A che punto è l'iscrizione al campionato di serie D: "Ti ringrazio per l'opportunità che mi dai anche per chiarire molte cose inesatte che sono state dette sulla questione Imperia Calcio. Noi abbiamo formalizzato l'iscrizione al campionato secondo la prassi. Quest'oggi abbiamo avuto richiesta di integrarla con il documento che mancava, cioè il verbale dell'assemblea e che provvederemo a inviare questo pomeriggio. A questo punto la domanda sarà vagliata da chi di competenza, che ci dirà se la richiesta è stata accettata: siamo fiduciosi perchè abbiamo pagato la somma necessaria e inviato tutta la documentazione".
Chi ha pagato l'iscrizione: "Noi abbiamo pagato tutto quello che c'era da pagare che possiamo valutare in circa 100.000 euro grazie ad amici che ci hanno dato una mano e ai tanti soldi che ci hanno messo i soci (cioè Fabio Ramoino e il sottoscritto). Abbiamo chiesto aiuto ad amici e sponsor che, grazie a Dio, ci stimano e supportano come hanno fatto in questi anni e, poi, noi che abbiamo messo mano al portafoglio in maniera importante: tra questi anche la "Divizia" che è uno sponsor storico".
Come si è arrivati a questa situazione?: "Martedì 8 giugno, per correttezza, ho chiamato i giocatori rimasti (4 o 5, attaccati ai colori) per fargli presente che, in quel momento, la situazione non era tale per permettere l'iscrizione al campionato di serie D. Questo non tanto per problemi di carattere economico quanto perchè era tardissimo e perchè il gruppo che pareva interessato a rilevare, dopo che da inizio mese aveva contattato alcuni dei giocatori tramite il direttore sportivo (Valentino Papa) e direttore generale (Antonio Soda) in pectore, mentre gli altri, preso atto che non facevano parte del progetto, si sono accasati altrove.
Quelli contattati, per contro, aspettavano un riscontro formale, cioè la firma di un contratto.
Quando si è capito che la trattativa con Ruggieri era saltata, perchè lui aveva cambiato le carte in tavola rispetto all'accordo raggiunto il 5 giugno, anche i ragazzi che erano stati contattati hanno preso altre strade: il risultato, il vero problema è chi inizierà la stagione e chi sarà l'allenatore.
Contestualmente, per il rispetto che porto alle istituzioni, ho chiamato il sindaco di Imperia, proprietario del "Nino Ciccione" che ci ospita, esponendogli questa prospettiva e significandogli quanto stava succedendo: noi ci siamo iscritti e poi, parlando con la Federazione, avremmo visto se partecipare al campionato di Eccellenza o Promozione. La squadra dell'Imperia non è nè mia nè di nessuno, ma è patrimonio della città di Imperia
Il sindaco mi ha significato in modo colorito, per usare un eufemismo, che lui non era d'accordo che il calcio di un certo livello sparisse da Imperia. Detto ciò ha detto che si sarebbe messo a disposizione per cercare di darci una mano per risolvere questo problema e, a questo punto, noi soci, Ramoino e io, abbiamo ritenuto dare seguito a questa sua volontà e abbiamo provveduto a iscrivere la squadra dicendo a tutti che, un minuto dopo l'iscrizione, ci sarebbe stato il vero problema. Io non ci sarò perchè avevo già rassegnato le dimissioni a gennaio ed ero rientrato quando c'era stato il marasma: mi devo ritirare perchè sono stanco, ho altri problemi e altri incarichi.
Fabio Ramoino, che ha sempre avuto un legame molto stretto solo con la prima squadra, invece si è messo in moto per cercare il modo di andare avanti. Abbiamo accettato le istanze del sindaco e abbiamo iscritto la squadra facendo un grande sforzo chiamando a raccolta i nostri sponsor: siamo riusciti a inoltrare la richiesta e, ora, aspettiamo l'imprimatur della Federazione".
Qual è l'organigramma societario?: "Nell'organigramma mandato in Federazione che faceva riferimento all'assemblea dell'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024 tenutasi presso il nostro commercialista Angelo Musso il 24 giugno 2025 compare il mio nome. Con una pec inviata il 2 luglio 2025 alla pec della Ssd Imperia ho comunicato le mie dimissioni: a questo punto, con le mie dimissioni, il presidente sarà inevitabilmente l'attuale vice presidente Fabio Ramoino".
E' possibile un ritorno di fiamma di Ruggieri?: "Non l'ho più sentito e adesso è tutto più difficile. Precisiamo che non siamo stati noi a cercarlo ma lui, lo scorso novembre, uscito dal comune di Imperia per parlare di Imperia Calcio e dei suoi rapporti con l'amministrazione comunale dei quali non mi interessa e dei quali non mi devo interessare e che rispetto.
Sono passati più di sei mesi di interlocuzioni tra noi e nei quali ci siamo visti più volte, nei quali mi ha chiesto le perizie di stima delle nostre strutture, ha avuto tutti i documenti che ha richiesto, meno il bilancio 2024, dal nostro commercialista e li ha trasmessi al suo commercialista (Paolo Trucco).
A questo punto lui ha fatto una ipotesi di stima del valore della società perchè noi gli abbiamo detto che dei debiti fiscali ce ne saremmo fatti carico noi.
Dopo questo passaggio era prevista una caparra di 20.000 euro entro la metà di giugno e 10.000 euro entro il 10 luglio perchè aveva dei suoi problemi personali.
La fidejussione rimaneva in capo a noi così come metà dell'iscrizione al campionato, con la fidejussione che ci avrebbe poi restituito il 1° luglio del 2026 quando sarebbe tornata nelle casse societarie e i 10.000 euro dell'iscrizione nel corso della stagione.
Chiuso questo accordo, dal 1° luglio 2025 la gestione sportiva sarebbe passata nelle sue mani.
Finita questa chiacchierata, davanti a testimoni e un foglio scritto, ha telefonato a te (Diego David), al comune per prendere un appuntamento col sindaco e ai suoi collaboratori per dire dell'accordo ormai raggiunto e di cominciare a lavorare, tanto che, a partire dal giorno dopo, sono stati nella nostra sede per vedere i contratti coi calciatori, capire le cifre e avere un quadro completo della situazione.
Dopo che l'ho sollecitato di far preparare dal suo consulente quell'accordo basato sulla sua proposta per poter procedere a ricevere la caparra e sbloccare l'operazione. Il documento che abbiamo ricevuto era completamente diverso da quello che avevamo concordato: non prevedeva la caparra, non prevedeva il pagamento in due passaggi come avevamo richiesto; prevedeva che i 30.000 euro che li avrebbe dati a giugno visto che a luglio non li aveva e, in più, la richiesta di avere da parte nostra delle garanzie reali, cioè una fidejussione, sul pagamento del debito erariale.
Noi gli abbiamo risposto che a noi andava bene l'accordo precedente: proposta, a detta del nostro commercialista, irricevibile".
Chi ne sarà della stagione 2025-2026?: "Fabio Ramoino si sta sentendo con Giancarlo Riolfo, con cui ha un legame storico e strettissimo, e questa sarebbe un'opzione importante.
Il problema è che il tempo stringe: c'è da allestire una rosa e cercare un allenatore. E' questo il problema che avevo prospettato ai giocatori rimasti e al sindaco martedì scorso e di cui ho detto prima".
A quanto ammontano i debiti?: "Secondo il "foglietto" di Ruggieri, tolti quelli fiscali, i debiti ammontano a 40.000 euro: quelli fiscali, che sono oggetti di rottamazione, potrebbero aggirarsi intorno a 200.000 euro ma al momento non lo so con precisione.
I debiti non fiscali, secondo la stima fatta dal consulente di Ruggieri, ammontano a una cifra compresa tra i 40.000 e i 50.000 euro, una piccola cifra per una squadra di serie D, di una città capoluogo di provincia e con un buon numero di tifosi al seguito".
La città ha risposto?: "La città no, gli amici si, come sempre. Ma non è problema solo di Imperia, guardando le altre realtà sportive limitrofe. La città, ben avendo a conoscenza delle difficoltà che ci sono dal dicembre scorso e dalla mia volontà di lasciare, con una società in serie D e con un grippo consolidato, non ha risposto: si sono fatti avanti solo Commini da Prato e Ruggieri da Reggio Emilia, ma nessun gruppo imperiese".
Il terreno di gioco del "Nino Ciccione? Nella determina del comune di Imperia ci son accuse neanche troppo velate ("persistente incuria manutentiva da parte del gestore"): "Su questo non sono d'accordo e l'ho fatto presente. Bisogna dire che il campo ci è stato consegnato il 6 settembre, l'8 c'è stata l'inaugurazione della "Cittadella dello sport" e il giorno dopo la prima di campionato, il campo è stato allagato e la partita sospesa. O siamo veramente bravissimi a distruggerlo o presumibilmente non è tutta colpa nostra, ma non voglio polemizzare con nessuno.
Fa parte di un quadro generale non favorevole nei nostri confronti, che non ci stima come dirigenti sportivi, di un sentore cittadino secondo cui tutto quello che accade di negativo è colpa nostra. Se domani cade un albero in piazza Dante è colpa dell'Imperia calcio perchè i ragazzi hanno segato un albero per festeggiare la vittoria del campionato o perchè saltavano uno sull'altro.
Un quadro chiaro, lo sento, lo percepisco dagli occhi, dalle battute e anche dalle facce degli amici che mi dicono "ma chi te lo fa fare" ed è la ragione per cui mi sarei fatto volentieri da parte, facendo la categoria che è quella che possiamo fare con le nostre forze, cioè quella regionale, che va dall'Eccellenza in giù e che probabilmente non è quella interregionale".
1 commento:
Un pasticcione
Posta un commento