mercoledì 11 luglio 2012

Morte e resurrezione

E' morta l'Imperia... evviva l'Imperia?
E' "finalmente" arrivato il giorno in cui la L.N.D. annuncerà la mancata iscrizione al prossimo Campionato di Eccellenza da parte della Triade formata dal presidente Antonio Gagliano, dal direttore generale Michele Sinagra e dal tesoriere Franco Diego (ci tengo sempre a ricordare i nomi dei colpevoli dell'ennesima vergogna perpetrata ai danni dell'Imperia calcio e dei suoi sostenitori).
E, come già accaduto 1979 anni fa poco fuori dalle mura di una città del medio oriente, ma con un giorno in più di attesa, il quarto (non il terzo) giorno l'Imperia resusciterà e tornerà non nell'alto dei cieli, ma, in maniera più terrena, in un Campionato di categoria superiore.
Il 15 luglio prossimo venturo, data dell'evento miracoloso, è attesa infatti la conferma dell'iscrizione al Campionato di Serie D dell'ormai ex Pro Imperia che, dopo aver prima cambiato denominazione, poi adottato un acronimo, in seguito aver perso i puntini, infine perderà tre lettere (p, r, o) e si tramuterà in Imperia, compiendo alfine la mutazione genetica iniziata poco più di quattro anni orsono...
Ci sarà tempo, nei prossimi giorni, di parlare dei salvatori (?) della patria calcistica neroazzurra, ora è tempo di "celebrare", senza alcun onore, il funerale dell'Imperia calcio ed i suoi carnefici.
Il sottoscritto, suo malgrado, ha già vissuto, in altre due occasioni, questi tristi momenti: la prima, nell'estate del 1988, per mano del duo ingauno formato da Werner Rivaroli ed Andrea Biamonti; la seconda, nel mese di maggio del 2008, quando, non scendendo in campo nello spareggio contro la Novese, per la quarta volta nel corso della stagione, l'Imperia del presidente Gianfranco Montali, con la "collaborazione" di vari ceffi dai nomi più disparati, venne radiata.
Nei primi due casi ce l'aspettavamo un po' tutti, era una cambiale in scadenza, considerati i precedenti dei protagonisti. Come tifosi, fin dal momento del loro insediamento nella sede di piazza d'armi, abbiamo cercato in tutti i modi di contrastarli, nei limiti che possono avere i tifosi; per questa ragione, talvolta siamo stati addirittura osteggiati dall'opinione pubblica e tartassati da coloro che, invece, avrebbero dovuto fermarli.
E quando il triste giorno del botto è puntalmente arrivato, non ci siamo sorpresi.
Ma questa volta no, questa volta ci siamo fidati della dirigenza neroazzurra, a loro abbiamo dato in maniera incondizionata il nostro cuore e la nostra passione, per loro abbiamo sempre avuto un occhio di riguardo, anche quando qualcosa non quadrava, abbiamo fiancheggiato le loro "battaglie" facendole nostre.
E quando un amore viene tradito in questo modo la rabbia è tanta... se poi il botto è condito da arroganza, falsità, furberie e ripicche, la rabbia aumenta ed il peccato diventa imperdonabile.
Per questa ragione, personalmente, sono incazzato nero(azzurro) con questi personaggi, per questo mi auguro con tutto il cuore che non vengano più accostati con il nome dell'Imperia calcio, come invece corre voce.
Affidare, ad esempio, la vice Presidenza ad Antonio Gagliano (si è letto, addirittura, nei giorni scorsi "onoraria"... ma de che?) sarebbe già una mossa sbagliata da parte del prossimo presidente dell'Imperia, Marco Alberti.
Per questa ragione mi auguro che, per una volta, chi ha sbagliato, paghi e, se ha la dignità di farlo, chieda scusa per i propri errori.
Addio per sempre Moschettieri con tante macchie e nessun onore... e forza Imperia... sempre!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

CLAMOROSO!!!!!!!! Sul sito dell' LND comitato regionale ligure figura iscritta al campionato di eccellenza l' IMPERIA CALCIO!!
Grande cuore NERAZZURRO

bellifuori ha detto...

allucinante situazione, neanche sotto effetti di "cartone" ho vissuto situazioni cosi tragicomiche