Nell'ufficio del sindaco di Imperia Claudio Scajola, saranno presenti i Perino's e si dovrà prendere una decisione. Tre le opzioni sul tavolo:
- fazione Gramondo & Cortellini, con il pluridimissionario che porterebbe il mister di Orvieto affiancato da un finanziatore "foresto" e uno stuolo di sconosciuti calciatori, assieme ai due/tre ancora rimasti
- fazione Ramoino & Riolfo, con il vice presidente e, a più riprese, designato dallo stesso pluridimissionario come suo erede, con il mister di Andora nelle vesti di allenatore e direttore generale, affiancato da uno staff di prim'ordine per la nostra realtà, ma non si bene finanziato da chi e, anche lui, uno "stock" di calciatori al momento non noti
- mancata partecipazione al campionato e, di conseguenza, radiazione
I Perino's, al vertice societario da oltre dodici anni (mai una dirigenza neroazzurra era stata per un così lungo periodo), si presentano alla resa dei conti, più che mai distanti tra loro (anche se, al di là delle dichiarazioni di facciata, alle spalle se ne sono dette di tutti i colori): la vittoria di una o dell'altra fazione creerebbe una frattura probabilmente insanabile tra i due... e sarebbe interessante sapere (o avere conferma, perchè le voci circolano nella città delle betoneghe) della posizione del +1, ufficialmente fuori dai quadri societari (è un parolone, visto che si tratta di un triunvirato), ma ben dentro alle vicende del club.
La scesa in campo di Claudio Scajola è servita ha sparigliare le carte e creare questa vicenda kafkiana.
Come è chiaro a tutti, il primo cittadino non sopportava l'onta che il club della città, di cui è più che un sindaco, fosse stato l'unico a non partecipare al campionato di serie D dei 162 aventi diritto: per questa ragione si è attivato per trovare il modo di iscrivere al torneo una società senza nulla, senza una struttura adeguata alla categoria, senza una rosa di calciatori della prima squadra ma anche della juniores, senza un campo di allenamento e con il "Ciccione" disponibile in data da destinarsi, pieno di debiti erariali e non.
Che campionato andrebbe ad affrontare questa squadra? Dove giocherebbe? Dove si allenerebbe? Dove verrebbero ospitati e a spese di chi i giocatori "foresti" che, si dice, aspettino solo un cenno per arrivare in blocco (immaginiamo che fenomeni), visto che i locali si sono tutti (giustamente) accasati altrove? Chi pagherebbe le trasferte, i pranzi, i rimborsi spese? Se si dovesse partire, come farebbe una simile squadra ad arrivare a maggio?
L'Imperia calcio si era trovata in una situazione simile ma non uguale nella stagione 2000-2001 quando, dopo la traumatica fine dell'era Cipolla, il presidente Milo Durante, tra mille difficoltà, affrontò e concluse il campionato di serie D con una formazione inizialmente formata da ragazzi della juniores e, successivamente, da calciatori con maggiore esperienza, ottenendo solo 6 punti in classifica e prendendo delle sonore imbarcate. Ma raggiunse l'obbiettivo di concludere il campionato e, a fine stagione, di mantenere la categoria grazie a un ripescaggio. Questo costò una fortuna al compianto presidente genovese che, alla fine, cedette il club, senza debiti, per pochi spicchi a Bettino Piro.
Adesso, invece, la situazione è peggiore, molto peggiore.
L'ipotesi che alla fine dovrebbe prevalere, secondo le betoneghe, è che alla fine vincerà la fazione del pluridimissionario: il sindaco (che, come confermato dallo stesso presidente, non tollera più questa dirigenza) farebbe buon viso a cattivo gioco e avrebbe comunque ottenuto la partecipazione al campionato, potendo sempre dire di aver fatto più di quanto di sua competenza. Come si svilupperà la stagione è tutto un mistero, ma rimanere vorrebbe poter sperare di trovare un pollo cui rifilare il pacco... ma dovrebbe essere un vero pollo...
Di certo, dopo questa "sconfitta", è facile (logico e giusto) immaginare che Fabio Ramoino potrebbe defilarsi una volta per tutte, con il +1 che, obbligato da tempo a estromettersi, agirà forse dietro le quinte.
E, allora, la società chi avrà come presidente e come dirigenti? Ci sarà ulteriore posticipo delle dimissioni? Sarà nominato una testa di legno?
E i debiti che in questo modo aumenteranno in maniera esponenziale, da chi saranno ripianati?
La soluzione più logica sarebbe non partecipare al campionato e pagarne le conseguenze.
Il pluridimissionario, stimato medico, che opinione ha sull'accanimento terapeutico e sull''eutanasia?
9 commenti:
Se posso permettermi di fare una rettifica, da dirigente della juniores, la leva è piu che presente ad oggi conta 19 ragazzi con tre portieri e almeno 6 ragazzi nuovi che potrebbero aggiungersi , perciò almeno una leva ci sta provando a fare qualcosa di costruttivo. Poi devo ammettere che di questi ragazzi una minima parte , circa 4/5 , sono sul piede di partenza e stanno aspettando di sapere da settimane cosa succederà alla società che li ha cresciuti. Almeno loro stanno lottando per qualcosa.....
Mandateli a giocare in una prima/seconda categoria, almeno imparano qualcosa. Campionato juniores nazionale con questa società alle spalle è un calvario, manco vi fanno finire la stagione e vi dovrete pagare ogni trasferta. Contribuite anche voi, dall'interno, a far fallire questa società per liberarci una volta per tutte dai 3 impresentabili. Senza il settore giovanile e senza incassi, saranno i primi a farsi da parte
La società o meglio questa società non ha cresciuto un bel niente. Lei ha mente offuscata. Quasi tutti i 2008 provengono da altri settori giovanili senza i quali non avevate questa categoria negli anni pregressi.
Quindi del buon lavoro svolto, come dice qualcuno, nn si è visto.
Come sempre avete vissuto sull’import dai vostri educatori di lunga durata che oggi vi remano contro.
Ed è giusto che oggi pagate l’export.
Auguro che tutti i 2008 vanno via contenti di non aver ricevuto nulla da questa cosiddetta società fallita.
Risposta ad anonimo delle 10.36, col rancore e con questa voglia di rivalsa che si legge dalla sua risposta non mi stupisco che le cose non funzionano in questa società, nessuno si è preso alcun merito sulla crescita dei ragazzi, anzi io sono il primo a sapere che certe dinamiche non hanno funzionato ma all interno di questa società ci sono anche persone che hanno prima di tutto pensato di far del bene ai ragazzi e al gruppo, con la speranza un domani di vederli diventare uomini prima che calciatori.
Anche oggi si saprà qualcosa domani?
È un'agonia
LIBERATE L'IMPERIA!
Risposta delle 14…
nessun rancore. Ho fatto una rettifica al suo esposto o meglio una precisazione che la leva 2008 non è nata nella sua società e quindi non li avete cresciuti.
I suoi presunti educatori di lunga durata, compresa la dirigenza, e per qualche ragazzino anche lei ci ha provato in passato, hanno vissuto con promesse inesistenti allo scopo di portare via questa categoria da altri settori giovanili.
Oggi è giusto che pagate a caro prezzo l’export.
I primi che vi remano contro oggi sono quegli educatori che si trovano in altra società a fare mercato. Sono bravi solo a fare questo perché tecnicamente non sono stati mai capaci ad insegnare.
Oggi è giusto che questi ragazzi vanno via felicemente possibilmente fuori dalla provincia di Imperia, per tutto il male che hanno fatto in 20 anni e diventeranno uomini anche in altre società.
In questa società dittatoriale non ha mai funzionato nulla.
L’unico sport che vi ha sempre appassionato è reclutare i ragazzini di altre società.
I valori di questa società sono i debiti prodotti e la sottomissione di tutti del buon lavoro che avere sempre svolto.
Mi perdoni ma io vedo e sento tanto rancore e astio nelle sue parole , ma sicuramente sono io che la interpreto così ...... se fossimo faccia a faccia sarebbe tutto molto piu chiaro. Le dirò di piu se questi ragazzi un domani andranno via , sono sicuro al 100% che manterranno sempre un buon ricordo di chi in questa società gli ha fatto del bene come io ho un ottimo ricordo dei miei dirigenti storici di 40 anni fa che mi hanno dato tanto, e loro sanno benissimo che il primo loro tifoso , anche se vestiranno altri colori, soro io o chi come me gli ha voluto bene.
In una società dove agli allenatori del settore giovanile non viene sottoposto un regolare contratto di rimborso spese ma, al contrario, si chiede loro di firmare che lo fanno gratis amor dei, per la gloria, sono i personaggi stessi che accettavano tale condizione ad alimentare il fallimento della società stessa prima ancora che iniziassero le stagioni. Se ti presenti dai cugini sanremesi perché richiedono le tue prestazioni da allenatore, sono loro i primi a regolarizzarti la posizione, pretendendo che tu sia a tua volta in regola con l'iscrizione ALL'AUDAC e abbia fatto i corsi di aggiornamento. Li odiate? È odio sportivo, comprensibile: ma almeno la parvenza di professionismo c'è. Zero speranze per questa Imperia
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