venerdì 4 settembre 2020

Question time


Ho ricevuto questa email da un lettore del blog che sottopongo all'attenzione dei lettori e della dirigenza neroazzurra.

Qualche giorno fa abbiamo letto queste dichiarazioni di due dei nostri principali sponsor.
Claudio Castellani della "OnShop": " Sponsorizziamo l'Imperia perchè appartiene a un altro tipo di calcio, permeato da valori sani, che mi danno la speranza che anche nei Prof possa approdare gente sana e seria". Ma lo sa che siamo nei dilettanti?
Francesco Maiolini, direttore generale del Gruppo Bancario Igea Banca: “Il sogno di approdare nei professionisti non è irrealizzabile. La Serie D è un campionato lungo e difficile ma non è detto che già quest'anno l'Imperia non ce la possa fare. Altrimenti sarà per il prossimo. Una cosa è certa, fra uno o due anni l'Imperia sarà in C1”.
Ma questi sponsor (e meno male che il patron li ha coinvolti, altrimenti manco riuscivamo a confermare la rosa della scorsa stagione) l'hanno seguita la campagna acquisti che, a oggi, nella casella acquisti, a parte i quattro under (Lorenzo Cassata, Paolo Calderone, Filippo Dani e Gianluca Gnecchi) consta solo del nome del difensore Alessio De Bode?
Credono davvero che possiamo ambire a qualcosa di più di un Campionato di sofferenza, con l'unico obbiettivo possibile quello della salvezza, come rimarcato dallo stesso mister Alessandro Lupo?
Ma i soldi di questi sponsor, a cosa servono? A pagare le trasferte e le spese vive? Ma a quelle non dovrebbero pensare già i nostri dirigenti?
Cosa aspettiamo a prendere un centrocampista e un attaccante? Il mercato di riparazione invernale?
Sono tante le domande che vorrei porre loro, ma a regione Perine c'è un muro di gomma grosso come la Muraglia cinese... l'ultima dichiarazione ufficiale del presidente Fabrizio Gramondo è datata niente meno che 18 giugno 2020: non è che la triade è ancora in lock down?

11 commenti:

Déja vu ha detto...

Sono sette anni che la triade è in lockdown. Si erano portati avanti col lavoro...

Anonimo ha detto...

Attendiamo chiarimenti dalla dirigenza grazie.

Nik ha detto...

Un Presidente...vogliamo un Presidente...

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti, sono un saltuario lettore del blog che tifa Imperia da sempre.

Voi continuate a tirare fuori questi nuovi sponsor che secondo voi dovrebbero fare investimenti per pagare giocatori, ma in realtà da quest'anno, con il C.U. N. 54/A della F.I.G.C., è stato modificato l’art. 72, comma 9, delle N.O.I.F, in cui al punto 5 viene espressamente detto ciò: "Per le società della L.N.D. e del S.G.S. i proventi derivanti da sponsorizzazioni dovranno essere destinati alla creazione e/o allo sviluppo dei vivai giovanili nonché alla diffusione dell’attività dilettantistico – amatoriale svolta in ambito territoriale".

A mio modesto parere dico FINALMENTE.

Magari ho interpretato male io quanto detto dalla FIGC ma se così fosse, è normale che questi sponsor non vengano accompagnati da acquisti.
La trafila dovrebbe diventare sponsor -> miglioramento settore giovanile -> più bambini (cioè più quote) o valorizzazione ragazzi -> maggiori soldi da investire nella prima squadra -> più blasone -> più sponsor -> più investimenti nel settore giovanile.

Vorrei ricordare che, in teoria, da una società sportiva dilettante i dirigenti non si "intascano" i soldi ma il bilancio della società a fine anno deve essere in pari.

Nik ha detto...

...seeeee....sogna...a maggior ragione servirebbe un presidente alle spalle con una certa disponibilità economica che potesse garantire di suo qualche finanza in più da investire nella squadra...noi chi abbiamo scusa come presidente?!?
Ecco...appunto...

Ex giocatore ha detto...

Anonimo delle 12.03, hai perfettamente ragione da un punto di vista teorico ma forse non conosci "l'ambiente" del calcio dilettantistico.
In teoria, tutte le squadre dilettantistiche non dovrebbero avere guadagni o ricavi e gli introiti (derivanti da sponsor e iscrizioni al settore giovanile) dovrebbero essere utilizzati nello sviluppo delle strutture sportive, degli atleti e degli allenatori.
Nella pratica, purtroppo, i cosiddetti "rimborsi spese" che vengono dati ai giocatori della prima squadra per "pagarsi il trasporto" verso le strutture di allenamento, sono dei veri e propri stipendi, in nero, che nulla hanno a che vedere con le spese vere e proprie che si hanno nei viaggi.
Come vengono pagati questi rimborsi? Proprio con gli sponsor e le iscrizioni dei bambini.
È giusto? Ovviamente no, e lo dico da tempo nei commenti a questo blog e nella vita quando si apre l'argomento.
Per risolvere un minimo la situazione, bisognerebbe innanzitutto avere il coraggio di: 1) non affidarsi ai giocatori "di categoria" che vengono da lontano, perché costano; 2) puntare veramente sui ragazzi del luogo; 3) "fregarsene" dei risultati per qualche anno e costruire una struttura anche extra-calcio che permetta lo sviluppo dei giocatori non solo dal punto di vista sportivo ma anche da quello lavorativo, ad esempio offrendo dei lavori veri e propri invece che stipendi "mascherati" che non fanno bene a nessuno.
Poi servirebbe un po' di amore per il territorio e la propria maglia ma vabbè, questa è un'altra storia...

im1923 ha detto...

Anonimo delle 12:03, la teoria è una bella cosa, la pratica un'altra... il C.U. da te citato non è una novità, ma siamo tutti certi che in pochi metteranno in pratica i dettami della F.I.G.C.
Una dirigenza avveduta e con un programma tecnico a medio e lungo termine considera la prima squadra come la punta di diamante della propria società e la costruisce negli anni: è quello che accade a Imperia? no, basta leggere l'ipotetica formazione della prima squadra che potrebbe scendere in campo alla prima di Campionato in programma tra tre settimane: di ragazzi del settore giovanile, titolari, scenderanno in campo i soli Giglio e, forse, Trucco. Tutti gli altri sono cresciuti in altre società... e dire che di tempo per costruire una squadra all'altezza della serie D ce ne sarebbe stato...
I denari di questi tre sponsor, quindi, serviranno solo per rimborsare i ragazzi della formazione di Lupo e il suo staff... e, lo ripeto, meno male che grazie al patron sono arrivati, perchè altrimenti chissà (io lo immagino) dove saremmo...

Senza parole... ha detto...

Ex giocatore, sono sette anni che se ne fregano dei risultati, a meno che tu non pensi che una piazza come Imperia avrebbe dovuto fregarsene ancora di più e magari starsene buona buona per sette anni in Promozione o magari perché no in Prima Categoria...

Pistocchio ha detto...

Mettetela come volete, il fatto è che siamo corti per affrontare un campionato di serie D. Al momento abbiamo 3 over per ogni reparto che significa che, ad eccezione forse di Sassari che secondo me sarà sempre "sacrificato" per far giocare uno degli under, tutti dovranno tirare la carretta per tutta la stagione. Considerato che dietro Scanna, Virga, Fazio e De Bode presumo saranno i titolari, mi pare che al momento l'unica alternativa sia Mela, un 2003,a centrocampo dando per titolari Sanci, Beppe e Martelli resta solo Gnecchi e Fatnassi, altro 2003. Unico reparto dove c'è abbondanza è l'attacco dove però manca, come sempre, un vero centravanti. Però il mister dice che #siamoappostocosì. Valutate voi...

BorgoPeri1968 ha detto...

Vogliamo parlare dell’organigramma con cariche inventate, esiste il CDA in una asd ? che ruolo ha il patron ? dirigenti allo sbaraglio in un D che si preannuncia molto competitiva ... la peggior dirigenza di sempre, un allenatore che è rimasto perché non c’era nessuno che lo voleva, una squadra non all’altezza della D, null’altro da aggiungere !

Ex giocatore ha detto...

Senza parole, è vero che se ne sono fregati ma non hanno costruito nulla. Per il settore giovanile non è stato fatto nulla, né miglioramenti delle strutture né miglioramenti nell'organico. Eppure qualche hanno fa è stato vinto un campionato regionale juniores ed ogni anno quasi tutte le classi fanno buoni risultati, sempre a livello regionale.
Ha ragione im1923: il fatto che delle giovanili dell'Imperia (o di Imperia/Diano/altri paesini) ci sia solo Beppe è una cosa tragica, ma ancor più tragica è la mentalità che dice di "non provarci neanche".
P.s.: qualcuno ora dirà "il campionato juniores è di basso livello" ma ci terrei a dire una cosa semplice: se a questi ragazzi, tutto sommato bravi (perché per vincere qualcosa, qualsiasi cosa, devi essere bravo), non viene data una chance, non avremo mai giovani della nostra città se non in Prima o Seconda Categoria...
P.p.s.: conosco bene Beppe e non era un fenomeno quando era nelle giovanili, era solo un ragazzo che si applicava e si divertiva. Riolfo gli diede fiducia e ora è capitano.
La fiducia è quella che conta.