giovedì 22 ottobre 2009

Pubblicità IMgannevole

Come mi ha fatto notare un lettore del blog in una sua mail, la pubblicità ingannevole è "qualsiasi pubblicità che, in qualunque modo, compresa la sua presentazione, sia idonea ad indurre in errore le persone fisiche o giuridiche alle quali è rivolta o che essa raggiunge e che, a causa del suo carattere ingannevole, possa pregiudicare il loro comportamento economico ovvero che, per questo motivo, sia idonea a ledere un concorrente", come definito dall'articolo 20 del decreto legislativo 206/2005 dell'ordinamento italiano.
Potrebbe essere il tanto decantato Fair Play un caso di Pubblità Ingannevole o solamente una dichiarazione di intenti? (disattesi)

Il fatto di presentare la squadra del P.r.bo. Imperia come prima squadra della città però non lascia alcun dubbio... ecco l'ultimo esempio, grazie al sempre "puntale" e "attento" Secolo XIX


... direi che bisognerebbe porre fine a questo stillicidio, non credete?

6 commenti:

master ha detto...

Caro Ciantafurche,
mi sto iniziando a rompere i c....
Io penso che questo tuo post debba essere attentamente analizzato non tanto dai giornalai o dai vaccari, ma da parte della nostra dirigenza.
A me sembra che non si faccia nulla per difendere i colori nerazzurri e la nostra squadra in questo campo.
Noi siamo pronti a sacrificare tempo,denaro e anche di piu' pur di seguire l' Imperia ovunque facendo sentire la nostra voce dai campi piu' brutti e sperduti della provincia fino agli stadi piu' grandi e blasonati d' Italia.
Pero' vorrei che la nostra dirigenza "tirasse fuori i c..." per difendersi da questi continui attacchi che provengono da piu' parti e che hanno come mandante sempre la stessa origine.
La modalita' la scelgano pure loro, ma se è stato fatto qualcosa in tal senso evidentemente non è bastato e non ha sortito alcun effetto. FATEVI SENTIRE, DIFENDETE I NOSTRI COLORI !

Anonimo ha detto...

perchè non parlare del fatto che la p.r.o. si spaccia per la prima squadra cittadina andando a chiedere sponsorizzazioni dicendo di essere l'Imperia calcio ?

Anonimo ha detto...

Dai, non ti incazzare, sono solo refusi di stampa, prodotti di gente che scrive senza sapere la differenza tra una squadra o l'altra...Vedi che anche la parola P.R.O. la scrivono come termine latino, non come acronimo.....

MENTALITà ULTRAS ha detto...

caro master se tu venissi in riunione per esempio.............. questa sera potresti avere delle delucidazioni su delle iniziative prese nelle scorse settimane.

UNO CHE IN QUESTI ANNI NE HA VISTE DI TUTTI I COLORI è OGGI è ANCORA IN PRIMA LINEA.

MENTALITà ULTRAS ha detto...

MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEL 14 NOVEMBRE. AVANTI TUTTA!

Conferme Manifestazione " No alla tessera del Tifoso " - 14 Novembre - Roma

Con la seguente email , e COMUNICATO in data ODIERNA 21 ottobre 2009...

vorremmo sollecitare tutte le tifoserie e/o gruppi organizzati che ancora non hanno dato risposta ( positiva o negativa) in riguardo alla partecipazione alla manifestazione Nazionale che si terrà a Roma il 14 Novembre 2009,ore 10:00 , a difesa del nostro essere contro la Tessera del Tifoso e l'abbattimento del muro di oppressione verso gli strumenti di Tifo e della passione che da sempre ci ha contraddistinto nel mondo ; ad inviarci al più presto inc aso di risposta positiva le seguenti informazioni :

- Nome tifoseria e/o gruppo

- Numero Partecipanti

- Nome e contatto telefonico dei referenti che si occuperanno del servizio d'ordine interno alla tifoseria stessa.

Con la convinzione che anche e sopratutto in queste piccole cose l'essere Ultras , l'essere uniti in questa battaglia , che è in voi ci potrà esser di grande aiuto.

Siamo ad un passo da una vittoria che si tramanderà di generazione in generazione, avanti tutta.

In attesa di vostre info vi ringraziamoa nticipatamente epr quelo che avete fatto e farete per il nostro mondo.

N.B: Nel caso in cui questa mail dovesse arrivare a tifoserie e/o gruppi organizzati che hanno già dato conferma rispondendo a tutti i caratteri richeisti vi preghiamo di non tenerne conto. Grazie


email PER INFORMAZIONI no.tesseradeltifoso@libero.it

oppure telefono GABRIELE. 331- 9794172

MENTALITà ULTRAS ha detto...

Preso da ULTRASBLOG
ULTRAS-MARONI 1-0

(IL ROMANISTA - D.Galli) Non esistono ancora atti ufficiali, ma il Viminale avrebbe pronunciato nei giorni scorsi un sì storico. Quello alle coreografie. Nei nostri stadi torneranno bandieroni, tamburi e ci saranno meno vincoli per gli striscioni. Solo i fumogeni resteranno al bando. È una controrivoluzione culturale per il Ministero dell’Interno e un passo avanti sulla strada del dialogo tra Stato e ultras, che - udite, udite - è già iniziato. Anche se in sordina. A fari spenti. Il primo frutto sarà la modifica, con un disegno di legge, della legge Amato: chi ha scontato un Daspo o una condanna per reati connessi a manifestazioni sportive potrà acquistare biglietti e tessera del tifoso. Come giustamente ricordava ieri il senatore del Pdl Andrea Augello, cofirmatario del ddl, «questa è l’unica legge italiana che mantiene il principio della damnatio memoriae ». Dannazione della memoria. Un indelebile marchio di colpevolezza per chi in passato abbia commesso un errore. Spieghiamo.

IL MEDIATORE A ravvisare l’incostituzionalità della legge è stata un’associazione di consumatori sportivi, la Adcs. Nata a luglio di un anno fa, e per questo forse sconosciuta ai più, in questi mesi si è data parecchio da fare.

Il primo passo è stato quello di concentrare l’attenzione del Senato sull’articolo 9 della legge 41/2007. Vi dice niente? È la legge Amato, che spesso è accompagnata dalla sottolineatura "legge anti-violenza". Come se le altre fossero a favore. Porta la firma dell’allora Ministro degli Interni, che dopo l’omicidio a Palermo dell’ispettore Raciti varò un autentico giro di vite, culmi- N nato in un decreto poi convertito nella legge 41. L’articolo 9 prevede che chi è stato punito con un Daspo (il provvedimento del Questore che vieta l’accesso agli stadi) o è stato condannato «anche con sentenza non definitiva» per un reato commesso durante una manifestazioni sportiva non possa acquistare o ricevere «titoli di accesso». Biglietti o tessere del tifoso, è la stessa cosa. La legge non specifica nemmeno il limite temporale del Daspo.

Con le regole attuali, un daspato sarebbe privato a vita della tessera del tifoso. È il motivo numero uno dell’antipatia delle nostre curve verso la carta.

LA RIFORMA L’Adcs ha ottenuto che il senatore (e giurista) del Pdl, Domenico Benedetti Valentini, si facesse firmatario di un disegno di legge, che è già stato presentato alla Commissione Affari Costituzionali del Senato e che è stato illustrato ieri alla stampa. Nel nuovo articolo 9 si specifica che il Daspo deve essere «in atto». Solo in quel caso non si possono acquistare biglietti o ricevere la tessera del tifoso. Nel caso delle condanne, i tagliandi si possono invece comprare se il soggetto condannato negli ultimi cinque anni per reati da stadio ha già scontato un Daspo per lo stesso episodio. Complicato? Il principio è: se ho pagato per la mia colpa (con il Daspo), perché devo pagare un’altra volta?

LE COREOGRAFIE L’Adcs è andata oltre. In un incontro avuto sette giorni fa con Ieva e Massucci, rispettivamente numero uno e due dell’Osservatorio, ha chiesto il ritorno delle coreografie negli stadi. La risposta è stata: «Sì a tamburi e striscioni, no ai fumogeni ». Ieva si è fatto vivo due giorni dopo con l’associazione. Garantendo che le promesse saranno mantenute.