giovedì 29 ottobre 2009

Le interviste di IM1923. Giuseppe Cipolla parte 2°

Continua l'intervista a Pino Cipolla

IM1923: Chi è il personaggio più ‘personaggio’ del mondo del calcio che l’ha colpita, e perchè?G.P.: Luciano Moggi, per l’acume calcistico.
Gianpaolo Ormezzano, per la qualita’ della ‘penna’ .
Alberto Zaccheroni, per la gentilezza.
Franco Causio, per la superbia.
Roberto Bettega, per la signorilita’.
Claudio Onofri,per la competenza.
Adriano Galliani, per l’antipatia.
Marcello Lippi, per la disponibilita’.
Pippo Inzaghi, per la simpatia.
Angelo Peruzzi, per il fisico.
Luis Figo, per la bellezza della moglie

IM1923: E i dirigenti dell’epoca ? Chi sono i dirigenti dell’Imperia Calcio con cui ha lavorato meglio?G.P.: Luca Calcagno, per la competenza.
Paolo Berio, per la sincerita’.
Gino Leone, per la passione.
Gino Garibaldi, per la faccia tosta.
William Stua, per l’intraprendenza.
Franco Rocco, per la correttezza.
Niclo Calcagno, per la saggezza
.

IM1923: Nel corso della sua esperienza di Presidente, ha avuto qualche screzio con la tifoseria della Curva Nord (ricordo la contestazione a Pisano nel corso di Imperia-S.Vincent o le sue dimissioni dopo l'esonero di Ferraro), ma è sempre amatissimo e rimpianto: il suo parere sugli Ultras nerazzurri
G.P.: Gli Ultras sono sempre stati il Pilastro della Terra Nerazzurra, una componente decisiva nella formazione: societa’-squadra-ultras-quadri tecnici. Devo aggiungere che io non sono mai stato con loro ruffiano (la ruffianeria è uno dei pochi difetti che non ho) e che la stima reciproca è quindi venuta col tempo, con i fatti e con i comportamenti, come sempre dovrebbe avvenire.

IM1923: Prima come sponsor, poi in prima persona come massimo dirigente, lei è sempre stato vicino ai colori nerazzurri: come mai questo, ad Imperia, non avviene più da anni?G.P.: Ma è sempre e solo una questione di passione. Io da bambino mi arrampicavo sul muro del cimitero per guardare l’Imperia di serie C dei Ranzini, Natta e Gittone, e la passione mi è venuta ed è rimasta per tutta la vita. Adesso le passioni sono altre, le famiglie fanno vivere altre esperienze ai ragazzi, è piu’ difficile che succeda. Poi c’è la paura di apparire, nelle piccole citta’ di provincia si tende ad essere sotterranei, a non far emergere nulla, neanche le passioni, per paura del giudizio altrui.

IM1923: Cosa ama e cosa non sopporta della nostra città
G.P.: E’ una piccola citta’ con un clima meraviglioso. E’ la citta’ dove sono nato, dove ritorno a trovare mia madre, dove “come Ulisse ho compiuto di figlio il mio destino” come dice Giuseppe Conte nella sua poesia ‘Porto Maurizio’. Quello che non sopporto sono le miserie umane, l’avidita’ la meschinita’, il leccaculismo ma queste non sono cose solo di Imperia, ma degli esseri umani in generale.

IM1923: Dall'alto della sua passata esperienza in nerazzurro, cosa consiglia all'attuale dirigenza?G.P.: Consiglio di andare avanti come stanno facendo, con quell’indipendent spirit che piace tanto e che nobilita il loro lavoro a prescindere dai risultati sportivi.

Domani terza ed ultima parte dell'intervista a Pino Cipolla

2 commenti:

master ha detto...

che dire?
Qualcuno tragga le giuste conclusioni.
Probabilmente sono le parole che vorrei sentire anche da parte dei nostri dirigenti, ma in questo momento, specie sulla parte dell'amministrazione comunale, non si possono sbilanciare.
Pino uno di noi.

Anonimo ha detto...

caro master senza nessuna polemica,e non e' mia abitudine scrivere sul blog,ognuno di noi dirigenti cerca di dare e fare del proprio meglio per il bene dell' IMPERIA CALCIO. Ti invito semplicemente a partecipare ad una delle nostre riunione settimanali e saremo lieti di ascoltare le tue riflessioni.
Roberto Bonavia