Dunque, obiettivo raggiunto: complimenti a tutti, dai ragazzi allo staff tecnico, ai calorosi tifosi e alla dirigenza, che si era prefissata all'inizio della stagione il mantenimento della categoria ed è stata di parola, nonostante tutto e tutti.
Fin qui ci siamo. Ma ora iniziamo a parlare del futuro, riflettendo su quanto osservato ieri in tribuna in compagnia di miei ex tifosi e non solo.
Premetto che questa non vuole essere una critica alla dirigenza attuale, che sono sicuro ha sofferto molto anche lei ma uno stimolo a capire che certe problematiche relative allo sport, in questo caso il calcio, non possono essere gestite senza competenza e passione perchè i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Ritengo ormai siano troppi gli anni in cui assistiamo a una frattura insanabile tra la dirigenza dell'Imperia e la città, intesa come tifoseria, ex giocatori, ex allenatori, ex dirigenti legati ai colori neroazzurri e genitori di bambini di Imperia.
Avere l'onore e l'onere di rappresentare la squadra che porta il nome della città, non dimentichiamolo, non deve essere un obbligo ma un privilegio, anche perché nessuno è obbligato a farlo se non c'è passione, un minimo di competenza necessaria o quanto meno affidata a persone qualificate, e disponibilità economica, che è imprescindibile.
Senza questi elementi, nessun obiettivo sportivo sarà raggiungibile.
La Serie D porta, comunque, sulle tribune del "Ciccione" persone provenienti dalla Liguria, dalla Lombardia e dal Piemonte che, dopo aver magari mangiato del buon pesce nei ristoranti imperiesi salgono sugli spalti del "Ciccione" con aspettative, avendo sentito senz'altro parlare del glorioso stadio, se non altro per la storia del club ma cosa trova? Un campo da gioco vergognoso, incalpestabile, che non consente minimamente di effettuare alcun gesto tecnico e priva gli spettatori di assistere a spettacolo dignitoso; panchina ospiti divelta, gradinate in stato di completo abbandono che offrono agli ospiti un'immagine davvero pessima della città, purtroppo, non solo dello stadio.
Penso non sia accettabile ridurre in questo stato un impianto che, fino a qualche anno fa, diciamo forse decenni, era un fiore all'occhiello del capoluogo ligure.
Detto questo occorrerebbe, secondo il mio modesto parere, iniziare a fare le cose con un minimo di senso, sotto tutti i punti di vista.
Ragioniamo. Imperia in serie D, bene, obiettivo? Se ci sono i cash necessari a fare un campionato dignitoso, e per dignitoso intendo comunque onorare gli impegni di inizio stagione, bene, ma se non ci dovessero esserci i presupposti che senso ha fare un campionato simile? Piuttosto, magari, si scende di categoria, si fa l'Eccellenza, si inserisce in squadra qualche ragazzo locale...
Beh non apriamo un altro capitolo forse ancor più doloroso parlando di ragazzi... e comunque i dirigenti potrebbero prendere tranquillamente un caffè in città senza avere il timore di essere redarguiti da tifosi che si sentono traditi.
Quindi? Ieri ho visto il sindaco presente in tribuna, mi ha fatto piacere, mi piacerebbe che fosse proprio lui, in qualità di primo cittadino, a indicare le prossime linee guida per provare a riportare il nome di Imperia, sportivamente parlando a certi livelli.
Ma come? In primis cercando di coinvolgere persone serie, con esperienza nel calcio, che abbiano ricoperto certi ruoli societari, magari proprio di Imperia, limando probabilmente frizioni passate, seduti tutti insieme intorno ad un tavolo.
In questa maniera si potrebbe ripartire con rinnovato ardore e amore per i colori neroazzurri e, soprattutto, coinvolgendo persone disposte a investire ad Imperia, che permetterebbe di iniziare un progetto importante e che farebbe ripartire un sogno magari chiamato Lega Pro.
Quindi, dulcis in fundo, caro sindaco, solo lei potrebbe essere il garante di un simile sogno e ridare ai cittadini di Imperia quello che ai miei tempi era l'orgoglio neroazzurro.
Grazie amici, speriamo bene, un abbraccio e a presto.
Enrico "Chicco" Lombardi
7 commenti:
E' quello che dicismo su questo blog da anni.... Più voci ribadiscono il concetto, meglio e'.... La voce di un fuoriclasse come chicco vale di più del bubolare dei gufi del blog
Le sue parole dovrebbero essere riprese anche dai media locali in modo che non vengano lette solo da chi segue il blog ma da più persone possibili, siano semplici tifosi, ex giocatori, politici, imprenditori...insomma di tutte quelle persone che, ad ogni livello, abbiano a cuore le vicende del club nerazzurro...
Azz!!! Ma allora era lui!!! Sono entrato dalla tribuna praticamente insieme a lui pensando che lo fosse e invece lo era proprio. Chicco, uno dei giocatori più amati degli ultimi 45 anni.
Chicco ci vorrebbero più uomini come te con l'Imperia tatuata nel cuore per far ripartire con un altro spirito il settore giovanile e non solo. Come detto anche qualche anno fa, i giovani dovrebbero conoscere chi era Chicco Lombardi, osservare la grinta e la classe che aveva in campo e imparare!
Parole al vento, purtroppo al ns. esimio faraone interessano solo rotonde, ciclabili e dossi...
A onor del vero ,e io non simpatizzo per il sindaco, Scajola ha provato a portare Ruggeri
Ma Dossi quello de "me so magnato Er fegato" ? 😀🤘
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