Un tuffo... al cuore

Che festa!
Una domenica indimenticabile per chi l'ha vissuta, un 5-0 che non ammette discussioni, dopo l'1-5 della gara d'andata.
L'Imperia di Alfredo Bencardino accede con pieno merito al Campionato di Eccellenza e festeggia il suo personalissimo "triplete", tre Campionati vinti in maniera consecutiva, un'impresa mai riuscita nella sua storia dal Club di Piazza d'armi.
I meriti di questo successo sono da dividere tra molte persone, a partire dalla dirigenza nerazzurra, al mister, ai calciatori che, in questi spareggi più che mai, hanno dato qualcosa in più, ed ai tifosi, la vera arma in più dell'Imperia, rispetto a tutte le rivali.
Oggi la Gradinata Nord riabbracciava sei ragazzi diffidati tre anni fa, dopo quell'Imperia-Novese mai giocato, spareggio salvezza che segnò la fine dell'era master e, di fatto, l'inizio della rinascita nerazzurra: è stato bello che ad assistere a questa festa ci siano stati anche loro, è stato emozionante festeggiare con questa squadra che ha interpretato, come raramente in passato, lo spirito dei suoi sostenitori.
La "processione" dal campo a Piazza Dante, con in testa la squadra seminuda, il mancato tuffo celebrativo nella fontana (impedito dall'ennesima assurda decisione del Comune di Imperia, che ha "spento" la fontana), subito sostituito dal tuffo nel porto di Oneglia, una cosa mai vista nella lunga storia nerazzurra.
Infatti, non abbiamo mai assisito alla celebrazione di un trionfo nerazzurro con un'imprevista serie di tuffi liberatori nelle torbide acque del nostro porto, da parte dell'allenatore, i suoi ragazzi ed il Presidente. Evidentemente è stato creato qualcosa di particolare che va al di là del fatto meramente sportivo, un base sulla quale lavorare in futuro.
Mi mancano le parole per esprimere le sensazioni provate quest'oggi, ma quel tuffo "ad alto rischio" e liberatorio di una leggenda del calcio imperiese quale è Alfredo Bencardino mi resterà sempre impresso nel cuore.