Filippo Dani intervistato da Claudio Mandica su imperisport.net:
Come ti trovi con la squadra e con la città in generale?
“Con la squadra mi trovo molto bene. Sono un gruppo di ragazzi fantastici come lo staff tecnico. Penso che la forza della squadra sia l’unione del gruppo. Con la città: i tifosi sono molto bravi perchè vengono sempre a vedersi le partite, peccato non possano entrare dentro lo stadio. Devo dire che mi manca il calore dei tifosi però speriamo che più avanti possano cambiare le cose”.
Avevi detto prima della stagione che uno dei tuoi sogni era di avere una curva dietro di te, loro si fanno sentire lo stesso anche se sono fuori, come hai visto questa accoglienza?
“Penso che non tutte le squadre possano permettersi dei tifosi così visto che sono venuti anche fino a Tortona pur sapendo di non poter entrare. Con loro alle spalle la soglia dell’attenzione mia, così come quella del reparto difensivo, è sicuramente più alta, io cerco di tenerla alta sempre però con loro qualcosa di più c’è”.
La fase 1 vs 1 è il tuo intervento preferito?
“Io mi definisco un portiere moderno, abile con i piedi, nelle uscite, mi piace aiutare la squadra poi nell’uno contro uno secondo me è un aspetto di concentrazione. Devo restare sul pezzo per 90 minuti ed essere bravo a farmi trovare pronto quando c’è la possibilità. Sicuramente tra i pali mi sento bene poi l’uno contro uno, per come la vedo io, bisogna stare fermi fino all’ultimo perchè se parti prima hai perso”.
Come hai visto fin qui il campionato?
“Molto equilibrato. Penso che tutti se la possono giocare con tutti. Non c’è una squadra materasso o una da battere, è da giocare partita dopo partita e sono sicuro che se giochiamo come nelle ultime partite possiamo toglierci delle belle soddisfazioni”.
C’è una squadra che ti ha più impressionato?
“Dal punto di vista del gioco il Chieri mentre come ossatura della squadra il Derthona mi è piaciuto parecchio, anche come solidità ed esperienza”.
Hai qualche obiettivo personale per questa stagione?
“Condivido l’obiettivo societario, la salvezza è l’aspetto principale. Per quanto riguarda me, il mio obiettivo è la costanza di prestazione, penso che un portiere deve guardare al rendimento sul lungo periodo e prendere meno gol possibili”.
Uscendo fuori dal calcio, c’è qualcosa di Imperia o della provincia che ti è piaciuto?
“La grossa differenza rispetto a dove abito io è il mare, perchè dove vivo io il mare e le spiagge non sono così belle. Non ho visto molto ma in questo periodo quel che ho visto e che mi piace di più è il lungomare e il porto di Imperia”.
C’è un giocatore con cui hai legato maggiormente?
“Sicuramente con Gianluca Gnecchi perchè viviamo nella stessa casa e ci troviamo bene però in linea di massima ho legato con tutta la squadra”.
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