"Siete la Riviera dei Fiori che usa le maglie e il nome sacro dell'Imperia"

giovedì 17 dicembre 2020

Ciao Giovanni

Questo stramaledetto 2020 non finisce di farci soffrire.

Questa mattina ci ha lasciato l'ex allenatore neroazzurro Giovanni Sacco, dopo che era stato ricoverato all'ospedale «Massaia» di Asti dopo aver contratto il Covid.

Giovanni Sacco, nato il 25 settembre 1943 a San Damiano d’Asti, è stato centrocampista della Juventus, totalizzando 138 presenze in Serie A.

Ha poi giocato con le maglie dell’Atalanta e Lazio, in Serie A e B, e nella Reggiana, in Serie B. 

Nel suo curriculum anche una presenza con la Nazionale Under 21.

Conclusa la carriera da atleta con l’Asti in Serie D ha iniziato quella di allenatore, nelle giovanili dello stesso Asti.


Nella stagione 1980-1981 il Presidente Angelo Duberti lo chiama a Imperia per ricondurre in Serie C2 dopo l'inopinata retrocessione nel Campionato precedente: missione compiuta con un Torneo entusiasmante condotto sempre al vertice dalla prima all'ultima giornata (20 vittorie, 10 pareggi e 4 sconfitte, una delle quali a tavolino, 50 gol fatti e solo 17 subiti).

La stagione successiva conduce i neroazzurri a una soffertissima salvezza, raggiunta a soli 4 minuti dal termine dell'ultima gara di Campionato, grazie a una migliore differenza reti negli scontri diretti con la Virescit Boccaleone.

Nella stagione 1982-1983 la sua avventura termina dopo 11 giornate, dopo la sconfitta esterna contro lo Spezia, sostituito da Luigi Bodi che poi otterrà la salvezza alla fine del Torneo. Alla fine, lo score di Giovanni Sacco sarà di 79 presenze, con 29 vittorie, 29 pareggi e 21 sconfitte.

Dopo l'Imperia, Giovanni Sacco ha allenato per due stagioni la Pro Vercelli con cui ha vinto il Campionato di Serie D 1983-1984, l'Asti, il Savona, il Pinerolo, il Casale e l'Aosta.

Giovanni Sacco lascia i due figli Vincenzo e Marcella, i quattro nipoti e i fratelli Aldo, Luigi e Mario, presidente della Fondazione Cassa di
Risparmio di Asti.

A loro le più sentite condoglianze, in ricordo di uno degli allenatori più amati della storia imperiese.

Nessun commento: