sabato 30 giugno 2007

Mi é sembrato che ha segnato Palombo!


Imperia, 7 maggio 2000
Possono bastare quattro sole presenze in maglia nerazzurra, per essere immortali nei ricordi dei tifosi nerazzurri? A qualcuno é accaduto questo. Orfani del Presidente Cipolla, Milo Durante ed il fido Franco Costa, nel tentativo di raddrizzare una barca che, ancora una volta affonda, ingaggiano, due giornate dal termine del torneo 1999/2000 di serie C2, un attaccante romano, a tutti noi sconosciuto. Viene, anzi sarebbe meglio dire, fugge da Giuliano, dove, a causa di una feroce contestazione dei tifosi, i giocatori della squadra campana rischiano il linciaggio: il suo nome é Massimiliano Palombo. Penultima di Campionato, Imperia-Castelnuovo, parziale 0-1 per i toscani, in vantaggio grazie all'ennesima papera (voluta?) del portiere Adami. A venti minuti dal termine della gara, l'allenatore Carletto Soldo fa alzare dalla panchina il pennellone romano che, dopo qualche minuto, realizza uno strepitoso gol proprio sotto la Nord, uno dei più belli mai visti in vita mia. A questo ne seguiranno altri 3, a Vercelli, e nelle due partite di play out contro il Novara, che però non serviranno per salvare i nerazzurri dall'immediato ritorno in serie D.
Quattro gol che, invece, servono per rimpiangerlo per sempre.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Master, posso rivendicare con orgoglio di aver apposto io la firma (l'unica della mia vita) sul contratto di Maxi. Per la cronaca a depositarlo in Lega ci pensò Oreste Biancamano "spedito" di corsa Firenze a regolarizzare la posizione del neo tesserato allo scopo di poterne disporre la domenica successiva. Ricordo che in ufficio arrivò un fax da parte di un procuratore di cui non ricordo il nome, che proponeva tra altri giocatori disponibili, proprio Massimiliano Palombo. Fu il direttore sportivo Renato Cavalleri che io avevo preferito al "monumento" del calcio locale Paolo Berio (mai i due erano inconciliabili)ad assumere informazioni e a intavolare la trattativa avvallata dal buon Milo e da Costa che aveva provveduto a interpellare Bruno Conti suo allenatore nelle giovanili della Roma, mnetre Durante si assunse privatamente l'onere del mantenimento in albergo per un mese. La scelta di trattenere Cavalleri "o io o lui" mi disse Cacotta, mi provocò molte antipatie che hanno avuto in
seguito anche il loro peso, ma credo che senza l'esperienza di Cavalleri difficilmente Palombo sarebbe arrivato a Imperia. Scusa la malinconica intrusione e complimenti per il bellissimo sito
Diego David

im1923 ha detto...

Innanzitutto, master dillo a qualcun'altro... a parte gli scherzi, grazie per la tua testimonianza. In quella parentesi nella sede di piazza d'armi credo che tu ne abbia viste di cotte e di crude, quindi quando vorrai, puoi raccontarci qualche anneddoto... ne saremmo tutti ben lieti. Ma qualche notizia buona sul presente?