venerdì 12 febbraio 2021

Patronpensiero

Eugenio Minasso intervistato da settimanasport.com 

Eugenio Minasso, anche voi come la Sanremese avete qualcosa da ridire sugli arbitraggi?

"Non ci lamentiamo mai degli arbitri, ma mi faccio solo una domanda, come mai nelle ultime partite sono arrivati direttori di gara da Messina, Foggia, Catania? Le trasferte coi voli aerei costano cifre da capogiro, perchè quando si gioca in Piemonte, Liguria, Lombardia, non arrivano arbitri da Veneto o Emilia. Un arbitro dalla Sicilia quanto ci costa?".


Cosa ne pensa delle dichiarazioni di Fava e Delgratta?

"Delgratta è molto sanguigno, ma se dobbiamo parlare di noi dico che anche i dirigenti della Castellanzese sono rimasti un po' frastornati domenica, nel primo tempo c'è stato onestamente un arbitraggio a favore nei nostri confronti, il nostro rigore c'era e non c'era, poi nel secondo tempo per compensare ha arbitrato nettamente a loro favore, c'era un altro rigore per noi che non ci ha dato, e poi non vedeva l'ora di dare un rigore a loro. Dicevamo tutti "speriamo finisca in pareggio per non scontentare nessuno" e invece... Quanto al fatto che Imperia e Sanremo siano considerate trasferte scomode, non lo voglio pensare, mi sembrerebbe strano, e non credo alla malafede..."

Voto al girone di andata?

"Beh, abbiamo fatto davvero un bel girone di andata, saremmo stati quarti in classifica se avessimo vinto a Castellanza. Questo è un campionato talmente strano che oggi sei ai playoff e domani ai playout, puoi vincere o perdere contro chiunque, è dura giocare mercoledi e domenica, le partite ravvicinate incidono molto sui risultati, ci sono tanti giocatori che hanno un lavoro e arrivano stanchi al campo. Darei un bel 7 abbondante, siamo una matricola, partita per salvarsi, e invece abbiamo avuto i nostri momenti di gloria".

Cosa si aspetta dal ritorno?

"Dal ritorno vorrei una serie di partite che ci mettano al riparo dai playout, a quel punto potremmo fare un campionato più rilassato. Abbiamo giovani molto validi, e potremmo alternare giovani e vecchi, andando avanti nel nostro progetto che prevede che un giorno si possa aspirare qualcosa di più".


Prospettive a medio termine?

"Oggi come oggi non siamo ancora pronti per la C, ma io vorrei che non ci fosse un leader che se muore muore il partito. La società deve andare avanti lo stesso quando un dirigente importante non c'è più, vorrei creare un gruppo dirigenziale che garantisca continuità, con una scuola calcio, allenatori validi, una struttura importante. Non sono i soldi del singolo che fanno la fortuna di una società, e l'Imperia in questo senso si sta strutturando".

Che modelli seguite?

"Faccio un nome importante: Percassi l'Atalanta l'ha costruita in 20 anni, è diventato un uomo ricco, potente, capace di fare grandi cose nel campo dell'industria e delle attività produttive. Una società di calcio può fare anche da volano per altre sfide, si crea un circolo virtuoso che poi fa ancora più crescere la società stessa. Se io prendessi una società solo per creare plusvalenze non andrei da nessuna parte, bisogna creare un futuro, la società deve essere della città e non di uno solo, di tutti e non di una persona. Noi ci stiamo lavorando e dipenderà molto da come risponde la città. Senza il pubblico abbiamo perso un anno, gli altri sono campi sportivi con un tribuna, il nostro "Ciccione" è uno stadio. Il derby con la Sanremese sarebbe stato stracolmo, il pubblico dà l'input alla città per costruire qualcosa".

Un giudizio su squadra e mister:

"Lupo ha fatto sin qui un ottimo lavoro, e lo sta dimostrando quotidianamente, ha fra le mani la rosa che ha vinto l'Eccellenza con qualche ritocco e tanti giovani promettenti, e riesci a farli giocare bene. A Castellanza contro l'attacco più forte eravamo senza Scannapieco e De Bode, con un 99, un 2001, un 2002 e Virga in difesa..."

4 commenti:

Anonimo ha detto...

A proposito di stadio ,mi viene in mente una cosa.... Visto che ormai la stagione si concluderà a porte chiuse suggerirei patron e dirigenti di informarsi e assicurarsi già adesso che lo stadio,le uscite,tribune,curve,etc etc .... siano a norma in modo che ,se dalla prossima stagione si apriranno le porte al pubblico non saremo costretti fare la solita corsa contro iltempo per l'agibilità dello stadio

Anonimo ha detto...

Ho visto 2 minuti di immagini dallo stadio di Trento, mi hanno impressionato le decine e decine di cartelloni pubblicitari presenti intorno al rettangolo di gioco. Quando il Patron dice che la squadra deve essere in mano alla città e non ad una persona sola, forse intende anche questo?

Unknown ha detto...

... dai EUGENIO... dai EUGENIO... PORTACI IN "C"!!!!

Anonimo ha detto...

l'Atalanta..... in comune con loro abbiamo i colori sociali e il primo presidente che era bergamasco. Per il resto, tutto condivisibile...... ma la domanda è sempre la stessa: chi si avvicinerà mai finchè ci saranno i Trettrè????