giovedì 30 novembre 2017

Viadubelin

Si parla spesso dei costi dei campionati dilettantistici ed in particolar modo della serie D con le spese da sostenere sulla base della formazione dei gironi ed allora, non sapendo cosa fare, sono andato a curiosare, prendendo come riferimento Imperia, la suddivisione attuale dei gironi.
Considerando l'attuale girone A, ho eliminato le otto squadre più lontane e le ho sostituite con le otto liguri attualmente presenti nel girone.
Prendendo appunto Imperia come riferimento, ho notato che, se fosse stato seguito un criterio prettamente geografico, rimanendo inalterata la caratteristica ligure, piemontese, lombarda del girone, quest'anno la trasferta più lontana avrebbe potuto essere quella di Inveruno, distante da Imperia 269 km. Col criterio seguito quest'anno, senza fare i nomi della singole città toscane, da Imperia si andrebbe a 308, 309, 311, 353, 376 e 389 km. di distanza che magari sembrerà anche una piccola differenza, ma fra viaggi di andata e ritorno vuol dire percorrere complessivamente circa 1.100 km. in più, con tutto ciò che questo comporta in termini di costi di viaggio e possibilità per le squadre di effettuare o meno il viaggio nel giorno stesso della gara (un conto fare 228 km. per andare a Pavia, un altro farne 376 per andare a Tavarnelle...).
Ma naturalmente questo in Lega non interessa nulla salvo poi bastonare le società che non ce la fanno coi costi di gestione.
Il buon senso non abita più qua...
(portorino)

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