mercoledì 13 luglio 2011

Vi piace (ancora) vincere facile?



Ormai è ufficiale: la Sanremese, ex Ospedaletti, ex Ospedaletti Sanremo, non si è iscritta al Campionato di Lega Pro. Travolta dalla vicenda che vede coinvolta la famiglia Del Gratta, era inevitabile che il finale dovesse essere questo.
Ed ora quali scenari si prospettano? Secondo quanto affermato da sanremonews.it "la prima riguarda la possibilità di una fusione tra Sanremese e Carlin’s Boys"... siamo alle solite, eh? Ma fare le cose come si deve, cioè pagare il fio delle proprie colpe, mangiare la polvere dei campetti provinciali e risalire la china un passo alla volta, mai? Non capiscono che "vincere facile" è solo uno slogan, non è nè etico e neppure bello? Che "chi troppo vuole..." ecc. ecc.?
Nel 2008 la Sanremese e l'Imperia erano state cancellate dal panorama calcistico nazionale, vittime di gestioni sciagurate, quelle del duo Tonellotto-Barillà da una parte e quella di Montali dall'altra.
Ad Imperia si è scelta l'unica via percorribile, quella più irta di difficoltà, a Sanremo si è cercata una scorciatoia, la via più facile: chi abbia fatto la scelta più saggia decidetelo voi, ma la risposta mi pare scontata.
Mi perdonino gli amici/nemici matuziani se, mentre scrivo, mi scappa un piccolo sorrisetto, ma sono orgoglioso della scelta fatta nel capoluogo, di essere ripartito dalla 2° Categoria ed essere ora in Eccellenza: non sarà la serie C, anzi la Lega Pro, è sempre un Campionato regionale che poco digerisco (io ritengo che la Serie D debba essere la nostra dimensione minima e quasi massima) ma ce lo siamo conquistato solo e soltanto con le nostre forze.
Voi, ora, in cosa sperate? Cercate la solita scorciatoia? Contenti voi...
Occhio, però, ad un piccolo particolare: tre anni fa, dopo la metamorfosi Ospedalettese, non donaste molta importanza a quella striscia arancione sulla vostra casacca biancazzurra; ora, invece, se fusione con la Carlin's Boys sarà, come la vedreste quella striscia nerazzurra sulla vostra maglietta?

21 commenti:

Anonimo ha detto...

Citazione " tre anni fa, dopo la metamorfosi Ospedalettese, non donaste molta importanza a quella striscia arancione sulla vostra casacca biancazzurra; ora, invece, se fusione con la Carlin's Boys sarà, come la vedreste quella striscia nerazzurra sulla vostra maglietta?"


Qui mi sono letteralmente cappottato dalla sedia

CalataCuneo ha detto...

Ad essere sincero sono un po' dispiaciuto...ovviamente scherzo! Mi verrebbe da dire: ben gli sta! In effetti quando una societa' di calcio si affida ad un solo personaggio per avere le migliori fortune, il problema è sempre dietro l'angolo. Questa situazione, non finiro' mai di ripeterlo, deve servire come esempio per tutti. La priorita' deve essere il rafforzamento del gruppo dirigente, possibilmente composto da piu' persone, in modo che se una di esse dovesse avere dei problemi, la societa' non ne risentirebbe piu' di tanto. Purtroppo per la Sanremese e i suoi tifosi, la famiglia Del Gratta non è stata capace (o non ha avuto la volonta') di allargare il consiglio e quelli di oggi sono i risultati. Non mi rimane altro che augurare loro buon viaggio per le "trasferte" di Camporosso, Taggia e Intemelia...almeno saranno contenti di riabbracciare i cugini di Albenga...

Anonimo ha detto...

L imperia è risalita grazie ai giocatori di casa di "Imperia" e grazie alla fantastica e unica tifoseria!! E Ora........ora arriva la "gente da fuori"come sè giocatori qui non ce ne fosserò più!!!!! Quelli che hanno lottato,sudato,strappato con le unghie e con I denti ogni risultato utile x poter passare di categoria (DIMENTICATI)!!!le squadre si costruiscono con i valori,con l amicizia tra i compagni,quello che c e stato x 3 anni qui a Imperia!Ora ripeto Ora dovranno ricostruire un nuovo gruppo e sè i pezzi del puzzle non fosserò giusti!!?tanto soldi buttati via......chi lascia la strada vecchia x la nuova....sà cosa lascia,ma non sa cosa trova!....

Anonimo ha detto...

Speriamo te la sia rotta...la testa di....

Vecchio Matuziano ha detto...

Ne faremo a meno di queste trasferte, Calata Cuneo, non xchè sono indecorose, ma xchè sicuramente la Sanremese sarà ancora guidata da chi ne ha 'agevolato' la nuova fine...Per cui, io e quelli che la pensano come me, il prossimo anno, la domenica, faranno altro....
E lascia xdere le ovvietà...La Sanremese, nonostante tutto, ha chiuso col plauso di Macalli per i conti a posto (infatti non abbiamo preso punti di penalità) e salvandosi sul campo con una squadra 'finalmente' vera....
Questo è incontrovertibile.....

Orgasmo group ha detto...

Io godo!!!

Luca da Genova ha detto...

Vecchio Matuziano, a parte il fatto che il plauso di Macalli è utile come la forchetta quando mangi il brodo, ci sono aggiornamenti sull'inchiesta della Federazione sulla cacciata dei giocatori (di cui forse il plaudente non è a conoscenza...in tal caso altro che complimenti!)?

Anonimo ha detto...

Probabilmente la mancanza di veri acquirenti è dovuta anche al fatto che la Sanremese è stata ritenuta una societa' "bollente" per le note vicende giudiziarie...quindi il plauso di Macalli è servito a ben poco ed è sembrato un tantino fuori luogo

Vecchio Matuziano ha detto...

Magari il plauso di Macalli è utile come il tuo commento, LdG, ma visto che Macalli non si occupa di giustizia sportiva...
Che poi, com'è giusto, farà il suo corso..
Tu preoccupati della tua Imperia e spera che vada sempre tutto bene...
Sai com'è? I precedenti ci sono...

Anonimo ha detto...

a parte la rivalità, è veramente triste che i campionati vengano decisi a luglio e il verdetto del campo ormai conti relativamente...da diversi anni è cosi, purtroppo è successo anche a noi. che schifo il calcio moderno!

Anonimo ha detto...

bravi bisognerebbe prendere esempio da voi siete sempre i migliori in tutto .complimenti dalla citta'delle baracche

Vecchio Matuziano ha detto...

Quoto Sempre in Nord...
Ormai conta solo chi ha i soldi...
Perchè alla Federcalcio interessano solo quelli...
Il plauso di Macalli si riferiva alla gestione economica del club...
Oltre alla salvezza sul campo, una nota positiva in un'annata quasi del tutto disgraziata....

Luca da Genova ha detto...

Vecchio Matuziano, chi lo mette in dubbio che i precedenti (da entrambe le parti, d'altronde) ci sono? Lo so benissimo, non nego e non dimentico. Credici quanto vuoi, ma era solo una domanda.

Vecchio Matuziano ha detto...

Hai ragione, LdG, non avevo capito che era una domanda...
Al momento non se n'è saputo + nulla...Credo che a pagare saranno, ormai, solo i DG (radiazione? Lunga inibizione?), in quanto che la società, non essendosi iscritta alla Lega Pro, quindi non facendone + parte, sia al 'riparo' da sanzioni..........
Ma è un'ipotesi, non sono pratico di legislazione sportiva.....

Portorino ha detto...

Vecchio matuziano, devo essere sincero, francamente conversando con persone come te mi dispiace per quanto è successo soprattutto per i veri tifosi, meno per quelli che alle nostre messe in guardia rispondevano con scherno che noi andavamo a Camporosso e loro a Savona, ma ora, come scrive un anonimo, forse non andranno neppure più allo stadio. Concordo con chi sostiene che ormai questo calcio è uno schifo e la vedo dura anche per noi, nonostante le promozioni a raffica, sperare che il pubblico torni ad innamorarsi di questo sport deciso ormai sempre di più dai tribunali e dalle carte bollate. Mi dispiace molto anche perchè la mancanza di un team professionistico in tutta la provincia è una cosa negativa anche per il movimento giovanile scomparendo di fatto la possibilità per i nostri giovani di disputare campionati a livello nazionale e confrontarsi con realtà molto importanti. Da tifoso nerazzurro (quasi) storico speravo di raggiungervi presto e disputare quanto prima il NOSTRO E UNICO derby in un campionato almeno dignitoso come la serie D e invece ora toccherà aspettarvi. Come cambiano le cose eh vecchio matuziano? Te lo dico davvero senza nessuna ironia e con il massimo rispetto. Arrivederci a presto.

Luca da Genova ha detto...

Fino a quando le società di calcio in Italia saranno organizzate così come adesso, non cambieranno mai le cose. O ci si organizza come in altri paesi (dove la "base" dei soci, che ci mettono la loro quota annuale, è molto allargata, ed ha ampio potere di controllo sull'operato dei dirigenti, che tra l'altro elegge direttamente) o non se ne esce...si sarà sempre legati al "patron" di turno (e nei casi peggiori ai "master president") ed alle sue alterne fortune o disavventure economiche.

im1923 ha detto...

Luca da Genova, esatta osservazione... ed è il rischio che corriamo ancora una volta anche noi: speriamo che se ne rendano conto i nostri.

CalataCuneo ha detto...

Il concetto espresso da Luca e sottolineato da Im1923 è un po' quello che avevo descritto io in precedenza. Oltre ad aumentare il numero dei soci, serve SOPRATTUTTO ridimensionare i costi. Non è ammissibile spendere 100/150 mila euro per la promozione e magari 150/200 per l'eccellenza.
Prendiamo prima coscienza di questa cosa e poi facciamo tutte le dicussioni che volete. Io sarei pronto a dare tutto il mio sostegno ad una societa' che praticasse veramente il fairplay finanziario, anche nelle nostre categorie. Mi spiego: tanto deve entrare nelle casse e altrettanto deve uscire. Se prima non entrano, allora non si spende. I problemi nascono quando le societa' si impegnano economicamente rima ancora di avere le disponibilita'...che poi puntualmente non arrivano. Allora EVVIVA le societa' trasparenti , magari con risorse limitate, ma con budget "certificati" e garantiti, per il bene non solo dei giocatori e degli allenatori, ma soprattutto dei tifosi che avranno la possibilita' di tifare per la propria squadra senza i soliti stravolgimenti tecnici e smantellamenti vari a cui siamo abituati da qualche anno a questa parte.

Portorino ha detto...

Parole sante Luca e IM1923 e questo apre per l'ennesima volta il trito e ritrito dibattito su quanto sarebbe auspicabile lanciare quel famoso "azionariato popolare" gestito ovviamente da un garante al di là di qualsiasi sospetto per rilanciare le sorti del nostro calcio. Lo scrissi già in passato più di una volta. Non parliamo di tutti gli imperiesi, ma se ogni amante del calcio residente a Imperia decidesse di contribuire volontariamente al sostentamento della squadra della propria città molto probabilmente con 100 euro a testa all'anno questa città potrebbe mantenere comodamente la sua squadra almeno in serie D. I conti sono presto fatti. Vogliamo dire che in città ci siano almeno 10.000 amanti del gioco del calcio? Scremiamo ancora e diciamo che per almeno la metà un "investimento a fondo perso" di 100 euro all'anno sia comunque considerato pesante o comunque di nessun interesse. Restano 5.000 tifosi che a 100 euro all'anno creerebbero un budget di gestione di 500.000 euro. Un'utopia sicuramente, ma fa rabbia sapere che ci potremmo tutti divertire alla domenica per un anno intero con 100 euro a testa che detti così possono sembrare molto, ma mi piacerebbe sapere quanto spendono mediamente in un anno i frequentatori abituali dei cinema o delle discoteche.........

Portorino ha detto...

P.S. E' chiaro che trattandosi eventualmente di contributo su base volontaria i 100 euro rappresenterebbero un tetto minimo di contributo nel senso che per un dipendente da 1.500 euro al mese questa cifra sarebbe ragionevole mentre magari il professionista o l'industriale potrebbe contribuire in maniera più sostanziosa potendo così consentire di abbassare il numero dei "contribuenti" per raggiungere lo stesso risultato. Ma ce la vedete ad Imperia una cosa del genere? Scusate, ma mi piacciono i film di fantascienza........

Anonimo ha detto...

c.b. non piangere!