sabato 5 maggio 2012

L'insegnamento della pallanuoto

Cosa vuol dire avere una società e uno sponsor che sanno vendere il loro prodotto. Ieri ho visto una cosa bellissima che non vedevo da tempo immemorabile (fine anni 70).
Ho visto in giro bandiere giallorosse appese ad alcuni balconi in città.
L'altro ieri sera, vicino a casa mia, è apparso uno striscione di bentornata ad una delle ragazze che ha partecipato alla "campagna di Russia", ho sentito di una società che ha accolto in piscina le sue ragazze a mezzanotte e che ha immediatamente organizzato una festa in città per domani pomeriggio per festeggiare il successo (credo il primo in Europa a livello di squadra per una società locale) in coppa LEN.
Detto ciò non ho potuto fare a meno di non rimarcare la totale indifferenza in cui i disgraziati dirigenti delle nostre società calcistiche, ma non solo loro, ma anche l'amministrazione comunale, ha accolto negli anni le cavalcate trionfali delle nostre società risalite dall'inferno della seconda categoria al massimo campionato regionale e al maggior campionato dilettantistico nazionale. O meglio, quantomeno sulla sponda del Prino avevano organizzato una serata di festa al loro campo, mentre i nostri neppure quella, fatto salvo forse una bicchierata nemmeno pubblicizzata al campo di Dolcedo. Oltre alla loro inettitudine questo è anche il risultato della frammentazione. Oltre ai problemi di carattere prettamente economico questa divisione ha portato anche la città a non riconoscersi più in una realtà e ad una serie di difficoltà logistiche che, obiettivamente, si possono anche comprendere.
In effetti era impensabile che per tre anni consecutivi venisse organizzata una festa a distanza di 15 giorni una dall'altra per festeggiare due promozioni di due società che non si sono mai amate e che sicuramente non godono entrambe dei favori di tutta la politica locale (nel senso che qualcuno propende per una e qualcun'altro per l'altra).
Mi auguro che questo coinvolgimento popolare e questa festa delle nostre ragazze funga da ulteriore monito ai nostri concittadini per far capire che non ha più nessun senso continuare questo stato di cose e che, passando per qualsiasi soluzione (fosse anche la sparizione di una delle due società, la fusione, la cessione del titolo o cosa cavolo volete), si arrivi il prossimo autunno a presentarsi ai nastri di partenza di un campionato (che sia la D o l'Eccellenza a questo punto non ha alcuna importanza) con una sola società che si chiami Imperia calcio 1924.
Tutto il resto è fuffa.


Portorino

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Gagliano e Sinagra fuori dai coglioni!

Anonimo ha detto...

ma non e' imperia calcio 1923?

SANLORENZO ha detto...

COMPLIMENTI RAGAZZE!!!!!