sabato 17 dicembre 2022

Addio Faustino


Il 14 dicembre 2022 scorso è morto Faustino Turra, ex centrocampista e allenatore dei neroazzurri.

Faustino Turra, nato a Cologne (BS) il 7 febbraio 1939, nasce nelle giovanili dell'A.C. Brescia con cui gioca per sei anni in Serie B. Nella stagione 1963-1964 è acquistato dal Club Calcio Catania con cui esordisce in Serie A e, l'anno successivo, è acquistato dal Bologna  F.C. fresco campione d'Italia e vi rimane per sei anni, fino al 1970. Coi felsinei vince una coppa Italia, in finale contro la Juventus F.C., una coppa di Lega Italo-Inglese ed è semifinalista in coppa delle Fiere, eliminato dal Ferencváros T.C.

Torna, quindi, a Brescia nel 1970 disputando con le rondinelle altri due campionati cadetti.

Faustino Turra è ingaggiato nell'estate del 1972 dal presidente Carlo Rizzo che, dopo un’amara retrocessione dalla Serie C, ha deciso di allestire una squadra dignitosa con giocatori di calibro: Iannicelli in porta, Ronco, Benedetto, Raffaelli e Renzi in difesa, Boido e Turra a centrocampo e la coppia d’attacco esplosiva formata da Cogliandro e Geremia.

Dopo ventisei giornate di campionato l’allenatore Giuseppe Bonizzoni è, però, esonerato ed è proprio Faustino Turra a ricoprire il doppio ruolo di allenatore-calciatore, fino al termine della stagione. Conclude la sua carriera giocando ancora una stagione nell’Imperia, sempre in serie D.

In carriera totalizza complessivamente 149 presenze e 15 reti in Serie A e 166 presenze e 21 reti in Serie B, mentre con l'U.S. Imperia le presenze sono 56 e 2 le reti realizzate, giocando quasi
tutte le partite da interno di centrocampo, abile a disimpegnarsi anche come tornante.

Nella stagione 1974-1975 siede sulla panchina neroazzurra e, successivamente, su quella dell'A.C. Palazzolo.


  






2 commenti:

Bastardo nerazzurro ha detto...

Questo post è passato inosservato perchè la maggior parte dei lettori del blog, me compreso, non hanno visto all'opera Turra, ma è davvero interessante per capire come andavano le cose nel secolo scorso. Ci rendiamo conto che giocatori prendavamo? Ex A e B, ma non tipo Lupoli o Cappelluzzo... E, soprattutto, voglio sottolineare come il nostro presidente dell'epoca, dopo una dolorosa retrocessione, non si era certo risparmiato per tentare la risalita e lavare quella che era per lui e la città un'onta.
Ora? La retrocessione è un bene e manco c'è stata voglia di chiedere scusa.....

Anonimo ha detto...

Perfettamente d'accordo