martedì 27 giugno 2023

Erba di casa mia...

Come noto, il "Nino Ciccione" sarà off limits almeno fino al 30 novembre (ma è facile immaginare che i tempi si dilateranno) e, pertanto, i neroazzurri festeggeranno il centenario fuori dal proprio storico tempio. 

Non è una novità perché la stessa cosa era accaduta nelle stagioni 1967-1968 e 1968-1969 a causa dei lavori di ricostruzione del “Nino Ciccione” durati circa due anni, con l’U.S. Imperia costretta a disputare tutte le gare interne al “Vladimiro Marengo” di Diano Marina, per il quale erano stati eseguiti dei lavori di ristrutturazione indicati dalla commissione tecnica della Lega semiprofessionisti.

In quel caso, però, era stato completamente rifatto l'impianto calcistico cittadino, con la costruzione della tribuna, del settore distinti, delle due gradinate, del drenaggio e della posa dell'erba del terreno di gioco, degli spogliatoi e dell'impianto di illuminazione: in questa occasione, invece, i lavori del progettone riguardano solo gli spogliatoi, dell'impianto di illuminazione e di una palestra ricavata all'interno della tribuna. 

A proposito di terreno di gioco, fa paura vedere lo stato in cui versa in questo momento. 


A peggiorare la situazione potrebbe essere la posa delle quattro torri faro di 36 metri d'altezza che richiederanno l'impiego di mezzi che potrebbero rovinare ancora di più le condizioni del terreno di gioco. 

Leggendo l'appalto non si fa riferimento al rifacimento del terreno di gioco e, se così non fosse, chi ne fosse a conoscenza ci rassicuri e ci faccia sapere chi se ne occuperà, perché sarebbe davvero un peccato rovinare quello che era uno dei manto erbosi più belli della Liguria e non solo. 

2 commenti:

Bastardo nerazzurro ha detto...

Arqua' si sta rigirando nella tomba....

Anonimo ha detto...

Assolutamente si.