Sull'entità dell'investimento che si intende fare non possiamo dare una risposta precisa al momento. Dobbiamo valutare i numeri. L'investimento sarà proporzionato. Prima di tutto, ci interessa lo stadio. La scuola calcio dovrà essere riportata al 'Ciccione', ma prima bisogna fare chiarezza. Abbiamo confermato al sindaco il nostro interesse e valuteremo i documenti e le proposte.
Abbiamo ufficialmente richiesto la documentazione e, una volta visti i numeri, faremo la nostra proposta. Il preliminare non è mai arrivato. Ora la palla passa ai professionisti".
Se qualcuno aveva ancora dei dubbi, ora non ce ne sono più.
La cessione del club neroazzurro , se mai avverrà, sarà decisa dal nostro sindaco.
I Perino's staranno zitti e muti in attesa del verdetto, probabilmente loro malgrado, perché credo che si siano finalmente decisi a mollare l'osso, dopo aver mangiato tutta la carne.
Un'anomalia tutta imperiese perché, a mio modesto parere (e con questo rispondo a Grillo parlante che mi aveva chiesto un mio parere su questa cosa), se da un lato e' giusto che il sindaco di una città di una realtà calcistica come la nostra debba essere informata di chi siano le persone che gestiscono la squadra calcistica cittadina (che oltretutto gioca nell'impianto sportivo comunale), dall'altro logica vorrebbe che la dirigenza di una società dilettantistica dovrebbe prima decidere lei a chi cedere il club e, poi, potrebbe/dovrebbe fare la "cortesia" di presentarlo al primo cittadino.
Ma, come detto, a Imperia le cose vanno diversamente e, a questo punto, non mi sorprenderei se i Perino's (nonostante le molteplici dimissioni e gli smazzamenti delle quote) rimanessero al timone della bagnarola neroazzurra per ancora molto tempo.
19 commenti:
Se qualcuno aveva ancora dei dubbi, ora non ce ne sono più.
La cessione del club neroazzurro , se mai avverrà, sarà decisa dal nostro sindaco.
I Perino's staranno zitti e muti in attesa del verdetto, probabilmente loro malgrado, perché credo che si siano finalmente decisi a mollare l'osso, dopo aver mangiato tutta la carne.
Un'anomalia tutta imperiese perché, a mio modesto parere (e con questo rispondo a Grillo parlante che mi aveva chiesto un mio parere su questa cosa), se da un lato e' giusto che il sindaco di una città di una realtà calcistica come la nostra debba essere informata di chi siano le persone che gestiscono la squadra calcistica cittadina (che oltretutto gioca nell'impianto sportivo comunale), dall'altro logica vorrebbe che la dirigenza di una società dilettantistica dovrebbe prima decidere lei a chi cedere il club e, poi, potrebbe/dovrebbe fare la "cortesia" di presentarlo al primo cittadino.
Ma, come detto, a Imperia le cose vanno diversamente e, a questo punto, non mi sorprenderei se i Perino's (nonostante le molteplici dimissioni e gli smazzamenti delle quote) rimanessero al timone della bagnarola neroazzurra per ancora molto tempo.
Diciamo che è giusto quello che dici e penso sia il pensiero comune, però visto che gli eventuali compratori avrebbero anche interessi vincolanti all'acquisto legati direttamente a palazzo comunale non mi stupisce che tutto passi di lì. Oltretutto preferisco che passi tutto attraverso Lui che da loro che di danni ne hanno già combinato abbastanza. Si che come dici te non è una consuetudine una trattativa del genere ma non ci troviamo di fronte a una società gestita professionalmente che potrebbe affrontare una trattativa. Un conto è andare a parlare con Lui e un conto è andare a parlare con i Perino's.
Ma il sindaco chi? quello che ha permesso di devastare il Ciccione? Dovrebbe pagare il rifacimento completo del campo di tasca sua, insieme agli altri responsabili del disastro. Subito. Poi parliamo di resto. Tutto questo interessamento nei confronti dell'Imperia non sarà dovuto al tentativo di scaricare la patata bollente ad altri? O ci sono in ballo altri interessi? Vedremo gli imponenti sviluppi. Nel frattempo ci godiamo la altrettanto imponente cittadella dello sport.
Per adesso tutto molto bello, dichiarazioni di basso profilo senza voli pindarici o inutili promesse e il Ciccione al centro del progetto.
Ora però arriva il vero scoglio insormontabile. Vedere i conti e far collimare la richiesta con la proposta.
Ricordo sempre la richiesta che fu fatta al libanese per una squadra di eccellenza. Con quella cifra ci potevi comprare una squadra di serie C.
Parco eolico,il porto,eventuale stadio aurelia bis.........
C'è ne da investire,mangiare e fallire....
Io do ragione sia ad Im2923 che all'anonimo delle 14:09...
Hai ragione. Però resta l'anomalia tutta imperiese della cosa e la poraccitudine della triade
I romani hanno sempre fatto disastri al nord ovest
Io riprendo il messaggio anonimo dei giorni scorsi che faceva notare le foto sul profilo facebook di Franco Commini di furgoni con la scritta "no cost.info".
Scrivendo effettivamente su google: "no-cost.info" si trova addirittura un articolo della Gazzetta che parla di questa truffa avvenuta negli anni scorsi che ha spillato soldi a centinaia di persone...
Io gli chiederei conto di questo...
Ma possibile che quelli come Commini o Santarelli non si capisce cosa facciano nella vita? Ingegneri, costruttori, titolari di qualche azienda o attività? Niente di tutto ciò...sempre parole inglesi ad cazzum, intermediari del boh, di fantasiose ditte che si occupano dell'aria fritta...basta guardare i loro profili facebook e ti cadono le braccia...
Certa gente ai professa manager, imprenditore. Poi vai a vedere la visura camerale e hanno una società con capitale 10.000 euro e fatturato sotto zero. Non so il caso specifico di commini, ma con una ricerca su internet si potrebbe scoprire
Se è gente romana come quelli che hanno acquistato il savona .....e poi abbiamo visto che fine a fatto!!!
Intanto hanno già messo le mani avanti vogliono sapere quanti atleti settore giovanile hanno e via dicendo.
MA UNA COSA NON HO CAPITO CHE C...O CENTRA IL SINDACO NON E MICA LUI IL PROPRIETARIO perché devono parlare con lui chi C... O se voglio vendere o regalare non devono rendere conto a nessuno tantomeno al creatore della cittadella dello sport ,che da quando ha aperto non si trovano più parcheggi e bisogna fare la coda per entrare nella struttura
Le domande te le sei fatte e prova a darti delle risposte. Due su tre sono dove sono (e non parlo dell'Imperia calcio) grazie allo Spirito Santo, non lo sapevi?
Mi sembrano quelli di Savona e albenga
Beh...visto che nn si sa per quale motivo sembra che la trattativa la faccia il sindaco mi auguro che faccia da garante sulla serietà/solidità di chi compra.
Certo il precedente del circone/acquafang non depone a suo favore.
Quindi se la trattativa la fa il sindaco nel caso i compratori si dimostrassero dei "banditi" la colpa sarà solo sua....altro che insaputa...
Imprenditori romani , Commini,
dirigenti abruzzesi, Santarelli, chi più ne ha più ne metta.
L'unica cosa sicura, per me, è che a queste persone non importa niente della vecchia Imperia Calcio.
È solo un'opportunità di lucro, non so dire sotto quale aspetto, che una volta realizzato avrà la sola e semplice conseguenza cha la società sarà abbandonata al suo destino.
Un destino triste che forse si può facilmente immaginare.
P.S. Dopo 11 anni di Perino's tanti diranno " ben vengano", li capisco ovviamente.
Purtroppo in una città dove l'imprenditoria vera è morta da anni è difficile immaginare altro. L'unica possibilità avrebbe potuto venire dal porto. Se ci fosse stato un imprenditore interessato ad un progetto di rilancio portuale serio avrebbe potuto esserci qualche speranza. Ma che progetto serio vuoi fare in una città con un'appeal pari a zero, con una viabilità da terzo mondo e dove non c'è alcuna connessione fra la zona portuale e il trasporto su rotaia e si attende da decenni la realizzazione di una viabilità alternativa. Che tu faccia sbarcare a Imperia merci o passeggeri poi resterebbero tutti "prigionieri" di una viabilità pensata per il traffico di 50 anni fa e rimasta tale e quale nel tempo.
Quando sento parlare di Imperia, del rilancio del porto, di calcio e il sindaco Scajola non posso non pensare a una data:
Il 15 gennaio 1992. Dopo un'assenza di quasi dieci anni, un club di Serie A torna a esibirsi sul terreno del "Nino Ciccione": è il Genoa di Osvaldo Bagnoli che schiera, tra gli altri, Signorini, Bortolazzi, Caricola, Eranio e Branco e la coppia d'attacco formata da Aguilera e Skuhravy. La gara, disputata dinanzi a circa millecinquecento spettatori, termina 6-1 per la formazione di Osvaldo Bagnoli, grazie alle reti di Iorio e Aguillera (autori di una doppietta), di Cecchini e Turone per i rossoblù e di "Spadino" D'Anca per i neroazzurri.
L'amichevole coi rossoblù ha pure una sottile ragione politica, nel senso più ampio del termine: Aldo Spinelli, presidente del club più antico d'Italia e presidente della Lombimperia, ha scelto il capoluogo per l'espansione della propria attività imprenditoriale, con il piano per la gestione e il potenziamento dell'intero comparto portuale. E in virtù di questi interessi, potrebbe nascere un grande feeling fra neroazzurri e rossoblu.
Un'ora dopo la disputa dell'incontro amichevole tra Imperia e Genoa, Aldo Spinelli ed il Sindaco Claudio Scajola (nella fotografia assieme in Tribuna) firmano il protocollo di intesa per costituire la società a capitale misto, pubblico e privato, che si chiama Porto di Imperia Spa ed avrà il compito di progettare, realizzare e il gestire il nuovo bacino portuale. E' il primo, fondamentale passo per poter concretizzare l'operazione. L'accordo assegna la maggioranza delle azioni (52%) alla Lombimperia, mentre il 48% è detenuto momentaneamente dal Comune, che entro il 30 giugno cercherà altri partner con i quali dividere il pacchetto: è certa l'adesione del Consorzio portuale Imperia-Piemonte, di Imperia Mare e della Compagnia portuale Lodovico Maresca.
I finanziamenti per realizzare l'opera saranno reperiti da un progetto approvato dalla Regione, in attesa del benestare ambientale e di quello del ministero dei Lavori pubblici. Si tratta di recuperarlo e cercare di ottenere al più presto le autorizzazioni che ancora mancano. Nel contempo saranno attrezzate le opere a terra, i piazzali da usare come deposito merci e l'indispensabile la diga foranea di protezione.
Per i collegamenti con l'esterno, nel piano regolatore, in fase di elaborazione, assumono importanza l'incrocio fra Aurelia bis e Statale 28, da prolungare sino al porto, l'autoporto in Valle Impero e il raccordo con il nuovo tracciato ferroviario.
Sappiamo tutti come è andata (anzi, non è andata) a finire...
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