Gianboreplica

La replica di Gian Luca Bocchi ai commenti anonimi susseguenti all'intervista di venerdì scorso 

Scrivere sul blog, mettendoci la faccia, ti espone anche a critiche anonime che sono difficili da sopportare, soprattutto quando l'anonimato ha le gambe corte.

Sulle mie qualità di allenatore ci possono essere diversi pareri, per qualcuno sono bravo, per altri sono scarso. Io ho sempre detto che per giudicare un allenatore non bisogna fermarsi al solo risultato del campo. Bisogna analizzare il materiale a disposizione, gli avversari, le condizioni in cui si lavora e chi dovrebbe supportare il lavoro del tecnico ricoprendo ruoli societari. Durante il periodo in cui ho allenato ho dovuto fronteggiare parecchie avversità. Tralasciando il fatto che per parecchie settimane ho dovuto anche fronteggiare un grosso problema famigliare, ho sempre messo il massimo dell'impegno e nelle ultime settimane del mio incarico non ho ricevuto quel supporto di cui parlavo prima, anche per la mancanza di persone di calcio, figure che per fortuna sono state individuate in Bencardino e Riolfo per la prossima stagione. Chi dice che anche chi spazzava le gradinate del Ciccione voleva il mio esonero è un bugiardo. Quelli che volevano il mio esonero, purtroppo, erano una buona parte di quelli che entravano dentro il recinto del campo o appartenevano alla "stanza dei bottoni". Gente che pensava che il male dell'Imperia era l'allenatore di turno, ma che puntualmente sono stati smentiti in maniera inequivocabile. Lupo, Bocchi e Solari nessuno di loro era all'altezza. La realtà è che la società e alcuni giocatori (solo alcuni sono stati uomini riconoscendomi in privato queste cose) hanno provato a scaricare il barile, fallendo miseramente.

"Chi è causa del suo male pianga se stesso"... "vittimismo becero" ... parole usate con anonimato qui e in maniera diretta con messaggi privati che conservo tutt'ora e che dimostrano esattamente il contrario.

Sono l'unico che parla apertamente di queste cose perchè non devo ricevere nulla da questa società. Una società che dovrebbe prendere appunti da altre compagini, vedi Lavagnese, molto più virtuose. Non ho parlato a vanvera quando ho detto che alla Lavagnese non esistono "correnti" e ognuno si occupa dei propri compiti. All'Imperia è avvenuto tutto il contrario. Se il presidente, cioè quello che "caccia i soldi" (parole sue), vuole decidere dove fare allenamento, come disporre la squadra sui corner a sfavore, organizzare le sedute atletiche e tecniche ecc. perchè deve prendere un allenatore e non mette un fantoccio al suo posto ? Se i giocatori ritengono che questo atteggiamento sia giusto, facciano pure gli aziendalisti, ma quando poi verranno messi da parte, magari con qualche arretrato ancora da prendere, non facciano la figura di quelli che cadono dal pero...

Un'ultima cosa: non sono stato l'unico furbo tra tanti stupidi, sono l'unico che puo' parlare perchè la libertà me la sono guadagnata lavorando senza dipendere da nessuno.

Ho parlato di fatti concreti, mentre chi mi critica parla di "incompetenza" in maniera indefinita e a quelli che hanno avuto la sfortuna di essere allenati dal sottoscritto, rispondo che tutto sommato è stato un periodo di soli due mesi e che così potranno meglio apprezzare il lavoro degli allenatori che avranno in futuro. Non devo vendere fumo per trovare una panchina, non mi è interessato per 6 anni e posso tranquillamente farne altrettanti lontano dal calcio, ma la libertà di dire queste cose non ha prezzo

Gian Luca Bocchi