Copio/incollo dal Secolo XIX a firma Stefano Sciandra (leggetelo attentamente, perchè ci sono dei passaggi interessanti, quelli che ho evidenziato in rosso... sembrano dettagli, sono cose per noi scontate, ma certe frasi non erano mai state usate).
Questione di pochi giorni (una quindicina) e l’Imperia definirà i programmi per la stagione 2009/2010 che vedrà il club ai nastri di partenza della Prima categoria.
Le ambizioni sono invece già delineate: continuare a vincere mettendo la “Promozione” (in tutti i sensi) in cima ai propri pensieri.
Non potrebbe essere altrimenti per una squadra, e una società che ha raccolto un’eredità importante e un nome blasonato, ripartendo praticamente dal gradino più basso. Il capoluogo ha fretta di tornare in una dimensione più consona alla tradizione calcistica locale.
L’annata del debutto è stata coronata da una cavalcata vincente.
Nell’estate scorsa l’Imperia era stata indicata dai favori dei pronostici in virtù di un organico decisamente superiore per la Seconda categoria.
Giocatori come Bocchi e Pennone, solo per citarne un paio, sono un autentico lusso a certi livelli. Il secondo è stato forse l’elemento che ha consentito di far quadrare un cerchio già quasi perfetto, assicurando un contributo realizzativo decisivo per salutare la compagnia. Il passaggio inPrima Categoria è arrivato in scioltezza e con esso anche una serie di record.
Il presidente del club nerazzurro Antonio Gagliano fa il punto: «Certamente ci stiamo già guardando attorno. Posso dire che abbiamo anche individuato due o tre elementi da inserire nell’organico e che potrebbero fare comodo alle nostre esigenze. L’obiettivo è quello di vincere anche il nuovo campionato che andremo ad affrontare. La promozione di quest’anno deve essere un punto di partenza non certo di arrivo. Il blocco che ha contribuito al raggiungimento del traguardo sarà confermato e debitamente integrato».
Per quanto concerne il tecnico, Sauro Marinelli, Gagliano aggiunge: «Marinelli ha lavorato benissimo, ha vinto il campionato, ma per definire il futuro attendiamo la fine della stagione, anche se un primo confronto c’è già stato. Il rapporto potrebbe benissimo proseguire, ci sarà da stabilire un’unità di intenti e per questo ci siederemo rapidamente a tavolino, anche perché le strategie di mercato vanno definite con l’allenatore».
Oltre alla formazione maggiore, particolare attenzione sarà prestata al miglioramento del settore giovanile, che quest’anno ha vissuto un’annata sperimentale. «E’ nostra intenzione potenziare il vivaio- conclude Gagliano- ai confermatissimi Piccaretae Semeria affiancheremo tecnici di livello sapendo di contare su un’impiantistica importante. Il nuovo campo in sintetico di Dolcedo, diproprietà, rappresenterà una sorta di polo dove svolgere l’attività a undici. Una risorsa decisamente fondamentaleche eviterà di farci peregrinare alla ricerca di altri terreni, come accaduto quest’anno, nel quale ci siamo avvalsi della struttura di Cervo»
Questione di pochi giorni (una quindicina) e l’Imperia definirà i programmi per la stagione 2009/2010 che vedrà il club ai nastri di partenza della Prima categoria.
Le ambizioni sono invece già delineate: continuare a vincere mettendo la “Promozione” (in tutti i sensi) in cima ai propri pensieri.
Non potrebbe essere altrimenti per una squadra, e una società che ha raccolto un’eredità importante e un nome blasonato, ripartendo praticamente dal gradino più basso. Il capoluogo ha fretta di tornare in una dimensione più consona alla tradizione calcistica locale.
L’annata del debutto è stata coronata da una cavalcata vincente.
Nell’estate scorsa l’Imperia era stata indicata dai favori dei pronostici in virtù di un organico decisamente superiore per la Seconda categoria.
Giocatori come Bocchi e Pennone, solo per citarne un paio, sono un autentico lusso a certi livelli. Il secondo è stato forse l’elemento che ha consentito di far quadrare un cerchio già quasi perfetto, assicurando un contributo realizzativo decisivo per salutare la compagnia. Il passaggio inPrima Categoria è arrivato in scioltezza e con esso anche una serie di record.
Il presidente del club nerazzurro Antonio Gagliano fa il punto: «Certamente ci stiamo già guardando attorno. Posso dire che abbiamo anche individuato due o tre elementi da inserire nell’organico e che potrebbero fare comodo alle nostre esigenze. L’obiettivo è quello di vincere anche il nuovo campionato che andremo ad affrontare. La promozione di quest’anno deve essere un punto di partenza non certo di arrivo. Il blocco che ha contribuito al raggiungimento del traguardo sarà confermato e debitamente integrato».
Per quanto concerne il tecnico, Sauro Marinelli, Gagliano aggiunge: «Marinelli ha lavorato benissimo, ha vinto il campionato, ma per definire il futuro attendiamo la fine della stagione, anche se un primo confronto c’è già stato. Il rapporto potrebbe benissimo proseguire, ci sarà da stabilire un’unità di intenti e per questo ci siederemo rapidamente a tavolino, anche perché le strategie di mercato vanno definite con l’allenatore».
Oltre alla formazione maggiore, particolare attenzione sarà prestata al miglioramento del settore giovanile, che quest’anno ha vissuto un’annata sperimentale. «E’ nostra intenzione potenziare il vivaio- conclude Gagliano- ai confermatissimi Piccaretae Semeria affiancheremo tecnici di livello sapendo di contare su un’impiantistica importante. Il nuovo campo in sintetico di Dolcedo, diproprietà, rappresenterà una sorta di polo dove svolgere l’attività a undici. Una risorsa decisamente fondamentaleche eviterà di farci peregrinare alla ricerca di altri terreni, come accaduto quest’anno, nel quale ci siamo avvalsi della struttura di Cervo»
1 commento:
più che eredità "importante" direi eredità PESANTE!
o meglio, dato che siamo partiti da zero, di quale eredità parla?
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