sabato 27 novembre 2021

Il curioso caso di Andrea Demontis

 
Il 15 ottobre scorso la S.S.D. Imperia calcio annunciava con grande soddisfazione l'ingaggio del centrocampista Andrea Demontis.

Pochi giorni dopo, il centrocampista sardo non viene convocato per giocare la gara interna contro il Città di Varese, secondo quanto riportato da un comunicato ufficiale "per un problema fisico". Lo stesso è accaduto per le partite contro il Derthona, il Bra e il Ligorna, sempre per un non precisato "problema fisico" . 

Esattamente un mese dopo, il 14 novembre scorso, Demontis è convocato e gioca contro il R.G. Ticino avendo risolto il suo" problema fisico". 

Ma cosa aveva avuto Andrea Demontis? 

Lo scopriamo dalle parole del D.S. Pino Fava in un'intervista rilasciata a imperianews.it due giorni fa: "dopo tre giorni dal suo arrivo, Demontis ha preso il Covid e la positività, per più di due settimane, ha prolungato la sua assenza dai campi".

Un rigurgito di verità o una leggerezza da parte del D.S.?

Il dubbio e qualcosa di più sorge spontaneo alla luce del fatto che, nel girone F di Serie D, questo weekend, sono state rinviate due partite per quarantene in corso dopo aver accertato dei positivi. 

Mah? 


11 commenti:

Anonimo ha detto...

Dov'è in nesso col girone F?? I ben informati sapevano che Demontis era fermo per positività al covid.....

Anonimo ha detto...

Questo è meglio che continui a dividere la plastica dalla carta prima che faccia tropppi danni!!!

Smile ha detto...

...ops...

fv ha detto...

e quindi?

Anonimo ha detto...

In nesso, come dici tu, è che quello che vale nel girone F dovrebbe valere anche nel girone A, non credi????

Anonimo ha detto...

Esatto anonimo...
Anche se, guardando la serie A, noto che a differenza di quanto accadeva ad inizio pandemia, ora in caso di positività di un giocatore, gli altri vengono semplicemente tamponati ogni 2 o 3 giorni ma la squadra continua a giocare e a spostarsi per eventuali trasferte...non esiste più la famosa bolla?
Nel nostro caso i giocatori hanno avuto lo stesso trattamento? E perchè se un compagno di classe di mia figlia è positivo a scuola, tutta la classe viene messa in quarantena e i ragazzi vengono bloccati a casa mentre i giocatori no, e hanno avuto la possibilità di continuare ad andare al lavoro e dove volevano?
L'Asl era stata messa al corrente all'epoca dei fatti?
Tutte domande che dovrebbero porsi i soliti giornalisti de'noartri...peccato che più che giornalisti sembrino addetti stampa...

Anonimo ha detto...

Anonimo delle 01:11...tu dici che i bene informati lo sapevano...e l'asl??

bastardo nerazzurro ha detto...

La L. N. D., a inizio stagione, ha stabilito che "Nell’eventualità in cui uno o più calciatori della squadra dovesse/ro risultare positivo/i al virus SARS-CoV-2 la società deve allontanare il soggetto dal gruppo e seguire le procedure previste dalle Autorità competenti, che valuteranno di concerto con il Medico Sociale – medico di riferimento le modalità di gestione degli altri componenti, anche in relazione alle caratteristiche del Gruppo stesso (numerosità, soggetti vaccinati, guariti, suscettibili).
In tale ipotesi la società dovrà comunicare al Dipartimento, sempre a mezzo mail i soggetti risultati positivi (calciatori, staff, dirigenti).
La gara sarà regolarmente disputata con tutti gli altri calciatori in possesso dei requisiti di cui al Protocollo F.I.G.C., salvo che il numero di quelli risultati positivi al test e di quelli eventualmente posti in quarantena o isolamento fiduciario da parte della Autorità Sanitaria competente, sia superiore a 5 (cinque).

Anonimo ha detto...

Parliamoci chiaro, in qualunque attività in cui vengono fatti i tamponi, in questo periodo in cui ci sono nuovamente tanti contagi, i positivi vengono fuori. Il fatto che tutti i campionati, dalla serie A alla serie D e minori, continuino a proseguire senza intoppi legati al covid, significa che i tamponi non vengono fatti o vengono fatti in modo che risultino sempre negativi. Detto questo non vedo cosa ci sia di male, sono tutti ragazzi giovani e presumo per la maggior parte vaccinati. Ci siamo lamentati per un anno di un campionato falsato dal covid, ora non lamentiamoci se non fanno i tamponi pensando di aver scoperto l'acqua calda. Ci siamo vaccinati apposta per vivere sereni a prescindere dalle positività del tampone.
P.S. Coi soldi risparmiati dai tamponi prendete una benedetta punta sennò l'anno prossimo si torna a giocare a molassana!

Anonimo ha detto...

Ovvio che l'asl lo sapeva....il tampone o glielo ha fatto l'asl o una struttura che comunque è obbligata a comunicarlo all'asl

Tribunista ha detto...

Non dire cazzate...i soldi li puoi risparmiare su mille cose, ma non sui tamponi...non si scherza con la salute pubblica...