venerdì 22 ottobre 2021

Sei diffidati matuziani

Una serie di Daspo (Divieto di accedere a manifestazioni sportive) definitivi ed in arrivo rischia seriamente di decapitare il gruppo di ultrà al seguito della Sanremese. La squadra di calcio della Città dei Fiori, quest’anno impegnata nel campionato di Serie D Girone A, potrebbe giocare le prossime stagioni con il coro delle voci del tifo organizzato quasi dimezzato.

Tutto ha inizio con il derby di Coppa Italia con l’Imperia del 22 settembre scorso, in scena nel capoluogo al  “Nino Ciccione”: il primo con il pubblico in presenza dal 5 settembre 2015. Allora, un altro match di coppa, questa volta di Eccellenza allo stadio Comunale di corso Mazzini, aveva avuto come contorno scontri tra le due tifoserie, con i “Samurai” dell’Imperia gemellati con le “Brigade Sud” del Nizza e quest’ultimi che, con qualche elemento più facinoroso, avevano tentato, senza fortunatamente riuscirvi, di entrare in contatto con il pubblico matuziano della “Gradinata Nord“, in quell’occasione piena fino all’orlo, con almeno 500 spettatori. Il tutto si risolse con 36 Daspo: due per gli imperiesi e il resto per gli scatenati nizzardi, che lamenteranno anche qualche lesione provocata dai manganelli in dotazione alle forze dell’ordine.

Da allora le due tifoserie non si sono fronteggiate più fino alla partita di coppa più recente. Solo il giorno prima, Pietro Milone il questore, aveva concesso quello che lui stesso aveva definito «un’apertura di credito» nei confronti degli ultras, scongiurando un match a porte chiuse. Però poi è successo che parte della tifoseria dell’Imperia ha atteso fuori dalle porte dell’impianto sportivo i fan biancazzurri, imbarcati su di un mezzo della Riviera Trasporti. All’arrivo della tifoseria rivale, gli ultras imperiesi hanno iniziato a intonare cori pieni di insulti, sembra poi seguiti dal lancio di una bottiglia di plastica. Da lì la scintilla che ha aizzato gli animi, con alcuni matuziani che cercano di entrare in contatto con gli avversari, ma vengono contenuti dal nutrito servizio di polizia. E qui scattano i primi Daspo per i sanremesi. Il più pesante, di quattro anni, ad un soggetto che è stato trattenuto dagli agenti, perché, cinghia alla mano, ha provato ad oltrepassarne lo schieramento. Quattro anni senza manifestazioni sportive per lui e nella motivazione del divieto rientrerebbe anche qualche sputo, durante il match, dalle gradinate all’indirizzo di un calciatore dell’Imperia.

L’altro ultra biancozzurro “daspato” è un giovane che, con uno scatto improvviso, aveva dribblato i poliziotti con l’intento di caricare, da solo, la dozzina di “Samurai” posta dietro un cordone di celere. L’ardimento costerà al supporter due anni senza Sanremese e sembra che la sua insana impresa sia stata fermata solo dallo stesso questore Milone, che lo ha riacciuffato prima che entrasse in contatto con i rivali. Entrambi i dispositivi citati sono già definitivi, come entrambi i tifosi si possono definire della “vecchia guardia” matuziana, con anni di match alle spalle, sempre presenti anche in trasferta.

Definitivi non lo sono ancora, ma lo dovrebbero diventare a breve, altri quattro Daspo per altrettanti tifosi biancoazzurri. I fatti questa volta sono di mercoledì 6 ottobre scorso, avvenuti durante la partita di campionato Sanremese-Casale. A seguito di diverse decisioni della terna arbitrale, giudicate dai padroni di casa a loro sfavore, un gruppetto di “ragazzi della Gradinata Nord“, si sarebbe avvicinato alla recinzione ed avrebbe iniziato a insultare il guardialinee, bersagliandolo anche con qualche sputo. Queste sarebbero le motivazioni alla base degli altri quattro provvedimenti di pubblica sicurezza, dei quali non si conosce ancora la durata, ma che sarà sicuramente misurata in anni. Tra i tifosi daspati, tutti sempre presenti al Comunale come fuori, c’è anche un giovane di Arma di Taggia, storico capo ultras della Sanremese.

(tratto da riviera24.it)

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