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lunedì 29 settembre 2025

Un morto che cammina

La "manita" subita dal Sestri Levante" e il "triplete" dal Vado sono le cose meno preoccupante: il vero problema è che l'Imperia è "un morto che cammina".

Mi spiego meglio: mettiamo il caso che accada un miracolo e la squadra si riesca a salvare in questa stagione (allo stato attuale bisognerebbe prendere almeno 3-4  giocatori forti e, quindi, costosi), a giugno del prossimo anno saremo sempre punto a capo, con una squadra da ricostruire, una società da reinventare, un settore giovanile imbarazzante, senza campi da allenamento, con uno stadio che avrà bisogno dell'ennesimo, costoso, restyling, con un allenatore costosissimo a libro paga e con una montagna di debiti a cui far fronte.

Questo scenario nel caso accada il miracolo, figuriamoci se si retrocede...

La faida interna tra Ramoino da una parte e Gramondo dall'altra è stucchevole e non giova affatto. Le non perfette condizioni di salute del primo (cui auguriamo di riprendersi al più presto) potrebbero anche condizionare l'attuale stagione, dando il colpo di grazia definitivo.

Forse Giancarlo Riolfo, in questo momento, non è la persona giusta per guidare la squadra e la società tutta e, allo stesso tempo, attrarre nuovi soci. La sua sta diventando a tutti gli effetti una conduzione stile manager inglese, dove si occupa in prima persona di tutto, dal reclutamento dei giocatori, alla loro sistemazione, all'organizzazione delle trasferte, alle spese da affrontare, al magazzino, al taglio dell'erba del campo, nonchè al ritiro dell'incasso delle partite. Un "one man show" in piena regola... dimenticavo, deve anche allenare la squadra e prepararla ad affrontare avversari ben più forti dell'Imperia.

Ora tutti a dare addosso a Giancarlo Riolfo, ma ci spiegate chi sarebbe in grado di fare di più con una rosa composta da 24 calciatori su 26 provenienti, due sttimane prima dell'inizio della stagione, da ogni parte d'Italia e non solo, con un'età media di 20,8 anni e il solo Mattia Comiotto proveniente dal settore giovanile? 

Una vergogna e una disorganizzazione a 360°. Ieri il plenipotenziario Giancarlo Riolfo ha dichiarato a lavocediimperia.it: "Ringraziamo chi ci ha ospitato fino a questo momento: sarebbe anche importante per noi trovare società vicine che ci possano dare una mano a trovare una soluzione su questa cosa".

La squadra, infatti, fino a oggi, per trovare un luogo dove allenarsi, è stata costretta a vagabondare sui campi di Diano Marina, Cervo, Pontedassio e, in un paio di occasioni, al "Nino Ciccione". Impossibile farlo nella fatiscente struttura dei Piani di Imperia, simbolo della decadenza di questa indicente dirigenza.

Cosa ne pensano coloro che, pomposamente, hanno coniato lo slogan "Imperia città dello sport"?

La vedo durissima e il periodo di leccaggio di culi potrebbe presto tramutarsi in un periodo di grandissima confusione e contestazione. Nel frattempo finiranno anche i soldi... anche perchè mantenere tutte queste persone con vitto e alloggio, pagargli il rimborso (anche se minimo), pagare le spese vive, pagare le spese dello staff (forse il più costoso del girone), sarà un'impresa titanica

Un morto che cammina... purtroppo... o forse no...

(Im1923 & Drybranch)

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