lunedì 2 giugno 2014

1° assemblea nazionale di “Supporters in Campo”


Non so a voi, a me questo argomento intriga particolarmente e ne approfitto per riparlarne: mi riferisco all'azionariato popolare, di cui ho parlato qualche giorno fa, esponendo l'esperienza diretta dei nostri amici di Tortona.
Ho appena ricevuto, proprio da loro, questa mail:
In data 14-15 giugno 2014, in Ancona, si terrà la prima assemblea annuale dell’associazione Supporters in Campo.                                    
In occasione della assemblea, in particolare in data 14 giugno 2014, verrà ospitato un dibattito sul ruolo dei supporters e il loro rapporto con le società sportive: al dibattito interverranno rappresentanti istituzionali italiani ed europei e rappresentanti di supporters di altri Paesi UEFA, i quali stanno camminando sullo stesso percorso seguito da “Supporters in Campo”.
È un argomento quanto mai di attualità. “Supporters in Campo” ritiene che qualsiasi proposta o intervento di riforma che si proponga un diverso rapporto tra società sportive e supporters, per essere efficace, deve partire dalla conoscenza e dal riconoscimento della centralità dei tifosi come protagonisti al centro del gioco. Dove questo è stato compreso, le conseguenti azioni hanno consentito di riportare presenze negli stadi e passione.
“Supporters in Campo” promuove, tra l’altro, l’educazione ad una dimensione etica e culturale della passione sportiva, l’impegno civile contro la violenza e la discriminazione, il dialogo e la condivisione della conoscenza delle best practice tra i gruppi di supporters, anche al fine di rimuovere barriere ed ostacoli alla partecipazione e alla pratica sportiva per la tutela e la salvaguardia delle libere manifestazioni dei supporters in tutte le loro forme, nel rispetto della legalità.

Gli amici di "Noi siamo il Derthona" saranno presenti con una delegazione ed hanno invitato chiunque sia intenzionato ad approfondire il tema, poichè questa è l'occasione perfetta per farlo.
Nei prossimi giorni seguirà il programma completo degli eventi dell’assemblea di “Supporters in Campo” e ve lo renderò noto.
Come già detto in precedenza, questa cosa mi intriga parecchio e potrebbe essere davvero una via da percorrere anche ad Imperia... se l'hanno fatto altre tifoserie come la nostra, non vedo perchè noi non potremmo farlo o almeno tentare di farlo.
Chiaramente sarei un folle a pensare che i tifosi imperiesi, improvvisamente, si smuoveranno dal loro legittimo scazzo e fatalismo prendendo in mano, in toto, le redini dell'Imperia 1923, ma non sarebbe una brutta idea cercare di far entrare almeno uno di noi all'interno del gruppo dirigenziale... non fosse altro per vedere le cose da un'altra prospettiva, farsi un'idea più chiara e dare un segnale.
C'è chi dice che non si fiderebbe di dare i propri denari nelle mani di questa dirigenza, ma non credo che questa sia peggiore di tante altre: se non altro un nome, un cognome ed un indirizzo ce l'hanno e non credo che scapperebbero con il malloppo in mano... e, poi, l'esborso di ogni singolo tifoso, leggendo le altre esperienze, non è così elevato, è pari all'ammontare di una serata cena con gli amici. Al massimo, la possiamo consideriamo una cena fatta in un ristorante scadente, glielo "faremmo notare" al ristoratore e la digeriremmo senza troppi problemi... del resto abbiamo stomaci e fegati rodati ad ogni porcheria, no?
Bisognerebbe sapere solo cosa ne pensa la dirigenza, quanto potrebbe essere la quota per diventare soci o entrare nel direttivo, se la dirigenza ha voglia di fare chiarezza fino in fondo, di ripristinare come in passato le assemblee dei soci ai quali tutti potevano partecipare, con diritto di parola e di voto, ecc. ecc.
In un altro post, ricordavo quando ad Imperia i tifosi/soci erano addirittura 514 (nella stagione 1962-1963), oppure quando (nella stagione 1970-1971) il presidente Temesio aveva fatto ricorso ad una sottoscrizione cittadina, con la creazione di cartelle da 2.000, 5.000 e 10.000 lire, messe in vendita negli esercizi pubblici e privati, a disposizione di coloro che volevano contribuire alla causa neroazzurra... ed avevano risposto in centinaia.
Erano altri tempi, altre dirigenze, ma l'amore per la squadra della nostra città da parte dei tifosi dovrebbe essere la stessa, almeno io la penso così.
Altrimenti, aspettiamo aspettiamo le presunte cordate, attendiamo che la manna cada dal cielo (che mai scenderà) e continuiamo a mangiarci qualcos'altro che inizia e finisce nello stesso modo della manna...

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