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martedì 30 dicembre 2025

19 anni di Im1923

Si festeggia quest'oggi il diciannovesimo compleanno di Im1923 e, come sempre in occasione di questo anniversario, faccio un bilancio di quello che è accaduto nell'arco dell'anno.

L'inizio del 2025 comincia l'ennesima perla del pluridimissionariometeorologopresidentissimo Fabrizio Gramondo che, dopo aver dichiarato il 23 dicembre: "Abbiamo fatto un'operazione importante tenendo conto noi il portierone Sylla che aveva avuto sirene e offerte importanti, ma siamo riusciti a tenerlo." cede al Siracusa il forte portiere senegalese, protagonista della promozione in serie D e di un ottimo girone d'andata. 

Nel contempo viene ingaggiato il portiere Lorenzo Santarelli, figlio di Marco Santarelli, discusso personaggio dal curriculum controverso che pare essere portavoce di una presunta cordata interessata al club neroazzurro.

Continua tener banco la questione stadio dopo la sparata di Pino Ruggieri che aveva profilato la creazione di un nuovo impianto calcistico al posto del "Nino Ciccione". Ma chissenefrega della questione stadiolo facciano,  se lo voglio fare un po' dove cazzo gli pare, perchè questo è l'ultimo dei problemi, in quanto non si sta cavando un ragno dal buco e si fa sempre più insistente che la squadra, senza garanzie economiche, giocherà ancora due partite e poi potrebbe mollare.

Dopo la vittoria interna contro l'Oltrepò, i neroazzurri giocano, a Sanremo, la partita più attesa dell'anno, il derby contro la Sanremese: l'Imperia disputa una gara praticamente perfetta e asfalta i biancoazzurri con uno storico 1-3 festeggiato con i tifosi neroazzurri, giunti in massa al "Comunale" nonostante si giochi il mercoledì pomeriggio e anch'essi protagonisti di una "prestazione" meravigliosa.

Il pareggio successivo col Varese fa portare a sette i risultati utili consecutivi e permette ai ragazzi di Pietro Buttu di aumentare il distacco con la zona retrocessione. Ma, da questo momento in avanti, con una dirigenza sempre più latitante, i neroazzurri incappano in una serie di risultati negativi.

La partita interna contro il Borgaro Nobis rappresenta uno dei momenti più umilianti della storia dello storico impianto cittadino con il "Nin Ciccione" ridotto a una vergognosa fanghiglia per colpa degli scriteriati lavori della Cittadella dello sport

Ha un nome il capo della cordata portata in dote dal direttore generale Matthew Scuffi e Marco  Santarelli: l’imprenditore Franco Commini che, accompagnato dall’avvocato Di Giacomo, è pronto, infatti, a incontrare il sindaco Claudio Scajola.  

La vittoria interna contro l'Asti rappresenta una boccata d'ossigeno per i neroazzurri ma è un fuoco di paglia: senza certezze da parte della dirigenza i rischi sono sempre all'ordine del giorno.

La contesa o presunta tale per accaparrarsi il club da parte di imprenditori romani ed emiliani continua ma si limita soltanto a fiumi di parole e visite al sindaco, quasi fosse un sovrano medievale in grado di assegnare investiture senza alcun tipo di bando o gara pubblica e riporta in primo piano una questione che si ripropone da anni: il distacco della classe imprenditoriale imperiese dalle vicende cittadine, non solo sportive, ma anche sociali e culturali.

Il campionato prosegue con un 3-0 subito dalla prima squadra contro il Novaromentin, a completare il quadro di un fine settimana disastroso per i colori neroazzurri, ecco i risultati disastrosi del settore giovanile. Particolarmente disastroso il cammino della Juniores, quella che dovrebbe essere il serbatoio della prima squadra, ultimo in classifica con il peggiore attacco del suo campionato (21 reti in 24 gare giocate) e la difesa che ha subito la "bellezza" di 71 reti. E che dire degli Allievi regionali under 17, penultimi in classifica, che si sono presentati a Cairo Montenotte senza allenatore? E degli Allievi regionali under 16, ultimi in classifica e che hanno subito "solo" 114 reti in 21 partite? 11 anni di malagestione dei Perino's ecco cos'ha portato... e ancora parlano...

Altra gestione disastrosa è quella della Cittadella dello sport sempre chiusa al pubblico nonostante i proclami fatti prima della realizzazione e nel giorno dell'inaugurazione.

Dopo mesi di silenzio torna a parlare il pluridimissionario presidente con una delle ormai celebri supercazzole mentre prosegue la questione "Nino Ciccione", anche questa fumo negli occhi senza costrutto.

La sconfitta interna contro il Chieri fa sprofondare in classifica i neroazzurri che, però, sono gli ultimi colpevoli della situazione ma che, con grande dignità, scendono in campo e vengono risparmiati dalla contestazione, mentre le due presunte cordate interessate al club, di fatto, si defilano tra mille polemiche.

La classifica è drammatica e lo scontro diretto, in trasferta, contro la Cairese rappresenta la partita dell'anno: i neroazzurri la vincono con un netto 0-2 e, di fatto, si salvano nonostante le mille difficoltà.

La matematica salvezza arriva nell'ultima gara di campionato contro la Vogherese con la squadra che festeggia col suo pubblico che l'ha sempre sostenuta, ma potrebbe essere una vittoria di Pirro se non sarà risolta definitivamente la questione societaria: al riguardo illuminata è l'analisi dell'ex centrocampista e leggenda neroazzurra Enrico Lombardi.

Tra i tanti problemi da affrontare, uno dei principali è quello del terreno di gioco del "Nino Ciccione" anche se il principale nodo da sciogliere è quello societario con il definitivo addio, non senza polemiche, di Franco Commini, e le prossime impellenti scadenze da rispettare.

Il 4 giugno il pluridimissionario garantisce la chiusura della trattativa con Ruggieri ma si tratta dell'ennesima boutade.

Tre giorni dopo, il 7 giugno 2025 "Spiaggia d'oro",  pochi minuti prima dell'inizio semifinali del "Beach Soccer Tour" , una delegazione degli "Ultras Imperia" espone uno striscione contro la dirigenza neroazzurra recante la scritta "U.S. Imperia merita rispetto". La cosa ha indispettisce non poco i rappresentanti di DAZN, che trasmette la manifestazione, che minacciano la sospensione dell’evento. Interviene il sindaco Claudio Scajola che, poi, cerca di rassicurare i tifosi dichiarando: “La questione della cessione del club si risolverà tra pochi giorni”. Lo striscione viene rimosso.

Il 13 giugno il pluridimissionario Fabrizio Gramondo commenta così la formalizzazione dell’offerta da parte dell’imprenditore emiliano Giuseppe Ruggieri, interessato all’acquisizione del 50% delle quote societarie del club neroazzurro: “Stiamo facendo un grande favore alla città. Io con i miei soci stiamo compiendo un grande sacrificio per mandare avanti questa trattativa e mettere quest’ultimo tassello che dimostra come ci stiano a cuore le sorti dell’Imperia Calcio, consegnando la società a un personaggio del calibro di Ruggieri”

Cominciano a circolare le prime voci su chi dovrebbe essere il nuovo allenatore neroazzurro (Antonio Soda e Marco Didu, assieme a quelli di Riccardo Boschetto e Fabrizio Daidola).

La Via Crucis neroazzurra volge al termine con le ultime tre stazioni che hanno date precise: il 30 giugno, data della fine ufficiale della stagione 2024-2025 ed entro la quale devono essere chiuse le vertenze con staff tecnico e giocatori, 4 e 10 luglio termini entro il quale bisogna iscriversi al prossimo torneo. I Perino's sono spalle al muro ma pare non vogliano fare un passo indietro assumendosi in toto le loro responsabilità; Giuseppe Ruggieri, dal canto suo, non vuole accollarsi tutti i debiti accumulati in dodici anni di pessima gestione della triade che sono evidentemente molto maggiori di quelli che aveva ipotizzato. Sullo sfondo il sindaco di Imperia, mediatore o grande burattinaio della trattativa.

Si complica definitivamente, la trattativa per la cessione dell’Imperia Calcio. L’accordo tra l’imprenditore Giuseppe Ruggieri e la dirigenza attuale, guidata da Fabrizio Gramondo, sembra ormai destinato al fallimento. Nonostante mesi di contatti e colloqui, le parti non hanno trovato un’intesa economica, e i nodi sembrano troppo complessi per una ricomposizione dell’ultima ora.

La trattativa non si conclude ed è il momento degli "stracci tirati" con il pluridimissionario che attacca in maniera vibrante Giueppe Ruggieri: "Ruggieri ha cambiato le carte in tavola rispetto a quanto concordato con una scrittura privata. Ruggieri? È stato una delusione anche sotto il profilo umano. È di origini calabresi e i calabresi che ho conosciuto sono sempre stati persone di parola. Salderemo tutte le pendenze con il personale sportivo entro il 10 luglio per essere in regola con le liberatorie, e avevamo già accantonato i 50mila euro necessari per l’iscrizione". Non manca l'immancabile "momento piattino dell'elemosina": "Se Ruggieri volesse fare un bel gesto, considerata anche la pubblicità che si è fatto sulla nostra pelle, e gliel’ho chiesto, potrebbe versare qualcosa per aiutarci a ripartire". L'imprenditore emiliano-calabrese spiega le ragioni del suo addio, ma non cambia il risultato.

Abbandonano, a uno a uno, tutti i calciatori protagonisti della miracolosa salvezza della stagione appena conclusa, tra cui lo storico capitano Giuseppe Giglio, e, non senza polemiche, anche molti allenatori del settore giovanile.

Il Comune di Imperia, con determinazione dirigenziale dello scorso 2 luglio, dispone l’affidamento in via di urgenza per un intervento di rigenerazione del manto erboso del campo da gioco dello stadio “Nino Ciccione“. Nel documento, l’Amministrazione punta il dito contro la gestione dell’Imperia Calcio, adducendo come causa delle condizioni critiche del manto erboso la “persistente incuria manutentiva da parte del gestore“.

Il sindaco di Imperia Claudio Scajola decide di prendere in mano la situazione e convoca in Comune i vertici locali della Figc per discutere delle problematiche relative all’iscrizione della Ssd Imperia Calcio al prossimo campionato di serie D. Se la società neroazzurra non formalizzerà l’iscrizione potrà, nella migliore delle ipotesi, attraverso un percorso comunque piuttosto complesso, ripartire dalla Promozione. In caso contrario l’attuale Ssd Imperia sparirà dal panorama calcistico nazionale e si dovrà ripartire da zero, come già accaduto in passato e come auspicato anche da una parte della tifoseria.

Il presidente neroazzurro annuncia che, in seguito alle pressioni del sindaco, la squadra è iscritta, contro il suo parere al campionato di serie D (la sua intenzione era farlo, al massimo possiamo, in Eccellenza o Promozione) ribadendo l'intenzione di aver "mollato" l'incarico e di aver ceduto il pallino al socio Fabio Ramoino.

Impeccabile e lucidissima, ancora un volta, l'analisi di Enrico Lombardi, che non le manda certo a dire a nessuno.

A tener banco, nel marasma generale, è anche la vicenda "Circone", chiuso al pubblico e il terreno del "Nino Ciccione" devastato dai lavori di costruzione della Cittadella dello sport., che diventano un caso politico con gli interventi dei consiglieri di opposizione Ivan Bracco e Loredana Modaffari.

Il 1° agosto è annunciata l'ennesima riunione decisiva in scena quest'oggi nel palazzo comunale, nella quale si deciderà il destino della stagione calcistica 2025-2026, anzi il futuro dell'ultracentenario club neroazzurro. Nell'ufficio del sindaco di Imperia Claudio Scajola, saranno presenti i Perino's e si dovrà prendere una decisione. Tre le opzioni sul tavolo

- fazione Gramondo & Cortellini, con il pluridimissionario che porterebbe il mister di Orvieto affiancato da un finanziatore "foresto" e uno stuolo di sconosciuti calciatori, assieme ai due/tre ancora rimasti

fazione Ramoino & Riolfo, con il vice presidente e, a più riprese, designato dallo stesso pluridimissionario come suo erede, con il mister di Andora nelle vesti di allenatore e direttore generale, affiancato da uno staff di prim'ordine per la nostra realtà, ma non si bene finanziato da chi e, anche lui, uno "stock" di calciatori al momento non noti

- mancata partecipazione al campionato e, di conseguenza, radiazione

Il 4 agosto, in un comunicato ufficiale, la Ssd Imperia Calcio annuncia che "Al termine di una lunga e complessa trattativa, conclusasi con reciproca soddisfazione delle parti, annunciamo che il signor Fabio Ramoino ha assunto la presidenza della prima squadra e della squadra juniores, per le quali il Dottor Fabrizio Gramondo non rivestirà più alcuna carica né sarà titolare di quote sociali.  

La gestione sportiva della prima squadra sarà affidata a Fabio Ramoino, che ha scelto Giancarlo Riolfo come allenatore.  Il settore giovanile, invece, rimarrà sotto la supervisione di Fabrizio Gramondo.

Molti i problemi da risolvere in tempi brevissimi e li snocciola il neo mister Riolfo: "Dobbiamo trovare un campo dove allenarsi, le strutture dove poter ospitare i ragazzi, almeno una ventina: tra alloggi e alberghi occupati in alta stagione turistica, non è semplice trovare delle soluzioni al momento.

I ragazzi della Juniores dell'anno scorso sono arrivati ultimi nel loro campionato, ma alcuni giocatori potrebbero essere comunque valutati. Ci saranno certamente giocatori della zona a comporre la rosa. Sui prestiti, mi risulta che l'unico al momento fuori sia Ardissone al Pontelungo, ma non penso faccia rientro alla base. Per ciò che riguarda l'indisponibilità del "Nino Ciccione" cercheremo di arrivare alla soluzione migliore: sappiamo che mancano meno di venti giorni alla prima partita ufficiale, ma in questo momento risulta difficile parlare di calcio giocato quando prima ci sono queste questioni da sistemare".

L'8 agosto si tiene la conferenza stampa di presentazione del "nuovo corso"

Fabio Ramoino dichiara: "È stata una trattativa un po’ estenuante: ci siamo messi di impegno, questi ultimi purtroppo 15-20 giorni perché non avevamo possibilità di farlo prima e adesso cercheremo di impostare una nuova stagione diversa da quella che è stata la precedente. Quindi io lascerei da parte la gestione precedente dove c’ero anche io dentro e del quale mi prendo anche le mie responsabilità per quello che è successo e per tutti i problemi che ci sono stati. Sono in parte responsabile. Però volevo adesso chiudere questa parentesi e iniziare un nuovo percorso. Questo nuovo percorso l’ho iniziato facendo affidamento su una persona che a me è molto cara, Giancarlo Riolfo: a livello organizzativo e a livello tecnico io ho bisogno di una persona come lui. Quindi partendo da questo momento e per i prossimi tre anni noi staremo insieme. Cercheremo di costruire e di mettere su di nuovo una società che possa parlare con tutti, che possa avere la possibilità di gestire anche all’esterno con la tifoseria e con tutte le componenti anche giornalistiche, per cercare di avere un rapporto anche con la città che si era anche un po’ persa. Sono molto orgoglioso di aver ricevuto questo incarico, perché io sono un appassionato del calcio, quindi mi sembrava una cosa ben fatta cercare di portare l’Imperia Calcio di nuovo a dei livelli consoni a quello che è la società”. 

Giancarlo Riolfo presenta il suo staff composto da Roberto Biffi, Roberto Correale, Alessandro Trucco e Davide Costamagna e l'unico giocatore rimasto della passata stagione, Nicholas Costantini.

La preparazione pre campionato si terrà nella "fornace" del "Vladimiro Marengo" di Diano Marina e arriva un blocco di una ventina di ragazzi provenienti dalle più disparate zone d'Italia e non solo, assieme al ritorno di Simone Guida e con Amerigo Castagna come team manager... ma la sua avventura dura un solo giorno in quanto "Lenny" aveva un accordo con il Baia Alassio.

Due settimane dopo l'inizio della preparazione, i neroazzurri scendono subito in campo, nel campo neutro di Lavagna, nella gara di coppa Italia contro il Celle Varazze dell'ex Mario Pisano: l'Imperia gioca un'ottima gara ma viene eliminata ai calci di rigore.

Il 6 settembre l'Imperia esordisce in campionato, ancora a Lavagna, contro il Varese: dopo l'iniziale vantaggio i neroazzurri vengono rimontati e sconfitti, non senza recriminazioni.

I neroazzurri sono obbligati a fare i nomadi da un luogo a un altro in mancanza di una proprio struttura, anche alla luce del "decadimento del "Pietro Salvo" di Piani di Imperia: il "Vladimiro Marengo" e il campo sportivo di Cervo sono le sedi degli allenamenti dei neroazzurri, mentre le prime due gare sono giocate a Lavagna. Anche i campi di Santo Stefano al Mare e Andora saranno le sedi di questo assurdo perigrinare.

Mentre la squadra fa fatica in campionato, continua la lotta intestina tra i Perino's, senza esclusione di colpi bassi e ripicche.

La pesantissima sconfitta interna contro il Sestri Levante segna il ritorno al "Nino Ciccione" alla presenza del sindaco che, due giorni prima, aveva invitato a Palazzo comunale la squadra e lo staff tecnico.

La squadra, a eccezione di Nicholas Costantini, è composta totalmente da calciatori non imperiesi, "a dimostrazione del buon lavoro svolto" negli anni precedenti dai Perino's: la formazione Juniores, che si trova a operare tra mille difficoltà, continua a subire delle clamorose imbarcate.

Con 2 punti conquistati nelle prime 7 gare disputati, l'Imperia calcio registra il secondo peggior inizio di stagione della sua storia.: i neroazzurri ultimi in classifica e i cugini penultimi certificano la decadenza del calcio imperiese  con lo sport più praticato nella provincia di Imperia che sta vivendo uno dei momenti più bassi della storia del proprio movimento.

Il 19 ottobre, dopo otto giornate, arriva la prima vittoria stagionale, nello scontro diretto contro il Gozzano, una sorta di ultima spiaggia, perché, senza un successo, sarebbe stato davvero difficile andare avanti. Il successo è bissato, la domenica successiva, in casa del Chisola imbattuto e seconda forza del torneo.

La ristrettezza della rosa obbliga a essere convocato il preparatore dei portiere Alessandro Trucco che, pertanto, rischia di tornare a difendere i pali della porta neroazzurra a distanza di 4 anni e mezzo.

La gara interna contro la Cairese è rinviata per maltempo e non mancano le polemiche da parte valbormidese costretta a venire a Imperia nonostante lo stato di allerta avesse fatto presagire il rinvio della gara, come avvenuto in altre partite in programma in Liguria.

I neroazzurri, rinforzata con gli acquisti dei difensori Ramirez e Galliani e del centrocampista Simonetti, inanellano una serie di quattro vittorie consecutive (contro Asti, Cairese, NovaRomentin e Sanremese) che gli permettono di uscire di uscire in maniera eclatante dalla zona retrocessione.

Giancarlo Riolfo, dopo un incontro con il sindaco di Imperia Claudio Scajola, annuncia un'attesissima conferenza stampa nel corso della quale rassicura tutti sulla presenza della squadra a Sanremo per giocare il il derby, ma non garantisce che la squadra sarà poi presente le gare successive, coi giocatori che, stanchi di promesse e rinvii, con l'apertura del mercato di riparazione, potrebbero (giustamente) accasarsi altrove.

La squadra vince, per la seconda volta consecutiva, il derby al "Comunale" di corso Mazzini e fa festa grande coi suoi tifosi accorsi in massa nonostante le consuete limitazioni.

Il futuro dell'Imperia Calcio resta appeso a un filo, ma il sindaco Claudio Scajola non demorde e continua la sua attività di mediazione per trovare un acquirente solido e motivato che possa rilanciare la squadra del direttor generale e allenatore Giancarlo Riolfo, rimasto l'unico sulla tolda di comando 

Il 15 dicembre, prima della gara interna contro il Derthona dell'acclamatissimo ex Pietro Buttu, viene esposto uno striscione in gradinata Nord recante la scritta "Politici e imprenditori: Svegliatevi" che suscita la reazione del sindaco Claudio Scajola. Il Faraone imperiese, nell'intervallo, si reca nel settore popolato dagli Ultras Imperia e ribadisce il suo impegno per risolvere la crisi societaria confermando di avere avuto dei colloqui con soggetti interessati al club neroazzurro e di averne un altro questa settimana. Risultato: striscione rimosso, applauso degli Ultras e ritorno in tribuna con la sciarpa al collo gentilmente omaggiata.

Il girone d'andata termina con un pirotecnico pareggio, in trasferta, contro il Celle Ligure dei molti ex, ma il pensiero di tutti è rivolto al futuro prossimo della squadra: la sosta del campionato e l'inizio del girone di ritorno devono necessariamente segnare un punto di svolta della situazione. Non è un mistero che, dopo la partita di Celle Ligure, in molti pensino che buona parte della rosa possa fare le valigie e abbandonare la disgraziata navicella neroazzurra, con buona pace di chi pensava di poterla mantenere a galla con manovre più o meno trasparenti e dalla discutibile durata. 

La speranza di fare meglio del girone d'andata sarebbe viva in quanto, con una squadra costruita last minute e praticamente senza una vera e propria preparazione, i neroazzurri ottennero la miseria di 2 punti nelle prime sette giornate (in pratica con una prestigiosa vittoria a Varese si farebbe già meglio).

Invece, siamo qui a porci la domanda delle domande, ovvero: "Ci saremo a Varese?" E se ci saremo: "Con quale undici ci presenteremo al "Franco Ossola?".

L'anno si conclude con la tirata d'orecchi del sindaco Claudio Scajola agli imprenditori locali e l'ennesima voci dell'arrivo di salvatori dalla patria neroazzurra provenienti da Sanremo.

Quest'anno ci hanno lasciato l'ex preziosissimo collaboratore del club Ferruccio Mulino e l'ex allenatore Bruno Baveni

In conclusione, ringrazio, come di consueto, gli amici Portorino e Vecchia Nord per il  fondamentale contributo che mi danno per tenere in vita il blog, Nik per la sua genialità e per le continue segnalazioni di notizie riguardanti i neroazzurri, Fantomas da sempre fotografo ufficiale del blog e GuidoMB, inviato speciale per le trasferte in terra lombarda, le mie indispensabili (e sempre crescenti) betoneghe e tutti voi per aver seguito, anche quest'anno, le avventure (e disavventure) dell'Imperia Calcio attraverso il mio piccolo blog.

Appuntamento tutti i giorni su queste pagine, aspettando i vostri contributi, i vostri commenti, le vostre betonegate, le vostre critiche e i vostri suggerimenti.

Forza vecchio cuore neroazzurro!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Riassunto perfetto dell'annata solare. Credo, per pietà e a dimostrazione del buon lavoro svolto, hai fatto finta di dimenticare i 14 gol presi dal Ceriale da una formazione giovanile

Anonimo ha detto...

" la questione della cessione del club si risolverà in pochi giorni". Il linguaggio della politica applicato al calcio. Promettere la qualunque, tanto tutto passa e si dimentica.

Anonimo ha detto...

E i giocatori buoni come Galliani se ne vanno...