere l'opinione delle società dilettantistiche, le quali potrebbero incrociarsi su base territoriale e poi alcune di loro essere ammesse alla coppa dei grandi, oppure le stesse squadre di Serie A potrebbero partire dal primo turno affrontando formazioni di bassa caratura, sostituendo le amichevoli precampionato con le prime fasi della coppa. Questo porrebbe anche fine a quella tortura chiamata "Coppa Regionale": un trofeo che mai nessuno vuole vincere, perchè in Eccellenza il cammino per raggiungere la Coppa nazionale è troppo lungo (decisamente più facile andare in Serie D attraverso il campionato) e dalla Promozione in giù, le squadre che intendono salire nelle categorie superiori lo fanno direttamente attraverso la propria serie, invece che affrontare trasferte lontanissime e del tutto inutili in pieno inverno. Chissà se qualche mente illuminata, un giorno, vorrà dare ad un piccolo borgo di Terza Categoria la possibilità di affrontare i campioni della domenica....

Io sono pienamente daccordo e da tempo sostengo che anche da noi sarebbe bello che la Coppa Italia fosse davvero la Coppa di tutte società calcistiche Italiane. Voi che pensate?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Luca da Genova: sarebbe una idea bellissima dal punto di vista sportivo ma potrebbe realizzarsi solo a partire almeno dall'eccellenza! Sia per un problema di strutture (Dolcedo-Milan...sarebbe bello vedere Ronaldinho giocare sulla terra battuta!) ma anche di costi. Una trasferta bella lunga ogni 15 gg senza contare che l'indomani è un giorno lavorativo

Anonimo ha detto...

Ho visto che nel regolamento stilato c'è la possibilità per le squadre dilettantistiche di non fare lunghe trasferte nei primi turni e le squadre di 1°, 2° e 3° non sono obbligate a partecipare.

Cinghiale nerostellato ha detto...

Sulla lunghezza vedi ad esempio la finale nazionale di coppa italia eccellenza (la cui vincente sale direttamente in D) di quest'anno, Pro Settimo (settimo torinese) contro Hinterreggio (Reggio Calabria): inutile per lunghezza e perchè l'Hinterreggio era già promosso in D quale vincente del campionato, quindi la partita era solo un pro forma evitabilissimo perchè già da prima si sapeva che entrambe le formazioni sarebbero salite in serie D a prescindere dalla vincitrice sul campo.

Anonimo ha detto...

Si...... e FRA altri 20 ANNI ci risvegliamo in c2, con 10 derby vinti,e poi si fallirà di nuovo.Frà 40 anni ci risvegliamo in srie B e Scajola ci fa fallire. fra 5 anni ci svegliamo e siamo i soliti 4 COGLIONI.FRà un mese ci risvegliamo e Barillà sarà presidente dela nuova Sanre....
OPS!e mgari Montali presidene del Bennet.Ma andate a CAG.....