I ragazzi di Giancarlo Riolfo (oggi in tribuna per scontare una precedente squalifica e sostituito da Roberto Biffi) tornano da Lavagna senza punti ma con qualche certezza in più.
Con una squadra in corso di allestimento, con ragazzi provenienti da ogni parti d'Italia e non solo, che non hanno mai giocato assieme, senza un proprio campo di allenamento e con il proprio stadio ancora non disponibile (e chissà ancora per quanto tempo ancora), aver tenuto testa al Varese per tutti i novanta minuti non era facile.
Invece i neroazzurri sono addirittura andati in vantaggio con uno dei probabilmente migliori elementi della rosa, Giovanni Busato, autore di una letale incornata su preciso cross di Francesco Labonia, hanno subito il pareggio su calcio di rigore e hanno rischiato di passare nuovamente in vantaggio alla fine del primo tempo.
Nella ripresa solo due incertezze su azioni partite da calcio d'angolo (la seconda in pieno recupero) hanno impedito di portare a casa un punto che, in tutta onestà, non sarebbe stato rubato.
Un vero peccato, perchè iniziare la stagione con un risultato positivo, in queste condizioni, per una squadra molto giovane, avrebbe dato tanto morale.
Ma che l'inizio (e non solo) della stagione sarebbe stato a dir poco complicato lo si sapeva e non per colpa dello staff tecnico e di chi è sceso e scenderà in campo.
Nota a margine: sta facendo molto discutere (come spesso accade) la decisione degli Ultras Imperia di non essere presenti, come di consueto, al seguito della squadra motivandola testualmente come "una scelta obbligata contro l'attuale proprietà societaria e il Comune". Ognuno può pensarla come crede, in primis chi ha preso questa decisione, ma è un dato di fatto che il supporto alla squadra sarebbe stato di grande aiuto, specie da una curva che non l'ha mai fatto mancare... così come è un dato di fatto che, nonostante il rimescolamento di carte, al momento, i dirigenti in regione Perine e in via Matteotti sono gli stessi da anni e la squadra era sempre stata sostenuta.
Chiudiamo riportando un interessante commento di un lettore del blog.
Situazione molto semplice: si poteva vendere a Ruggieri e, magari, qualche buon giocatore arrivava per questa annata oppure rimanevano i Perino's con il solito campionato contraddistinto da sofferenza, rabbia, incertezze, silenzi, umiliazioni.
I Perino's hanno scelto di rimanere facendo un rimpasto dall'interno della società (cambiare per non cambiare niente) e queste prime tre pere sono il primo risultato di questa scelta. Un campanello di allarme.
Il problema è molto grave quest' anno perché sono riusciti nella titanica impresa di fare scappare gente come Giglio che la maglia dell'Imperia ce l'ha cucita sulla pelle insieme a tutti gli altri che, l'anno scorso, nella disorganizzazione totale ci hanno salvato. Non abbiamo più un allenatore come Pietro Buttu che riusciva a ottenere il massimo da quello che aveva.
Ci salveremo? Spero di sì, magari questi ragazzi, perché di ragazzi parliamo, con poca esperienza, pochi gol segnati a tabellino anche quelli un po' più esperti, non legati al nostro territorio che, talvolta, da maggiori motivazioni e, quindi, con maggiori difficoltà di ambientamento (aspetto da non sottovalutare a queste età) riusciranno sotto la guida di Riolfo nell'impresa dello scorso anno, ma francamente la vedo molto molto dura.
Perdere giocatori come Giglio, Scalzi, Szerdi, Scarrone e gli altri è stato un vero peccato calcistico che grida vendetta.
Forza Imperia
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