Tutto questo non può concludersi con il Sindaco come Salvatore della patria. Nel disastro complessivo che si è verificato attorno all' Imperia vi sono tutta una serie di situazioni in cui il sindaco (non parlo della giunta perché non esiste) ha una responsabilità enorme e di cui dovrebbe rispondere davanti alla città per sue scelte dirette o per aver dato fiducia a soggetti a lui molto vicino politicamente (consiglieri comunali di maggioranza, soggetti nominati in enti o fondazioni da parte del comune).
Le scelte di cui non può assolutamente scaricarsi la responsabilità' amministrativa e politica sono gli investimenti sbagliati come la cittadella con spreco di fondi pubblici , cattedrali nel deserto come le nuove torri faro che dovevano permettere di realizzare al Ciccione eventi anche non sportivi che chissà mai se si realizzeranno, le condizioni disastrate del manto erboso che hanno recentemente richiesto un altro intervento di 60.000 euro (tappullo) da parte del comune di risorse pubbliche.
Non è possibile per il Sindaco scaricare solo sui dirigenti queste responsabilità: chi è stato che ha dato loro fiducia affidandogli la gestione del campo?
Inoltre in questi ultimi giorni ha fatto il minimo sindacale per un sindaco: ha cercato di mettere attorno a un tavolo istituzioni sportive e società per vedere di trovare una soluzione.
Ha utilizzato il suo enorme sistema di potere (che va dal comune all' ASL) con pressioni sui dirigenti perché non facessero saltare tutto il baraccone. C'è riuscito? Lo sapremo nelle prossime settimane.
In ultimo di certo i contatti che ha avuto con imprenditori interessati alla società' si sono rivelati inutili.
Per favore, quindi, cerchiamo di non farlo diventare il salvatore della patria.
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