martedì 24 giugno 2008
L'incontro con Marco Alberti
Come tutti sapete sono uno degli esponenti del gruppo che si è recato a parlare col lattaio. Visto che molti pensano che vogliamo contestare per il mero gusto di farlo vorrei spiegare come è avvenuto l'incontro e cosa ne è venuto fuori.
Diversi giorni fa, considerata la situazione che si sta profilando in città riguardo all'argomento calcio, Gianluca Bocchi, "Gianbo" per noi tutti, data la sua esperienza nell'ambiente, redige un'ipotesi programmatica sull'eventuale rinascita di una società rappresentativa dlla città e della tifoseria.
Tale documento, articolato in sei fogli, viene sottoposto all'opinione di alcuni di noi, tra cui il sottoscritto e IM1923, e devo dire, almeno per ciò che mi riguarda, che non solo è pienamente condivisibile ma anche attuabile senza grosse difficoltà. Gianbo decide allora di parlarne con Marco Alberti, ossia il più probabile candidato alla presidenza della nuova società. Alberti lo ascolta promettendo di richiamarlo di lì a breve. Dopo circa dieci giorni la telefonata arriva e gli viene chiesto di contattare anche una delegazione della tifoseria per valutarne il pensiero.
Accettiamo l'incontro e, alle 16.25 circa, tre nostri esponenti tra cui lo scrivente, oltre a Gianbo stesso, vengono invitati da Marco Alberti ad entrare in una saletta riunioni della ditta di cui è dirigente. Alberti inizia il discorso mostrandosi cordiale ed aperto al confronto, parlando della disponibilità delle strutture: sostiene che il "Ciccione" deve essere utilizzato solo dalla prima squadra e, al massimo, dalla Juniores in quanto si rovinerebbe ma aggiunge che non esistono altre strutture disponibili in città se non il campo in sintetico di Pontedassio.
Spiega che, avendo inglobato anche l'Onegliese, che di fatto porta circa 130 ragazzini in più, il settore giovanile assume proporzioni considerevoli e ribadisce la necessità di adeguati spazi per fare allenare e giocare tutte le compagini minori e che l'unica base possibile sulla quale rifondare la società sono i giovani per cui è a loro che vanno dedicati i maggiori sforzi economici ed organizzativi. Elenca inoltre le numerose attività svolte dal settore giovanile, le spese sostenute per la formazione degli istruttori, per il rinnovo degli impianti e molte altre cose.
Questa prima parte del discorso dura circa mezz'ora fino a quando uno di noi lo interrompe affermando che fino a quel punto abbiamo sentito parlare solo di ragazzini ma che di prima squadra non s'è ancora fatta menzione. La risposta di Alberti è pronta, dice di non poter garantire niente in quel senso, che la retrocessione del Riviera Pontedassio è derivata da errori del suo gruppo, lui compreso, che la domanda di ripescaggio è stata presentata e che, se non dovesse essere accolta, cercherà di allestire una squadra che punti subito alla risalita in Promozione ma oltre quello ribadisce di non poter offrire alcuna garanzia.
Chiarisce che la scelta dei colori biancoblu deriverebbe dal fatto che non si sente in grado di rappresentare adeguatamente il Nerazzurro con tutti gli oneri derivanti dalla storia e dal blasone dell'appena defunta società. Ci delucida inoltre sulla scelta del nome: PRO sarebbe, in effetti, l'acronimo di Pontedassio Riviera Onegliese. Questo, a suo dire, deriverebbe dal fatto che un consigliere del comune di Pontedassio avrebbe garantito di perorare la sua causa, riguardo all'utilizzo del campo, a patto che "qualcosa di Pontedassio" restasse nel nome della nuova società. L'aggiunta di "Imperia", invece, sarebbe, sempre a suo dire, su esplicita richiesta del Comune.
Esprimiamo i nostri dubbi riguardo a questa creatura e dichiariamo apertamente che non appoggeremo il progetto ma Alberti precisa che sarebbe solo una denominazione temporanea e che l'anno prossimo si passerebbe ad Associazione Sportiva Dilettantistica Imperia.
Gli chiediamo se non sia possibile distinguere le società: nei nostri intenti la PRO Imperia si occuperebbe del solo settore giovanile mentra la prima squadra sarebbe rappresentata dalla nuova ASD Imperia, con colori Nerazzurri, che acquisirebbe il titolo della vecchia Riviera Pontedassio, conquistando così il diritto di partecipare al campionato di Prima Categoria o a quello di Promozione, nel caso fosse accolta la domanda di ripescaggio. Alberti afferma di avere già chiesto in federazione se questo fosse possibile ma che il presidente Sonno gli avrebbe risposto negativamente.
Ci domanda inoltre se l'utilizzo dei colori Nerazzurri da parte della nuova squadra potesse infastidirci e replichiamo che, trattandosi di un sodalizio che non ci rappresenta in alcun modo, la cosa, di fatto, ha poca importanza. Dopo aver ulteriormente puntualizzato che non sosterremo la (quasi) neonata PRO Imperia, salutiamo educatamente, usciamo e facciamo ritorno in città.
Il colloquio è durato circa 80 minuti.
Questo per dovere di cronaca e SIA BEN CHIARO che mi sono limitato ad esporre i fatti nudi e crudi come sono avvenuti, lasciando il giudizio all'opinione di chiunque leggerà.
La mia opinione personale, invece, riflette IN TUTTO E PER TUTTO quanto espresso nel comunicato S.U.I. del 19/06/2008.
In Fede (e chi più di me potrebbe dirlo...) EL LOBO
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