lunedì 22 aprile 2024

A mia insaputa

“Io non sono social, però loro (quelli del blog im1923 ndr) fanno un lavoro assolutamente meritorio, però alcune volte ci sono anche delle posizioni preconcette perché se anche vincessimo la Champions League noi rimaniamo tre ‘Perinos’. Non dico che si deve dire che siamo diventati dei fenomeni perché non lo siamo e rimaniamo limitati però ogni tanto riconoscerci qualcosa” (parole del presidente Fabrizio Gramondo al termine della lunga intervista rilasciata a imperiapost.it)

Stia tranquillo signor presidente, non abbiamo alcuna posizione preconcetta, ma molti dubbi sul vostro operato, ci perdoni, si. I complimenti per come è finita la stagione sono stati fatti e li ribadiamo, soprattutto alla squadra e allo staff tecnico ingauno, ma quanta confusione, quanto pressapochismo nei primi mesi della stessa. L'avremmo voluto più ciarliero nel corso di questi anni, non solo come accaduto negli ultimi giorni, ma ci fidiamo di quello che ha dichiarato "(...) vi prometto che per quanto le mie possibilità lavorerò per sviluppare l'informazione e il collegamento coi media”. 

Abbiamo ascoltato con molta attenzione la lunga intervista rilasciata dal presidente Fabrizio Gramondo a imperiapost.it e vorremmo evidenziare e commentare alcune sue affermazioni.

Alla domanda "Questa città, secondo te, ha mai creduto fino in fondo in questa Imperia calcio?" il presidente ha testualmente risposto: “Quando sono entrato e sono stato nominato presidente dal CDA di allora ho riscontrato una situazione molto complicata a livello economico sportivo, sotto tutti i profili: l’Imperia era appena retrocessa dalla Serie D, veniva da un’incorporazione tra la vecchia Pro Imperia e l’Imperia Calcio, mettendo insieme le forze che però erano forze economicamente più deboli e soprattutto tutti e due si portavano il retaggio di annate economicamente e finanziariamente non ben gestite. Il problema è sempre stato finanziario, negli anni precedenti il problema è stato anche che si è dissipato molto con le due società che si facevano una battaglia una in Eccellenza e una in Promozione. Bisogna dare atto che la città in quegli anni aveva dato il suo contributo, ma se poi lo dissipi è un problema.". 

Tutto vero, la madre di tutti i nostri problemi è stata questa folle guerra tra poveri. C'è un piccolo (si fa per dire) particolare: l'attuale Triade dirigenziale è stata protagonista attiva di questo dissipamento (dissipatore: Chi dissipa, scialacquatore: fu un d. dei proprî averi; è un gran dissipatore. fonte treccani.it)

Ecco un paio di screenshot del blog  https://proimp.blogspot.com/ che confermano la presenza dei Perino's (ma nessuno ha mai avuto dubbi al riguardo) nell'organigramma societaria della P.R.O. (poi Pro) Imperia almeno dal 2008 al 2012 (ma anche negli anni precedenti), anno in cui c'è stata la mai digerita "fonduta" con l'ASD Imperia calcio.

Stagione 2008-2009

Il direttivo 1° squadra è composto, oltre che dal Vicepresidente Ramoino Fabio, da Ciccione Daniele, Garibbo Fabio, Giovane Antonio, Gramondo Fabrizio, Monteanni Vincenzo, Rufino Ciro, Tortello Silvio ai quali si sono aggiunti negli ultimi giorni Papone Mirio e Morabito Franco. Il responsabile ufficio stampa è Perrera Davide.

2011-2012

L’Assemblea ha riconfermato la carica di Presidente a Marco Alberti mentre il Consiglio Direttivo ha subito un rinnovamento. Questa la nuova compagine direttiva: Ramoino Fabio (confermato Vice Presidente), Tauro Angelo (confermato Vice Presidente), Parisi Michele, Dellerba Marco, Giovane Antonio, Gramondo Fabrizio, Perrera Davide, Clausi Francesco, Ciccione Daniele, Tortello Silvio.

Quindi coloro che hanno guidato la società in questi ultimi anni e che hanno permesso il raggiungimento di splendidi risultati sportivi (e non solo), continuano il loro impegno e con l’aggiunta di nuovi innesti societari contano di portare questa realtà sportiva cittadina a livelli sempre più importanti e nobili grazie soprattutto all’impostazione manageriale della società ed al costante lavoro.

Direi che non ci nulla da aggiungere, no?

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Settore giovanile

"(...) è stata una grande soddisfazione quando l’anno scorso vincendo il trofeo delle Regioni con i ragazzi categoria 2004, c’erano quattro ragazzi del vivaio Imperia”.

Per dovere di precisione i calciatori erano tre, anzi due: Amin Fatnassi e Tommaso Morchio (anche se quest'ultimo ha militato nelle giovanili dell'Albenga) e Mounir Jebbar che, la scorsa stagione ha giocato nella prima squadra neroazzurra ma ha fatto tutta la trafila delle giovanili nella Dianese & Golfo e nell'Albenga.

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Perino's out

Com’è possibile che dopo 11 anni non ci sia ancora una struttura societaria?

“Purtroppo è legato al fatto che siamo anziani. Ci vuole un ricambio generazionale. Sono 11 anni che faccio il presidente, se fossi in politica avrei fatto più di due mandati. Fabio Ramoino ne ha più di me e Daniele Ciccione ne ha poco meno”.

E quindi? Ma che risposta è? Che non sia una struttura societaria lo abbiamo riscontrato anche in quest'ultima perla di una società gestita alla carlona.
Copiamo/incolliamo da lavocediimperia.it
La Procura federale aveva chiesto mesi 5 di inibizione ma il presidente dell'Imperia Fabrizio Gramondo ha preferito patteggiare (il procedimento si è perfezionato nei giorni scorsi)  e se l'è cavata con una squalifica di 3 mesi e 10 giorni, giusto in tempo per presentarsi ai nastri di partenza della prossima stagione, in serie D.  
"E' frutto dell'assurdità della Giustizia sportiva, io non avrei e neanche patteggiato l'ho fatto solo per non peggiorare la situazione del ragazzo. In quanto alla visita sportiva il ragazzo l'aveva svolta come abbiamo dimostrato ma non essendoci il tesseramento non c'era nemmeno la certificazione, è ovvio La Federazione a livello nazionale ha disciplinato l'inquadramento dei collaboratori, ma i presidenti restano sempre responsabili. Ripeto, un'assurdità".   
Gramondo era stato deferito "per avere consentito, e comunque non impedito", come si legge nella sentenza,  a un giovane calciatore della Juniores, "di svolgere attività sportiva privo della certificazione attestante l’idoneità  alla stessa, perché non tesserato e senza essersi sottoposto agli accertamenti medici".
Una semplice dimenticanza da parte della segreteria, evidentemente,  per soli tre incontri dello scorso autunno, che sono costate, però, oltre a 3 mesi di inibizione al presidente e al dirigente accompagnatore, 4 giornate di squalifica al giocatore, due punti di penalizzazione all'Imperia (Juniores) da scontare nel prossimo campionato e 267 euro di multa alla società.     
Direi che, anche qui, non ci nulla da aggiungere, no?

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E, per finire, una serie di domande alle quali il presidente non ha dato risposta rifugiandosi con un grande classico imperiese, "A mia insaputa ", che riteniamo inaccettabile poichè il massimo dirigente dell'Imperia Calcio dovrebbe essere informato su tutte le questioni che gravitano intorno al club neroazzurro

Voi siete stati interpellati dal Comune quando ha chiesto questo finanziamento?

“Se ci andasse bene non ce l’hanno chiesto ed è legittimo perchè ognuno è padrone in casa propria".

Riuscirete a convivere tutti lì dentro?

“Dipenderà da come sarà gestito dal Comune, se il Comune darà la gestione gestione o la concessione a un’unica società che ha il coordinamento di tutto".

Come sarà il campo?

"C’è stato un sopralluogo dell’amministrazione comunale, a cui sono stato invitato come presidente dell’Imperia, ovviamente ero all’ultimo posto dell’ultima fila perché non avevo diritto di parola, c’era l’impresa, il dirigente del settore dei lavori pubblici, dello sport, il sindaco e poi ovviamente c’era anche il direttore lavori. Non ho diritto di parola sui lavori, su come sono stati eseguiti".

Chi pagherà i lavori del campo?

“A noi hanno detto così, non mi hanno chiesto niente. Se non mi chiedono, faranno le loro valutazioni. Al momento non ci hanno chiesto nulla”. 

Ricordiamo che l'assessore ai lavori pubblici aveva testualmente dichiarato: "Per quanto concerne il ripristino del manto erboso sono in corso interlocuzioni con la società sportiva Imperia Calcio per addivenire ad un accordo sulla suddivisione delle spese. Il manto verrà rifatto". Dopo più di quaranta giorni possibile che nessuno sappia nulla?

Avevano detto che avreste festeggiato la promozione al Ciccione.

“Anche noi quando siamo partiti a inizio stagione pensavamo la seconda parte della stagione di farla al Ciccione perché secondo il bando i lavori dovevano completarsi in una certa data, a novembre, poi si è passati a marzo e adesso hanno parlato di fine mese metà maggio al massimo". 

La serie D è un campionato difficile e dispendioso. Chi ci metterà i soldi? L’indiscrezione più chiacchierata è che Esselunga, nell’ambito dell’ipotesi del loro arrivo, sarebbe lo sponsor dell’Imperia. È vero?

“Non ho mai sentito parlare di questa ipotesi. Sento da voi il discorso del supermercato".

Insomma, non so nulla, non mi hanno chiesto niente, ero all’ultimo posto dell’ultima fila perché non avevo diritto di parola, dipende dal Comune,  non ho diritto di parola... e con queste idee molto chiare, apprestiamo ad affrontare il prossimo campionato di serie D e programmare il ritorno, dopo quasi trent'anni, in serie C.

(il post prosegue domani)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma questo è il presidente o è la mascotte?

Anonimo ha detto...

Che fffigura di mmmerdaaaa...ogni anno per cappelle di sta dirigenza, una volta la prima squadra, una volta la primavera vengono regolarmente penalizzate in classifica..."Dilettanti allo sbaraglio!!!" Stampatevi quello sulla maglietta, rigorosamente con la D maiuscola e possibilmente di una taglia più larga...

Anonimo ha detto...

Sua Eminenza=Cardinale; Sua Eccellenza=Vescovo; Sua Altezza=Re; Sua Santità=Papa; Sua Insaputa=Gramondo. :)

Anonimo ha detto...

Non si vede la luce in fondo al tunnel!!!Anzi il tunnel è sempre più buio……..